Prima considerazione: finalmente qualcosa di simile alla M3 nel piacere d'uso. Addirittura? Sì, addirittura! La M8, anche nella seconda variante, non è mai riuscita del tutto a sostituire le M analogiche nel cuore dei vecchi leicisti in primo luogo per il rumore di scatto, increscioso nella prima versione, più accettabile ma comunque a livelli di una normale reflex nella seconda. Quel che ha sostenuto il mito dell'"invisibilità" del fotografo leicista è proprio quell'elemento, che nelle M digitali è stato sconsideratamente brutalizzato. La X100 è silenziosa e discreta come non provavo da tempo. Un punto (e grosso) a suo favore. La praticità è ai massimi livelli, considerate anche le potenzialità del mirino ibrido e del live view credo che non esista oggi qualcosa di più adatto a quella che comunemente chiamiamo "street photography". Peccato che non esista un sistema di riconoscimento dei volti. La messa a fuoco è abbastanza veloce, comunque più di quanto ci si metterebbe a focheggiare con una M, salvo sfruttare l'iperfocale. A volte però si impunta su qualche soggetto meno contrastato, e la perdita di qualche decimo di secondo può dare oggettivamente fastidio. La messa a fuoco manuale per me è ancora un mistero glorioso, al punto che la ghiera apposita al momento mi appare solo come un inutile orpello. Approfondirò, forse. Sulla qualità del file non sono ancora in grado di esprimermi. La sensazione è che l'obiettivo sia una bestia (in senso positivo), ma che il file abbia bisogno di un po' di lavoro per raggiungere quella matericità naturale nel file Leica. Con Sylkypix, poi, per me abituato ad ACR, bisogna imprecare non poco per capire come cucinare dignitosamente i RAW. Insomma, questa macchinetta la si può anche definire una compatta evoluta, ma secondo me è qualcosa di più. Ancora tutto da scoprire.
I primi scatti, di poco fa. Per quel che valgono.






Ciao
Carlo