Ciao Walter,
benvenuto !
Nicola
Bellezza spoglia
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Benvenuto Walter, sono perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto e di conseguenza in disaccordo anche con questo passaggio: "La grande arte elimina tutto ciò che è superfluo e non essenziale, per lanciare un messaggio chiaro e forte nel linguaggio del proprio tempo".
Sempre rimanendo in campo musicale, ma riferendosi ai testi, l'arte di un pezzo di De André o di uno dei Pink Floyd lancia probabilmente un messaggio forte, ma non sempre chiaro, a causa delle sfaccettature infinite e dell'intrigo psicologico che spesso nascondono.
Pensate, ad es, a Confortably numb!
Sempre rimanendo in campo musicale, ma riferendosi ai testi, l'arte di un pezzo di De André o di uno dei Pink Floyd lancia probabilmente un messaggio forte, ma non sempre chiaro, a causa delle sfaccettature infinite e dell'intrigo psicologico che spesso nascondono.
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- luca rubbi
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Chiaro non significa semplice, ne tantomeno semplicistico, per andare su livelli un po' più elevati di De Andrè, ti sembra che la Commedia di Dante sia chiara nel senso da te interpretato?Marco Barretta ha scritto:Benvenuto Walter, sono perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto e di conseguenza in disaccordo anche con questo passaggio: "La grande arte elimina tutto ciò che è superfluo e non essenziale, per lanciare un messaggio chiaro e forte nel linguaggio del proprio tempo".
Sempre rimanendo in campo musicale, ma riferendosi ai testi, l'arte di un pezzo di De André o di uno dei Pink Floyd lancia probabilmente un messaggio forte, ma non sempre chiaro, a causa delle sfaccettature infinite e dell'intrigo psicologico che spesso nascondono.
Pensate, ad es, a Confortably numb!
Chiara e forte come un segno ben preciso, ma poi complessa profonda ed articolata come solo l'arte può essere.
Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
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Sotto il peso della dedica di Luca esprimo alcune riflessioni "a voce alta" e in ordine sparso.
Ho sempre creduto che l’arte fosse per l’uomo il mezzo per riappropriarsi della propria esistenza.
La nostra esistenza ora più che mai è evanescente.
Siamo estranei a noi stessi.
I motivi della inconsistenza della realtà e della nostra identità sono diversi.
I nostri predecessori fondavano le proprie esperienze sull’istinto di sopravvivenza.
Assumevano a simboli le cose che davano un senso alla loro vita, fondate su pochi valori comuni, consolidati in un arco temporale durato secoli.
Da questi simboli primordiali si è passati ad altri simboli più evoluti, nati da un confronto diretto con la realtà, lo spazio e il tempo. Le tecnologie hanno affievolito il nostro confronto diretto con la realtà.
Nessun onere per garantirci la sopravvivenza.
Le distanze e il tempo sono sempre più virtuali.
Nessun ordine secolare ci sostiene più.
Abbiamo funzioni da espletare e ruoli da recitare.
I simboli cambiano natura, si moltiplicano all’inverosimile.
Le società moderne non danno più dei simboli ovvero ne promuovono cosi tanti che nessuno risponde ai bisogni essenziali di ognuno di noi.
La modernità nasce con il Rinascimento. Con il Rinascimento si avrà un’analisi critica del mondo, e una percezione dello stesso. L’arte moderna sarà il periodo più ricco della storia dell’arte per la varietà delle tematiche e delle ricerche affrontate, per gli sviluppi raggiunti.
L’arte contemporanea , è essenzialmente auto-referenziale . E’ senza nessuna funzione spirituale, ha una natura puramente estetica. Gli artisti non hanno più percezione di quali siano i bisogni essenziali della società a cui poter rivolgere i loro sforzi creativi o le loro necessità espressive.
Oggi l’estetica dipende molto poco dall’arte , ancora meno dalla spiritualità.
I simboli sono offerti in gran numero e perciò effimeri.
I valori non so nemmeno più da chi vengono stabiliti.
Concludo con una frase che se non ricordo male è proprio di Groucho Marx:il futuro mi sembra così nebuloso che tutti i progetti preferisco farli sul passato.
Signori a voi.
Nikita
Ho sempre creduto che l’arte fosse per l’uomo il mezzo per riappropriarsi della propria esistenza.
La nostra esistenza ora più che mai è evanescente.
Siamo estranei a noi stessi.
I motivi della inconsistenza della realtà e della nostra identità sono diversi.
I nostri predecessori fondavano le proprie esperienze sull’istinto di sopravvivenza.
Assumevano a simboli le cose che davano un senso alla loro vita, fondate su pochi valori comuni, consolidati in un arco temporale durato secoli.
Da questi simboli primordiali si è passati ad altri simboli più evoluti, nati da un confronto diretto con la realtà, lo spazio e il tempo. Le tecnologie hanno affievolito il nostro confronto diretto con la realtà.
Nessun onere per garantirci la sopravvivenza.
Le distanze e il tempo sono sempre più virtuali.
Nessun ordine secolare ci sostiene più.
Abbiamo funzioni da espletare e ruoli da recitare.
I simboli cambiano natura, si moltiplicano all’inverosimile.
Le società moderne non danno più dei simboli ovvero ne promuovono cosi tanti che nessuno risponde ai bisogni essenziali di ognuno di noi.
La modernità nasce con il Rinascimento. Con il Rinascimento si avrà un’analisi critica del mondo, e una percezione dello stesso. L’arte moderna sarà il periodo più ricco della storia dell’arte per la varietà delle tematiche e delle ricerche affrontate, per gli sviluppi raggiunti.
L’arte contemporanea , è essenzialmente auto-referenziale . E’ senza nessuna funzione spirituale, ha una natura puramente estetica. Gli artisti non hanno più percezione di quali siano i bisogni essenziali della società a cui poter rivolgere i loro sforzi creativi o le loro necessità espressive.
Oggi l’estetica dipende molto poco dall’arte , ancora meno dalla spiritualità.
I simboli sono offerti in gran numero e perciò effimeri.
I valori non so nemmeno più da chi vengono stabiliti.
Concludo con una frase che se non ricordo male è proprio di Groucho Marx:il futuro mi sembra così nebuloso che tutti i progetti preferisco farli sul passato.
Signori a voi.
Nikita
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Intanto buongiorno a tutti!
Luca io con chiaro non intendevo semplice o semplicistico, ma comprensibile.
A dirla tutta non sono neanche convinto che la grande arte si spogli del superfluo, penso ad esempio all'uso ridondante che viene fatto delle parole e degli aggettivi per pura ricerca del bello, per far sì che una frase suoni in un certo modo.
Inoltre non sono neanche convinto che l'arte debba per forza lanciare messaggi, può essere pura ricerca di forme, colori. Del bello, ancora una volta.
Altre volte può essere un puro sfogo egoistico, in cui il messaggio non ha a che fare altro che con sé stessi.
Altre volte può essere.........
Insomma ha talmente tanti canali che può essere espressa soltanto con una varietà infinita di concetti e mai, assolutamente mai, con una definizione.
Luca io con chiaro non intendevo semplice o semplicistico, ma comprensibile.
A dirla tutta non sono neanche convinto che la grande arte si spogli del superfluo, penso ad esempio all'uso ridondante che viene fatto delle parole e degli aggettivi per pura ricerca del bello, per far sì che una frase suoni in un certo modo.
Inoltre non sono neanche convinto che l'arte debba per forza lanciare messaggi, può essere pura ricerca di forme, colori. Del bello, ancora una volta.
Altre volte può essere un puro sfogo egoistico, in cui il messaggio non ha a che fare altro che con sé stessi.
Altre volte può essere.........
Insomma ha talmente tanti canali che può essere espressa soltanto con una varietà infinita di concetti e mai, assolutamente mai, con una definizione.
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- Messaggi: 189
- Iscritto il: mar dic 12, 2006 12:12 pm
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Bellissimo il fiore offerto da Nicola.
Lo colgo con riverenza, e lo aggiungo al mazzo multicolore che desidero illumini la stanza delle mie riflessioni.
Lo colgo con riverenza, e lo aggiungo al mazzo multicolore che desidero illumini la stanza delle mie riflessioni.
Ciao,
Sante
Sante
- luca rubbi
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- Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
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Cancellarlo?Nikita ha scritto:Grazie Sante,
se qualcuno lo leggerà sarà merito tuo, oltre che di Luca e Raffaele.
E' stato scritto ieri notte, ma questa mattina avrei voluto cancellarlo, se non avessi letto il tuo intervento ...
Nik
E per quale motivo, è un testo bellissimo?
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
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- Iscritto il: mar dic 12, 2006 12:12 pm
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Forse rivela profondità di cui è (quasi) legittimo avere pudore 

Ciao,
Sante
Sante
- fabrizio canella
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Io invece, Nicola, sono rimasto schiacciato dal peso della dedica e non riesco a trovare le parole...



Ciao
fabrizio
fabrizio
- luca rubbi
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- Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
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Riprenditi Fabrizio, non potevo non dedicartela.fabrizio canella ha scritto:Io invece, Nicola, sono rimasto schiacciato dal peso della dedica e non riesco a trovare le parole...![]()
Ciao
Luca
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