per gli appassionati di fotocamere piccole e di classe, la storia dei tre modelli che hanno creato un vero status symbol
http://www.reflex.it/leggere/storia-col ... /contax-t/
buona lettura
Pierpaolo
CONTAX T
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Sì, si trattava di una T3.PIERPAOLO ha scritto:il prezzo da te indicato di solito è per la T3, la T si trova alla metà, ma come dico nell'articolo si tratta non solo di una macchina fotografica ma di uno...status symbol, e come tale costa!
Pierpaolo
- marco palomar
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La T fu un mio sogno non realizzato, per un'asta su ebay persa negli ultimi minuti... mi consolai con una T2, ma la rivendetti deluso dall'ergonomia e in parte anche dalla lente... che però aveva dei grandi colori e un grande sfocato.
ma guarda un po'
Bella famiglia! Ho una T2, sempre un piacere prenderla tra le mani. Un "mattoncino" di titanio spettacolare 

<< Nessuna immagine può essere "la realtà", perché la realtà ti capita una volta sola davanti agli occhi. >>
- marco palomar
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Sai, Pierpaolo, provai la T2 a lungo, insieme alla Yashica T5 che possedevo all'epoca (poi inspiegabilmente smarrita). Mi resi conto che ai primi due diaframmi, specie al primo, non ero soddisfatto della resa ai bordi estremi della Contax; agli altri diaframmi, sfocato a parte, a me parve che la resa della T4 fosse equivalente se non leggermente superiore (un po' meno definizione, ma un contrasto cromatico splendido). Così la vendetti, considerato anche che la forma a mattoncino a me risultava scomoda, che le regolazioni manuali erano migliorabili, specie per quanto riguarda la messa a fuoco, e che non era poi così veloce nell'uso. Poi con la piccola yashica ho fatto delle belle foto, con la contax nessuna. E qualcosa vorrà anche dire.
Ho sentito dire che la T, che pur nominalmente aveva esattamente la stessa lente, fosse invece più incisa (oltre a essere un oggetto più affascinante); di sicuro lo è la T3, che ha una lente diversa della quale ho visto gli MTF, di un altro livello rispetto a quelli della T2.
Ho sentito dire che la T, che pur nominalmente aveva esattamente la stessa lente, fosse invece più incisa (oltre a essere un oggetto più affascinante); di sicuro lo è la T3, che ha una lente diversa della quale ho visto gli MTF, di un altro livello rispetto a quelli della T2.
ma guarda un po'
- carlo riggi
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Nella mia esperienza è esattamente il contrario. Sul fascino non discuto.marco palomar ha scritto:Ho sentito dire che la T, che pur nominalmente aveva esattamente la stessa lente, fosse invece più incisa (oltre a essere un oggetto più affascinante)
Ciao
Carlo
Carlo
le macchine illustrate nell'articolo sono mie e le ho usate estensivamente: il Sonnar della T mi è sempre sembrato il più contrastato. anche se nominalmente identico a quello della T2, cè da dire tuttavia (a parziale risposta all'intervento di Riggi) che talvolta la T2 sovraespone di 1/2 diaframma se non si centra perfettamente il soggetto oppure con i verdi, il che può (forse) far pensare ad una saturazione minore. Naturalmente, data la miniaturizzazione dell'ottica, un piccolo colpo può essere fatale nel portarle fuori asse e ad essere meno efficaci. La T3 delle tre macchine è quella che in fondo ho usato di più, anche se l'ottica non è satura come quella della T, ma la piccolezza del corpo e il flash incorporato (che nella T è nettamente superato nell'uso pratico) me la fa preferire in montagna o nei viaggi con Hasselblad, per avere sempre una macchina nel taschino della camicia.
Occorre sempre considerare che, mentre noi le vediamo tutte e tre insieme, e pertanto le giudichiamo fianco a fianco, le tre macchine sono apparse progressivamente nel tempo e trovano una logica evolutiva che si è dipanata nel corso di una decina d'anni.
La T è stata una macchina di rottura, un passo avanti decisivo rispetto alla Minox da cui deriva, sia tecnicamente che per completezza delle funzioni, la T2 la più venduta, la T3 la più perfezionata. E forse per questo la più usabile e quella con le quotazioni più alte. D'altra parte come tutte le compatte elettroniche la T2 e la T3 possono (ripeto: possono) soffrire di malfunzionamenti che la T, invece, non ha.
C'è sempre l'altra faccia della medaglia.
Pierpaolo
Occorre sempre considerare che, mentre noi le vediamo tutte e tre insieme, e pertanto le giudichiamo fianco a fianco, le tre macchine sono apparse progressivamente nel tempo e trovano una logica evolutiva che si è dipanata nel corso di una decina d'anni.
La T è stata una macchina di rottura, un passo avanti decisivo rispetto alla Minox da cui deriva, sia tecnicamente che per completezza delle funzioni, la T2 la più venduta, la T3 la più perfezionata. E forse per questo la più usabile e quella con le quotazioni più alte. D'altra parte come tutte le compatte elettroniche la T2 e la T3 possono (ripeto: possono) soffrire di malfunzionamenti che la T, invece, non ha.
C'è sempre l'altra faccia della medaglia.
Pierpaolo
Che nostalgia! Ho avuto i primi due esemplari, per il terzo m'è mancato il coraggio (ed i soldi).
La prima soprattutto comunque era un autentico capolavoro, con il suo minuscolo ma efficiente telemetrino ed una "tascabilità" comune solo alla Minox 35 Gt, priva però quest'ultima del telemetro e - naturalmente - del fascino della T.
Grazie
giallo
La prima soprattutto comunque era un autentico capolavoro, con il suo minuscolo ma efficiente telemetrino ed una "tascabilità" comune solo alla Minox 35 Gt, priva però quest'ultima del telemetro e - naturalmente - del fascino della T.
Grazie
giallo
occorre precisare che tra l'ottica della Minox (un buon schema Tessar contrastato) e il Sonnar della T c'è parecchia differenza e ben visibile, e questo giustifica (anche e in parte) il prezzo tra le due macchine. Nel nuovo e nell'usato.
Pierpaolo
Pierpaolo
L'ho omesso solo per colpevole eccesso di sintesi. Nei controluce il pur buon Minotar mostrava la corda assai più del Sonnar.PIERPAOLO ha scritto:occorre precisare che tra l'ottica della Minox (un buon schema Tessar contrastato) e il Sonnar della T c'è parecchia differenza e ben visibile, e questo giustifica (anche e in parte) il prezzo tra le due macchine. Nel nuovo e nell'usato.
Buona luce

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- Iscritto il: dom mar 30, 2008 11:12 am
Senza contare il Tallone d'Achille delle Minox 35, vale a dire il magnete che comanda la chiusura dell'otturatore. Dopo la prima riparazione, la mia 35 GTS ha nuovamente mostrato lo stesso cedimento. L'ho sostituita con una Rollei 35S.GIALLO ha scritto:L'ho omesso solo per colpevole eccesso di sintesi. Nei controluce il pur buon Minotar mostrava la corda assai più del Sonnar.PIERPAOLO ha scritto:occorre precisare che tra l'ottica della Minox (un buon schema Tessar contrastato) e il Sonnar della T c'è parecchia differenza e ben visibile, e questo giustifica (anche e in parte) il prezzo tra le due macchine. Nel nuovo e nell'usato.
Buona luce
Tornando a bomba, come al solito Pierpaolo ha sfornato un altro dei suoi splendidi articoli. Di tutta la famiglia delle Contax serie T, la primogenita rimane la più affascinante di sempre.
Ciao.
Vincenzo
"Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là, messi uno dietro l'altro non faranno mai più di uno, due, tre secondi rubati all'eternità" Robert Doisneau
Vincenzo
"Un centesimo di secondo di qua, un centesimo di secondo di là, messi uno dietro l'altro non faranno mai più di uno, due, tre secondi rubati all'eternità" Robert Doisneau