(foto) Medea

[luca rubbi]

Prima e seconda per me.
Grande Luca, un giorno o l'altro verrò a scuola da te.
(pia illusione di uno senza talento)

Nat

Nat, smettila...

Comunque ho visto che ce l'hai come amica su FB...



Va beh ne metto un altro paio soft

ZEBRA


KITCHEN (MEDEA)


Ambedue Nikon F100 - Nikkor 35/2 AFD - XP2

Grazie a tutti



Ciao
Luca

[otto]

Scusa otto, ma non ho capito, ci caschi su cosa?

Enormi?



Luca

eccomi..........finalmente quelle femminuccie delle mie colleghe se ne sono andate (anche se per poco) e posso guardare tranquillo e senza commenti o sghignazzi alle mie spalle ..............chiuso OT.

della prima serie la seconda per me è la miglioremi e mi piace moltissimo, mi ha fatto pensare a Antoine D' Agata (senza offesa, spero ti piaccia )........e poi la prima che è enormemente impregnata dello stile Rubbi e si amalgama sicuramente bene con tutte le altre tue foto di ritratto/nudi.........la terza è molto potente come primo impatto ma a distanza di poco tempo riguardandola per me ha già perso un pochino

della seconda serie non mi entusiasmano entrambe anche se la prima è buona da utilizzare in una sequenza-racconto.....

ma sono scatti recenti o sono stati fatti tempo fa........nelle tue foto Luca per me è sempre molto difficile capirlo, forse per merito o causa del tuo stile molto caratterizzante presente e coerente nel tempo. IMHO
ma non è importante, solo curiosità......

otto.

[luca rubbi]

Le foto sono di lunedi

Luca

[abschied]

Escludendo l'ultima della prima serie, la quarta tanto per intenderci, le immagini sono sicuramente significative. Però - scusate se riprendo un argomento già in parte evocato nella discussione "Questioni di nudo" - c'è qualcosa in queste immagini che solleve per me un problema. Se non sapessi nulla del fotografo, la serie evocherebbe immediatamente un rapporto intimo con la donna ritratta. In ogni immagine, in effetti, il contesto dichiara una complicità che è appunto quella normalmente esistente fra due amanti o in una coppia sposata. Se così fosse, il messaggio sarebbe chiaro, e si potrebbe con serenità apprezzare lo stile del fotografo. Capita invece che io sappia che Luca è felicemente e fedelmente sposato con un'altra donna, il che porta a concludere che la donna ritratta è invece un'amica la quale, anche se non pagata, oggettivamente funge da modella. Questo cambia completamente la lettura del rapporto con il contesto che diventa allora un elemento narrativo, una "finzione": la cucina, il letto, il comodino, il cuscino non sono più elementi di realtà ma fondali scenici. Intendiamoci, anche in questa nuova prospettiva la serie è godibile; ma resta, almeno per me, un senso di ambivalenza irrisolta. Forse sono un fottuto Cartesiano incapace di vivere serenamente la polisemanticità; però è difficile che alla mia età mi tolga dalla testa che, anche senza la pretesa di raccontare "la" Verità con la V majuscola, la fotografia deve suggerire "una" verità. Io qui ne vedo almeno due.

[luca rubbi]

Paolo, immaginavo che saresti intervenuto ponendo questo particolare quesito.



Diciamo che per me non c'è nessuna verità, ma nemmeno finzione, ho fotografato una donna che non avevo mai visto, quindi non era nemmeno un'amica.
Magari lo diventerà, io comunque l'ho conosciuta tre giorni fa.



Non sono poi forse il più indicato a sviluppare il tema, visto il conflitto d'interessi, credo lo potranno fare meglio altri (e me lo auspico).

Ciao
Luca

[logu]

Stavo per scrivere (spiegandomi peggio) un concetto simile a quello di abschied.
Questa amica/modella è meno naturale e vera delle altre.
Forse perchè la mostri dopo quella splendida ragazza (quella della foto del televisore) che sembrava naturalissima, quasi che tu non esistessi nella stanza.
Invece qui, sia il suo comportamento, lo sguardo in camera ambiguo e suadente, sia il corpo, il pearcing, la depilazione, mi rimanda a un contesto più artefatto ma allo stesso tempo negli stessi ambienti o simili dei tuoi bei nudi della serie precedente.

[Masnado]

La domanda più sincera che posso fare è:
ma dove cacchio le trovi queste belle donne???

Comunque a me le foto piacciono tutte.

[luca rubbi]

Stavo per scrivere (spiegandomi peggio) un concetto simile a quello di abschied.
Questa amica/modella è meno naturale e vera delle altre.
Forse perchè la mostri dopo quella splendida ragazza (quella della foto del televisore) che sembrava naturalissima, quasi che tu non esistessi nella stanza.
Invece qui, sia il suo comportamento, lo sguardo in camera ambiguo e suadente, sia il corpo, il pearcing, la depilazione, mi rimanda a un contesto più artefatto ma allo stesso tempo negli stessi ambienti o simili dei tuoi bei nudi della serie precedente.

Lorenzo sarà, a me sembra naturalissima, non è che se uno è tatuato o ha un piercing non è naturale, non capisco.
Oltre tutto il confronto con la Tenji è improprio in quanto è l'unica modella che conoscevo prima di fotografarla, le foto poi del televisore sono un remake di dieci anni dopo.
Tutte le altre, compresa Medea, le ho viste per la prima volta quando le ho fotografate, le differenze stanno nella natura delle persone, l'ho detto tante volte.

Ciao
Luca

[logu]

le differenze stanno nella natura delle persone

Sono d'accordo.
Vorrà dire che la natura di Medea fa meno pensare ai contesti familiari e itimi di altri set.
A me ha ricordato di più i set di Zamario, per esempio.

[luca rubbi]

Non è un set, è casa sua.

Luca

[zamario]

Io vado assolutamente controcorrente e voto senza il minimo dubbio per le ultime delle due mandate.
Per me la quarta della prima e' splendida e di una onesta' disarmante.
Che possa essere forte è vero, e trovo che a fare una foto cosi' ci voglia coraggio, cosa che me la fa apprezzare ancora di piu'.

Su quanto ha scritto Paolo: capisco bene, e apprezzo ancora di piu', il tuo legare il nudo a situazioni intime o, meglio, a persone con cui si ha un legame. Pero' non capisco come vedresti tu un approccio "vero" a fare fotografie (eventualmente anche non di nudo) a una persona sconosciuta... Nel momento in cui decidi di andare a ritrarre una persona sempre di situazione artificiale si tratta... sbaglio?

[luca rubbi]

Paolo e Mario, per me l'ultima del primo gruppo è la quinta, non è che non si vede qualcosa?

Luca

[logu]

Tanto di Cappello al coraggio e all'esperienza di Luca nel costruire le giuste situazioni per tirar fuori album fotografici sempre di un certo livello.
Luca, quando dicevo "set" intendevo (forse sbagliando termine) gruppi di fotografie, mandate, sessioni.
A me non scandalizza nè disturba l'esplicito e non disprezzo il piercing.
Ho solo detto che questa simbologia è diversa dagli altri album e forse, per come ho imparato a conoscere Luca, meno calzante il suo stile. Questa è l'impressione che mi sovviene guardando le foto.
Poi come ha detto benissimo Paolo, se le guardo "in assoluto" sono delle belle foto e ben fatte, ci mancherebbe!

[luca rubbi]

Lorenzo, detto cosÌ sembrava intendessi il tipo di ambiente inquadrato, sessione è la parola più corretta.
Poi non concordo che sia diversa la simbologia, semplicemente è diversa la persona, comunque è ritratta nel suo territorio dove ha il controllo (che è la cosa che io preferisco).
Anch'io amo molto la quinta (credo che Paolo si sia confuso e lo abbia seguito Mario), che è quella più esplicita, è una delle ultimissime (del resto delle prime cinque, tre appartengono all'ultimo rullo):

Medea con cuscino
Medea (femmina)
Medea

Mia moglie, notoriamente spietata con la mia fotografia, a proposito dell'ultimo rullo ha detto
qui in tutte ha tolto la maschera e vedo la Donna Medea

Ciao
Luca

p.s. anch'io come Mario che ringrazio, amo Kitchen, per me quella luce che disegna il corpo è bellissima.

[zamario]

Confermo, la quinta del primo gruppo e la seconda del secondo... (e fortuna che le dita son cinque)

In fondo e' sempre un set, o sessione, o shooting, o come lo si voglia chiamare: nel momento in cui si decide di andare a fare foto a qualcuno, a meno che non lo si faccia di nascosto o diventando trasparenti (questione di scelte) di fatto si entra in un mondo artificiale. Anche i ritratti di Cartier Bresson erano "sessioni".
Il punto e' cercare di dare la propria opinione su quella persona in quella situazione.

Il nudo, se da un lato sembrerebbe facilitare le cose perche' porta in un territorio non ordinario in cui le regole del gioco quotidiane non valgono, fatto in questo modo e' in realta' difficilissimo perche' il rischio di infilarsi in cliché (che vanno dal voler dare una valenza artistica - leggi bodyscapes - al cercare di essere rassicuranti per non apparire "un vecchio porco" o per fare felice la ragazza che comunque compie un atto di fede non indifferente) e' sempre elevatissimo.
Per me la famosa quinta (piu' la vedo piu' mi piace) è da prendere come esempio per questo genere di ritratto!

(Luca, mi devi una birra