Prova NEF

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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ario arioldi
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Visto che comunque hai fatto post produzione sono convinto che partendo dal raw non avresti impiegato più tempo ed avresti ottenuto risultati potenzialmente migliori.
Questa è per lo meno la mia esperienza e sono certo ti basterebbe provare ad usare uno strumento "moderno", tipo Lightroom o Aperture per intenderci, che consenta un workflow integrato dalla conversione alla stampa, passando per l'archiviazione sia del raw che dei prodotti finiti, per convincertene personalmente.
P.S. nel covo ci sono anche degli infiltrati ::m13
alessandro fontana ha scritto:Si ok Ario, lavorando in raw avrò un file grezzo contenente il massimo delle performance della macchina utilizzata, ma io ti/vi chiedo
ho sempre bisogno di tutto questo? Un esempio per meglio chiarire: lo scorso luglio ho eseguito un piccolo servizio (inaugurazione di un supermercato), su un totale di circa 500 scatti (tutti jpg) ho selezionato 300 foto per il cliente, foto scattate il venerdi pomeriggio, dvd sulla scrivania del cliente il lunedi pomeriggio successivo. Se si considera che ho lavorato di postprod. il sabato e il lunedi mattina, avrei potuto rispettare la medesima tempistica lavorando in raw? Non tutto quello che esce da una macchina fotografica è destinato a mostre fotografiche, o cover di fashion magazine.

Ciao,
Font

P.s. - Ma questo non era un covo di passatisti tutti svezzati con Leica e Tri-x?
Buona Giornata,
Ario

http://www.arioarioldi.net
http://www.flickr.com/photos/arioarioldi/
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warburg
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alessandro fontana ha scritto:Si ok Ario, lavorando in raw avrò un file grezzo contenente il massimo delle performance della macchina utilizzata, ma io ti/vi chiedo
ho sempre bisogno di tutto questo? Un esempio per meglio chiarire: lo scorso luglio ho eseguito un piccolo servizio (inaugurazione di un supermercato), su un totale di circa 500 scatti (tutti jpg) ho selezionato 300 foto per il cliente, foto scattate il venerdi pomeriggio, dvd sulla scrivania del cliente il lunedi pomeriggio successivo. Se si considera che ho lavorato di postprod. il sabato e il lunedi mattina, avrei potuto rispettare la medesima tempistica lavorando in raw? Non tutto quello che esce da una macchina fotografica è destinato a mostre fotografiche, o cover di fashion magazine.

Ciao,
Font

P.s. - Ma questo non era un covo di passatisti tutti svezzati con Leica e Tri-x?
Io non farei mai una cosa del genere per un incarico pagato, non mi pare serio. Non c'entra nulla la mostra o il fashion magazine! Sai che esiste un settore della fotografia professionale che si chiama "industriale" o "commerciale" o "corporate"? Ci lavora gente con i controfiocchi, spesso molto più talentuosa degli stilosi fotografi di modelline svestite. E produce fotografia di altissimo livello.
ciao
c
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massimostefani
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Vedo che ci si "scalda" per un nonnulla. La cosa in se non mi preoccupa, se c'è passione c'è, com'è ovvio, calore.
Visto che fotografo per professione, come si conviene ho frequentato più di un corso di formazione sulla fotografia digitale. A detta dei guru certificati Adobe il raw, relativamente giovane, nel mondo della fotografia, nasce in virtù del concetto di operare un MASSICCIO intervento sull'immagine a posteriori ( vedi le modelle plastificate che invadono le riviste o le dive ultra 50enni che sembrano appena uscite dall'esame di maturità liceale) modificando radicalmente l'approccio all'immagine fotografica, in virtù di una nuova tecnologia che, di per sè non avrebbe nulla di appetibile, rispetto alla "vecchia" tecnologia se non l'abbattimento dei costi di pellicole e sviluppi, se non appunto la possibilità di baloccarsi all'infinito ( ovviamente riferito al mondo amatoriale, i pro ci perdono il meno tempo possibile, anche perchè divente molto difficile che quest'ultimo venga poi retribuito nella giusta misura ) di fronte ad una immagine, magari già buona, alla ricerca dell'immagine, se esiste , perfetta.
E', non mi pare ci siano dubbi, uno dei tanti " bisogni indotti " ai quali ci siamo lentamente ma inesorabilmente adeguati, se vogliamo, non solo in fotografia, fin troppo supinamente.
L' esempio più bello ce lo fornisce, con cognizione di causa Ario, quando afferma che il raw contiene una vastissima gamma di informazioni delle quali, magari non oggi, potremmo avere bisogno, in vista di un inarrestabile progresso
tecnologico che sarà in grado di fornirci strumenti atti a far miracoli.
Ma questo è il punto : di quali mirabolanti informazioni contenute nel nostro file/negativo che dir si voglia, dovemmo aver bisogno se non quelle che, enucleate attorno al concetto di " sintesi percettiva ed emozionale " ci hanno portato a premere il pulsante di scatto ??
Ovviamente non mi riferisco a tutto lo scibile fotografico, nella fotografia industriale, che conosco per luce riflessa ma non pratico, il digitale ha risolto ed eliminato moltissimi problemi legati all'illuminazione, in special modo in location interne a spazi produttivi...ecc...ecc...
Sto sfogliando con grande piacere in questi giorni la copia ridotta, per dimensioni non per contenuto, di Sumo, il libro epocale di Helmut Newton e, non me ne vogliate, mi chiedo : di quali altre informazioni dovrei sentire il bisogno di fronte a queste straordinarie immagini ??
Ma, visto che per fortuna ci è data la possibilità di operare scelte diverse nella vita,ognuno è libero di muoversi come meglio crede, nel rispetto assoluto delle....diversità Ciao

MS
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
alessandro fontana
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Cristiano, mi spieghi per favore che ho fatto di poco serio e non professionale? Prego....


Font
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warburg
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massimostefani ha scritto:Vedo che ci si "scalda" per un nonnulla. La cosa in se non mi preoccupa, se c'è passione c'è, com'è ovvio, calore.
Visto che fotografo per professione, come si conviene ho frequentato più di un corso di formazione sulla fotografia digitale. A detta dei guru certificati Adobe il raw, relativamente giovane, nel mondo della fotografia, nasce in virtù del concetto di operare un MASSICCIO intervento sull'immagine a posteriori ( vedi le modelle plastificate che invadono le riviste o le dive ultra 50enni che sembrano appena uscite dall'esame di maturità liceale) modificando radicalmente l'approccio all'immagine fotografica, in virtù di una nuova tecnologia che, di per sè non avrebbe nulla di appetibile, rispetto alla "vecchia" tecnologia se non l'abbattimento dei costi di pellicole e sviluppi, se non appunto la possibilità di baloccarsi all'infinito ( ovviamente riferito al mondo amatoriale, i pro ci perdono il meno tempo possibile, anche perchè divente molto difficile che quest'ultimo venga poi retribuito nella giusta misura ) di fronte ad una immagine, magari già buona, alla ricerca dell'immagine, se esiste , perfetta.
E', non mi pare ci siano dubbi, uno dei tanti " bisogni indotti " ai quali ci siamo lentamente ma inesorabilmente adeguati, se vogliamo, non solo in fotografia, fin troppo supinamente.
L' esempio più bello ce lo fornisce, con cognizione di causa Ario, quando afferma che il raw contiene una vastissima gamma di informazioni delle quali, magari non oggi, potremmo avere bisogno, in vista di un inarrestabile progresso
tecnologico che sarà in grado di fornirci strumenti atti a far miracoli.
Ma questo è il punto : di quali mirabolanti informazioni contenute nel nostro file/negativo che dir si voglia, dovemmo aver bisogno se non quelle che, enucleate attorno al concetto di " sintesi percettiva ed emozionale " ci hanno portato a premere il pulsante di scatto ??
Ovviamente non mi riferisco a tutto lo scibile fotografico, nella fotografia industriale, che conosco per luce riflessa ma non pratico, il digitale ha risolto ed eliminato moltissimi problemi legati all'illuminazione, in special modo in location interne a spazi produttivi...ecc...ecc...
Sto sfogliando con grande piacere in questi giorni la copia ridotta, per dimensioni non per contenuto, di Sumo, il libro epocale di Helmut Newton e, non me ne vogliate, mi chiedo : di quali altre informazioni dovrei sentire il bisogno di fronte a queste straordinarie immagini ??
Ma, visto che per fortuna ci è data la possibilità di operare scelte diverse nella vita,ognuno è libero di muoversi come meglio crede, nel rispetto assoluto delle....diversità Ciao

MS
Massimo sai bene che rispetto molto il tuo lavoro, proprio perchè è tale al di là della tecnica, ma non capisco come mai ti ostini... a non capire :-)
Faccio un esempio molto terra terra, me stesso: ho svolto lavori su incarico, mi sono accorto che usare il raw era la scelta naturale e professionale più giusta per fornire dei file corretti, adeguati alla committenza, di livello accettabile in quanto alla qualità fotografica complessiva. Non ho fatto nessun massiccio intervento a posteriori, ho solo sviluppato le immagini: è questo che vi ostinate a non voler capire! Estremizzate, dimenticando la banale e molto fotograficamente noiosa ma reale via di mezzo: sviluppare le immagini scattate, niente di più, niente di meno.
Non è Newton, d'accordo, ma sono convinto che anche lui curava molto lo sviluppo dei suoi negativi :-)
ciao
c
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warburg
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alessandro fontana ha scritto:Cristiano, mi spieghi per favore che ho fatto di poco serio e non professionale? Prego....


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Non mi pare serio svolgere un lavoro su incarico come dici di averlo svolto tu, se ho capito bene la tua descrizione. Hai parlato di cliente, quindi suppongo sia stato un incarico retribuito.
Parere personale, naturalmente. Se non ho capito bene la tua descrizione, im sorry!
ciao
c
alessandro fontana
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Io spero tu stia scherzando caro Cristiano! Innanzitutto come puoi giudicare il mio lavoro senza averlo almeno visto :eek: !!! In secondo luogo, il cliente è rimasto molto soddisfatto del lavoro svolto: per qualità, ricchezza dei punti di ripresa, momenti salienti della cerimonia ecc. ecc. In terzo luogo, mi sembri un pochino ottuso in merito alla questione, in quanto mi pare tu dia per scontato l'utilizzo del raw come unica strada da perseguire professionalmente. Fossi in te rivedrei un po' la tua posizione.

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warburg
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Scusa, forse stai scherzando tu a dire che hai svolto un lavoro su incarico scattando centinaia di jpg in un pomeriggio e facendo poi su di essi "postproduzione". Se il tuo cliente è contento, sono contento anch'io, e viva il parroco.
ciao
c
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Roberto
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Scusate, leggendovi (con interesse) mi viene una curiosità: che voi sappiate la maggioranza dei fotografi di matrimonio (ovviamente intendo i prof) come lavora, Raw o Jpeg?
Ciao
Roberto
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luca rubbi
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warburg ha scritto:Scusa, forse stai scherzando tu a dire che hai svolto un lavoro su incarico scattando centinaia di jpg in un pomeriggio e facendo poi su di essi "postproduzione". Se il tuo cliente è contento, sono contento anch'io, e viva il parroco.
ciao
c
Cristiano, mi sembri un po' esagerato...

Ciao
Luca
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massimostefani
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A parte la bellissima " ma non era un forum di passatisti Leica " di Font, che cadeva a fagiolo per stemperare, con la giusta ironia l'atmosfera...estiva, credo, scusami Cristiano, di capire perfettamente e, ringraziandoti per l'apprezzamento verso il mio lavoro cerco di spiegare perchè.
Essendo pro non da ieri mi/ci sono/siamo dovuti misurare con lo tsunami digitale che ha fatto irruzione nel ns mondo con una rapidità ed una, si, violenza non previste.
la cosa che è emersa con maggiore chiarezza in questi anni è stata che proprio in virtù di questa nuova tecnologia sono aumentate a dismisura proprio le " incompetenze " in particolar modo sul fronte della clientela. Quindi mi fa sinceramente sorridere, senza alcuna verve polemica, la tua affermazione in merito alla " qualità da offrire " in grado di soddisfare un cliente, la quale dovrebbe passare, sine qua non, attraverso il recepimento del file in formato raw.
Sarebbe come dire che il cliente lo si soddisfa (o meglio soddisfava ) solo se si scatta in Hasselblad. L'incompetenza del cliente medio, e sono la stragrande maggioranza, sia in tema di matrimoni che nel campo industriale, erano prima e sono tutt'ora aumentate in maniera devastante. Gente che, raw a parte, non ha la più pallida idea di cosa sia un profilo colore, gente che non sa gestire un pdf, gente che pensa che tutto si possa rabberciare al computer, gente che pretende di ottenere stampe perfette, anche se scattate fuori fuoco..." perchè c'ho una macchina da 12mp..." e potrei continuare all'infinito. All'apparenza potrebbe sembrare che tutto questo abbia poco a che vedere con il ns post. In realtà c'entra eccome : si è aperta la potra del " tutto è possibile " e dentro ci sono entrati veramente tutti, belli e brutti....ma i belli stanno cercando di uscirne il più velocemente possibile, credimi.
In realtà nel mondo professionale, si sta allargando a macchia d'olio la schiera di coloro che, da buoni fotografi ( se lo erano) adottano il formato jpg, perchè più leggero, assolutamente affidabile sia dal punto di vista del contraso che della saturazione cromatica ed anche, attenzione, della resa b&w al punto che le macchinette serie contengono già la gamma delle opzioni filtro per il b&w che funziona a meraviglia.
E tutto questo sai perchè ?? Perchè, mi ripeto, si fa presto e bene, ovviamente se sai fare il tuo mestiere.
Il fatto di poter intervenire all'infinito sulle immagini, a posteriori, è la carota che il business produttivo agita davanti agli occhi di tutti coloro che devono incrementare il mondo dei consumi, aggiornando di continuo, pena una presunta quanto non provata decadenza tecnologica, gli strumenti operativi, e quindi avanti con CS 1 2 3 4 5 6 7 8 9.....e LR 1 2 3 4 5 6 7 8.....e cosi all'infinito. Altimenti come potresti ottenere dalle tue immagini " quell'infinita quanto, a mio avviso inutile, gamma di informazioni " se non dotato delle migliori e più recenti tecnologie.???
Accadeva già, ma in misura minore, nell'analogico, ed in particolar modo nel mondo Leica, come tutti ben sappiamo.
Ma c'è , pur nelle analogie, una sottile differenza, della quale magari parleremo un'altra volta.
C'è una sola dote , verso la quale tutti dovremmo tendere : lo sviluppo della capacità di vedere, qui e ora.
Tutto il resto è aria fritta.......ma già lo sapete :grin:

MS


ps: chi ha un minimo di pratica di camera oscura sa che non è nemmeno lontanamente paragonabile la gamma di possibilità di intervento tra quest'ultima e la camera chiara digitale, almeno questo mi pare inconfutabile. O no ??
Ultima modifica di massimostefani il mer ago 25, 2010 11:16 am, modificato 1 volta in totale.
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
alessandro fontana
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Scusatemi, io sono sinceramente basito :-( .
Ora non ho tempo, riprenderò il tutto domani.

Ciao,
Font
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Roberto
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massimostefani ha scritto: (...) ps: chi ha un minimo di pratica di camera oscura sa che non è nemmeno lontanamente paragonabile la gamma di possibilità di intervento tra quest'ultima e la camera chiara digitale, almeno questo mi pare inconfutabile. O no ??
Massimo mi metti in crisi, nel senso che non capisco tra la chiara e la scura quale permette più interventi, secondo te. Io ho una minima, ma proprio minima minima esperienza di C.O., mentre non ne ho alcuna di C.C., ma da alcuni video dimostrativi, manuali ecc... mi sono fatto l'idea che tra copia&incolla, fila&fondi, fusione di più livelli e così via, ci sia maggiore libertà di intervento nel digitale. Mi sbaglio?
Ciao
Roberto
zosta
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Iscritto il: ven gen 15, 2010 2:37 pm
Intervengo a questa interessante discussione, dopo qualche tempo di lurkaggio, e colgo l'occasione per presentarmi.
Mi chiamo Nicola, fotografo da una decina d'anni.
Iniziato con la pellicola e la FX3, proseguito poi con il 6x6 di una 3,5 Planar, e qualche reflex digitale.
Personalmente in digitale ho quasi sempre usato il RAW.
Ma per due motivi che non suonano affatto professionali o di qualità.
1) Sono pigro
2) Sono un terribile insicuro

Per il punto 1:
Con i Picture Style della 50D potrei impostare i parametri per il JPG corretto per ogni situazione e difficilmente avrei bisogno di intervenire per lo "sviluppo" successivo, ma in genere quando scatto preferisco usare meno "regolazioni" possibili (ISO, tempi, diaframmi per me sono sufficienti)
Curando un po' più l'esposizione non avrei poi da dover "aggiustare" questa di un mezzo stop come spesso mi tocca fare, ma poi mi trovo a scattare senza aver voglia di riguardare l'istogramma, per ripetere lo scatto con il mezzo stop adatto.

Per il punto 2:
La ricerca della foto perfetta.
Era meglio scattarla con le impostazioni ritratto o forse essendo un soggetto anziano era meglio un contrasto più accentuato?
Ho sbagliato a saturare così i colori? E adesso? Forse questa era meglio non scattarla direttamente in BN... e così via. O lascio un JPG più neutro possibile (e in questo caso però i vantaggi in termini di post-pro rispetto al RAW si assottigliano) oppure ogni scatto è una scelta definitiva.

Per me il RAW è un formato comodo che con un paio di automatismi ci permette di ottenere file ottimi, ma non è l'unica via.


Un mio carissimo amico che scatta ottime foto pur facendo altro di mestiere, mi ha detto che scatta praticamente sempre in jpg.
Non vuole riempirsi l'HD di tera di foto.
Usa il raw quando "le luci sono un casino".
Forse questo è un buono spunto per la discussione.
Non esiste un sempre meglio o sempre peggio.
Esistono situazioni dove un mezzo si adatta meglio di un altro (un po' come pellicola/digitale)

Scusate se sono stato prolisso, nei prossimi post vedrò di contenermi :D

(ah complimenti a Luca Rubbi per le foto, e non solo queste di prova NEF)
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Roberto
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Iscritto il: ven feb 20, 2009 2:46 pm
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Ciao Nicola, benvenuto.
Ciao
Roberto
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