Uhhhhhh, quanto mi piace questo thread.
Per me utilissimo.
Giuseppe
Ingranditore: quale ?
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Quando il tempo ci opprime, talvolta è un secondo a salvarci.E' il miracolo dell'attimo: essere, vedere o scattare una foto. La foto è lì, si raccoglie come un ciottolo sulla spiaggia...Oggi sappiamo che è l'attimo a salvarci...
Edouard Boubat
Edouard Boubat
il tamarindo viene utilizzato per la carta multigrade, per vivacizzarla.massimostefani ha scritto:ps: mi piace...l'orzata come definizione,mi fa tornar ragazzino...e c'era pure il tamarindo..che fine avrà fatto ?????![]()
in fondo i nostri sono tutti analcolici discorsi.
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
aldoclaudio.medorini@gmail.com
Non rifiuto mai un invito
Salve a tutti
partiamo dalla preistoria anno 1972 comprai un kaiser con obiettivo nikkor
passai poi ad un durst non ricordo il modello e questi sono stati i miei unici ingranditori a condensatori
poi comprai un IFF con testa a colori, bello, con ottica nikkor 40 mm 2,8 ma ancora non avevo trovato il mio ideale venduto e cosi passai ad un durst con testa a contrasto variabile, scusate se non scrivo abbreviato ma non ci riesco, con ottica rodenstock venduto pure quello cosi arrivai al LEICA v35 sempre con testa a contrasto variabile, CIAO NAT, bello si ma con una luce di appena 75 w ottica bellissima ma purtroppo la potenza della lampada troppo bassa non mi fece apprezzare bene l'ngranditore cosi con un pò di fortuna arrivò il BESELER 45cmxt con testa a luce fredda ARISTO con tre ottiche 50 apo rodenstock, 90 e 180 le ottiche non mi piacquero cosi regalai ad un 'amico' sia il 50 che il 90 mi sono tenuto il 180 e trovai su ebay il 50 focotar 2 leitz 4,5
Conclusioni il condensatore è ottimo ma ti fa apparire tutte le schifezze del negativo
testa a colori ormai non ne vale la pena ora esiste la
testa a contrasto variabile buon sistema se si usa la carta a contrasto variabile
luce fredda la migliore in assoluto sia per carta a contrasto variabile sia fissa, per la contrasto variabile uso i filtri ilford e vanno bene unico inconveniente si deve far riscaldare prima ell'utilizzo.
queste almeno per me
ottiche
nikkor 40 mm 2,8 eccellente
apo rodenstock 50 mm troppo duro per i miei gusti
focotar il mio preferito favoloso come apre le ombre lui nessuno fantastico
da dire una cosa il migliore obiettivo per ingranditore fu il rodenstock rodagon-G 50mm creato per stampe superiori al 30*40
Addio
Salve a tutti
partiamo dalla preistoria anno 1972 comprai un kaiser con obiettivo nikkor
passai poi ad un durst non ricordo il modello e questi sono stati i miei unici ingranditori a condensatori
poi comprai un IFF con testa a colori, bello, con ottica nikkor 40 mm 2,8 ma ancora non avevo trovato il mio ideale venduto e cosi passai ad un durst con testa a contrasto variabile, scusate se non scrivo abbreviato ma non ci riesco, con ottica rodenstock venduto pure quello cosi arrivai al LEICA v35 sempre con testa a contrasto variabile, CIAO NAT, bello si ma con una luce di appena 75 w ottica bellissima ma purtroppo la potenza della lampada troppo bassa non mi fece apprezzare bene l'ngranditore cosi con un pò di fortuna arrivò il BESELER 45cmxt con testa a luce fredda ARISTO con tre ottiche 50 apo rodenstock, 90 e 180 le ottiche non mi piacquero cosi regalai ad un 'amico' sia il 50 che il 90 mi sono tenuto il 180 e trovai su ebay il 50 focotar 2 leitz 4,5
Conclusioni il condensatore è ottimo ma ti fa apparire tutte le schifezze del negativo
testa a colori ormai non ne vale la pena ora esiste la
testa a contrasto variabile buon sistema se si usa la carta a contrasto variabile
luce fredda la migliore in assoluto sia per carta a contrasto variabile sia fissa, per la contrasto variabile uso i filtri ilford e vanno bene unico inconveniente si deve far riscaldare prima ell'utilizzo.
queste almeno per me
ottiche
nikkor 40 mm 2,8 eccellente
apo rodenstock 50 mm troppo duro per i miei gusti
focotar il mio preferito favoloso come apre le ombre lui nessuno fantastico
da dire una cosa il migliore obiettivo per ingranditore fu il rodenstock rodagon-G 50mm creato per stampe superiori al 30*40
Addio
- ulyssesitaca
- Messaggi: 2707
- Iscritto il: lun dic 11, 2006 11:35 am
- Località: BOLOGNA
- Contatta:
temo di dover fare solo un copia-incolla con l'intervento di Nat.
Il mio strumento d'elezione è un Meopta Opemus 7, con testa multigrade e scatola 6x7 che uso su tutto.
Stampo col nikkor 63 (sono io l'indiano stavolta), ma anche col componon 50/4 e col focotar 50.
I negativi, esposti generosamene e poi sviluppati normalmente, sono adattati al processo, per quanto possibile.
Come sempre, probablemente per pigrizia, antepongo l'operatività a qualunque considerazione sulla qualità (infatti uso M invece che R, Rollei invece che Hasselblad ecc, )
Le immagini che hai avuto in mano erano Agfa Classic in Eukobrom e stampate con il componon 50.
Il V35, usato pochissimo mi ha impressionato molto per qualità generale, stabilità e qualità dell'ottica, pur avendo una scala illeggibile alla luce rossa.
Che bello poter parlare di queste cose
Il mio strumento d'elezione è un Meopta Opemus 7, con testa multigrade e scatola 6x7 che uso su tutto.
Stampo col nikkor 63 (sono io l'indiano stavolta), ma anche col componon 50/4 e col focotar 50.
I negativi, esposti generosamene e poi sviluppati normalmente, sono adattati al processo, per quanto possibile.
Come sempre, probablemente per pigrizia, antepongo l'operatività a qualunque considerazione sulla qualità (infatti uso M invece che R, Rollei invece che Hasselblad ecc, )
Le immagini che hai avuto in mano erano Agfa Classic in Eukobrom e stampate con il componon 50.
Il V35, usato pochissimo mi ha impressionato molto per qualità generale, stabilità e qualità dell'ottica, pur avendo una scala illeggibile alla luce rossa.

Raffaele
Ringrazio Cristian, Vittorio, Giancarlo, Aldo e Raffaele per aver raccolto l'invito.
Io ho due ingranditori, uno Jobo C 6600 che mi ha accompagnato negli anni dell'università con enormi soddisfazioni e un Durst M 805 con testa a colori. Quest'ultimo l'ho acquistato più o meno un anno fa. Ho ripreso a sviluppare circa tre anni fa e seguendo i sacri testi ho ottenuto negativi leggeri, ovvero adatti più alla luce condensata. Dopo ho ricalibrato tutto al fine di ottenere il meglio per la luce a mia disposizione
Sono arrivato alla determinazione di acquistare comunque una testa con condensatori per il mio 805 e nel caso la trovassi mi concederei anche una Multigrade della Ilford. Vorrei che quest'ultima fosse il mio sistema di elezione.
Davvero grazie a tutti per questa piacevolissima discussione.
nik
Si, Raffaele è davvero molto bello.ulyssesitaca ha scritto: ...
Che bello poter parlare di queste cose
...
Io ho due ingranditori, uno Jobo C 6600 che mi ha accompagnato negli anni dell'università con enormi soddisfazioni e un Durst M 805 con testa a colori. Quest'ultimo l'ho acquistato più o meno un anno fa. Ho ripreso a sviluppare circa tre anni fa e seguendo i sacri testi ho ottenuto negativi leggeri, ovvero adatti più alla luce condensata. Dopo ho ricalibrato tutto al fine di ottenere il meglio per la luce a mia disposizione
Sono arrivato alla determinazione di acquistare comunque una testa con condensatori per il mio 805 e nel caso la trovassi mi concederei anche una Multigrade della Ilford. Vorrei che quest'ultima fosse il mio sistema di elezione.
Davvero grazie a tutti per questa piacevolissima discussione.
nik
- cristian vidmar
- Messaggi: 2099
- Iscritto il: gio gen 18, 2007 11:33 am
- Località: Gorizia
Puoi spiegarti meglio?Nikita ha scritto: Sono arrivato alla determinazione di acquistare comunque una testa con condensatori per il mio 805 e nel caso la trovassi mi concederei anche una Multigrade della Ilford.
nik
Cristian
Allora Cristian, io non ho mai usato ingranditori a condensatori, perciò una testa per il mio ingranditore con tale tipologia di trasmissione di luce la acquisterei solo per provare a stampare con gli stessi.Cristian Vidmar ha scritto:Puoi spiegarti meglio?Nikita ha scritto: Sono arrivato alla determinazione di acquistare comunque una testa con condensatori per il mio 805 e nel caso la trovassi mi concederei anche una Multigrade della Ilford.
nik
Se mi piace bene, se non mi piace pazienza, potrebbe tornale utile se volessi recuperare un negativo sottoesposto o per provare effetti drammatici su contrasto e grana. Ho preventivato per questi motivi un budget molto basso.
La testa Multigrade mi ha sempre affascinato. Da ragazzo ho desiderato moltissimo avere l'IFF Quodgon con la testa Ilford Multigrade. Oggi posso acquistarla, ma dopo aver usato l'805, l'IFF quodgon a me non piace più.
Devo ammettere che una testa realizzata da Ilford per carte Ilford mi intriga molto, perchè in teoria dovresti ottenere la massima sinergia luce/carta. Punto debole: è una testa elettronica. Fin che va, va, dopo la butti via. Altro budget messo in prevetivo in misura minima.
Quindi messo da parte ogni desiderio di gioventù, la scelta e il modus operandi più logico è questo: acquista un ingranditore e parametra tutto il resto allo stesso sulla base dei tuoi gusti personali, ovvero dovrai fare in modo di ottenere dall'accoppiata pellicola sviluppo, che più riterrai opportuna , i risultati che desideri gestendo la dinamica di sviluppo della pellicola. Ma questo lo hanno già detto gli altri.
Io sono un nomade, ho bisogno di cambiare di tanto in tanto cose, luoghi, abitudini.
Ciao bello.
nik
- cristian vidmar
- Messaggi: 2099
- Iscritto il: gio gen 18, 2007 11:33 am
- Località: Gorizia
Adesso è chiaro. Grazie. 
Certo è che il marasma di negativi diversamente sviluppati che ho a casa (diversi laboratori, diverse pellicole, film sviluppati in casa col Rodinal) in effetti mi rende difficilissimo trovare un equilibrio. Il mio prossimo passo, credo, dovrebbe essere quello di selezionare un film e un rivelatore e usare sempre quelli, anche se non ho ancora un ingranditore "definitivo" (che per me sarà a luce diffusa, ne sono sempre più convinto). Sto pensando alla HP5+, che mi è sempre piaciuta, magari con la ricetta D76 di Nat che sicuramente a luce diffusa funziona bene (e che credo di poter piegare alla mia volontà anche col condensatore, per adesso). Che ne dite?

Certo è che il marasma di negativi diversamente sviluppati che ho a casa (diversi laboratori, diverse pellicole, film sviluppati in casa col Rodinal) in effetti mi rende difficilissimo trovare un equilibrio. Il mio prossimo passo, credo, dovrebbe essere quello di selezionare un film e un rivelatore e usare sempre quelli, anche se non ho ancora un ingranditore "definitivo" (che per me sarà a luce diffusa, ne sono sempre più convinto). Sto pensando alla HP5+, che mi è sempre piaciuta, magari con la ricetta D76 di Nat che sicuramente a luce diffusa funziona bene (e che credo di poter piegare alla mia volontà anche col condensatore, per adesso). Che ne dite?
Cristian
-
- Messaggi: 1539
- Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
- Località: Pianoro
.... io non ho mai usato ingranditori a condensatori, perciò una testa per il mio ingranditore con tale tipologia di trasmissione di luce la acquisterei solo per provare a stampare con gli stessi.
Se mi piace bene, se non mi piace pazienza, potrebbe tornale utile se volessi recuperare un negativo sottoesposto o per provare effetti drammatici su contrasto e grana. Ho preventivato per questi motivi un budget molto basso.
La testa Multigrade mi ha sempre affascinato. Da ragazzo ho desiderato moltissimo avere l'IFF Quodgon con la testa Ilford Multigrade. Oggi posso acquistarla, ma dopo aver usato l'805, l'IFF quodgon a me non piace più.
Devo ammettere che una testa realizzata da Ilford per carte Ilford mi intriga molto, perchè in teoria dovresti ottenere la massima sinergia luce/carta. Punto debole: è una testa elettronica. Fin che va, va, dopo la butti via. Altro budget messo in prevetivo in misura minima.
Quindi messo da parte ogni desiderio di gioventù, la scelta e il modus operandi più logico è questo: acquista un ingranditore e parametra tutto il resto allo stesso sulla base dei tuoi gusti personali, ovvero dovrai fare in modo di ottenere dall'accoppiata pellicola sviluppo, che più riterrai opportuna , i risultati che desideri gestendo la dinamica di sviluppo della pellicola. Ma questo lo hanno già detto gli altri. ...
Si chiude il cerchio, ecco il motivo della discussione.
A questo punto si apre un discorso morale: Nicola hai il dovere di riferire i risultati!!!!
Qualcuno può descrivere la differnza fra: Ilford Multigrade, Lampada a luce fredda per carte a gradazione, Focomat V35 con preselezione per B&W. Io credo che siano la stessa cosa ma con brevetto diverso, mi sbaglierò!!!!
Tuttavia l'anno scorso ho visto la mostra di Erwet a Bologna, le stampe per me erano irraggiungibili! Sono moto interessato.
Se mi piace bene, se non mi piace pazienza, potrebbe tornale utile se volessi recuperare un negativo sottoesposto o per provare effetti drammatici su contrasto e grana. Ho preventivato per questi motivi un budget molto basso.
La testa Multigrade mi ha sempre affascinato. Da ragazzo ho desiderato moltissimo avere l'IFF Quodgon con la testa Ilford Multigrade. Oggi posso acquistarla, ma dopo aver usato l'805, l'IFF quodgon a me non piace più.
Devo ammettere che una testa realizzata da Ilford per carte Ilford mi intriga molto, perchè in teoria dovresti ottenere la massima sinergia luce/carta. Punto debole: è una testa elettronica. Fin che va, va, dopo la butti via. Altro budget messo in prevetivo in misura minima.
Quindi messo da parte ogni desiderio di gioventù, la scelta e il modus operandi più logico è questo: acquista un ingranditore e parametra tutto il resto allo stesso sulla base dei tuoi gusti personali, ovvero dovrai fare in modo di ottenere dall'accoppiata pellicola sviluppo, che più riterrai opportuna , i risultati che desideri gestendo la dinamica di sviluppo della pellicola. Ma questo lo hanno già detto gli altri. ...
Si chiude il cerchio, ecco il motivo della discussione.
A questo punto si apre un discorso morale: Nicola hai il dovere di riferire i risultati!!!!
Qualcuno può descrivere la differnza fra: Ilford Multigrade, Lampada a luce fredda per carte a gradazione, Focomat V35 con preselezione per B&W. Io credo che siano la stessa cosa ma con brevetto diverso, mi sbaglierò!!!!
Tuttavia l'anno scorso ho visto la mostra di Erwet a Bologna, le stampe per me erano irraggiungibili! Sono moto interessato.
Mario Andreoli
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: mar set 01, 2009 12:33 am
- Località: ferrara
Io ho da alcuni anni un Durst 800, cui ho montato una testa a colori CLS70. Lavoravo a condensatore col 35 mm, ed ora che ho rimesso in funzione la Rolleiflex C 3,5 Planar e mi sono comprato una HB 500CM uso la diffusa per tutto. Ho solo scatole per 6x6 e 6x9, però. Ho notato una variazione nell'intensità luminosa descrescente, da destra a sinistra, stampando con entrambi gli obiettivi che ho per il 120, un Componon S80, ed un Rodagon 100. Essendo fissa la lampada alogena nella CLS70 (è presente un anello di appoggio per metà bordo), e posizionando correttamente la testa nella sua sede, come vi pare possibile una cosa simile? Da alcune prove che ho eseguito, sono convinto che il problema possa essere o il polistirolo a 45° male allineato nella testa, o un mal posizionamento di tutto il sistema d'illuminazione. Altra possibilità: il box diffusore?
Sono allibito, davanti ad una cosa così semplice come elementi, ma incavolato perché col 35mm non ho mai avuto un problema. Sicuramente aumenta la superficie da illuminare, ma non penso che un D800 debba fare di queste cosacce col 120, essendo anche questo formato incluso nelle sue possibilità.
Grazie a chi spenderà due parole per aiutarmi, o convincermi a buttarlo nel Reno...
Sono allibito, davanti ad una cosa così semplice come elementi, ma incavolato perché col 35mm non ho mai avuto un problema. Sicuramente aumenta la superficie da illuminare, ma non penso che un D800 debba fare di queste cosacce col 120, essendo anche questo formato incluso nelle sue possibilità.
Grazie a chi spenderà due parole per aiutarmi, o convincermi a buttarlo nel Reno...

Il mio (finora) unico ingranditore è un Krokus, comprato usato per 50.000 Lire tanto tempo fa, ottica compresa. E' a luce condensata e per anni l'ho usato senza neanche sapere che esistessero differenti tipi di illuminazione. Poi, diventando più consapevole (ma rimanendo squattrinato) e volendo provare la luce diffusa, provai a mettere un vetro opalino sotto il condensatore (per intenderci lo stesso vetro che si mette/metteva alle finestre dei bagni); i tempi di esposizione diventavano biblici, non era utilizzabile a fini pratici, tant'è che dovetti levarlo, ma l'esperimento aveva dato i suoi frutti: da quel momento sapevo che preferivo la luce diffusa. Poi ho cambiato vita/casa/lavoro/città ed adesso non dispongo più di spazio per stampare, ma quando tornerò a farlo - perchè io so che tornerò a farlo
- il mio prossimo ingranditore sarà a luce fredda con cassettino per usare i filtri a gelatina per le carte multigrade. A proposito se a qualcuno interessa, ricordo che, sul sito Aristo, era pubblicata una tabella di conversione per usare questi filtri (che normalmente sono tarati per le normali lampade ad incandescenza) anche con le loro lampade.
Ciao
Roberto
Roberto