

Una giornata surreale dove, a dispetto del buon senso, trovandomi in un posto (Takayama) che mi ero girato e rigirato sino alla noia, e dovendo spendere mezza giornata, decisi di prendere il treno locale in una direzione a caso e tornare a piedi, con il proposito di farmi un paio fermate a piedi cercando, in posti desolati, innevati e sconosciuti, di seguire i binari per più tempo possibile. Dopo la prima ora e mezzo di vagabondare in scenari di tristezza, mi rendo conto del leggerissimo errore di valutazione commesso e mi fermo, con grande sollievo, in una stazione del tutto deserta... scoprendo, fra l'altro, che il prossimo treno sarebbe passato dopo due ore. Nella noia dell'attesa ho emulato il maestro... anche perchè un po' mi ha accompagnato nel vagabondare nel nulla assoluto del giappone non-metropolitano.




