Questioni di nudo

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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luca rubbi
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mauro ruscelli ha scritto:perche' i nudi sono quasi sempre di corpi belli?
Quasi sempre, se guardi Saudek o Witkin non è proprio cosÌ...

Io comunque preferisco i corpi belli, e il bello è molto soggettivo

Ciao
Luca
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Bruno B.
Luca...Io comunque preferisco i corpi belli, e il bello è molto soggettivo

Francamente, maschilismimente parlando, il corpo femminile bello, é soltanto bello e basta...il bello in questo caso non é soggettivo, ma decisamente oggettivo. Ogni corpo femminile se bello, viente ampiamente apprezzato da ogni uomo con sani principi sessuali.

Il corpo nudo femminile bello comunque non é marketing, ma é profondo rispetto verso noi maschi; io non potrei mai accettare di guardare un brutto corpo femminile.

Bruno
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Il bello è legato all'efficienza, come in quasi tutte le cose, il bello è correlato alla funzione.
Nel caso del corpo è anche un fatto di rispetto verso l'altro sesso.
Mario Andreoli
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mauro ruscelli
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Mario e' una cagata, uno puo' lavarsi, per non puzzare, moderarsi nel mangiare e fare ginnastica per restare in forma, usare le mentine per l'alito, ma puo' non essere "bello", e' poi vero che e' bello cio' che piace, ma cosa c'entra poi il rispetto, boh.
Mauro

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Manuel
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Condivido quanto scritto da Tirtha circa la scelta o meno, l'opportunità o meno, la casualità o meno, l'attitudine o meno alla foto di nudo.

Non tutti quelli che fotografano possono, vogliono o riescono a confrontarsi col nudo... chi ci legge una scelta moralistica è perchè probabilmente questa è la sua lettura del nudo.

Quanto alla filosofia spicciola sul concetto di bellezza la mia posizione è più o meno questa:
- non confonderei la bellezza del corpo con la bellezza dello scatto che rappresenta il corpo;
- se vi è obiettibità nel concetto di bello riferito ad un corpo, non mi pare possa dirsi universale ed immutabile essendo viceversa mutevole nel tempo e nelle latitudini
- vi è viceversa una oggettività nell'opera d'arte che lo rappresenta (dai kuroi, al nudo eroico ai giorni nostri, cambiano i canoni della bellezza ma l'opera d'arte rimane)

così, due spunti buttati lì, che oggi tocca lavorare ;o)
abschied
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Tirtha ha scritto:ma perchè l'assenza del nudo nella produzione artistica di fotografi ritrattisti deve essere per forza una 'omissione' dovuta alla scabrosità del tema?
Io non ho evocato la scabrosità del tema come presunto motivo dell'omissione, ma bensì la forza "sacra e scandalosa" che indubbiamente possiede l'immagine del corpo nudo di una donna (e aggiungo, per ricollegarmi agli ultimi interventi, di un corpo che, se bello, suscita desiderio). La mia ipotesi è che molti grandi fotografi, consci del fatto che questa forza può violentare tutto ciò che peraltro dovrebbe rappresentare la qualità della loro fotografia, preferiscono "scherzare con i fanti e lasciar stare i santi". La scabrosità non spiega perché in pittura il ritratto di nudo è uno dei temi più popolari, affrontato da quasi tutti grandi pittori a partire dal Rinascimento. Io credo invece che ciò che fa la differenza sia la natura di ineluttabile testimonianza del reale della fotografia che la pittura non ha. Non è forse un caso che, molti dei fotografi ricordati da Luca Rubbi che si sono in effetti confrontati con il ritratto di nudo abbiano comunque cercato in vari modi di depotenziare quella forza "sacra e scandalosa": Saudek, sconfinando nel grottesco; Witkin opponendole lo scandalo ancora più grande della morte; Mapplethorpe, Penn, Weston, Sieff e lo stesso Kértesz con un'esasperazione della ricerca formale. Insomma, il problema per me resta del perché il celebre "Origine du Monde" di Courbet è un indiscusso capolavoro e le sue imitazioni fotografiche o hanno una onesta finalità pornografica, o restano al più un esercizio di stile. Il caso della fotografia schiettamente pornografica è interessante proprio perché dimostra che, nel momento in cui si rinunzia a priori a qualunque velleità artistica, la forza del sesso può dispiegarsi liberamente ed avere una sua indubbia efficacia.
Paolo Viviani
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luca rubbi
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abschied ha scritto:
Tirtha ha scritto:ma perchè l'assenza del nudo nella produzione artistica di fotografi ritrattisti deve essere per forza una 'omissione' dovuta alla scabrosità del tema?
Io non ho evocato la scabrosità del tema come presunto motivo dell'omissione, ma bensì la forza "sacra e scandalosa" che indubbiamente possiede l'immagine del corpo nudo di una donna (e aggiungo, per ricollegarmi agli ultimi interventi, di un corpo che, se bello, suscita desiderio). La mia ipotesi è che molti grandi fotografi, consci del fatto che questa forza può violentare tutto ciò che peraltro dovrebbe rappresentare la qualità della loro fotografia, preferiscono "scherzare con i fanti e lasciar stare i santi". La scabrosità non spiega perché in pittura il ritratto di nudo è uno dei temi più popolari, affrontato da quasi tutti grandi pittori a partire dal Rinascimento. Io credo invece che ciò che fa la differenza sia la natura di ineluttabile testimonianza del reale della fotografia che la pittura non ha. Non è forse un caso che, molti dei fotografi ricordati da Luca Rubbi che si sono in effetti confrontati con il ritratto di nudo abbiano comunque cercato in vari modi di depotenziare quella forza "sacra e scandalosa": Saudek, sconfinando nel grottesco; Witkin opponendole lo scandalo ancora più grande della morte; Mapplethorpe, Penn, Weston, Sieff e lo stesso Kértesz con un'esasperazione della ricerca formale. Insomma, il problema per me resta del perché il celebre "Origine du Monde" di Courbet è un indiscusso capolavoro e le sue imitazioni fotografiche o hanno una onesta finalità pornografica, o restano al più un esercizio di stile. Il caso della fotografia schiettamente pornografica è interessante proprio perché dimostra che, nel momento in cui si rinunzia a priori a qualunque velleità artistica, la forza del sesso può dispiegarsi liberamente ed avere una sua indubbia efficacia.
Condivido tutto il ragionamento, sull'ultimo punto però devo dire che esiste anche una pornografia di qualità, Mapplethorpe in questo è stato certamente il più grande, ma posso mostrarvi questo fotografo:

http://www.aericmg.com

Cliccate su erotic portraits e quando entrate nelle varie pagine guardate il cursore in basso, e spostatevi a destra, le foto sono molte.
Occhio perchè sono foto assolutamente pornografiche, di qualità estremamente elevata.

Ciao
Luca
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logu
Il bello è davvero oggettivo?

Allora perchè io che considero belle le ascelle non depilate delle donne, nella maggior parte delle persone sono considerate brutte?

Tornando a chi fa e chi non fa fotografia di nudo.. si sono tanti fattori dietro al nudo: io per esempio l'ho fatte ma ho avuto grossi freni in ambito di rapporti sociali.
Onestamente non è facile fotografare donne nude e far capire alla propria compagna, per quanto aperta e intelligente, che non c'è alcuno fremito tra me e il soggetto. Parlo con onestà: per me è stato un freno negli anni.
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luca rubbi
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logu ha scritto:Il bello è davvero oggettivo?

Allora perchè io che considero belle le ascelle non depilate delle donne, nella maggior parte delle persone sono considerate brutte?

Tornando a chi fa e chi non fa fotografia di nudo.. si sono tanti fattori dietro al nudo: io per esempio l'ho fatte ma ho avuto grossi freni in ambito di rapporti sociali.
Onestamente non è facile fotografare donne nude e far capire alla propria compagna, per quanto aperta e intelligente, che non c'è alcuno fremito tra me e il soggetto. Parlo con onestà: per me è stato un freno negli anni.
Siamo in due sulla storia delle ascelle

8-)

Per me invece il fremito c'è sempre, ma rimane quello e basta.

:smile:

Ciao
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luca rubbi
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UGP ha scritto:Per me invece il fremito c'è sempre, ma rimane quello e basta.


sono scortese se dico che faccio finta di crederci ? :?
Non ci crede nessuno ma è la verità

Luca
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zamario
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Buongiorno Abshied, bentrovato e complimenti per le fotografie, in particolare le ultime due.

Hai introdotto un tema interessantissimo, molto complesso su cui provo a dare una mia opinione.

Personalmente non sono cosi' stupito che molti fotografi non si siano confrontati col nudo o non ne abbiano reso pubbliche le sperimentazioni, ne' che la percentuale di fotografi dediti al nudo sia inferiore rispetto a quella dei pittori (anche se credo che la tua lista andrebbe limata ancora un po', mi sembra di aver visto dei nudi anche di Cartier Bresson prima maniera, e non mi stupirebbe viste le sue frequentazioni messicane).

Prima di tutto credo che la scelta del nudo sia dettata da una forte curiosita' verso la sfera sensuale/sessuale: per alcuni sicuramente e' un tabu', ma credo onestamente che molti, semplicemente, la diano per scontata o siano piu' interessati ad altri aspetti della vita.
Non mi stupisce per nulla che non si conoscano nudi di Natchwey, o Salgado o Capa: sono "fotoreporter", hanno un approccio alla fotografia, una valutazione delle sue finalità completamente diverso da quelle un ritrattista. Inoltre questo genere e', se non sconosciuto, sicuramente marginale nella pittura classica, il che spiega in buona parte la discrepanza di percentuali.

Molto interessante la teoria secondo cui anche chi si e' dedicato al nudo ha in qualche modo cercato di sdrammatizzarlo usando vari stratagemmi...(formalizzazione, associazione alla morte, etc.).
Probabilmente e' vero, ma credo che piu' che di stratagemmi voluti molto spesso si sia trattato di materializzazione dei propri fantasmi o dei propri freni.
Il nudo e' un argomento delicatissimo, anche per chi si dichiara assolutamente emancipato, prova ne siano l'interesse e le infinite discussioni che genera.
Chi decide di cimentarcisi (aiuto...) cammina su un campo minato che ha pero' il pregio, secondo me, di cambiare le "regole del gioco" e obbligare il fotografo/a a muoversi in un campo nuovo, dove le convenzioni a cui siamo abituati sono, almeno in parte, superate: non valgono piu'.
Probabilmente mi illudo e generalizzo quello che sento valere per me, ma in questa situazione il fotografo e' quasi piu' nudo del soggetto e, se affrontata senza obiettivi preconcetti, può lasciare emergere molto piu' facilmente quello che davvero vede, compresi fantasmi, freni, paure...
Se questo e' vero, chi si e' cimentato a nella fotografia di nudo affrontandola come ricerca personale ha sicuramente mostrato il suo punto di vista: che sia crudo, estetizzante, hard o altro, ci fa vedere come vive lui il rapporto con la nudita', per definizione diversa a seconda delle diverse persone.

La pornografia e' la vera foto di nudo?
e' una teoria interessante, per come la vedo io la risposta e' "no", a meno che non si tratti di autoscatti.
Dal punto di vista del fotografo diverso e' fare foto di nudo a una modella magari attraente e lasciare questa attrazione impressionare le nostre brave pellicole, rispetto a guardare terzi fare sesso.
Nel primo caso si e' attori protagonisti della scena, nel secondo spettatori di un film interpretato da altri.

...ho scritto troppo, chiedo venia ma il tema e' sicuramente molto interessante...
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luca rubbi
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zamario ha scritto:Buongiorno Abshied, bentrovato e complimenti per le fotografie, in particolare le ultime due.

Hai introdotto un tema interessantissimo, molto complesso su cui provo a dare una mia opinione.

Personalmente non sono cosi' stupito che molti fotografi non si siano confrontati col nudo o non ne abbiano reso pubbliche le sperimentazioni, ne' che la percentuale di fotografi dediti al nudo sia inferiore rispetto a quella dei pittori (anche se credo che la tua lista andrebbe limata ancora un po', mi sembra di aver visto dei nudi anche di Cartier Bresson prima maniera, e non mi stupirebbe viste le sue frequentazioni messicane).

Prima di tutto credo che la scelta del nudo sia dettata da una forte curiosita' verso la sfera sensuale/sessuale: per alcuni sicuramente e' un tabu', ma credo onestamente che molti, semplicemente, la diano per scontata o siano piu' interessati ad altri aspetti della vita.
Non mi stupisce per nulla che non si conoscano nudi di Natchwey, o Salgado o Capa: sono "fotoreporter", hanno un approccio alla fotografia, una valutazione delle sue finalità completamente diverso da quelle un ritrattista. Inoltre questo genere e', se non sconosciuto, sicuramente marginale nella pittura classica, il che spiega in buona parte la discrepanza di percentuali.

Molto interessante la teoria secondo cui anche chi si e' dedicato al nudo ha in qualche modo cercato di sdrammatizzarlo usando vari stratagemmi...(formalizzazione, associazione alla morte, etc.).
Probabilmente e' vero, ma credo che piu' che di stratagemmi voluti molto spesso si sia trattato di materializzazione dei propri fantasmi o dei propri freni.
Il nudo e' un argomento delicatissimo, anche per chi si dichiara assolutamente emancipato, prova ne siano l'interesse e le infinite discussioni che genera.
Chi decide di cimentarcisi (aiuto...) cammina su un campo minato che ha pero' il pregio, secondo me, di cambiare le "regole del gioco" e obbligare il fotografo/a a muoversi in un campo nuovo, dove le convenzioni a cui siamo abituati sono, almeno in parte, superate: non valgono piu'.
Probabilmente mi illudo e generalizzo quello che sento valere per me, ma in questa situazione il fotografo e' quasi piu' nudo del soggetto e, se affrontata senza obiettivi preconcetti, può lasciare emergere molto piu' facilmente quello che davvero vede, compresi fantasmi, freni, paure...
Se questo e' vero, chi si e' cimentato a nella fotografia di nudo affrontandola come ricerca personale ha sicuramente mostrato il suo punto di vista: che sia crudo, estetizzante, hard o altro, ci fa vedere come vive lui il rapporto con la nudita', per definizione diversa a seconda delle diverse persone.


La pornografia e' la vera foto di nudo?
e' una teoria interessante, per come la vedo io la risposta e' "no", a meno che non si tratti di autoscatti.
Dal punto di vista del fotografo diverso e' fare foto di nudo a una modella magari attraente e lasciare questa attrazione impressionare le nostre brave pellicole, rispetto a guardare terzi fare sesso.
Nel primo caso si e' attori protagonisti della scena, nel secondo spettatori di un film interpretato da altri.

...ho scritto troppo, chiedo venia ma il tema e' sicuramente molto interessante...
=D>

Condivido certamente

Ciao
Luca
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logu
Stasera discutevo con Chiara, la mia compagna, che ogni tanto viene invitata da me a leggere alcuni thread, come questo.

Si cercava di concretizzare il tipo di disagio che nasce nell'immaginare il proprio partner con il famoso fremito che accompagna il fotografo davanti a un soggetto femminile nudo, cercando di fografarlo nel modo più efficace possibile.
E allo stesso tempo quanto sia facile accettare altre situazioni "di tenazione" che capitano quotidianamente.
Da qui si capisce quanto la psiche, le abitudini, la sovrastruttura sociale ci condizionino.

Mi piace parlarne con Chiara e mi piace, rispetto al mio passato, poter fare tutto alla luce del sole senza l'eventualità che nascano sensi di colpa.

Vedendo quanto sono esplicite e chiare le foto di Luca è impossibile che nasconda qualcosa: le sue foto sono la PROVA della sua onestà intellettuale.
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NatRiscica
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Vedendo quanto sono esplicite e chiare le foto di Luca è impossibile che nasconda qualcosa: le sue foto sono la PROVA della sua onestà intellettuale.


Perfetto.


Nat
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zamario
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Vedendo quanto sono esplicite e chiare le foto di Luca è impossibile che nasconda qualcosa: le sue foto sono la PROVA della sua onestà intellettuale.
concordo pienamente, approfitto per fare un omaggio a Luca e al suo torso

per quello di Nat ancora non ci sono riuscito, nonostante mi abbia tolto il sonno...
Allegati
20081019_ DARKENE _L1001453-Edit  LO.jpg
Ultima modifica di zamario il mar lug 28, 2009 12:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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