50 summilux per r

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

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Supermario
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Il 19 Elamarit 2:8, seconda versione, è straordinario per risolvenza, una stampa potrebbe sembrare tratta dal medio formato.
Distorsione superiore al 2% , visibile sul lato corto, ma fisiologica in un retrofocus.
Grande naturalezza, nonostante i suoi 96°, ma decisamente inferiore al Biogon e ai simmetrici.
Colori che respirano secondo la tradizione Leica.
Costruito in modo meraviglioso, i filtri sono incorporati e ruotano su un disco posto vicino al fuoco, sellezionabili comodamente, senza interferenze come avviene comunemente sui grandangoli spinti e senza dover rimuovere il paraluce, che, rettangolare, protegge molto bene la lente frontale.
Finezza: il tappo si inserisce direttamente sul paraluce.
L'ho venduto: ho ancora gli incubi notturni!!!! :-( :-( :-(
Il 50 summicron: grande risolvenza già a tutta apertura, superiore a quella di tutte le altre focali Leica provate. Un velo di seta si stende sopra l'immagine come per accentuare tutte le minime sfumature, ma con una precisione del dettaglio raffinatissima. I colori come sopra: ariosi.
Il 100 f:4 Elmar. Mantiene la planeità ai rapporti più spinti, diaframmando oltre 8, la qualità mi pare cali lentamente come deve avvenire in un macro. Diaframma migliore dovrebbe essere 11, ma non ci giuro, comunque molto meglio dell'ApoElmarit che in macro è un esercizio di ottica applicata ma che nella pratica è inferiore e pesa quasi una volta e mezzo.
All'infinito cala rispetto al 50 ma si batte bene, inferiore all'incredibile 105 Micronikkor f:4 e suppongo all'Apo Elmarit.
Colori come sopra, ottimo nel ritratto, con il flash regge benissimo le alte luci.
Potrei parlare bene anche del PA Curtagon 35 mm ma non so se interessa.
Del 90 summicron, si trova un post recente ad Hoc.
Mario Andreoli
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PIERPAOLO
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Mario, non voglio sapere i motivi che ti hanno spinto a vendere il Leica 19\2.8, ma sono dell'opinione che quandi si arriva ad un pezzo storico, ovvero un pezzo che rappresenta il terminale evolutivo di quella specie, vendere è sempre un errore che si rimpiange, perchè di meglio non c'è niente, come direbbe monsignor de La Palisse, comunque vedo che la tua esperienza con il 19mm coincide con la mia, e probabilmente con quella di molti altri
Pierpaolo
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rubes
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Supermario ha scritto:Il ..................................
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Potrei parlare bene anche del PA Curtagon 35 mm ma non so se interessa.
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perchè non parlarne? io l'avevo ma lo ho ceduto in quanto mi sembrava fiacco e comunque il decentramento era ridotto.
si trova ancora a prezzo super scontato.

ciao
Rubes
Supermario
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Vendetti il 19 Elmarit per un pacco di soldi per 2 motivi:
a) non faccio più diapositive di architettura: in viaggio porto la M!.
L'architettura mi deprime, sopratutto perchè la sanno fare (o la possono fare) solo all'estero.
b) uso prevalentemente il 43 mm Mamyia e TRIX. Obiettivo simmetrico di 92° ancora migliore (solo con il B&W), proporzioni del negativo più armoniose: corrisponde circa ad un 24 mm sul lato lungo e un 18 mm su quello corto. Tuttavia il telemetro crea grosse difficoltà di allineamento con i grandangoli spinti, in questo il 19mm+vetrino squadrettato era SUPREMO!.
35 PA Curtagon: l'angolo di copertura è 78°, di ripresa è canonicamente 64°: ovvero si arrampica decentrando fino ad arrivare dove arriva un 26 mm, che è poco ma non pochissimo.
Risolvenza media su tutto il campo, senza picchi centrali, distorsione correttissima, bei colori simili a Leica: ma Schneider si sa ha sangue teutonico. Grande compattezza e piccolo peso: io avevo la versione Alpa adattata.
Decentra di soli 7 mm, nella fotografia di paesaggio o architettonica a distanza, disponedo di questo vetro si scopre che il 90% delle foto necessitano di una piccola correzione: 1-2 mm.
Quando si è sotto al soggetto 7 mm sono pochi ma anche i 9-11 di Nikkor non bastano. Tuttavia il Curtagon garantisce una qualità impeccabile su tutto il diametro di copertura 57 mm, mentre il Nikkor è sconsigliato dalla casa oltre i 9 mm in una direzione e non credo mantenga la stessa qualità ai massimi decentramenti.
Il 35 mm mostra la prospettiva più naturale possibile ed è veramente perfetto. Occorrerebbe affiancarlo ad un 24-28 mm decentrabile per risolvere i grossi problemi. Teniamo conto che il Decentrabile Super Angulon 28mm pesa il doppio, è voluminoso, coprendo 93°ha tutti i problemi qualitativi annessi e connessi.
Naturalmente il Curtagon dovendo essere il più possibile asettico non può avere la personalità dei summicron e summilux, inoltre qualitativamente è più corretto paragonarlo ad un 28-24 mm, penalizzato dalla costruzione complessa.
Unico neo: trasmette la luce meno del summicron di almeno un diaframma, decentrato inganna la fotocellula della Leicaflex, occorre un esposimetro esterno e una esposizione generosa nonchè fatalismo.
Mario Andreoli
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Vittorio
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si narra che il 43 mm di Mam sia superiore in qualita al 38 biogon per hassy.

stessi schemi,ma risolvenza maggiore nel jap,forse dovuto al fatto di una fattura piu' moderna.

io non faccio testo,se devo andare di grandangolo uso il mio bel rodenstock apo 75 mm grandagon,su 4x5" e poi godo come un riccio in camera oscura....

:lol:
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NatRiscica
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Vittorio ha scritto:si narra che il 43 mm di Mam sia superiore in qualita al 38 biogon per hassy.

stessi schemi,ma risolvenza maggiore nel jap,forse dovuto al fatto di una fattura piu' moderna.

io non faccio testo,se devo andare di grandangolo uso il mio bel rodenstock apo 75 mm grandagon,su 4x5" e poi godo come un riccio in camera oscura....

:lol:
Si narra anche che Julio Iglesias abbia una voce più bella ed articolata rispetto a Frank Sinatra.
8)

Nat
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Vittorio
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una volta mio cuggino e' morto.... :)

in ogni caso avendo il 50 cm di Mam posso tranquillamente sostenere che una stampa con lato 50 cm fatta con la siddetta ottica regge il confronto con il grande formato.

la capacita' di risolvenza e di riprodurre il dettaglio delle ottiche jap,e' sconosciuta alle ottiche zeiss per hassy.

100 l/mm sono li a confermare il fatto,poi se parlate di atmosfere ecc.ecc. tutte cose SOGGETTIVE e non oggettive come quelle di cui sto' parlando....a posto cosi'!

:P
Supermario
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Io ho posseduto il Biogon 21 per Contarex Cyclope adattata per Leica.
L'obiettivo è privo di distorsione ed estremamente naturale prospetticamente, ma ha una risolvenza bassa su tutto il fotogramma.
Il Biogon 38 dovrebbe essere uguale salvo risentire meno dei limiti di risolvenza dovuti agli ingrandimenti minori richiesti dal formato.
Un professionista che ha confrontato un Biogon 38 C e un Biogon 38 CF ( circa 20 anni di distanza) sostiene che sono identici ad eccezione del trattamento multistrato. Lui comunque ha preferito lavorare con il 19 mm Elmarit!.
La leggenda narra che il Distagon 40 sia meglio del 38 Biogon salvo una maggiore distorsione.
Il 43 Mamyia è il miglior grandangolo esistente con il B&W, riunisce tutti i pregi del Biogon e del Distagon. L'unico problema è riuscire ad inquadrare bene, il mirino telemetrico è difficile da usare.
Un altro grandangolo che segnalo è il SuperSymmar 80 mm con lenti aspheriche, 105° di copertura. Piccolo e compatto: un gioiello.
Comunque quando dico che Zeiss è rimasta indietro nella ricerca mi riferisco a questo: probabilmente con l'entrata in gioco di Cosina ( e Nikon) ci sarà una maggiore dinamicità.
Mario Andreoli
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rubes
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Vittorio ha scritto:si narra che il 43 mm di Mam sia superiore in qualita al 38 biogon per hassy.

stessi schemi,ma risolvenza maggiore nel jap,forse dovuto al fatto di una fattura piu' moderna.

io non faccio testo,se devo andare di grandangolo uso il mio bel rodenstock apo 75 mm grandagon,su 4x5" e poi godo come un riccio in camera oscura....

:lol:
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proposta, se sei d'accordo :
dato che mi piace più mangiare che studiare la ricetta sui libri di cucina,
a settembre io ci metterò il 38 e , trovando in prestito il 43, faremo una bella prova comparativa casalinga.
:-)
chi ci presta un 43 mam?
arrivederci
rubes
Supermario
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Io ve lo impresto.
Per inciso vorrei essere smentito, per esattezza, vorrei che le voci riferitemi fossero smentite, perchè la SWC è sempre stata un mio sogno.
Mario Andreoli
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PIERPAOLO
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tanto per rinfocolare amori mai sopiti, ricordo che la risolvenza in un'ottica non è tutto (solo le ottiche Leitz devono fare eccezione??), e che contrasto, resa cromatica, distorsione, resa tridimensionale e relativo stacco dei piani, giocano un ruolo fondamentale in un'ottica per il grande formato.
il mio parere?
VIVA LA SWC FOR EVER
me la porto nella tomba......
Pierpaolo
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Vittorio
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PIERPAOLO ha scritto:tanto per rinfocolare amori mai sopiti, ricordo che la risolvenza in un'ottica non è tutto (solo le ottiche Leitz devono fare eccezione??), e che contrasto, resa cromatica, distorsione, resa tridimensionale e relativo stacco dei piani, giocano un ruolo fondamentale in un'ottica per il grande formato.
il mio parere?
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Pierpaolo
c'e' una triade dura a morire tra gli appassionati

35mmm= Leica

medio formato=Hasselblad

Grande formato= Sinar


chi esce dal seminato rischia l'emarginazione.....io me ne frego ! :grin:

p.s. l'swc piace molto anche a me che si sappia per la miseria......

p.s.XRubes se al posto di far la prova casaliga ,andiamo per cucina casalinga??? 8)

noi piacentini siamo il MEGLIO in quel settore (si narra....)
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PIERPAOLO
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a puro livello di discussione tra amici, posso dire che nel medio formato Rollei e Mamiya rappresentano, con diverse realizzazioni, altri punti fermi imprescindibili in campo professionale e non, e Hassy non è certamente l'unico punto di riferimento, poi ci metterei sopratutto Linhof, che almeno qui sembra un pianeta sconosciuto ma è sicuramente una delle marche più raffinate di fotografia ed anche, proprio per andare controcorrente, Plaubel Makina. In più Fuji con le macchinone a telemetro.
Insomma, la scelta è vastissima, basta solo andare in un negozio ben fornito per uscire dal seminato.....svedese!
Pierpaolo
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Pierpaolo ha detto:
a puro livello di discussione tra amici, posso dire che nel medio formato Rollei e Mamiya rappresentano, con diverse realizzazioni, altri punti fermi imprescindibili in campo professionale e non, e Hassy non è certamente l'unico punto di riferimento, poi ci metterei sopratutto Linhof, che almeno qui sembra un pianeta sconosciuto ma è sicuramente una delle marche più raffinate di fotografia ed anche, proprio per andare controcorrente, Plaubel Makina. In più Fuji con le macchinone a telemetro.
Insomma, la scelta è vastissima, basta solo andare in un negozio ben fornito per uscire dal seminato.....svedese!


Io ho la Linhoff Master Tecnica e devo denunciare la ottusa inerzia di questa azienda. La mia fotocamera è bellissima esteticamente come del resto lo era la Tecnica V, ma in questi ultimi 40 anni è stato introdotto solo uno sportellino realizzato malissimo ma utilissimo nei decentramenti in architettura, .... non ci si è mai presa la briga di inserire un sistema di basculaggio micrometrico che avrebbe risparmiato un'infinità di bestemmie ai fotografi naturalisti come il sottoscritto.
Per quanto riguarda il medio formato ne parlerò in futuro molto criticamente a riguardo delle realizzazioni che non sono poi così brillanti progettualmente. Mi pare che solo Mamyia 6-7-7II siano una realizzazione da segnalare, la più importante realizzazione degli anni '90, un prodotto che assolve perfettamente un certo tipo ben definito di fotografia, poi c'è Linhof e Fuji con le loro fotocamere panoramiche molto specialistiche, poi .... una serie di errori e follie.
Hasselblad e Rollei 6000, ottime per foto di cerimonia, ora sono soppiantate definitivamente dal digitale e non servono a quasi nulla. Grazie al costo ridicolo e all'alta qualità sono interessanti sopratutto con il grandangolo in street fotografy. (Stefani e Charlie insegnano)
Mario Andreoli
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Vittorio ha detto:
Rubes se al posto di far la prova casaliga, andiamo per cucina casalinga???
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Vittorio: magari il tutto anaffiato da Gutturnio :wynar: :hic: ::easter04 :pals: , dopo aver ballato le meravigliose danze saltate delle 4 province. :D :D :D :-({|= :smt035 :cheer: :violin: :whistle:
Mario Andreoli
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