Meglio la tua che quella di Bresson....la tua e' un'attimo fuggente,la SUA e' un'attimo costruito...
Uso del 18 mm magistrale,sembra il frame dii un film senza tempo.
Omaggio (modesto) a Cartier-Bresson [Fotografia]
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
E' risaputo che non sono un bressoniano, ma la tua foto mi piace, bella!
Complimenti!
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perche' c'e' tanto da capire?Roberto ha scritto:Non capisco, avrebbe chiesto alla bimba di correre passando sul quadrato illuminato dal sole?Vittorio ha scritto: (...) la SUA e' un'attimo costruito...
il suo attimo fuggente e' teorizzato e ampiamente costruito,cio' non toglie valore all'immagine,ma di sicuro non e' l'attimo fuggente e irripetibile che si vuol far credere....sono foto manieristiche,ovviamente di grande livello.
ps: tutta la fotografia e' piena di queste cose,diciamo che ad un certo punto il fotografo famoso con un certo entourage al seguito diventa piu' regista che fotografo.
Vittorio, sono commosso dal tuo commento - come potrei non esserlo? - ma preferisco mantenere il senso della misura. Nell'immagine di Cartier-Bresson ci sono almeno due elementi, fra loro connessi, che la rendono magica e che, purtroppo, mancano nella mia. Il primo è certamente il quadrato di luce che crea intorno alla bimba uno spazio autonomo dove la sua gioia di vivere si può esprimere liberamente. Il secondo è il contrasto fra questa libertà e la presenza oppressiva degli edifici coircostanti. Peraltro, neanche io credo che Cartier-Bresson abbia chiesto alla bimba di recitare...
Grazie comunque!
Paolo
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Paolo
Paolo Viviani
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/
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Cartier Bresson e' stato uno dei miei primi amori,ho letto libri,visitato mostre sia in italia che all'estero,intrecciato varie discussioni negli anni con altrettanti appassionati,poi una volta digerito sono passato ad altro,ma la grandezza del fotografo non si discute.
A tutt'oggi diverse sue fotografie teorizzanti l'attimo fuggente,o se volete la purezza dell'atto fotografico descritta bene nel libro "lo zen e la fotografia", sono allo studio di vari critici per verificarne l'autenticita',non sono poche le foto del maestro che fanno storcere il naso creando dubbi sull'effettiva istantaneita' dello scatto,un po' come il miliziano di Capa per intebnderci,il fatto che siano costruite o meno non tolgono nulla al messaggio,ma forse al sapore mistico del momento,ma francamente molti di noi hanno scattato migliaia di fotografie,quante volte e' capitato il caso eclatante di combinazione,luce,inquadratuira movimento,soggetto,racconto,il tutto perfettamente unito in una frazione di secondo?
Sai come la penso io su quella foto li'??
Bresson si trovava a Roma e stava passeggiando per i viottoli piu' caratteristici della citta',alche' nota la combinazione delle ombre sul selciato,decide a quale ora l'ombra sarebbe stata di suo gradimento ,ritorna al momento propizio prende una bambina del posto e la invita a correre in quella direzione esortandola a mimare il salto quando fosse nel quadrato di luce,ovviamente col volto ed il sorriso rivolto al fotografo,oltretutto avra' anche fatto piu' scatti,sai' come' ......ed il gioco e' fatto.
tutto perfetto ,tutto quadra.
ah,anche Doisneau per me faceva cosi'....
un saluto
Vittorio
A tutt'oggi diverse sue fotografie teorizzanti l'attimo fuggente,o se volete la purezza dell'atto fotografico descritta bene nel libro "lo zen e la fotografia", sono allo studio di vari critici per verificarne l'autenticita',non sono poche le foto del maestro che fanno storcere il naso creando dubbi sull'effettiva istantaneita' dello scatto,un po' come il miliziano di Capa per intebnderci,il fatto che siano costruite o meno non tolgono nulla al messaggio,ma forse al sapore mistico del momento,ma francamente molti di noi hanno scattato migliaia di fotografie,quante volte e' capitato il caso eclatante di combinazione,luce,inquadratuira movimento,soggetto,racconto,il tutto perfettamente unito in una frazione di secondo?
Sai come la penso io su quella foto li'??
Bresson si trovava a Roma e stava passeggiando per i viottoli piu' caratteristici della citta',alche' nota la combinazione delle ombre sul selciato,decide a quale ora l'ombra sarebbe stata di suo gradimento ,ritorna al momento propizio prende una bambina del posto e la invita a correre in quella direzione esortandola a mimare il salto quando fosse nel quadrato di luce,ovviamente col volto ed il sorriso rivolto al fotografo,oltretutto avra' anche fatto piu' scatti,sai' come' ......ed il gioco e' fatto.
tutto perfetto ,tutto quadra.
ah,anche Doisneau per me faceva cosi'....
un saluto
Vittorio
La mia supposizione: il buon "Enrico" si è trovava in quel quartiere di Roma, con il quadrato soleggiato e la bimba che correva in lungo e in largo, "vede", previsualizza la FOTO (ed in questo a mio avviso consiste la vera grandezza di un fotografo), a quel punto si apposta ed aspetta, sperando che prima o poi la bimba passi dove lui vuole, a quel punto CLICK.
Per quanto riguarda Doisneau è sicuro che abbia fatto, magari non sempre ma sicuramente alcune volte, come tu pensi: il famoso bacio è, per sua stessa ammissione, una messa in scena. Aveva perso l'attimo (ma, insisto, aveva visto la FOTO) e così chiese alla coppia di ribaciarsi...semplice no?
Per quanto riguarda Doisneau è sicuro che abbia fatto, magari non sempre ma sicuramente alcune volte, come tu pensi: il famoso bacio è, per sua stessa ammissione, una messa in scena. Aveva perso l'attimo (ma, insisto, aveva visto la FOTO) e così chiese alla coppia di ribaciarsi...semplice no?

Ciao
Roberto
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- mauro ruscelli
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Per Doisneau non e' cosi' ci sono i provini a confermarlo e li ho su qualche libro.Roberto ha scritto:La mia supposizione: il buon "Enrico" si è trovava in quel quartiere di Roma, con il quadrato soleggiato e la bimba che correva in lungo e in largo, "vede", previsualizza la FOTO (ed in questo a mio avviso consiste la vera grandezza di un fotografo), a quel punto si apposta ed aspetta, sperando che prima o poi la bimba passi dove lui vuole, a quel punto CLICK.
Per quanto riguarda Doisneau è sicuro che abbia fatto, magari non sempre ma sicuramente alcune volte, come tu pensi: il famoso bacio è, per sua stessa ammissione, una messa in scena. Aveva perso l'attimo (ma, insisto, aveva visto la FOTO) e così chiese alla coppia di ribaciarsi...semplice no?
Ha provato a farli baciare ovunque, anche su un tram, erano due modelli.
Mauro
Instagram: @mauroruscelli
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Evidentemente Doisneau non l'ha raccontata tutta in questa intervista rilasciata a Frank Horvart: "(...) Quindi io fermo le persone e gli dico: "Vi ho visto passare là, vorreste gentilmente ricominciare a baciarvi?" È stato il caso degli innamorati dell'Hôtel de Ville, che hanno ripetuto la scena (...)"
Ciao
Roberto
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Il libro e' questo allego anche la foto dei provini
http://theonlinephotographer.typepad.co ... books.html
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Mauro
Instagram: @mauroruscelli
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Grazie Mauro, davvero molto interessante; un volume che aggiungerò sicuramente alla mia biblioteca fotografica. Tra l'altro avevo sempre creduto che in quel periodo Doisneau usasse esclusivamente la Rolleiflex, mentre la rettangolarità dei provini dimostra il contrario.
Come dice il Cavina "C'è sempre qualcosa oltre: continua a cercare"
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Ciao
Roberto
Roberto
Vorrei tanto vedere il fotogramma prima e quello dopo di questo famoso scatto bressoniano della Gare St. Lazare....


Vittorio, stavo giusto pensando a quel negativo, davvero un caso di telepatia.
Due cose mi hanno sempre incuriosito: innanzitutto non ho mai capito perchè la parte forata sia solo su un lato e non da entrambi, ma soprattutto... ma HCB non era quello che avrebbe messo alla ghigliottina chiunque si fosse permesso di riquadrargli un negativo?
E' ben noto il suo credo, il fotogramma deve essere riprodotto per intero, lui rifiutava di "tagliare" i negativi, almeno così diceva. Però... se si guarda bene il negativo ed il positivo, mi pare ben chiaro che qualche eccezione l'ha fatta anche lui. O no?
Per quanto riguarda il tuo dubbio Vittorio, sono sicuro che nei fotogrammi prima e dopo troveremmo tante persone che saltano su quella pozzanghera (è risaputo che HCB sapesse aspettare per ore, come il più paziente dei pescatori), ma non sono sicuro che troveremmo sempre lo stesso signore. Ma magari sono troppo ingenuo. E comunque, come dicevamo prima, questo non toglie che lui ha saputo vedere quella foto, ed era il 1932...
Due cose mi hanno sempre incuriosito: innanzitutto non ho mai capito perchè la parte forata sia solo su un lato e non da entrambi, ma soprattutto... ma HCB non era quello che avrebbe messo alla ghigliottina chiunque si fosse permesso di riquadrargli un negativo?
E' ben noto il suo credo, il fotogramma deve essere riprodotto per intero, lui rifiutava di "tagliare" i negativi, almeno così diceva. Però... se si guarda bene il negativo ed il positivo, mi pare ben chiaro che qualche eccezione l'ha fatta anche lui. O no?
Per quanto riguarda il tuo dubbio Vittorio, sono sicuro che nei fotogrammi prima e dopo troveremmo tante persone che saltano su quella pozzanghera (è risaputo che HCB sapesse aspettare per ore, come il più paziente dei pescatori), ma non sono sicuro che troveremmo sempre lo stesso signore. Ma magari sono troppo ingenuo. E comunque, come dicevamo prima, questo non toglie che lui ha saputo vedere quella foto, ed era il 1932...
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Ciao
Roberto
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