LEICA SCHNITT

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

Alberto Pascale
Messaggi: 7
Iscritto il: gio set 25, 2008 10:48 am
Contatta:
Grazie a tutti del benvenuto.
@Mauro, sisi sono di Bologna!

:)
Alberto
LucaGhedini
PIERPAOLO ha scritto:in effetti Leica è riuscita nel miracolo: riuscire ad innovare coraggiosamente il design della reflex con la R8 e fare un passo indietro di cinquant'anni con la M8, ovvero come far stare un motore a reazione in un biplano. La M8 rappresenta quello che tutti i leichisti passatisti desideravano: una calda coperta rassicurante su cui avvolgere l'incubo digitale.
Pierpaolo
Confesso: è stata una delle mie motivazioni all'acquisto... :-(
Avatar utente
aldo54
Messaggi: 1199
Iscritto il: lun apr 02, 2007 11:20 pm
rispondo ad entrambi

secondo me è stata una scatola a cui attaccare le meravigliose ottiche Leica e soddisfare la crescente sete di digitale.

se pure epson si fosse appoggiata a leica per la digitale che ha fatto con cosina, avrebbe fatto una strage.
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
Avatar utente
ario arioldi
Messaggi: 901
Iscritto il: dom giu 29, 2008 9:57 am
Località: Locate di Triulzi
Alberto Pascale: "sensore CCD che pare essere a 16 Bit"
A dire il vero, secondo quanto dichiarato ufficialmente da Leica, i file DNG prodotti dalla M8 sono a 8 bit, e lo si può desumere anche dalla dimensione.
Sempre secondo Leica, dalle prove fatte, non ci sarebbero stati miglioramenti visibili usando i 16 bit.
Ciao,
Ario
Alberto Pascale
Messaggi: 7
Iscritto il: gio set 25, 2008 10:48 am
Contatta:
Ciao
Probabilmente mi sono espresso male, con sensore a 16 Bit, intendevo indicare la risoluzione del colore. Chiedo scusa per l'inesattezza.

qui la brochure leica in italiano.


:)
Alberto
Avatar utente
ario arioldi
Messaggi: 901
Iscritto il: dom giu 29, 2008 9:57 am
Località: Locate di Triulzi
Scusa Alberto ma credo che quanto c'è scritto sulla brossure Leica in Italiano non sia esatto (per inciso se vai a vedere la stessa brosssure in lingua inglese sul sito Leica AG trovi scritta una cosa ancora diversa, e cioè 6 bit??).
In realtà solo dopo qualche tempo dalla commercializzazione della M8 Leica ha ammesso che il campionamento viene fatto a 8 bit per ciascun canale/colore.
D'altro canto basta fare il confronto con i file DMR campionati a 16 bit, che sono da circa 20 Mb contro i 10 della M8), per convincersene.
Se credi vai a leggere quanto c'è scritto nelle FAQ alla sezione download relativa alla M8 sul sito Leica.
Ciao,
Ario
P.S.
Per inciso io sono un possessore felicissimo della M8 dal dicembre 2006 e sono assolutamente convinto che i file prodotti dalla M8 sono migliori di quelli prodotti dagli altri due sistemi in mio possesso, Canon e Olympus 4/3.
Alberto Pascale
Messaggi: 7
Iscritto il: gio set 25, 2008 10:48 am
Contatta:
Ma porca vacca! vuoi vedere che non ho capito proprio una sega?
Vabbè, a questo punto mi dichiaro confuso. :lol:
Anche io sono della partita M8/ utenti contenti, mi sa che mi limiterò ad accontentarmi di questo, anche io ho constatato che i files prodotti dalla leica M8 sono migliori di quelli canon (almeno della 40D in mio possesso)


:)
Alberto
Alberto Pascale
Messaggi: 7
Iscritto il: gio set 25, 2008 10:48 am
Contatta:
Svelato l'arcano?
Nella Brochure scaricabile dal sito, quella in inglese, si legge che la profondità di colore del sensore è di 16 bit...

Non che la cosa mi cambi la vita, la M8 continuo ad usarla, ma sarebbe utile capire, giusto per curiosità...

:)
Alberto
Avatar utente
luca rubbi
Messaggi: 7685
Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
Località: Milano
Contatta:
PIERPAOLO ha scritto:in effetti Leica è riuscita nel miracolo: riuscire ad innovare coraggiosamente il design della reflex con la R8 e fare un passo indietro di cinquant'anni con la M8, ovvero come far stare un motore a reazione in un biplano. La M8 rappresenta quello che tutti i leichisti passatisti desideravano: una calda coperta rassicurante su cui avvolgere l'incubo digitale. Peccato che risulti evidente a tutti che si sia trattato di un'occasione perduta, e che, se la M3 era una macchina rivoluzionaria, la M8 è una macchina del secolo scorso
Pierpaolo
Pierpaolo, mi fa piacere che usi proprio queste parole, nel gennaio del 2007 scrissi questo post intitolato M8 un'occasione perduta:

Sante ha scritto:

"[...]

Inoltre, sarà che sono coraggioso (senza saperlo, evidentemente), ma trovo, nel 2007, esteticamente assai più intrigante la pragmatica e razionalista M5 che la sdolcinata M classica, ormai fritta e rifritta, e tenuta in vita solo da acquiescenti e pigri ragionamenti di botteghino. Quanta strada ha fatto, ad esempio, il design delle R, libero dalla mummificazione imposta da uno zoccolo duro di conservatori tetragoni ad ogni ragione non solo estetica, ma anche pratica, che stravolga un modulo ormai fossile? Perfino la M8, celebrazione di una rivoluzione, deve adeguarsi a uno schema frusto e tecnicamente inadeguato.

Triste destino quello di Leica, nata rivoluzionaria, e morta (speriamo di no) ultraconservatrice.

Ciao,
Sante.

P.S.
Mi accorgo che alcune riflessioni potrebbero apparire frutto di partito preso, o assiomatiche. Non pretendo di avere alcuna ragione, ma su questo posso rassicurare chi mi legge: le mie sono valutazioni libere e spassionate, oltre che appassionate. Farò un esempio maggiormente articolato:

Chi usa le reflex, che siano Nikon, Canon o Leica, da almeno venti anni, dovrà ammettere che ergonomia e impugnabilità di una R9/EOS/F5 surclassano in modo inequivocabile quella di una SL/F1/F; quanti fotografi "veri" tornerebbero a tenere in mano volentieri scivolosi "pezzi di ferro"?

Ve lo immaginate ora il putiferio che succederebbe se Leica decidesse di dotare una M8, come sarebbe opportuno e doveroso, di una confortevole impugnatura gommata? Apriti cielo, come avvenne per la povera M5, sicuramente molto più ergonomica delle progenitrici (basti pensare al gruppo pulsante di scatto/selettore tempi/leva di carica, vera centrale di comando, o alla forma molto meno scivolosa...), ma non abbastanza "fighetta" per il notaio, il dentista, l'avvocato, veri rappresentanti della clientela Leica da un certo momento in poi. Con tutto il rispetto, si intende:-) "



Come non essere d'accordo, avevo già espresso in passato di quanto fosse opinabile chiamare M8, la prima Leica digitale a telemetro, ma almeno mi aspettavo che se non altro, ci fosse un rinnovamento a livello di design, ed invece purtroppo, hanno preferito rimanere ancorati ad un modello, un involucro decisamente anacronistico, anzi peggiorandolo esteticamente, poichè l'eliminazione, peraltro ovvia della leva di carica, ha reso la calotta di una povertà disarmante, ed il monitor sul dorso non lega assolutamente con la forma della macchina, sembra cioè appiccicato sopra.
Voi mi direte che la forma della M è un classico, ma anche la Nikon F lo è, i nipponici però si sono ben guardarti dal preservarlo dal lontano 1959 e stranamente da più di un quarto di secolo, sfruttano la capacità di un designer del prestigio di Giorgetto Giugiaro (e meno male, le macchine disegnate da questo signore, sono una spanna sopra in quanto a bellezza, rispetto agli altri modelli).
A mio parere il design di un apparecchio può rimanere il medesimo, se come avvenuto in tanti anni di Leica M, i modelli che si sono succeduti hanno avuto modifiche assolutamente minime, un corpo meccanico che si evolve (cosa non proprio vera, ma passatemela…) restando sempre fedele a se stesso, la cosa può avere un senso, ma avevo anche stigmatizzato come il design della MP, che faceva l’occhiolino alla M3, fosse anch’esso una caduta di stile per non parlare di quell’invenzione da veri fanatici feticisti della Leica alla carte, una cosa che mi ha sempre fatto sorridere, ma questo magari è un problema mio.
Ora io penso che Leica abbia perso un straordinaria occasione di rinnovamento del design, poteva adeguare l’immagine di questa fotocamera rivoluzionaria, non solo nei contenuti tecnici, ma anche in quelli dell’immagine del prodotto, proponendo un oggetto che fosse l’espressione del gusto del terzo millennio, e non il simulacro di una fotocamera, insuperata che è venuta alla luce nel 1954.
Probabilmente penseremo questa cosa in quattro gatti, e magari non tutti allo stesso modo (e ci mancherebbe) ma ci tenevo a comunicarvela, ora non so se postare nella cartella M8, ma credo che sia più giusto qui, visto che è un discorso più generale, in altre parole più estetico.

Ciao
Luca


Questo il link originale che generò la più grande discussione su LP originale, 2611 visite e ben 80 interventi, che rispetto alle piccole dimensioni da nicchia del forum erano veramente tanti

http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=5962191

Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
Dr. Kaufmann
L'eterna diatriba...
Ma perchè volete far crescere le tette alla serie M, si può sapere? Nel design non esistono solo la riproposizione nostalgica o lo scatto in avanti avanguardistico, ma anche la variazione sul tema, che prevede piccoli passi in avanti, giustificati, motivati, necessari...
Ergonomia? Non mi risulta sia mai stato un vero problema di Leica nella serie M... Con la M8 al limite compratevi l'hand-grip accessorio, ma appunto accessorio.
Per me un eventuale prossimo piccolo passo in avanti della serie M digitale potrebbe essere un ulteriore rarefazione, togliere, più che aggiungere (ad esempio i tasti di funzione: vedi iPhone).
ciao
c
Avatar utente
luca rubbi
Messaggi: 7685
Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
Località: Milano
Contatta:
Di minimaliste variazioni sul tema mi pare ne abbiano fatte parecchie, la M8 non è una meccanica, è una camera digitale e l'involucro è del tutto obsoleto ai miei occhi, parere personale ovviamente...

:smile:

Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
Dr. Kaufmann
Ma certo che è un parere personale, come quello di tutti Luca... A meno che qualcuno di noi pensi di essere Uno e Trino :lol:
A molti ha dato fastidio il fatto di avere una M digitale che ha un corpo molto simile a quello della M analogica. A me invece questa cosa è sembrata coerente con l'idea digitale di Leica, e cioè: al posto della pellicola c'è il sensore, tutto il resto non ha motivo di essere stravolto. E' sempre una macchina fotografica. Questa per me è una grande qualità, in piccolissimo l'avevo molto apprezzata anche nella Digilux2, che fu proposta molto "secca", senza programmini automatici e con le sue classiche ghiere al posto giusto.
ciao
c
LucaGhedini
E' la digitale adatta agli anzianotti come me:-)
Rispondi