Una Leica M....ma perchè ???

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massimostefani
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rubes ha scritto:Max ti diverti eh...hai scosso dal letargo anche il tuo vecchio pard. :-)

io non potrei mai uscire a fare fotografie senza una Leica...anche nei posti piu' impensati mi trovo a mio agio.
ciao
Maledetto :shock: :shock: :shock: Sono convinto che LI ti trovi a tuo agio.
Appena passata la bufera che sto attraversando in famiglia ci vediamo.

Ciao

M
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
BeeSSa
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ario arioldi ha scritto:
BeeSSa ha scritto:
marco palomar ha scritto: la resa del sensore soprattutto nell' m9 è strabiliante se si pensa che è un CCD.

B.
Proprio perché è un CCD.
I CMOS hanno però altri vantaggi.
Ario il fatto che sia un ccd la aiuta in un verso ma sappiamo benissimo tutti quanto questo tipo di sensori fatichi oltre i 400 asa (non voglio disturbarmi in paragoni con dorsi digitali) per questo l' M9 è ancora + strabiliante per 1600 buoni e 2500 usabili.

B.
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Oskar Barnack
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foco ha scritto:Perchè con una Leica M e un paio di obiettivi si gira il mondo con 850gr nelle tasche della giacca(già dovrebbe bastare).
Perchè con la Leica M non si è fotografi e si passa inosservati con più facilità.
Perchè le ottiche sono le migliori mai costruite al mondo per il formato 35mm.
Perchè una stampa da negativo Leica M si fa riconoscere per atmosfera, toni, sfuocature etc.
Perchè l'otturatore non produce rumore ma musica a volume bassissimo.
Perchè una Leica M dura diverse generazioni.
Perchè non vi lascia mai a piedi neanche a -20.
Perchè si scatta a 1/4 a mano libera.
Perchè pur non avendo l'autofocus è più veloce di una macchina con un moderno autofocus(per me).

Si potrebbe andare avanti per svariate righe.

Emiliano sono d'accordo con te come ho già scritto in altre discussioni le foto del carcere di abu ghraib hanno una grande valenza anche se scattate con il telefonino. Però mi pare che stiamo parlando solo del mezzo meccanico. Una Ferrari per essere sfruttata necessita di un buon pilota, stessa cosa per la Leica. Un buon pilota con un utilitaria farà sicuramente tempi migliori al giro di un normale "autista della domenica" su una Ferrari. Se però diamo la Ferrari al buon pilota probabilmente i tempi al giro si abbasseranno notevolmente. Semplicemente dipende a cosa ci serve il mezzo meccanico. I perchè elencati sopra sono elementi che possono aiutare notevolmente il bravo fotografo di reportage.

Ma se quasi tutti i fotografi Magnum e non solo hanno usato o usano una Leica M ci sarà un perchè?
Devo percaso credere che Bresson, Berengo, Pellegrin, Majoli, Salgado, Cagnoni, etc etc etc (molti etc) siano dei feticisti del mezzo meccanico?

Ciao.
Onestamente, Buona parte dei "perchè" elencati, potrebbero essere tranquillamente coperti, con una piccola EVIL m4/3.
non per niente il mitico David Alan Harvey (che in passato ha fatto grandi reportage con la sola leica m3 e 35mm), ultimanente usa spesso una di queste macchine per molti suoi lavori, specie di ricerca personale.
Lo si evince da molti EXIF, da alcuni vecchi post in cui lo dichiara, dal formato di molte sue photo pubblicate sul suo sito/magazine http://www.burnmagazine.org (i suoi post sono alla voce menù di DX: "DIALOGUE")
A me le sue foto sembrano belle come prima, o leica m3 o digitalina semicompatta da 500 euro con ottica fissa, cambia poco o nulla, quel che conta è il risultato finale, ovvero l'immagine.
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http://www.flickr.com/photos/desiantart/
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mario zacchi
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Come dire: un conto è Michelangelo; altro conto è il suo scalpello.
foco
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Iscritto il: mar set 27, 2011 1:55 am
E per la centesima volta... le foto del carcere di abu ghraib hanno una grande valenza anche se scattate con il telefonino.
Stiamo parlando del mezzo meccanico non del cervello del fotografo, che se vuoto, realizzerà fotografie mediocri anche con una Alpa.
Questo è un punto che va dato per scontato in un forum di amatori e professionisti di buon livello.
mario zacchi
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Iscritto il: ven nov 05, 2010 6:12 pm
Non temere: è chiarissimo. Ma vedi, premesso che parlo solo e soltanto per me e che non mi faccio interprete di nulla, fin dalle prime battute (e forse anche addirittura nella premessa) il discorso è andato a lambire, a sottintendere l’ aspetto veramente importante: si parte discutendo degli ingranaggi (per i quali ci sarebbero le tabelle) e si finisce per non distinguerli poi tanto bene dalla mente che li governa.

Dei pregi che hai elencato non ce n’ è uno, dico uno che sia uno che davvero “faccia la fotografia”. Non uno. Perché la fotografia è idea e non centra con le tabelle. Non centra neppure con il dire: con questa lente la sfocatura viene meglio. Bello sforzo: con il laser si taglia meglio che con la fresa, e allora?

Di più. Se oggi parli di questo attrezzo è perché qualcuno lo ha inventato (o ha inventato il suo antenato) ed esso si è guadagnato un posto nella storia per un motivo: siccome a suo tempo è stato una rivoluzione in molti lo hanno adottato e siccome molti di loro erano bravi, ciò lo ha fatto diventare un punto di riferimento per “somma di fatti”. E lo hanno fatto diventare un punto di riferimento anche perché la sua resa si è affermata come La Resa.

Ma siccome nella fotografia tutto è falso, la verità non esiste e non esiste nemmeno nella cifra formale, quindi nemmeno in quella Epica Resa (dello sfocato, o della plasticità, o di ciò che vuoi tu) perché ogni diverso prodotto della fotografia è solo uno dei possibili modi raffigurare fotograficamente (quindi sempre falsamente) la realtà, pari dignità hanno tutti i mezzi, ciascuno con la propria resa. Tanto più, poi, che, non dimentichiamolo, sempre e solo quel pezzo di carta appeso a parete "è una fotografia"; e nulla centra la fabbrica che sta alle sue spalle se non a scopo di indagine.

Però in certi ambiti si guarda ai mezzi diversi come ad attrezzi di rango un po' inferiore perché si continua a scivolare sul paragone di questa benedetta resa (termine per sintetizzare l' insieme delle carateristiche) anziché rimanere saldi sul "valore dell’ idea, ... attraverso una possibile resa" (quella scelta dall' autore per esprimersi). Per fare un parallelo un po' ardito: su queste basi il povero Duchamp ha esposto un pisciatoio e basta. E il corso contemporaneo non è ancora iniziato.

Tutto ciò non è molto diverso dalle discussioni che ruotano intorno al bianconero digit o ana. Così continuiamo a guardare, in certi ambiti, favolose gamme di grigi usate per raccontare del nulla, mentre guardiamo con sufficienza gamme ruvide, sfocature improbabili ecc. che sono, in definitiva e inevitabilemnte, parte di un linguaggio, che certo può piacere o no, ma che viaggia per conto proprio e magari racconta qualcosa. E fa bene, molto bene.

Ho scritto da qualche parte che io appartengo a quelli che preferiscono guardare una stampa tradizionale (se la foto vale); aggiungo che “per feticismo” ho comprato a suo tempo un’ Hasselblad ed una Rolleiflex. Quindi sono colpevole, a mio modo. Ebbene la differenza più importante che ho trovato tra le foto che ho fatto con queste macchine e poco altro che mi è capitato di usare, sapete qual‘ è? Il formato.

PS: per amor di chiacchera, eh ... non vorrei essere andato oltre l' argomento :-)
Ultima modifica di mario zacchi il gio nov 03, 2011 3:12 pm, modificato 1 volta in totale.
BeeSSa
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Direi che sia il riassunto perfetto di molte idee espresse in questo topic.

B.
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rubes
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sarebbe interessante leggere se esiste altrettanta passione per le giapponesi più famose.
mah.
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massimostefani
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ulyssesitaca ha scritto:Max, solo per il piacere di abbracciarti in pubblico, amico mio:

Io la uso. Un solo corpo, una sola ottica.

Non fa fotografie migliori.
Ma fa di me un fotografo migliore.
(E mi lascia il tempo per leggere la letteratura...)

Un abbraccio, appunto.

Magari appena mi stanco "davvero" di portare in giro del peso una M me la ricompro :grin: :grin: :grin:
A presto

M
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R.Avedon
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Condor
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rubes ha scritto:sarebbe interessante leggere se esiste altrettanta passione per le giapponesi più famose.
mah.
Per le giapponesi no, anche se il feeling con la 5D é notevole. Per le svedesi ho invece una passione notevole che sta aumentando: quando guardo un negativo 6x6 vado in tranche, se poi é una dia, godo come.... :eek:

La M6 é stata venduta, senza tanti rimpianti, alla fine non é mai stata la mia macchina.
Vincenzo Maielli
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Sul perché sia valido usare una Leica M, o sul perché sia meglio lasciar perdere sono stati spesi fiumi d'inchiostro, tanto per usare una frase abusata, e io non voglio aggiungere nulla a quanto è stato scritto da persone ben più autorevoli del sottoscritto.
Ti posso dire, però, perché uso Leica M: perché mi piace, mi trovo molto bene ad usarle, il feeling è davvero unico.
Ciao.
Vincenzo

"Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là, messi uno dietro l'altro non faranno mai più di uno, due, tre secondi rubati all'eternità" Robert Doisneau
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GIALLO
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Una Leica M....ma perchè ???

Me lo sto chiedendo dal 1992, ossia da quando possiedo (almeno) una Leica M.
E ancora non so rispondere.
Emulazione dei grandi del passato? Oggettiva qualità delle ottiche?
Fascino per la semplificazione? (ho tutto sotto controllo; espongo e focheggio solo in manuale; faccio le foto e le sento più "mie"; quando schiaccio il bottone fermo l'istante senza ritardi di AF nè altro; la gente la scambia per un ferrovecchio e non fa caso a me che scatto...) tutto vero. Ma siamo poi sicuri che in realtà non sia fascino per la complicazione? (è meglio il summicron 50 wetzlar o canada? Se chiudo il diaframma del summilux 35 mi si sposta un po' il fuoco, ma di quanto? le cornicette sono tarate su un metro, due metri o all'infinito? Perchè l'ultimo summilux 35 a lenti flottanti dovrebbe essere il non plus ultra e poi mi ritrovo con un esemplare nuovo che costicchia ma deve andare in Germania per la taratura del fuoco? Leica M: il massimo con i grandangolari. Salvo dover mettere un televisore sul tettuccio per usare il 16-18-21... )

Per due anni ho fotografato solo con 2 M9 ed ottiche dal 21asferico al 135 apo. Il meglio che c'era.
Ho fatto buone foto (almeno per me) certo, e la qualità delle ottiche (una volta tarate, una per una) è al top.
Ma non ho fatto foto migliori di quelle che realizzavo con reflex Nikon, e diverse volte ne ho perse di buone per la lentezza operativa o per errori di messa a fuoco in certe situazioni d'urgenza - non potendo sempre contare sull'iperfocale. Insomma, c'è senz'altro una componente affettiva, feticistica, collezionistica. C'è la soddisfazione anche solo di utilizzarle, ma oggi come oggi il gap qualitativo per me non c'è più. Certo, bisogna collocarsi sempre ai vertici di gamma della concorrenza. Leica non fa obiettivi economici, semplicemente ne fa di più o meno luminosi: tutti sono eccellenti in rapporto alle caratteristiche che hanno. Ma certi ED di Nikon o certi L di Canon sono otticamente altrettanto validi, oltre che dotati di AF e - talvolta - di stabilizzatore.

In questo periodo (complice anche l'attuale crisi economica, mondiale e mia, che mi fa sorgere qualche problema di coscienza tra l'attrezzatura che possiedo ed il mio modesto livello qualitativo) quasi quasi nel dubbio me la vendo...bah.
Γηράσκω δ' αεί πολλά διδασκόμενος

http://www.flickr.com/photos/giallofoto/
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