Ciao a tutti, finalmente riescoa trovare un attimo!
Scusate il post "paranoico", sarà forse una crisi di rigetto da post acquisti natalizi ... ma a voi capita di osservare foto in digitale e pensare """forse dovrei imparare anche io"" ???
Non che sia vietato, ma tutto il lavoro che richiede lo sviluppo e la scansione .. a a volte mi fa traballare un pochino, poi ho visto alcuni file di una canon eos 5d mkII e sono rimasto basito.
Ditemi qualcosa.
Piccola crisettina digitale ...
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
- Giuseppe Mosconi
- Messaggi: 2650
- Iscritto il: mer mag 02, 2007 9:11 am
- Località: Perso nella provincia di Alessandria
- Contatta:
Senti un pò !!! Non è che fai il commerciale per qualche casa farmaceutica e credi di poter superare gli obiettivi di budget con una impennata delle vendite di ansiolitici ??? Queste domande si fanno a ferragosto ... quando il sole picchia sulla zucca ... e mal che vada uno si tuffa in acqua ... !!!!!!!
Per inciso certe crisi a me vengono anche guardando degli scatti analogici !!!!!!




Per inciso certe crisi a me vengono anche guardando degli scatti analogici !!!!!!



"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."
http://www.flickr.com/photos/gimo/
http://www.flickr.com/photos/gimo/
Ahah no no lo giuro!!Giuseppe Mosconi ha scritto:Senti un pò !!! Non è che fai il commerciale per qualche casa farmaceutica e credi di poter superare gli obiettivi di budget con una impennata delle vendite di ansiolitici ??? Queste domande si fanno a ferragosto ... quando il sole picchia sulla zucca ... e mal che vada uno si tuffa in acqua ... !!!!!!!![]()
![]()
![]()
Per inciso certe crisi a me vengono anche guardando degli scatti analogici !!!!!!![]()
![]()

Del resto hai ragione, anche con gli scatti in analogico provo sensazioni tremende!!
Bah ... passerà!

- cristian vidmar
- Messaggi: 2099
- Iscritto il: gio gen 18, 2007 11:33 am
- Località: Gorizia
Guarda, io davanti a qualunque cosa che non conosco penso che dovrei impararla anch'io ma non per semplificarmi la vita, perché qualunque strumento per essere "suonato" a dovere richiede impegno ed applicazione.ExContax ha scritto: ... ma a voi capita di osservare foto in digitale e pensare """forse dovrei imparare anche io"" ???
Chi pensa che ottenere grandi risultati col digitale sia più semplice che con l'analogico sbaglia. Poi ci sono tutti i pro e i contro e le lotte di religione e i terabyte di inutili discussioni sull'argomento che permeano ogni angolo del Web, sui quali ho già dato e non torno più.
Cristian
Ciao ExContax,
io voglio acquistare una digitale da tempo, ho massacrato tutti i miei amici più cari per farmi consigliare al meglio, e non ancora ci sono riuscito.
Ho acquistato un Leica M Elmarit 28mm IV serie, dando in permuta un pò di roba, stai pur certo che di fronte ad una M6 - 0,58 non avrò la stessa capacità di resistenza.
Ho visto una stampa 40x50 su baritata warmtone da trix 135 e un 40x50 da file digitale 21mp.
Sulla baritata mi sono commosso.
Nat avrebbe pianto.
Il Bartoli sarebbe stato zitto, anche se per la commozione avrebbe rizzato i peli della barba e i capelli, strabuzzando gli occhi.
Supermario avrebbe mangiato delle ciliege, in alternativa alle fragole
La pellicola ha il suo perchè e lo avrà ancora per molto tempo, purtroppo.
Il guaio è che la vita scorre veloce, il lavoro mi impegna tutta la giornata, sono andato ad una cena slow-food superando i limiti di velocità, rintanarmi in camera oscura è diventato praticamente impossibile.
L'uso della digitale sarà solo l'ultima frontiera oltrepassata verso la modernità: un punto di non ritorno.
Invidio in maniera sana chi ha già fatto il passo, io sono ancora al di là del fosso.
nik
P.S. leggete il più veloce possibile, questo è un post futurista.
io voglio acquistare una digitale da tempo, ho massacrato tutti i miei amici più cari per farmi consigliare al meglio, e non ancora ci sono riuscito.
Ho acquistato un Leica M Elmarit 28mm IV serie, dando in permuta un pò di roba, stai pur certo che di fronte ad una M6 - 0,58 non avrò la stessa capacità di resistenza.
Ho visto una stampa 40x50 su baritata warmtone da trix 135 e un 40x50 da file digitale 21mp.
Sulla baritata mi sono commosso.
Nat avrebbe pianto.
Il Bartoli sarebbe stato zitto, anche se per la commozione avrebbe rizzato i peli della barba e i capelli, strabuzzando gli occhi.
Supermario avrebbe mangiato delle ciliege, in alternativa alle fragole
La pellicola ha il suo perchè e lo avrà ancora per molto tempo, purtroppo.
Il guaio è che la vita scorre veloce, il lavoro mi impegna tutta la giornata, sono andato ad una cena slow-food superando i limiti di velocità, rintanarmi in camera oscura è diventato praticamente impossibile.
L'uso della digitale sarà solo l'ultima frontiera oltrepassata verso la modernità: un punto di non ritorno.
Invidio in maniera sana chi ha già fatto il passo, io sono ancora al di là del fosso.
nik
P.S. leggete il più veloce possibile, questo è un post futurista.
A me le crisi vengono quando vedo una bella foto di qualcuno, non mi importa se realizzata con l'argento o con il sililcio, perchè mi aiuta a ricordare ciò che tendo a dimenticare di più, ossia che Dante o Leopardi oggi potrebbero scrivere le loro opere con una Bic o con una Montblanc, e a nessuno importerebbe di quest'ultimo dettaglio.
Giacomelli scattava con un ferrovecchio tenuto insieme con il nastro isolante, HCB e Doisneau con un paio di obiettivi a focale fissa, ed usavano la Leica a telemetro semplicemente perchè - allora - era in pratica l'unica fotocamera agile e leggera.
Oggi possiamo disporre - anche senza andare su investimenti esagerati - di strumenti eccezionalmente più versatili, veloci ed efficienti, di ottiche - anche zoom - dalla qualità elevatissima, di sensibilità che possono essere variate da uno scatto all'altro, garantendo spesso ottime prestazioni anche ai valori più elevati: tutto ciò ci consente risultati tecnicamente validi e con impegno e fatica assai più ridotti che in passato.
Eppure, quando vedo una mia foto riuscita male, o che non mi convince, invece di riconoscere la mia incapacità compositiva o la mancanza di inserire un contenuto interessante, mi viene da pensare alternativamente:
a) se l'ho scattata su pellicola: "ah, però, un bel raw ben elaborato mi avrebbe consentito di ottenere di più"
b) se l'ho scattata in digitale: "ah, però, qualitativamente è a posto, ma le manca la magia e la tridimensionalità della vecchia e cara pellicola"
Solo raramente mi sovviene il terzo pensiero:
c) "è una brutta immagine perchè, anche dopo 25 anni di scatti, ho pensato più agli attrezzi che usavo che a ciò che avevo davanti"
Scusate lo sproloquio e buona luce
Giacomelli scattava con un ferrovecchio tenuto insieme con il nastro isolante, HCB e Doisneau con un paio di obiettivi a focale fissa, ed usavano la Leica a telemetro semplicemente perchè - allora - era in pratica l'unica fotocamera agile e leggera.
Oggi possiamo disporre - anche senza andare su investimenti esagerati - di strumenti eccezionalmente più versatili, veloci ed efficienti, di ottiche - anche zoom - dalla qualità elevatissima, di sensibilità che possono essere variate da uno scatto all'altro, garantendo spesso ottime prestazioni anche ai valori più elevati: tutto ciò ci consente risultati tecnicamente validi e con impegno e fatica assai più ridotti che in passato.
Eppure, quando vedo una mia foto riuscita male, o che non mi convince, invece di riconoscere la mia incapacità compositiva o la mancanza di inserire un contenuto interessante, mi viene da pensare alternativamente:
a) se l'ho scattata su pellicola: "ah, però, un bel raw ben elaborato mi avrebbe consentito di ottenere di più"
b) se l'ho scattata in digitale: "ah, però, qualitativamente è a posto, ma le manca la magia e la tridimensionalità della vecchia e cara pellicola"
Solo raramente mi sovviene il terzo pensiero:
c) "è una brutta immagine perchè, anche dopo 25 anni di scatti, ho pensato più agli attrezzi che usavo che a ciò che avevo davanti"
Scusate lo sproloquio e buona luce
Non capisco la differenza tra "fotografare in digitale" e "fotografare in analogico", perdonatemi. Non ci arrivo.
Ho visto stampe fine art e professionali di ogni tipo: se sono tali, il problema tecnico scompare e si parla di fotografia. Sennò, si torna a parlare di pixel, di software e di piccoli chimici in apprendistato più o meno avanzato.
Direi quindi che ti stai ponendo un cruccio ridondante; ritrova la passione per la fotografia e basta
ciao
c
Ho visto stampe fine art e professionali di ogni tipo: se sono tali, il problema tecnico scompare e si parla di fotografia. Sennò, si torna a parlare di pixel, di software e di piccoli chimici in apprendistato più o meno avanzato.
Direi quindi che ti stai ponendo un cruccio ridondante; ritrova la passione per la fotografia e basta

ciao
c
- ario arioldi
- Messaggi: 901
- Iscritto il: dom giu 29, 2008 9:57 am
- Località: Locate di Triulzi
Sono totalmente in accordo al punto che mi infastidisco un pò tutte le volte che qualcuno mostrando uno scatto sottolinea con orgoglio che è così come uscito dalla macchina, senza alcun intervento (il che poi non è neanche vero perchè gli interventi ci sono stati, eccome, ma decisi da altri).cristian vidmar ha scritto: Chi pensa che ottenere grandi risultati col digitale sia più semplice che con l'analogico sbaglia. Poi ci sono tutti i pro e i contro e le lotte di religione e i terabyte di inutili discussioni sull'argomento che permeano ogni angolo del Web, sui quali ho già dato e non torno più.
Buona Giornata,
Ario
http://www.arioarioldi.net
http://www.flickr.com/photos/arioarioldi/
Ario
http://www.arioarioldi.net
http://www.flickr.com/photos/arioarioldi/
Parole sante! Alcune affermazioni possono provenire solo da chi non conosce bene il digitale....ario arioldi ha scritto:Sono totalmente in accordo al punto che mi infastidisco un pò tutte le volte che qualcuno mostrando uno scatto sottolinea con orgoglio che è così come uscito dalla macchina, senza alcun intervento (il che poi non è neanche vero perchè gli interventi ci sono stati, eccome, ma decisi da altri).cristian vidmar ha scritto: Chi pensa che ottenere grandi risultati col digitale sia più semplice che con l'analogico sbaglia. Poi ci sono tutti i pro e i contro e le lotte di religione e i terabyte di inutili discussioni sull'argomento che permeano ogni angolo del Web, sui quali ho già dato e non torno più.
Antonello
http://www.flickr.com/photos/astro62/
http://www.flickr.com/photos/astro62/
- ulyssesitaca
- Messaggi: 2707
- Iscritto il: lun dic 11, 2006 11:35 am
- Località: BOLOGNA
- Contatta:
crisi comprensibile in questi tempi di transizione !
reduce dal World Press Photo (come visitatore, ovvio
) mi sono commosso, sono inorridito, o restato ammirato indipendentemente dal mezzo con cui le immagini erano state scattate. E questo è il mio pensiero, che vale ovviamnete zero.
La mia età porta con se comunque delle riserve che si estrinsecano in:
- un gradimento naturale e fisiologico per l'immagine ferma, stampata, possibilmente su una parete o altra superficie acconcia e solidale al pianeta, qualunque sia stato il mezzo di registrazione.
- una tendenza a venire ubriacato e confuso dall'eccesso di possibilità del digitale, segnatamente per quanto riguarda la gestione del colore, e la difficoltà ad accettarne i bruschi passaggio fuoco-fuori fuoco e i cieli ( quelli che io chiamo i cieli-canon, incredibilmente uguali ad ogni latitudine. Nella sua bellissima autobiografia "Black Passport", Stanley Greene nota come, dopo 5000 anni di cieli bianchi, in questo nuovo millennio in Afghanistan siano comparsi i nuvoloni neri, almeno in fotografia.)
- un piacere fisico, sensuale, quasi, nel caricare la leica camminando e senza guardare, nello scattare col film, e nel sentire la tasca piena dei film fatti.
-lo sgomento all'idea di dover sviluppare decine di tri-x in rodinal 1/50 semi stand che siccome è una rottura di maroni stellare non trovo nessuno che lo fa per me
- una tendenza a misurarmi col digitale, imparando e impratichendomi (anche il flash a 45 gradi in tele scattando col grandangolo, cosi sono bravo come Pellegrin...) , sviluppando con lightroom eccetera, e poi partire invariabilmente con una M7 il 28 e 20-40 tri-x
-un cinismo sufficiente per riconoscere che uno dei grandi vantaggi del digitale è che può essere trattato durante l'orario di lavoro
-la coscienza del fatto che bruciare in lightroom è infinitamente più facile che farlo sotto l'ingranditore per non parlare dei viraggi e del controllo tonale in genere...
-quanto devo continuare per dirti che la tua crisi è quella di quasi tutti tranne i giovinastri come Charlie? (guarda il suo "Kiev" in Photobit in Motion, l'ha fatto con una banalissima olympus quattrocentoqualcosa e il 50 mm equivalente) ?
reduce dal World Press Photo (come visitatore, ovvio

La mia età porta con se comunque delle riserve che si estrinsecano in:
- un gradimento naturale e fisiologico per l'immagine ferma, stampata, possibilmente su una parete o altra superficie acconcia e solidale al pianeta, qualunque sia stato il mezzo di registrazione.
- una tendenza a venire ubriacato e confuso dall'eccesso di possibilità del digitale, segnatamente per quanto riguarda la gestione del colore, e la difficoltà ad accettarne i bruschi passaggio fuoco-fuori fuoco e i cieli ( quelli che io chiamo i cieli-canon, incredibilmente uguali ad ogni latitudine. Nella sua bellissima autobiografia "Black Passport", Stanley Greene nota come, dopo 5000 anni di cieli bianchi, in questo nuovo millennio in Afghanistan siano comparsi i nuvoloni neri, almeno in fotografia.)
- un piacere fisico, sensuale, quasi, nel caricare la leica camminando e senza guardare, nello scattare col film, e nel sentire la tasca piena dei film fatti.
-lo sgomento all'idea di dover sviluppare decine di tri-x in rodinal 1/50 semi stand che siccome è una rottura di maroni stellare non trovo nessuno che lo fa per me
- una tendenza a misurarmi col digitale, imparando e impratichendomi (anche il flash a 45 gradi in tele scattando col grandangolo, cosi sono bravo come Pellegrin...) , sviluppando con lightroom eccetera, e poi partire invariabilmente con una M7 il 28 e 20-40 tri-x

-un cinismo sufficiente per riconoscere che uno dei grandi vantaggi del digitale è che può essere trattato durante l'orario di lavoro
-la coscienza del fatto che bruciare in lightroom è infinitamente più facile che farlo sotto l'ingranditore per non parlare dei viraggi e del controllo tonale in genere...
-quanto devo continuare per dirti che la tua crisi è quella di quasi tutti tranne i giovinastri come Charlie? (guarda il suo "Kiev" in Photobit in Motion, l'ha fatto con una banalissima olympus quattrocentoqualcosa e il 50 mm equivalente) ?
Raffaele
le crisi vanno e vengono a volte si fermano...e quando si fermano sono nere come il corvo.
insomma le crisi son come le nuvole grand,i grosse a volte minacciose,ma pur sempre di vapore acqueo si tratta....basta non farsi intimidire.
ps: il mezzo non c'entra mai ,e' sempre e solo un mezzo....e' l'idea che sta' a monte di tutto...senza di quella,puoi fotografare solo il vuoto.
insomma le crisi son come le nuvole grand,i grosse a volte minacciose,ma pur sempre di vapore acqueo si tratta....basta non farsi intimidire.
ps: il mezzo non c'entra mai ,e' sempre e solo un mezzo....e' l'idea che sta' a monte di tutto...senza di quella,puoi fotografare solo il vuoto.
-
- Messaggi: 522
- Iscritto il: ven nov 05, 2010 6:12 pm
Forse bisogna smetterla di arrovellarsi e prendere in mano il primo oggetto che fa foto e che riusciamo ad adoperare con sufficente disinvoltura e produttività e ... click. Lasciando a chi ne a voglia tutto il resto.
Ciao
Ciao

Ciao a tutti,
vi ringrazio per aver scritto le vostre opinioni, tutte molto accorate e gradite; in ogni vostra considerazione ci sono spicchi di verità anche mie, forse si parla troppo del mezzo e troppo poco del fine, è verissimo ... probabilmente continuero' in questa fase di transizione ondivaga, senza chiedermi troppe spiegazioni.
Da parte mia, ci tengo a chiarirlo, non ho mai pensato e mai pensero' che lo sviluppo in camera chiara sia meno impegnativo del metodo tradizionale ... per quel poco che posso dire, credo che una stampa in B&W su baritata e con procedimento tradizionale sia tuttora il meglio ... sul colore, penso invece che il digitale sia davvero andato "oltre".
Comunque, oggi mi sono "sparato" due rulli di acros 100 com la M6, mica voglio abbandonarla cosi' presto ...
Un salutone
vi ringrazio per aver scritto le vostre opinioni, tutte molto accorate e gradite; in ogni vostra considerazione ci sono spicchi di verità anche mie, forse si parla troppo del mezzo e troppo poco del fine, è verissimo ... probabilmente continuero' in questa fase di transizione ondivaga, senza chiedermi troppe spiegazioni.
Da parte mia, ci tengo a chiarirlo, non ho mai pensato e mai pensero' che lo sviluppo in camera chiara sia meno impegnativo del metodo tradizionale ... per quel poco che posso dire, credo che una stampa in B&W su baritata e con procedimento tradizionale sia tuttora il meglio ... sul colore, penso invece che il digitale sia davvero andato "oltre".
Comunque, oggi mi sono "sparato" due rulli di acros 100 com la M6, mica voglio abbandonarla cosi' presto ...
Un salutone