De Oude Delft 50mm F 0.75

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Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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Marco Cavina
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Adesso te ne dico una sul Summar 75mm f/0,85 che ti farà impazzire: negli anni trenta non venne usato solamente come collimating lens per acquisire immagini dallo schermo fluorescente di dispositivi a raggi x (come il Rayxar oggetto di questo thread), ma nel corso delle olimpiadi di Berlino del 1936 fu utilizzato come luminosissima ottica da proiezione per proiettare le immagini televisive che la "superiore tecnologia nazi" aveva consentito di girare durante l'evento; dal momento che buona parte delle tecnologie alla base delle riprese video di Berlino 1936 erano state messe a punto dalla Allgemenine Elektrizitaets Gesellschaft, azienda molto "collusa" col Ministero delle Poste (che le commissionerà anche i dispositivi UHU, sotto la sua supervisione), queste avveniristiche proiezioni video erano destinate a grossi papaveri di questo Ministero.

C'era poi anche il Summar 150mm f/0,85, usato sia come ottica per fluoroscopi sia per riprese notturne da aerei militari (Paul Coeln ne ha avuto un esemplare in vendita).

Adesso smetto, non voglio sulla coscienza la responsabilità di un acquisto impulsivo :D

Comunque, tornando alla tua dicotomia fra volo di Icato e cruda realtà, credo che il luminoso più "realistico" resti il Canon EF 50mm f/1,0 L: un f/1,0 che focheggia grazie al motore USM fino a 0,6m, con lenti flottanti, e garantisce a tale apertura un campo da 43mm di diametro ad oltre 40mm dalla lente posteriore: questo è il vero goal; è infatti "facile" (si fa per dire) prendere una base Ernostar con enorme pupilla di entrata e concentrare progressivamente il fascio fino ad avere un campo da 10mm di diametro focheggiato ad 1mm dalla lente posteriore, altra cosa è garantire lo spazio retrofocale per l'uso reflex, un angolo di campo anastigmatico adeguatamente ampio ed un formato d'immagine sufficiente per risultati di qualità.

Ciao Marco
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PIERPAOLO
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e..........anche se Canon è un'Icaro dalle ali grosse e corazzate, anch'essa ha dovuto soccombere alle dure leggi non della tecnica ma dell'economia, togliendo quest'ottica di prestigio dal catalogo, dove è durata relativamente poco, com prezzi, per Canon, stratosferici e produzione limitata.
L'avesse marcata con un altro nome.....magari c'era la fila per gli ultimi 1000 esemplari||
Pierpaolo


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tempo fa su History Channel ho visto i programmi televisivi tedeschi anni 39/40, ma si parlava di ricette per le Frauen (anticipazione e lungimiranza in attesa della Prova del Cuoco....), niente, purtroppo sulle Olimpiadi
Manuel
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se posso permettermi un commento atecnico, qui dentro di gente preparata ne avete un bel pò, ma su certi argomenti il Cavina ammazza la partita. Porca vacca, Marco, potresti farmi la supercazzola e io penderei comunque dalle tue labbra!
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Marco Cavina
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L'ultima supecazzola la riservai ad un'anziana insegnante di storia e geografia, alle scuole medie: per errore avevo portato storia - invece c'era geografia - e fui pure interrogato alla cattedra... MI chiese una descrizione morfologica de Borneo, ed io - con una faccia di bronzo da antologia - le spifferai i monti e fiumi immaginari descritti da.... Emilio Salgari nei suoi romanzi su Sandokan, la tigre della malesia ! (SIC!)

L'insegnante, evidentenemte a sua volta poco preparata sul Borneo, non fece una piega. Tempo dopo ebbe a dire, anche se la cosa sembra impossibile, che quella fu la migliore interrogazione di geografia di quell'anno, non mia ma di tutta la classe... :grin: :grin: :grin:

Per tornare al Rayxar, ho analizzato la EVIL Panasonic GF1, e - se Dio ci assiste - svitando la ghiera in plastica arancione che fissa il nocciolo di lenti posteriore (e bloccando quest'ultimo con adesivo riposizionabile), il cannotto sporgente dovrebbe passare di misura nel tunnel circolare che inscrive il sensore; in condizioni standard l'arretramento possibile dovrebbe comportare un tiraggio di 1,5mm superiore a quello richiesto su infinito, ma basta fresare un poco la montatura per arrivarci. Peccato che non abbia una micro 4/3 per provare dal vivo.

Un ulteriore impiccio deriva da due particolari caratteristiche delle "imaging lenses" usate nei fluoroscopi a raggi X: lo schermo secondario del fluoroscopio (dal quale il tandem di obietti acquisisce l'immagine) presenta un output con una gamma di lunghezze d'onda della luce molto ristretta (simile a quella della lampada P20): ha un picco al 100% sui 540nm (giallo-verde), decadendo al 50% con uno spostamento di +o- 90nm e ad appena il 10% spostandosi di altri +o- 110nm; quindi questi obiettivi non sono acromatizzati sulla white light ma su una ristretta banda nel giallo/verde; inoltre, certi tubi video di acquisizione introducono una vistosa distorsione che - in alcuni casi - veniva compensata sull'imaging lens introducendo in sede di calcolo una distorsione uguale e contraria; quindi, salvo rari esempi di ottiche perfettamente corrette (destinate forse ad output video che non richiedevano compensazione), la maggoranza di questi esemplari presenta una distorsione nell'ordine del 7-8% !

Insomma, vita dura...

Ciao Marco
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Marco Cavina
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Per completare degnamente l'informazione su questa categoria di "imaging lenses" per tubo video e luminosità f/0,75, allego gli MTF di un equivalente obiettivo Rodenstock, il TV-Heligon 50mm f/0,75. Come si può notare la copertura sulla diagonale del formato è di appena 6,5 +6,5 = 13mm, ma il 30-40% di MTF @ 40 cicli/mm ed apertura f/0,75 sono riferimenti lusinghieri.

Ciao Marco
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TV-Heligon-50mm-0,75-MTF-@-0,75.gif
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Marco Cavina
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...e questo è quello che si otterrenne applicando il Rayxar E 50mm f/0,75 alla Leica M8 e - teoricamente - mandando in battuta il barilotto contro la baionetta, lasciando che il piccolo cannotto di lenti posteriore rientri nel corpo: anche così il tiraggio è comunque eccessivo, e la messa a fuoco - da stimare ad occhio, cosa impossibile con f/0,75 - è a circa 0,4m dal soggetto.

Lo scatto allegato è a fuoco, ovviamente, solo per "culo"; soggetto: la mia mano dx, mentre la sx teneva con due dita l'obiettivo inserito nel corpo macchina e con un terzo provvedeva allo scatto.

Si nota che la copertura di formato è insufficiente, ma comunque superiore a quella della stragrande maggioranza degli omologhi obiettivi r-ray f/0,75.

Le foto che si vedono in giro e che ritraggono soggetti umani a medie distanze sono state ottenute con un esemplare pesantemente fresato e modificato.

ciao Marco
Allegati
Rayxar-50mm-0,75-and-Leica-m8-@-0,75.jpg
Rayxar-50mm-0,75-and-Leica-m8-@-0,75-crop.jpg
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NatRiscica
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Io a Marco darei immediatamente il Nobel!
Ha ben ragione chi ha sottolineato lo spessore di Marco.

Marco, in tuo onore tutta la Santissima Trinità!
::rub ::nat ::smilem
:lol:

Nat
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Marco Cavina
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NatRiscica ha scritto:Marco, in tuo onore tutta la Santissima Trinità!
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Nat
Uhmmm, una volta era di moda "Il bello, il brutto e il cattivo", questi invece come li vogliamo denominare? :D

Marco
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luca rubbi
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Beh, io qui faccio sicuramente il brutto !!!
Comunque era il buono, il brutto e il cattivo, per cui i posti sono automaticamente assegnati.
Il cattivo non può essere che lui...

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Luca
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Salve a tutti sono nuovo e aprofitto subito di voi: avendo anch'io un Delf 50mm in attesa di come/dove adattarlo
mi chiedevo se la nuova Sony Nex potesse servire alla bisogna. Ed eventualmente a chi rivolgersi per l'adattamento
(solito Lolli?)
Grazie
Aldo
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Marco Cavina
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Ciao; considera che per il fuoco all'infinito la lente posteriore deve stare a 3-4mm dal sensore e che il formato consentito dall'obiettivo copre a stento il formato micro 4/3; inoltre, essendo un obiettivo con coniugata perfettamente telecentrica, il diametro della lente posteriore coincide praticamente con quello del cerchio di copertura che inscrive il formato, quindi il pozzetto delle EVIL micro 4/3 non lascia passare la ghiera di plastica arancione che fissa l'ultimo nocciolo ottico (ammovibile), ed occorre svitarla, bloccando l'ultimo gruppo di lenti con qualche adesivo; anche così, e considerando un tiraggio di 20mm dalla flangia della baionetta al sensore, credo che occorra fresare comunque la montatura dell'obiettivo di qualche mm, senza considerare che comunque è assente qualsivoglia dispositivo di messa a fuoco.

Alla luce di tutto questo penso che sia meglio rivolgersi a gente veramente esperta e quotidianamente avvezza a questi problemi, e Lolli credo che sia il più indicato (se non hai troppa fretta).

Ciao Marco
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Grazie della risposta, mi sono accorto chi il mio Delft è privo dell'anello arancione, che funzione ha?
saluti
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Marco Cavina
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Serve a tenere in sede l'ultimo gruppo di lenti collate, che è semplicemente appoggiato in battuta nella sua sede (probabilmente erano disponibili diversi noccioli posteriori intercambiabili per adattare la curvatura di campo della coniugata posteriore a vari tubi video), ed è di colore arancio fluo perchè è standard internazionale indicare i componenti delegati allo sbloccaggio di qualche particolare in questo colore, per una rapida identificazione.

Considera comunque che quest'obiettivo è stato prodotto per ben più di 20 anni, ed è possibile che esistano varie serie con modifiche alla montatura: prova ad "afferrare" l'ultima lente dell'obiettivo (senza ghiera dovrebbe sporgere) e a tirare in asse verso l'esterno: se il nocciolo di lenti collate non si sfila con una certa facilità, può darsi che nel tuo modello sia fisso e che la ghiera arancio non sia semplicemente prevista.

Ciao Marco
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rubes
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Marco in versione normale.
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Marco Cavina
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