
Omaggio a Mario Giacomelli
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Charlie,
non me lo ricordo, perchè non guidavo io e dopo un sacco di giri abbiamo trovato questo posto, era mattina presto c'era la brina ed ero in controluce, quello che mi ha colpito è stato il fiore chiaro nel campo, (quella "macchia bianca" posta in basso per intenderci).
Io andrei per Calderino ...
Ciao bello !
Nik.
non me lo ricordo, perchè non guidavo io e dopo un sacco di giri abbiamo trovato questo posto, era mattina presto c'era la brina ed ero in controluce, quello che mi ha colpito è stato il fiore chiaro nel campo, (quella "macchia bianca" posta in basso per intenderci).
Io andrei per Calderino ...
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Nik.
- mauro ruscelli
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E' davvero il piu' grande tra gli italiani. Non credo di avere niente di adatto pero' 

Mauro
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l'uomo e la terra.
- massimostefani
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ho avuto il piacere di conoscerlo,quando ospitammo "E la morte avrà i tuoi occhi" nella galleria del Dozza (ai tempi d'oro...) una persona squisita,di grande modestia ed estrema disponibilità.
In merito al suo lavoro,hanno già detto tutto.
massimostefani
In merito al suo lavoro,hanno già detto tutto.
massimostefani
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
La mia stima nei suoi confronti ormai si è capita. E' un autore che mi è entrato dentro e che mi svela ogni volta un nuovo particolare della sua opera. Non così immediata come può sembrare, a mio avviso, e che ha nel contrasto solo una componente minima di una poetica articolata.
Purtroppo non possiedo alcuna fotografia che possa essere dal sapore giacomelliano ma la sua influenza la sento comunque forte.
Purtroppo non possiedo alcuna fotografia che possa essere dal sapore giacomelliano ma la sua influenza la sento comunque forte.
il contrasto serve a Giacomelli per evidenziare il segno,come nel suo paesaggio i solchi inferti dall'uomo ed enfatizzati a paragone di altri solchi lasciati dal tempo sulla faccia dell'uomo,la sua e' una poetica che nasce dal dolore,un dolore interno mai sorpassato.
anche nel paesaggio c'e' sempre l'uomo,e' questo che personalmente ho sempre cercato nelle mie composizioni paesaggistiche.
in questo senza mai averlo conosciuto lo considero un mio maestro,non il solo, ma nutro grande riverenza personale.
p.s. piccolo OT,in camera da letto ho una sua foto,tutti i giorni svegliandomi la guardo e mi riporta alla giusta dimensione,oltre a fami sentir bene....
anche nel paesaggio c'e' sempre l'uomo,e' questo che personalmente ho sempre cercato nelle mie composizioni paesaggistiche.
in questo senza mai averlo conosciuto lo considero un mio maestro,non il solo, ma nutro grande riverenza personale.
p.s. piccolo OT,in camera da letto ho una sua foto,tutti i giorni svegliandomi la guardo e mi riporta alla giusta dimensione,oltre a fami sentir bene....
Anch'io avrei voluto conoscerlo. Ed è una pulsione che sento per pochi. Ma niente incontri ufficiali...avrei proprio voluto essere nella sua co.
Sai Vittorio hai centrato ciò che volevo dire. Il contrasto in Giacomelli è poetica profonda ma in un suo mondo espressivo complesso.
Così lontano dai giochetti da guru da web (o da circolo...non so...non conosco l'ambiente) con il contrasto-che-fa-tanto-figo o altre astuzie per strappare un ooooh.
Mi sto sempre più convincendo che il risultato sia solo una componente-quella più evidente forse- che allontana i grandi dai mediani o dagli appassionati (onesti o meno). Ma la differenza, quella vera, sta dietro ai risultati. Nel percorso, nel mondo che esiste e che unisce le fotografie scattate, negli intenti.
P.s: ma hai una sua fotografia originale? Non è che me la regali? Eh eh eh.
Sai Vittorio hai centrato ciò che volevo dire. Il contrasto in Giacomelli è poetica profonda ma in un suo mondo espressivo complesso.
Così lontano dai giochetti da guru da web (o da circolo...non so...non conosco l'ambiente) con il contrasto-che-fa-tanto-figo o altre astuzie per strappare un ooooh.
Mi sto sempre più convincendo che il risultato sia solo una componente-quella più evidente forse- che allontana i grandi dai mediani o dagli appassionati (onesti o meno). Ma la differenza, quella vera, sta dietro ai risultati. Nel percorso, nel mondo che esiste e che unisce le fotografie scattate, negli intenti.
P.s: ma hai una sua fotografia originale? Non è che me la regali? Eh eh eh.
- massimostefani
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Dédé ha scritto:Anch'io avrei voluto conoscerlo. Ed è una pulsione che sento per pochi. Ma niente incontri ufficiali...avrei proprio voluto essere nella sua co.
Sai Vittorio hai centrato ciò che volevo dire. Il contrasto in Giacomelli è poetica profonda ma in un suo mondo espressivo complesso.
Così lontano dai giochetti da guru da web (o da circolo...non so...non conosco l'ambiente) con il contrasto-che-fa-tanto-figo o altre astuzie per strappare un ooooh.
Mi sto sempre più convincendo che il risultato sia solo una componente-quella più evidente forse- che allontana i grandi dai mediani o dagli appassionati (onesti o meno). Ma la differenza, quella vera, sta dietro ai risultati. Nel percorso, nel mondo che esiste e che unisce le fotografie scattate, negli intenti.
P.s: ma hai una sua fotografia originale? Non è che me la regali? Eh eh eh.
Personalmente sostengo,da sempre,che la grandezza di un auore è determinata dalla Storia,non dal mercato o dalle mode del momento:
Poi è meglio non scavare troppo,dietro al personaggio...alle volte si nascondono cocenti delusioni (non mi riferisco a Giacomelli)
L'amore, di qualunque tipo si tratti, si alimenta anche di illusioni...di sogni e di proiezioni personali,che alle volte rischiano,dolorosamente,di andare in frantumi.
massimostefani
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
salve
suggerisco,
la lettura del paragrafo dedicato a Giacomelli nel libro "Obbiettivo ambiguo" di Ferdinando Scianna
e, come già fatto tempo fa, la lettura del libro di Simona Guerra : Parlami di lui..
poi occorre vedere il suo completo percorso fotografico.
qui sotto il libro della nipote Simona Guerra.
http://www.fanoinforma.it/leggi.php?art ... ia=Cultura
ciao
Rubes
suggerisco,
la lettura del paragrafo dedicato a Giacomelli nel libro "Obbiettivo ambiguo" di Ferdinando Scianna
e, come già fatto tempo fa, la lettura del libro di Simona Guerra : Parlami di lui..
poi occorre vedere il suo completo percorso fotografico.
qui sotto il libro della nipote Simona Guerra.
http://www.fanoinforma.it/leggi.php?art ... ia=Cultura
ciao
Rubes
- mauro ruscelli
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Personalmente sostengo,da sempre,che la grandezza di un auore è determinata dalla Storia,non dal mercato o dalle mode del momento:
C'e' qualche cosa di fatalistico in queste parole, ed anche un non so' che di arrendevolezza. Come se potessimo solo parlare di Frank, Avedon ecc. senza interrogarci su dove vada la fotografia oggi, sugli autori giovani e contemporanei.
Tanto o forse tutto e' stato fatto e detto in fotografia, ma non per questo bisogna arrendersi e smettere di cercare od indagare, in fin dei conti:
L'uomo scopre nel mondo solo quello che ha gia' dentro di se'; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di se'.
anonimo
Mauro
Instagram: @mauroruscelli
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molto chiaro e ben scritto
http://www.photographer.ru/forum/view_m ... msg=103227
(la foto è bella davvero!!)
http://www.photographer.ru/forum/view_m ... msg=103227
(la foto è bella davvero!!)