Fotografare è faticoso perché le foto normali sono davanti a tutti e tutti fotografano.
Per fare una fotografia che abbia senso e che debba esistere anche al di fuori della nostra personale percezione è necessaria una ricerca. Tematica e tecnica, quest'ultima non legata ad uno strumento, ma piuttosto ad un modo.
Quanto questo dipenda poi dal talento sinceramente non lo so.
Un altro fattore molto importante è il tempo. Bisogna prendersi tempo, molto tempo. E tanto più ci interessano soggetti molto "dinamici", tanto più bravi dobbiamo essere nella reazione.
Un sintesi di lentezza e velocità.
Ciao,
L.
Fotografare è faticoso
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
- marco palomar
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"Fotografare è faticoso perché le foto normali sono davanti a tutti e tutti fotografano."
sono tre affermazioni sulle quali di primo acchitto non mi sento molto d'accordo...
fotografare è faticoso... non sempre, allora anche fare l'amore può essere faticoso...
le foto normali sono davanti a tutti... direi che le foto tout court sono davanti a tutti, normali (ammesso che ci si intenda su cosa vuol dire normali) e non normali
tutti fotografano... è vero, come è vero che neanche noi facciamo eccezione...
Messe insieme danno come senso della frase l'ossessione del fotoamatore di distinguersi dalla massa, che è un po' un ossimoro equivalente al comprare vestiti firmati per distinguersi, cosa che in realtà ti uniforma a tutti gli altri.
Come diceva qualcuno l'unica originalità possibile è essere se stessi, e questo passa anche per accettarsi come fotografo appartenente alla massa e fotografare ciò che interessa a noi, e non ciò che piacerà a qualcun'altro in un fotocircolo o in un forum.
A meno che non si sia rischiato e non si abbia investito tempo, denaro, energie e speranze per fare della fotografia il proprio lavoro o la propria attività principale.
sono tre affermazioni sulle quali di primo acchitto non mi sento molto d'accordo...
fotografare è faticoso... non sempre, allora anche fare l'amore può essere faticoso...
le foto normali sono davanti a tutti... direi che le foto tout court sono davanti a tutti, normali (ammesso che ci si intenda su cosa vuol dire normali) e non normali
tutti fotografano... è vero, come è vero che neanche noi facciamo eccezione...
Messe insieme danno come senso della frase l'ossessione del fotoamatore di distinguersi dalla massa, che è un po' un ossimoro equivalente al comprare vestiti firmati per distinguersi, cosa che in realtà ti uniforma a tutti gli altri.
Come diceva qualcuno l'unica originalità possibile è essere se stessi, e questo passa anche per accettarsi come fotografo appartenente alla massa e fotografare ciò che interessa a noi, e non ciò che piacerà a qualcun'altro in un fotocircolo o in un forum.
A meno che non si sia rischiato e non si abbia investito tempo, denaro, energie e speranze per fare della fotografia il proprio lavoro o la propria attività principale.
ma guarda un po'
No Marco, non è così, non mi riferivo per niente a questioni di "distinzioni dalla massa".marco palomar ha scritto:Messe insieme danno come senso della frase l'ossessione del fotoamatore di distinguersi dalla massa, che è un po' un ossimoro equivalente al comprare vestiti firmati per distinguersi, cosa che in realtà ti uniforma a tutti gli altri.
Io parto dal presupposto di una forte centralità del fotografo, e quindi la fotografia parte da me.
E le affermazioni che ho fatto si riferiscono alla mia fatica a realizzare quelle idee che ho in testa, ma per le quali non riesco a trovare il tempo necessario.
E quindi la stragrande maggioranza dei miei scatti parte da un movente assolutamente casuale.

Ciao,
Luca
- simone toson
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Luca, mi spiace per te ma non c'è partita. 

Cioé?simone toson ha scritto:Luca, mi spiace per te ma non c'è partita.

Fotografare e' faticoso....lo diceva anche mio nonno Vittorio!

1892 – Costruzione della capanna-osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti nel Monte Rosa (4559 m) in una foto di Vittorio Sella
che uomo!!!

1892 – Costruzione della capanna-osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti nel Monte Rosa (4559 m) in una foto di Vittorio Sella
che uomo!!!
- simone toson
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Era una battuta sulle risposte caustiche di Marco..Luca A Remotti ha scritto:Cioé?simone toson ha scritto:Luca, mi spiace per te ma non c'è partita.
- marco palomar
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oh mio dio.... non volevo essere caustico... 
"No Marco, non è così, non mi riferivo per niente a questioni di "distinzioni dalla massa".
Io parto dal presupposto di una forte centralità del fotografo, e quindi la fotografia parte da me.
E le affermazioni che ho fatto si riferiscono alla mia fatica a realizzare quelle idee che ho in testa, ma per le quali non riesco a trovare il tempo necessario.
E quindi la stragrande maggioranza dei miei scatti parte da un movente assolutamente casuale."
Tu hai ragione, nessuno di noi ha il tempo necessario. Spesso non c'è neanche il tempo per fare due chiacchiere con qualcuno, figuriamoci per fotografare, attività che oltre al tempo richiede una certa disposizione d'animo, decisamente rara nella frenesia delle giornate. Però credo che si a un bene continuare a farlo, anche con un movente casuale e senza il mitico "progetto" che dovrebbe rendere belle e buone anche le foto "scarrafone". Magari il filo di arianna si dipana successivamente...

"No Marco, non è così, non mi riferivo per niente a questioni di "distinzioni dalla massa".
Io parto dal presupposto di una forte centralità del fotografo, e quindi la fotografia parte da me.
E le affermazioni che ho fatto si riferiscono alla mia fatica a realizzare quelle idee che ho in testa, ma per le quali non riesco a trovare il tempo necessario.
E quindi la stragrande maggioranza dei miei scatti parte da un movente assolutamente casuale."
Tu hai ragione, nessuno di noi ha il tempo necessario. Spesso non c'è neanche il tempo per fare due chiacchiere con qualcuno, figuriamoci per fotografare, attività che oltre al tempo richiede una certa disposizione d'animo, decisamente rara nella frenesia delle giornate. Però credo che si a un bene continuare a farlo, anche con un movente casuale e senza il mitico "progetto" che dovrebbe rendere belle e buone anche le foto "scarrafone". Magari il filo di arianna si dipana successivamente...
Ultima modifica di marco palomar il mer mag 07, 2014 12:01 pm, modificato 1 volta in totale.
ma guarda un po'
Ma no, che caustico. Spesso sintetico.
Ti apprezziamo per come sei!

L.
Ti apprezziamo per come sei!

L.
bingo Marco!Spesso non c'è neanche il tempo per fare due chiacchiere con qualcuno, figuriamoci per fotografare, attività che oltre al tempo richiede una certa disposizione d'animo, decisamente rara nella frenesia delle giornate.
come diceva il nostro amico torinese comune "la fotografia ti ripaga sempre in base al tempo che le dedichi"
Ultimamente ho dovuto rivedere in toto il mio rapporto con la fotografia,causa mancanza tempo.
Mi manca l'uso del banco,le mezze giornate spese solo per 4 scatti,le ore in CO per tirar fuori UNA stampa decente,i sopraluoghi a vuoto per vedere certe location,frutto di certi "progetti" che mi prefissavo....ora devo ritrovare il gusto dello scatto anche nella "banale quotidianita'" e faccio fatica, ma pian pianino qualcosa sto cercando di intravvedere,devo abituare il mio cervello a vedere di lato,anche a rivalutare situazioni che prima non destavano in me alcun interesse.
- marco palomar
- Messaggi: 2703
- Iscritto il: mar dic 16, 2008 12:47 pm
Vittorio traduco per te: ora ho abbandonato il banco e ho scoperto le gioie dello smartphone e di instagram... 

ma guarda un po'
In effetti i grandi fotografi si costruiscono uno "stile" riconoscibile. Oppure attraverso un tema di ricerca -ed il contesto del loro lavoro- fanno passare per eccellenti anche foto a volte del tutto normali. Penso che sia una cosa non diversa da quanto accade nell'arte contemporanea; dove non è più tanto la singola opera a fare la differenza (questo o quel taglio di fontana) ma il contesto. Poi di foto belle, nel senso di piacevoli, ce ne sono migliaia. Ormai ovunque.
i grandi fotografi hanno la passione, il lavoro e l'occasione, spesso anche il talento dalla loro. Per quanto mi riguarda ho poco di tutto, tempo libero compreso, e nulla di talento.
Condivido pertanto che fotografare, ovvero rappresentare la realtà con una visione precisa della stessa, sia molto faticoso. Scattare foto per nulla (ne faccio a milioni)
Condivido pertanto che fotografare, ovvero rappresentare la realtà con una visione precisa della stessa, sia molto faticoso. Scattare foto per nulla (ne faccio a milioni)

stimolato dalla storica fotografia di Sella sulla Capanna Gnifetti, dove devo dire che fotografare era veramente faticoso, postata da Vittorio,rilancio questo mio racconto testimonianza sulla costanza, determinazione e fatica fisica della volontà del fotografare a tutti i costi, senza debolezze
http://www.nadir.it/pandora/GHISETTI-SE ... oSella.htm
se fotografare è faticoso adesso che cos'era al tempo di Vittorio Sella in Himalaia?
Pierpaolo
http://www.nadir.it/pandora/GHISETTI-SE ... oSella.htm
se fotografare è faticoso adesso che cos'era al tempo di Vittorio Sella in Himalaia?
Pierpaolo
Grazie Pierpaolo per il racconto. Mi è piaciuto.
All'epoca di Vittorio Sella non pesava solo il materiale fotografico, ma l'attrezzatura alpinistica era completamente diversa e pesante. Vuoi mettere la lana, che per inciso usavo anche io, con il fleece che va ora?
Ciao,
Luca
All'epoca di Vittorio Sella non pesava solo il materiale fotografico, ma l'attrezzatura alpinistica era completamente diversa e pesante. Vuoi mettere la lana, che per inciso usavo anche io, con il fleece che va ora?
Ciao,
Luca