Distorsione superiore al 2% , visibile sul lato corto, ma fisiologica in un retrofocus.
Grande naturalezza, nonostante i suoi 96°, ma decisamente inferiore al Biogon e ai simmetrici.
Colori che respirano secondo la tradizione Leica.
Costruito in modo meraviglioso, i filtri sono incorporati e ruotano su un disco posto vicino al fuoco, sellezionabili comodamente, senza interferenze come avviene comunemente sui grandangoli spinti e senza dover rimuovere il paraluce, che, rettangolare, protegge molto bene la lente frontale.
Finezza: il tappo si inserisce direttamente sul paraluce.
L'ho venduto: ho ancora gli incubi notturni!!!!



Il 50 summicron: grande risolvenza già a tutta apertura, superiore a quella di tutte le altre focali Leica provate. Un velo di seta si stende sopra l'immagine come per accentuare tutte le minime sfumature, ma con una precisione del dettaglio raffinatissima. I colori come sopra: ariosi.
Il 100 f:4 Elmar. Mantiene la planeità ai rapporti più spinti, diaframmando oltre 8, la qualità mi pare cali lentamente come deve avvenire in un macro. Diaframma migliore dovrebbe essere 11, ma non ci giuro, comunque molto meglio dell'ApoElmarit che in macro è un esercizio di ottica applicata ma che nella pratica è inferiore e pesa quasi una volta e mezzo.
All'infinito cala rispetto al 50 ma si batte bene, inferiore all'incredibile 105 Micronikkor f:4 e suppongo all'Apo Elmarit.
Colori come sopra, ottimo nel ritratto, con il flash regge benissimo le alte luci.
Potrei parlare bene anche del PA Curtagon 35 mm ma non so se interessa.
Del 90 summicron, si trova un post recente ad Hoc.