Oskar Barnack ha scritto:[Per trovare l' ispirazione nonchè utili informazioni, non c'è bisogno dei grandi maestri.
Basta molto di meno.
.
Certo, c'è anche Chi è convinto di imparare l'Arte della grande Commedia in celluloide dai film dei Vanzina, piuttosto che da quelli di Billy Wilder, Lubitsch e Frank Capra, in questo mondo c'è ampia libertà di pensiero ed ogni opinione ha diritto di esistenza...
Ciao! Mauro
Mi dispiace ma il tuo paragone non regge per nulla.
Vanzina probabilmente gira film commerciali senza nessuna ricerca artistica dietro (anche se far ridere la gente non è comunque cosa da poco, ma in certi salotti "perbene" forse non è cosa gradita).
Le operette di Mozart, non erano di certo amate dal saccente e nobile pubblico di corte, ma piacevano tanto alla gente comune.
Gli autori di quelle foto, non saranno alla tua altezza o a quella dei grandi maestri, ma indubbiamente, hanno fatto una ricerca artistica, cercando di esprimere qualche cosa (che nell' arte è ciò che conta veramente, l' esprimere).
Oskar Barnack ha scritto:[Per trovare l' ispirazione nonchè utili informazioni, non c'è bisogno dei grandi maestri.
Basta molto di meno.
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Certo, c'è anche Chi è convinto di imparare l'Arte della grande Commedia in celluloide dai film dei Vanzina, piuttosto che da quelli di Billy Wilder, Lubitsch e Frank Capra, in questo mondo c'è ampia libertà di pensiero ed ogni opinione ha diritto di esistenza...
Ciao! Mauro
Mi dispiace ma il tuo paragone non regge per nulla.
Vanzina probabilmente gira film commerciali senza nessuna ricerca artistica dietro (anche se far ridere la gente non è comunque cosa da poco, ma in certi salotti "perbene" forse non è cosa gradita).
Le operette di Mozart, non erano di certo amate dal saccente e nobile pubblico di corte, ma piacevano tanto alla gente comune.
Gli autori di quelle foto, non saranno alla tua altezza o a quella dei grandi maestri, ma indubbiamente, hanno fatto una ricerca artistica, cercando di esprimere qualche cosa (che nell' arte è ciò che conta veramente, l' esprimere).
ciao
G.
Erano commerciali anche i film di Capra, Lubitsch e Wilder, era proprio il "linguaggio" cinematografico che era diverso, più alto, con una sapienza nella scrittura delle sceneggiature, con una diversa capacità degli attori e degli operatori alle macchine, in grado di soddisfare il gusto non volgare e non ancora imbarbarito, come accade purtroppo oggi, degli spettatori
Uh. Me ne ero completamente scordata...è stato piacevole rivederlo.
Vorrei solo offrire una chiave di lettura per cercare di dimensionare -ridimensionare- il pdf in oggetto. Era un progetto creato all'interno di una community, chiamata DeviantArt, poco incline alla fotografia di strada e rivolta quasi esclusivamente ad altri generi. DeviantArt è frequentata per lo più da giovani (anche giovanissimi) con poche conoscenze in fatto di fotografia e che tendevano a fotografare solo ciò che portava più visite e riscontri. La fotografia di strada era chiaramente l'ultima ruota del carro.
In questo clima un grande appassionato del genere (con molta visibilità su web perché fotografa facce famose) ha deciso di fare un breve scritto che potesse introdurre e stimolare i ragazzi a questo genere fotografico. Una sorta di "guardate esiste anche altro oltre al Gotico-Dark-Sangue".
Poi le dieci pagine sono diventate ben di più.
La scelta di chi inserire è molto personale, ha semplicemente seguito i suoi gusti. Un po' come si potrebbe fare qui se si volesse fare una piccola pubblicazione sul ritratto. Non è un manuale ma un tentativo di incentivare un tipo di fotografia dimenticata in quella comunità virtuale.
La scelta è dunque ricaduta su altri giovincelli (un paio meno giovincelli però) che condividevano la stessa passione ma con metodi differenti.
Non è dunque un libro con i talenti della fotografia odierna e non è neppure una pubblicazione in cui delle persone da sempre nel mondo fotografico mostravano le cinque fotografie migliori di un percorso trentennale.
Se quello scritto casalingo ed appassionato è riuscito a convincere anche solo un ragazzo ad avvicinarsi alla street e a scoprire i grandi maestri (quelli veri) e la loro storia ed opera...beh...per me è già riuscito.
Il passaggio però è il seguente: guardare le fotografie di quelli-come-noi per poter poi scoprire chi ha invece fatto la storia. Quelli-come-noi servivano da stimolo ma non da esempio di eccellenza fotografica.
Per quello ci sono i libri grandi e veri che ti rubano tempo al sonno.
Poi potrei dire che sarebbe meglio un percorso al contrario, con conoscenza dei grandi, con conoscenza storica, con tante mostre viste alle spalle, con libri letti ma...sarebbe una mia opinione che non combacia con la realtà della maggioranza di appassionati.
E non è colpa solo del web e delle comunità chiuse...prima c'erano i circoli a svolgere questo ruolo.
Spero di essere riuscita a contestualizzare meglio il pdf letto.
Buona giornata. =)
Di foto prese a caso, con la macchina nascosta tra le gambe o sotto il giubbotto , ce ne sono molte, ma non ne ho viste di notevoli, con un minimo di attenzione alla composizione, quello cioè che faceva distinguere le foto dei grandi maestri del passato...
Quanto alla resa tipografica, sbiadita e senza toni, almeno al mio schermo, ci passiamo sopra, ma quello è un problema tipografico di resa infelice (probabilmente avranno usato dei jepg leggerini per non sovraccaricare la stampa in pdf)
Sempre che sia permesso esprimere una (schietta) opinione...
Ciao Mauro
Tralascio di commentare la tua ipotesi sul come sono state prese le foto perchè ...
Ma non è una ipotesi, la tecnica di ripresa la fanno vedere nel libro ...
Ciao Mauro
Vabbeh Mauro, ma allora procedendo di questo passo posso affermare che la Arbus non ha fatto della fotografia seria !!! Posso affermare, perchè semplicemente è un mio parere, che ha scattato delle fototessera !!!
Passo ad un livello più generale e non mi rivolgo solo a te Mauro ma a tutti coloro che hanno maggior esperienza di me per capire meglio. Più leggo, guardo vado a mostre e cerco di capire e meno capisco. Quando fà comodo tutto è lecito per raggiungere lo scopo (l'immagine), quando ci si alza con la luna storta allora la foto deve essere presa con tutti i santi crismi, quando aggrada la foto può essere storta e bruciata (anche fisicamente) e altre volte se non rispecchia tutti i parametri della composizione diventa una ciofeca. Ma insomma ...
Se siamo daccordo che anche la fotografia è una forma di comunicazione, di informazione e che è soggettivamente influenzata dal fotografo e dai soggetti mi sembra molto meglio per la varietà degli interventi e delle opere essere più tolleranti e aperti per vedere cosa salta fuori dalle scatolette che teniamo appese al collo.
Aggiungo: e allora il tanto osannato Giacomelli come lo categorizziamo ?? Un pasticcione che ha fatto del collage e giocava alle ombre cinesi ??
Di questo passo spero che le mie foto grigio-su-grigio tra qualche anno valgano qualcosa. Non per me, ma per i miei figli che almeno se la godranno !!!
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."