visita a Palazzo Te a Mantova, con Anna e Enzo, alla bella e ricca mostra dedicata al fotografo russo Alexander Rodchenko (un sovietico che fotografava con Leica!!), e alla sua triste parabola, da stella del regime a negletto essere abbandonato da tutti, rigorosamente riabilitato subito dopo la morte di Stalin...
da segnalare il bel catalogo ad un prezzo molto favorevole
da vedere
Pierpaolo
Rodchenko a Mantova
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
bella gente ...
vedo sempre spuntare una Contax in questi ritrovi, ultimamente.
Va beh ... su Rodchenko niente da aggiungere; un grandissimo nella sua epoca. Lessi da qualche parte che scattò pure con una Fed dei ragazzi di Makarenko.



Va beh ... su Rodchenko niente da aggiungere; un grandissimo nella sua epoca. Lessi da qualche parte che scattò pure con una Fed dei ragazzi di Makarenko.

Cos'è la fotografia pinhole? Come dire che si sente un leggero fruscio ascoltando un vecchio 78 giri su un grammofono a manovella! ;/)
La perfezione ha un grande difetto, tende ad essere noiosa. ;/)
La perfezione ha un grande difetto, tende ad essere noiosa. ;/)
R. ha usato diverse macchina, la Sept, una Ica, Zeiss Ikon e ha iniziato a utilizzare Leica nel 1928, con alcuni obiettivi tra cui l'Hektor 13,5cm...., tra parentesi alcune immagini del circo sono fatte col 90 Thambar
Pierpaolo
Pierpaolo
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Non era una Contax-II, quella che ieri era a Mantova, ma una Kiev-II del 1954, con Jupiter-3 50/1,5 del 1960...
La mostra, davvero del massimo interesse ed ottimo allestimento, con la presentazione di gruppi omogenei di immagini, suddivisi per argomento o per genere; tali gruppi, contrassegnati dal diverso colore di fondo della parete.
Un immenso spazio espositivo, che consentiva lo studio delle foto in totale tranquillità e con lo spazio necessario, dietro le spalle, per non dover necessariamente appoggiare il naso al vetro e poter anzi spaziare dalla visione complessiva, al dettaglio.
Forse, la più esauriente presentazione di immagini di Ródchenko, fuori dai confini dell'ex-URSS.
Un autore a me caro, un grande innovatore e certamente un idealista, che dovette scontrarsi con la dura realtà del regime sovietico, nel quale pure credette con entusiasmo, riuscendo pure a non fare la tragica fine di numerosi suoi colleghi ed amici, finiti nell'immenso tritacarne staliniano, nonostante la ripetuta accusa di "formalismo", che fu l'incubo di artisti ed intellettuali di immenso valore, tra i quali ad esempio, il musicista D. Shostakovich.
La sua "riabilitazione"? Nel 1954, un anno buono dopo la morte di Stalin. Forse, I suoi colleghi volevano essere ben certi che il "Piccolo Padre dei Popoli" fosse sicuramente morto e che anche la sua salma imbalsamata, se ne stesse buona buona nella teca di cristallo...
Una mattina dedicata alla cultura, impegnativa nel modo più piacevole, grazie al fatto di averla trascorsa assieme a Pierpaolo ed alla sua Signora, che ringrazio di cuore.
Si è parlato di fotografia, di avanguardie artistiche, di Bach, di Leica, Kiev, Zeiss, FED (ed io son riuscito, perfidamente ad aggiungerci Pentacon) e di tanto altro.
Semplicemente: una magnifica giornata.
La mostra, davvero del massimo interesse ed ottimo allestimento, con la presentazione di gruppi omogenei di immagini, suddivisi per argomento o per genere; tali gruppi, contrassegnati dal diverso colore di fondo della parete.
Un immenso spazio espositivo, che consentiva lo studio delle foto in totale tranquillità e con lo spazio necessario, dietro le spalle, per non dover necessariamente appoggiare il naso al vetro e poter anzi spaziare dalla visione complessiva, al dettaglio.
Forse, la più esauriente presentazione di immagini di Ródchenko, fuori dai confini dell'ex-URSS.
Un autore a me caro, un grande innovatore e certamente un idealista, che dovette scontrarsi con la dura realtà del regime sovietico, nel quale pure credette con entusiasmo, riuscendo pure a non fare la tragica fine di numerosi suoi colleghi ed amici, finiti nell'immenso tritacarne staliniano, nonostante la ripetuta accusa di "formalismo", che fu l'incubo di artisti ed intellettuali di immenso valore, tra i quali ad esempio, il musicista D. Shostakovich.
La sua "riabilitazione"? Nel 1954, un anno buono dopo la morte di Stalin. Forse, I suoi colleghi volevano essere ben certi che il "Piccolo Padre dei Popoli" fosse sicuramente morto e che anche la sua salma imbalsamata, se ne stesse buona buona nella teca di cristallo...
Una mattina dedicata alla cultura, impegnativa nel modo più piacevole, grazie al fatto di averla trascorsa assieme a Pierpaolo ed alla sua Signora, che ringrazio di cuore.
Si è parlato di fotografia, di avanguardie artistiche, di Bach, di Leica, Kiev, Zeiss, FED (ed io son riuscito, perfidamente ad aggiungerci Pentacon) e di tanto altro.
Semplicemente: una magnifica giornata.
che sia stata una bellissima giornata lo dimostra l'aria soddisfatta di Enzo, con una mia ex-Kiev, finita nelle sue mani per gli strani passaggi del destino fotografico e anche la consultazione del catalogo, importante e completo, finalmente ad un prezzo onesto
pp
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ambedue immagini con Leica Q
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ambedue immagini con Leica Q