Mi trovo in perfetta sintonia con il pensiero di Luca e ringrazio Ezio per aver voluto concordare con il mio pensiero.
A me piacciono molto le immagini di montagna realizzate da Bruno: è un genere nel quale fa cose particolarmente belle. Meno mi piace il suo reportage, pur con alcune foto interessanti; certe, sono penalizzate da una scansione che a me -personalmente- non piace, con effetti che purtroppo fanno molto "digitale", mi spiace dirlo.
La fotocamera a pellicola, è appunto, una fotocamera, in quanto l'impressione sulla pellicola avviene per causa della luce.
Benché io tenga in eccellenza la fotografia su pellicola, devo riconoscere che anche l'apparecchio numerico o elettronico è pure una fotocamera, perché il sensore elettronico registra in codici numerici le differenze di illuminazione del soggetto; quindi la cosa avviene grazie alla luce.
Come detto, io tengo in eccellenza la fotografia su pellicola (che da' il meglio di sé nella stampa o nella diapositiva proiettata), ma non mi permetterei mai di lanciare strali più o meno offensivi verso chi utilizza apparecchi elettronici ovvero numerici. Strali che immagino siano scherzosi, ma un certo tono, ripetuto e ripetuto, perde la sua connotazione divertente.
Quello che purtroppo mi capita talvolta di vedere, e non mi rivolgo a nessuno in particolare, potrebbe convincermi che alle volte, anziché spendere tanti soldini per una Leica, risultato per risultato, basterebbe una onesta, "vintage", Chinon o simile, dotata dei suoi altrettanto onesti obbiettivi.
In questi ultimi tempi, fotografo poco o pochissimo ed allora leggo molto, specie testi vecchi o vecchiotti: magnifico, "U.S. Camera 1941 - vol. I" ove raccomanderei a tutti il capitolo "Dorothea Lange - Camera with a Purpose" scritto da Pare Lorentz con foto, appunto, della Lange, ecc.
Forse, guardare i classici può aiutare, tanto a (ri-)trovare ispirazione, quanto ad imparare qualcosa.
A presto,
Enzo (E.L.)
faccia buffa..
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Ciao Luca! Piacere di rileggerti...Luca A Remotti ha scritto:Premetto che questa discussione analogico-digitale va ormai avanti da anni. Ma molti anni. Troppi.
Altrove, in luoghi fisici, ma anche virtuali, si è andati oltre. Qui ci impantaniamo continuamente in questi slogan ed utilizziamo il mezzo di rilevazione, che sia sensore o pellicola, come unico criterio di valutazione qualitativa del risultato.
Dico chiaramente che non mi diverto, ed è una questione seria, perché io fotografo per divertirmi. Le battaglie le faccio altrove, non per un hobby.
Mi interessano le fotografie, quelle studiate, selezionate, stampate, quelle che vedo sui libri dei fotografi che mi piacciono, quelle che osservo nelle mostre.
Mi interessano buone foto, foto interessanti, foto che dimostrano che l'autore ha pensato quando le ha viste, composte, che ha pensato quando le ha editate e quando le ha selezionate, che si è sforzato di comunicare, che ha lavorato per infondergli le sue intenzioni. Mi interessano foto da guardare con occhi nuovi perché non si limitano a riproporre cliché, ad utilizzare sempre le stesse tecniche. Mi interessano le foto non ripetitive, non quelle che ti fanno dire "questa l'ho già vista" o "rappresenta una scena mostrata mille volte".
Non mi interessa se sono state catturate da un sensore o da una pellicola. Perché - anche e soprattutto qui su questo forum - scatti analogici vengono regolarmente scambiati per digitali e scatti digitali vengono regolarmente scambiati per analogici (vero Bruno?).
A dimostrazione che quel che conta è il risultato finale, in qualunque modo venga raggiunto.
E una brutta foto rimane una brutta foto, una foto banale e ripetitiva, un cliché, una foto accidentalmente sbagliata.
Si può usare una digitale come una macchina a pellicola ed una macchina a pellicola come una digitale. Il numero degli scatti, Ezio, non dipende dal sensore, ma da come fotografi. Si può scattare poco con il digitale ed essere bulimici con la pellicola.
Detto questo, e se non si fosse capito, tutta questa questione analogico-digitale mi annoia mortalmente. Mi interessano, come ho detto, buone fotografie che hanno un senso. Mi interessano confronti che vadano al di là di un fattore tecnico del tutto marginale. Mi annoiano i toni goliardico-denigratori che prima o poi compaiono in ogni post da un po' di tempo a questa parte, mi annoiano sempre le stesse frasi, gli stessi termini, gli stessi concetti.
E piuttosto che annoiarmi mi dedico ad altro, visto che comunque il tempo è poco, pochissimo.
Sto usando pellicola in questo momento, ho usato digitale qualche tempo fa, per certi progetti e per altri progetti. Non cambia niente se ci si mette il cervello. Basta mettercelo.

MONUMENTALE!!! Da incidere su Argento...Non cambia niente se ci si mette il cervello. Basta mettercelo

Veni Vidi Velvia
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Elmar Lang ha scritto:Mi trovo in perfetta sintonia con il pensiero di Luca e ringrazio Ezio per aver voluto concordare con il mio pensiero.
A me piacciono molto le immagini di montagna realizzate da Bruno: è un genere nel quale fa cose particolarmente belle. Meno mi piace il suo reportage, pur con alcune foto interessanti; certe, sono penalizzate da una scansione che a me -personalmente- non piace, con effetti che purtroppo fanno molto "digitale", mi spiace dirlo.
La fotocamera a pellicola, è appunto, una fotocamera, in quanto l'impressione sulla pellicola avviene per causa della luce.
Benché io tenga in eccellenza la fotografia su pellicola, devo riconoscere che anche l'apparecchio numerico o elettronico è pure una fotocamera, perché il sensore elettronico registra in codici numerici le differenze di illuminazione del soggetto; quindi la cosa avviene grazie alla luce.
Come detto, io tengo in eccellenza la fotografia su pellicola (che da' il meglio di sé nella stampa o nella diapositiva proiettata), ma non mi permetterei mai di lanciare strali più o meno offensivi verso chi utilizza apparecchi elettronici ovvero numerici. Strali che immagino siano scherzosi, ma un certo tono, ripetuto e ripetuto, perde la sua connotazione divertente.
Quello che purtroppo mi capita talvolta di vedere, e non mi rivolgo a nessuno in particolare, potrebbe convincermi che alle volte, anziché spendere tanti soldini per una Leica, risultato per risultato, basterebbe una onesta, "vintage", Chinon o simile, dotata dei suoi altrettanto onesti obbiettivi.
In questi ultimi tempi, fotografo poco o pochissimo ed allora leggo molto, specie testi vecchi o vecchiotti: magnifico, "U.S. Camera 1941 - vol. I" ove raccomanderei a tutti il capitolo "Dorothea Lange - Camera with a Purpose" scritto da Pare Lorentz con foto, appunto, della Lange, ecc.
Forse, guardare i classici può aiutare, tanto a (ri-)trovare ispirazione, quanto ad imparare qualcosa.
A presto,
Enzo (E.L.)
mmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!

E' mai possibile che tu debba sempre far uso de l'aspergillum nei miei confronti? Ma cosa avrei mai scritto di così tanto offensivo o di lesivo?!??? I miei messaggi sono sempre pieni di faccine sorridenti.
Non sono io a dileggiare gli appassionati del digitale.
Nikon ha studiato, progettato e costruito un corpo digitale per cani...
https://www.fotografiaindigitale.com/20 ... -per-cani/
Il messaggio mi pare oltremodo chiaro!
"se un cane può acquisire con la digitale, beh...puoi farlo anche tu"
Dai Enzo...scrivi a Nikon le tue reprimende...


ciao
Veni Vidi Velvia
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- Iscritto il: ven gen 07, 2011 6:20 pm
- Località: Trento
Mah, più che all'aspergillum, io sono spesso più propenso al Morgenstern, quale mezzo di risoluzione delle controversie.
Però, fondamentalmente, sono un buono.
Non ho nessuna reprimenda da fare a Nikon: le mie S3/F/F2/F3 vanno benissimo e sul lavoro si comportarono magnificamente, come poi, sempre sul lavoro, lo fece la D200.
Per i miei piaceri fotografici, com'è noto, la mia fotocamera del cuore è la Contax a telemetro assieme ad una splendida Kiev-4A che m'accompagna dal 1975, poi, da qualche tempo, la Contarex dalle ottiche mirabili ed infine l'Alpa-11Si, per il suo bel Macro-Switar e l'universalità di corredo, grazie ai suoi anelli adattatori.
Ma più che parlar di macchine, che è comunque un bell'argomento di conversazione, sarebbe più bello discutere dei risultati che con esse -illustri o meschine- si ottengono.
Ma è storia vecchia: ho (ri-)trovato un esilarante librino, che mi regalò il mio defunto papà or è molt'anni: John Curtis: "Fotografia" Collana 'I Bluff'; Mondadori - Oscar Manuali, 1989. Da leggere e rileggere.
Buona serata,
Enzo
Però, fondamentalmente, sono un buono.
Non ho nessuna reprimenda da fare a Nikon: le mie S3/F/F2/F3 vanno benissimo e sul lavoro si comportarono magnificamente, come poi, sempre sul lavoro, lo fece la D200.
Per i miei piaceri fotografici, com'è noto, la mia fotocamera del cuore è la Contax a telemetro assieme ad una splendida Kiev-4A che m'accompagna dal 1975, poi, da qualche tempo, la Contarex dalle ottiche mirabili ed infine l'Alpa-11Si, per il suo bel Macro-Switar e l'universalità di corredo, grazie ai suoi anelli adattatori.
Ma più che parlar di macchine, che è comunque un bell'argomento di conversazione, sarebbe più bello discutere dei risultati che con esse -illustri o meschine- si ottengono.
Ma è storia vecchia: ho (ri-)trovato un esilarante librino, che mi regalò il mio defunto papà or è molt'anni: John Curtis: "Fotografia" Collana 'I Bluff'; Mondadori - Oscar Manuali, 1989. Da leggere e rileggere.
Buona serata,
Enzo
Insignificanti banalità senza peso alcuno...ma anche inauditi atroci riflessioni.Luca A Remotti ha scritto:Premetto che questa discussione analogico-digitale va ormai avanti da anni. Ma molti anni. Troppi.
Altrove, in luoghi fisici, ma anche virtuali, si è andati oltre. Qui ci impantaniamo continuamente in questi slogan ed utilizziamo il mezzo di rilevazione, che sia sensore o pellicola, come unico criterio di valutazione qualitativa del risultato.
Dico chiaramente che non mi diverto, ed è una questione seria, perché io fotografo per divertirmi. Le battaglie le faccio altrove, non per un hobby.
Mi interessano le fotografie, quelle studiate, selezionate, stampate, quelle che vedo sui libri dei fotografi che mi piacciono, quelle che osservo nelle mostre.
Mi interessano buone foto, foto interessanti, foto che dimostrano che l'autore ha pensato quando le ha viste, composte, che ha pensato quando le ha editate e quando le ha selezionate, che si è sforzato di comunicare, che ha lavorato per infondergli le sue intenzioni. Mi interessano foto da guardare con occhi nuovi perché non si limitano a riproporre cliché, ad utilizzare sempre le stesse tecniche. Mi interessano le foto non ripetitive, non quelle che ti fanno dire "questa l'ho già vista" o "rappresenta una scena mostrata mille volte".
Non mi interessa se sono state catturate da un sensore o da una pellicola. Perché - anche e soprattutto qui su questo forum - scatti analogici vengono regolarmente scambiati per digitali e scatti digitali vengono regolarmente scambiati per analogici (vero Bruno?).
A dimostrazione che quel che conta è il risultato finale, in qualunque modo venga raggiunto.
E una brutta foto rimane una brutta foto, una foto banale e ripetitiva, un cliché, una foto accidentalmente sbagliata.
Si può usare una digitale come una macchina a pellicola ed una macchina a pellicola come una digitale. Il numero degli scatti, Ezio, non dipende dal sensore, ma da come fotografi. Si può scattare poco con il digitale ed essere bulimici con la pellicola.
Detto questo, e se non si fosse capito, tutta questa questione analogico-digitale mi annoia mortalmente. Mi interessano, come ho detto, buone fotografie che hanno un senso. Mi interessano confronti che vadano al di là di un fattore tecnico del tutto marginale. Mi annoiano i toni goliardico-denigratori che prima o poi compaiono in ogni post da un po' di tempo a questa parte, mi annoiano sempre le stesse frasi, gli stessi termini, gli stessi concetti.
E piuttosto che annoiarmi mi dedico ad altro, visto che comunque il tempo è poco, pochissimo.
Sto usando pellicola in questo momento, ho usato digitale qualche tempo fa, per certi progetti e per altri progetti. Non cambia niente se ci si mette il cervello. Basta mettercelo.

Questa seguente poi, è significativa della tua scarsa personalità fotografica.
Quasi tutti i digitaioli sognano di utilizzare la digitale come fosse una Nobile e prestigiosa fotocamera d'argento...illusi!Si può usare una digitale come una macchina a pellicola ed una macchina a pellicola come una digitale.
Nessun Pellicolario serio pensa di utilizzare la Nobile e prestigiosa Fotocamera come fosse un corpo digitale...ma forse l'unico sei tu che pur utilizzando la Pellicola realizzi immagini spiccatamente elettroniche.
Tutto il resto scritto è noia.
ciao caro fatti una bella doccia di Perceptol...

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Beh...caro Enzo;Elmar Lang ha scritto:Mah, più che all'aspergillum, io sono spesso più propenso al Morgenstern, quale mezzo di risoluzione delle controversie.
Però, fondamentalmente, sono un buono.
Non ho nessuna reprimenda da fare a Nikon: le mie S3/F/F2/F3 vanno benissimo e sul lavoro si comportarono magnificamente, come poi, sempre sul lavoro, lo fece la D200.
Per i miei piaceri fotografici, com'è noto, la mia fotocamera del cuore è la Contax a telemetro assieme ad una splendida Kiev-4A che m'accompagna dal 1975, poi, da qualche tempo, la Contarex dalle ottiche mirabili ed infine l'Alpa-11Si, per il suo bel Macro-Switar e l'universalità di corredo, grazie ai suoi anelli adattatori.
Ma più che parlar di macchine, che è comunque un bell'argomento di conversazione, sarebbe più bello discutere dei risultati che con esse -illustri o meschine- si ottengono.
Ma è storia vecchia: ho (ri-)trovato un esilarante librino, che mi regalò il mio defunto papà or è molt'anni: John Curtis: "Fotografia" Collana 'I Bluff'; Mondadori - Oscar Manuali, 1989. Da leggere e rileggere.
Buona serata,
Enzo
Le tue Nikon S/F...le tue Contax...la tua Alpa...la tua Kiev...tutte le fotocamere sono maledettamente attuali e sono ancora perfettamente in grado di realizzare Fotografie.
La Nikon D200 è buona come fermacarte.
Ho tanti libri di riflessioni e di fotografie che mi hanno convinto che è sempre preferibile concentrarsi ed ammirare una pur brutta Fotografia d'Argento dalla quale traspare tutta la passione ed il carattere dell'autore, piuttosto che annoiarsi su una splendida immagine digitale.
Dietro la Fotocamera c'è un autore...c'è il mondo!.
Dietro la digitale c'è il sensore...c'è il nulla!
ciao
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Bravo Ezio! Finalmente qualcuno che mi concede il diritto di esprimermi di quanto ne abbia voglia...Grazie!!!Ezio66 ha scritto:Luca concordo pienamente.. Ognuno è libero di esprimersi come crede.. Con i mezzi che più
preferisce.. Che più lo appagano e lo divertono... Viva a la libertà..


Viva la libertà!!!
ciao
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Luca Alessandro Remotti
Se a volte ho fatto confusione lo devo al fatto che, essendo le foto d'argento talmente insignificanti, non potevano essere che digitali: ad esempio, i tuoi muri scrostati di Palermo...mai avrei creduto che tu avessi potuto dilapidare tanta buona pellicola per realizzare le amenità mostrate.
In passato mi ero confuso sulle immagini elettroniche di Carlo, scambiandole per Fotografie...ma è ben presto spiegabile: Carlo truccava le immagini facendole apparire -a monitor - come fotografie: Silver Efex fa fare cose sensazionali...un Bravo a Carlo! Il principe dei truccatori del digitale...
Il digitale è un trucco!

A me, invece, gli scattonzoli digitali non interessano proprio!!!Non mi interessa se sono state catturate da un sensore o da una pellicola. Perché - anche e soprattutto qui su questo forum - scatti analogici vengono regolarmente scambiati per digitali e scatti digitali vengono regolarmente scambiati per analogici (vero Bruno?).
Se a volte ho fatto confusione lo devo al fatto che, essendo le foto d'argento talmente insignificanti, non potevano essere che digitali: ad esempio, i tuoi muri scrostati di Palermo...mai avrei creduto che tu avessi potuto dilapidare tanta buona pellicola per realizzare le amenità mostrate.
In passato mi ero confuso sulle immagini elettroniche di Carlo, scambiandole per Fotografie...ma è ben presto spiegabile: Carlo truccava le immagini facendole apparire -a monitor - come fotografie: Silver Efex fa fare cose sensazionali...un Bravo a Carlo! Il principe dei truccatori del digitale...

Il digitale è un trucco!




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Siamo alle solite. Noia mortale. Sempre il solito bla bla. Vedi anche i tuoi post sopra.reporter ha scritto:A me, invece, gli scattonzoli digitali non interessano proprio!!!
...
Il digitale è un trucco!![]()
![]()
![]()
Caro Bruno, le mie immagini di Palermo non le hai capite, non hai capito la selezione, la sperimentazione e lo sviluppo della serie. Non fa niente, me ne sono già fatto una ragione.
Molto serenamente: apprezzo la tua cultura e mi sei simpatico, ma non ho voglia di giocare su questo forum secondo le tue regole. Come ho già detto, mi annoio. Mortalmente. Proponi sempre la solita musica, con i tuoi commenti e con le tue fotografie. Dato che ho poco tempo preferisco occuparmi di fotografia in altri modi.
Senza alcuna offesa e senza rancore.
La noia...bla bla bla...è per chi non vuol capire.Luca A Remotti ha scritto:Siamo alle solite. Noia mortale. Sempre il solito bla bla. Vedi anche i tuoi post sopra.reporter ha scritto:A me, invece, gli scattonzoli digitali non interessano proprio!!!
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Caro Bruno, le mie immagini di Palermo non le hai capite, non hai capito la selezione, la sperimentazione e lo sviluppo della serie. Non fa niente, me ne sono già fatto una ragione.
Molto serenamente: apprezzo la tua cultura e mi sei simpatico, ma non ho voglia di giocare su questo forum secondo le tue regole. Come ho già detto, mi annoio. Mortalmente. Proponi sempre la solita musica, con i tuoi commenti e con le tue fotografie. Dato che ho poco tempo preferisco occuparmi di fotografia in altri modi.
Senza alcuna offesa e senza rancore.

Immagini di Palermo: cosa c'era da capire?
Io non gioco! Sono seriamente convinto di ciò che scrivo e di ciò che fotografo...il fatto è che sono poco tollerante.
Rancore...offesa?!??? Ma dai! siamo persone serie e civili.
A presto
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