Sergio, mi resterà la cena sullo stomaco dopo aver letto la tua risposta . Purtroppo alcuni termini non mi appartengono o forse li conosco con altre sigle (DIP,GLOW) ma credo di aver compreso il concetto: i vetri in casa Leica mantengono i loro difetti anche con la A7R. Difetti che ai leicisti piacciono. Bene, se a te piace così nulla da "obiettare". Per mia fortuna, ma qualcuno mi dice di no, mi sono astenuto (seppur con un timido tentativo) dall'entrare nel girone dei "tentati" delle serie e delle matricole !!! . Io, primo, sono di bocca molto più buona e non mi sono mai spinto oltre alla gradevolezza dell'immagine nella mia valutazione della lente: secondo, ho notato che i Contax sono più piacevoli con la Canon che non su pellicola con la RTSII o la RX o la 139 e 167. Sarà che forse con l'analogico scattavo in BN e non mi sono mai fatto abbacinare dai colori prima, invece con il digitale, ci devi passare comunque e una sbirciatina con la coda dell'occhio la devi dare; oppure che nel frattempo ho cambiato genere (diciamo così per non tirarla troppo alla lunga), ma mi sembra che il digitale del suo ci metta, sicuramente nei termini da tè così precisamente esposti. Per esperienza e per letture che si trovano anche nel web, i Nikkor AI e/o AIS alcuni funzionano bene anche con il digitale (e addirittura migliorano) altre, seppur in analogico buonissime lenti, prendono punti anche da un fondo di bottiglia se provati su D700. Credo che l'importante sia sviluppare (che brutto termine anacronistico ) la nostra passione, e noi ancora lo possiamo fare evitando eccessivi dolori di pancia. E' certo che nelle valutazioni delle foto che vediamo ci entra alla grande tutta la nostra soggettività.
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."
Giuseppe, come dicono gli inglesi, la prova è in come è venuto il budino.
Come ti sembra la tridimensionalità nella foto che ho proposto? (tra l'altro, non scattata da me, trovata nella memoria, ma questa è tutt'altra storia)
E' chiaro che potrei anche essere un visionario...
Ma certo che sono foto ottime da questo punto di vista, direi tutte. Forse stiamo dicendo la stessa cosa: tu argomentando anche più tecnicamente io solo con la pancia. Se il risultato ci aggrada, al netto delle elucubrazioni tecniche che fanno parte del gioco, va bene quella lente o quella macchina e addirittura l'accoppiamento tra loro. Alla fine la foto è quella che resta al netto di tutti i passaggi alla quale la sottoponiamo e se sono funzionali alla "visione", ben vengano i visionari.
Ho letto adesso adesso questo articolo su questo sito di fotografi dedicati al paesaggio; forse un pò lungo ma trovo pertinente al tema soddisfacimento della propria creatività anche se esula dalla tua 3d: Se volete potete trovarlo qui: http://luminous-landscape.com/nature-creativity/ in particolare i punti 4 e successivamente 2.
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."