effettivamente un racconto inquietante....
ciao
(FOTO) Presenza misteriosa...
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
- massimostefani
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Vi dirò,come ho già detto a qualcuno di voi,quell'esperienza mi fece pensare (non l'ho mai fatto...ma...) di cambiare ruolo mettendomi dalla parte della maschera...nascosto ed irriconoscibile,ascoltare,osservare...potrebbe essere un gioco non privo di interesse...che era in sostanza la "vera" magia dell'antico carnevale,in particolare a Venezia,già magica e misteriosa di per sè.Grazie a tutti....
massimostefani.
ps:forse quest'anno ci torno in piazza San Marco....
massimostefani.
ps:forse quest'anno ci torno in piazza San Marco....
Ultima modifica di massimostefani il lun feb 05, 2007 2:07 pm, modificato 2 volte in totale.
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
Luca,luca rubbi ha scritto: ma l'ultima è la più inquietante e mi ha ricordato immediatamente Eyes wide shot.
analogia perfetta.
Max,massimostefani ha scritto:... la "vera" magia dell'antico canevale
al 1000/1000.
Io aggiungerei la possibilità di mettere alla berlina ogni forma di potere costituito.
Periodo perciò di "trasgressione" e divertimento, necessario, forse, a liberare lo spirito e il corpo per prepararli alla Quaresima, periodo di rinuncia e penitenza.
Nik.
- ulyssesitaca
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avete gia' detto tutto, compreso il rimando a Belfagor che ha fatto paura anche a me, da piccolo. Oggi lo evito.
La prima immagine e' una porta sulla fantasia, un ingresso nei mondi paralleli del subconscio, e le successive diventano tappe di un viaggio. Quando il talento e' talento, tira fuori cose diverse anche negli ambiti piu' comuni.
Da invidiare, secondo me.
Trovo starordinaria la definizione di Cristian del "cantastorie": nulla di piu' adatto a incorniciare l'opera di Massimo.
La prima immagine e' una porta sulla fantasia, un ingresso nei mondi paralleli del subconscio, e le successive diventano tappe di un viaggio. Quando il talento e' talento, tira fuori cose diverse anche negli ambiti piu' comuni.
Da invidiare, secondo me.
Trovo starordinaria la definizione di Cristian del "cantastorie": nulla di piu' adatto a incorniciare l'opera di Massimo.
Raffaele