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Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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luca rubbi
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andrea de sanctis ha scritto:Carissimo Luca,
A proposito di A.Adams il compianto prof.Bolognesi sosteneva che il famoso Sistema Zonale era una mezza bufala,usando come pezza d'appoggio il fatto che lo stesso autore scriveva che per stampare la sua celeberrima Clearing Winter Storm era state necessarie ben 21 tra mascherature e bruciature.

Ciao,
Andrea
Lo ricordo Andrea, non volevo essere troppo cattivo...
Lo stesso Ando Gilardi diceva che alla fine era venuto a noia allo stesso Adams, il suo metodo intendo.

Ciao
Luca
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NatRiscica
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Scusa Andrea,

non mi pare che Adams abbia mai dichiarato che il S.Z. servisse per eliminare la necessità degli interventi di mascheratura in camera oscura.
Se non ho letto male, il S.Z. era il mezzo per trasferire sulla stampa finale l'immagine previsualizzata, le mascherature un ulteriore strumento interpretativo nelle mani del fotografo.
O mi sbaglio?


Nat
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andrea de sanctis
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Certamente Nat,
Ma son sicuro che sai benissimo che per molti il SZ è un totem....
Comunque 21 interventi sono moltissimi e,permettimi,non rendono certo onore ad un sistema di esposizione che dovrrebbe rasentare la perfezione assoluta.

Ciao,
Andrea
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massimostefani
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NatRiscica ha scritto:
luca rubbi ha scritto:
p.s HCB aveva ragione, Adams era certamente un cartolinaro, ai massimi livelli, ma quello era.
Straordinario stampatore, grandissimo divulgatore della fotografia, ed eccezionale ideatore di un metodo espositivo direi quasi ideologico, ma piuttosto noioso come fotografo.

:smt096


\:D/
L'hai letta l'autobiografia di Adams?
Vorrei avere un decimo della sua sensibilità da cartolinaro.

:mad:

Non mi fare iniziare male la settimana... :lol:

Nat
Sapete tutti qual'è il "genere" di fotografia che amo...ma personalmente non mi sento in grado di stilare graduatorie,in merito alla grandezza di questo o di quello...anche perchè oggi TUTTI sanno che HCB era un maestro (lui se lo merita..come Adams) dello still life....spacciato in molti
casi per "l'attimo fuggente" Questo nulla toglie all'importanza del lavoro dallo stesso svolto nel tempo..come nulla si può togliere allo spessore dell'approccio con il quale Adams tendeva a rendere il doveroso omaggio(al massimo livello come dice Luca) alla magniloquenza di "quel" paesaggio che cosi importante era stato per lui.Ambedue sono stati,nel tempo,ampiamente fraintesi..da un lato un esercito di scattini..quà e là senza una meta,si sono definiti "bressoniani" per il solo fatto di andare in giro a scattare ..al volo.Dall'altra un esercito altrettanto nutrito ci ha ,nel tempo,afflitto con la massima che in una qualsiasi fotografia l'importante era che "ci fosse tutta la gamma dei grigi"..alla faccia di Klein,Mc Cullin ecc..ecc....Al termine di ogni disputa resto però un dato inconfutabile..LORO sono stati dei MAESTRI..ed hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della fotografia....e noi??

massimostefani.
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
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NatRiscica
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Andrea,

io sui sistemi perfetti dubito per principio.
Però dubito ancora di più su chi disquisisce su cose che non gli appartengono o che non conosce a fondo. Se poi la leggiadria di penna può rendere uno scritto piacevole, beh, questo è un altro discorso, solo che a me somiglia tanto all'italico vizio di denigrare l'opera altrui, specie se complessa.
Basta leggere proprio Adams per scoprire dalle sue parole che il S.Z. è tutt'altro che un metodo perfetto.
Gilardi, Bolognesi & C., con tutto il rispetto loro dovuto mi fanno venire alla mente quella famosa battuta di W. Chiari, "Quando un italiano non sa una cosa, la insegna..."

Nat
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luca rubbi
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massimostefani ha scritto:
[...]

Ambedue sono stati,nel tempo,ampiamente fraintesi..da un lato un esercito di scattini..quà e là senza una meta,si sono definiti "bressoniani" per il solo fatto di andare in giro a scattare ..al volo.Dall'altra un esercito altrettanto nutrito ci ha ,nel tempo,afflitto con la massima che in una qualsiasi fotografia l'importante era che "ci fosse tutta la gamma dei grigi"..alla faccia di Klein,Mc Cullin ecc..ecc....

[...]

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Massimo quanto hai ragione...

Ciao
Luca
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andrea de sanctis
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Caro Nat,
Giampaolo Bolognesi non aveva nulla da imparare da nessuno sulla tecnica fotografica,lo dimostrano le sue numerose pubblicazioni,io ha avuto l'onore di averlo come docente di Elettrochimica all'Università di Ferrara nel lontano 1975 e ti posso assicurare che non è mai stato un venditore di aria fritta.
Certamente la sua affermazione era una provocazione per tanti che gli chiedevano lumi sul SZ,erano persone convinte che adoperando quel metodo avrebbero ottenuto dei negativi perfetti e senza bisogno di interventi in CO,per questo sosteneva che Adams è stato un eccelso stampatore sicuramente il più grande di tutti i tempi,ma il suo sistema,oltretutto pensato per le lastre singole,non si addiceva ad un rullo da 36 pose in formato 35mm,io sono pefetttamente d'accordo e credo sia una opinione legittima,parlo sempre di uso del 35mm.

Ciao,
Andrea
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NatRiscica
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Andrea,

non ho motivo alcuno di dubitare delle qualità del Prof. Bolognesi.
Mi amareggia solo la facilità di giudizio destinata all'opera degli altri, specie se questi altri non appartengono al mondo accademico.
E mi piace ricordare che a Guglielmo Marconi non toccò destino diverso. Tutta la "dottrina" ufficiale aveva scritto che l'idea di Marconi era ne più ne meno che un divertente esperimento di laboratorio.
Marconi ricevette il Nobel e noi accendiamo la radio quotidianamente...

Nat
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mauro ruscelli
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Ragazzi, ogni massima per ottenere l'effetto desiderato si lega a qualche strumento retorico. Puo' essere una iperbole, ma io vedo tanta verita' nella frase citata da marco, fa sorridere, ma fa anche pensare.
la fotografia e' tante cose, spesso uno strumento di autoanalisi, un modo per crescere o per conoscere, un cammino... nel quale ci siamo incontrati.

Buona giornata a tutti
Mauro

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Marco Barretta
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Comunque in un magnifico scritto di Raffaele c'era questa domanda: "Qualcosa che ti dia almeno l'illusione di poter guardare alle cose in modo diverso, di avere un sentire più tuo e meno irreggimentato e codificato?"
Ma anche altri di voi mi avevano spinto alla stessa riflessione.
Buona serata!
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ulyssesitaca
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Credo che quello che dice Massimo, e devo dire che lo dice da vent'anni, vox clamans in deserto, mi trova d'accordo.
Ognuno di noi e' un uomo, anche quelli Grandi, e pretendere da loro una perfezione limpida e tesa mantenuta tale nell' arco di una intera vita e' davvero poco maturo.
Avranno detto le loro cazzate, ne avranno fatte, ma alla fine, come Massimo ribadisce da tempo, la cifra TOTALE del loro lavoro, valutata nell'arco della vita lavorativa, li mette sicuramente su un piedistallo che richieda da parte nostra silenziosi approfondimenti.
Poi, e' evidente che ognuno di noi potra' sentirsi piu' vicino a Mc Cullin (Dio! Mc CUllin !!) o a Weston, ma il succo non cambia. Gente che ha inciso una traccia profonda (anche Lartigue, anche Lartigue...) nella Storia della Fotografia e questo e' difficile negarglielo.

Sulla domanda finale di Massimo, se noi abbiamo lasciato (stiamo lasciando) un segno nella Storia della Fotografia, io credo che i Salgado, i Nachtwey, i pochi altri citateli voi, siano gli ultimi scoppiettii di un fuoco che va estinguendosi, forse proprio per aver bruciato cosi vividamente per pochi decenni, e fors'anche per la facilita' di avvicinamento che questo fuoco permetteva (leggi mancanza di barriere tecniche).
Per quanto mi riguarda, i pochi segni tra me e la Storia della Fotografia sono quelli che Lei mi ha lasciato sul naso sbattendomi la porta in faccia da subito, per buona misura, senza che nemmeno io avessi provato ad entrare.
Raffaele
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massimostefani
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[quote="Raffaele Bartoli"].

Sulla domanda finale di Massimo, se noi abbiamo lasciato (stiamo lasciando) un segno nella Storia della Fotografia, io credo.....

Concordo in pieno,non lasceremo una traccia nella storia della fotografia,ma almeno stiamo lottando, con le armi di cui disponiamo,per non farci sfuggire di mano,oltre al piacere di conoscerla (la storia)..la possibiltà di comprendere,attraverso di essa,quando e di fronte a chi,chinare il capo in silenzio...per poi ripartire,dopo il fatidico "minuto"
con rinnovata energia,per scrivere la nostra storia,la mia,la tua,quella di Luca e Nat,Bolt e Condor,Dede e Virna,Mauro e Nikita....ecc..ecc..ecc..E la tribuna dalla quale stiamo parlando può esserci di grande aiuto.
A presto.

massimostefani.
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R.Avedon
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luca rubbi
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luca rubbi ha scritto:
massimostefani ha scritto:
[...]

Ambedue sono stati,nel tempo,ampiamente fraintesi..da un lato un esercito di scattini..quà e là senza una meta,si sono definiti "bressoniani" per il solo fatto di andare in giro a scattare ..al volo.Dall'altra un esercito altrettanto nutrito ci ha ,nel tempo,afflitto con la massima che in una qualsiasi fotografia l'importante era che "ci fosse tutta la gamma dei grigi"..alla faccia di Klein,Mc Cullin ecc..ecc....

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massimostefani.
Massimo quanto hai ragione...

Ciao
Luca
Ricordiamoci però la terza via giacomelliana quella per cui eserciti di fotografi credono di essere creativi semplicemente sfocando, muovendo la fotocamera e producendo errori il più possibile grossolani di esposizione.
Sia ben inteso che al contrario di HCB e di Adams, io amo immensamente Giacomelli, e questo mi fa ancora più tristezza.

Ciao
Luca
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