Grazie Giusy!
Seconda puntata? Chissà! Passo spesso e volentieri da quel quartiere, mi sembra l'ultimo depositario di una umanità operosa, segnata dalla fatica ma vitale, in una cittadina che sta perdendo la sua anima.
[Un racconto per PB] Quel che resta del borgo…
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
- carlo riggi
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Ciao
Carlo
Carlo
Forse un pò troppa fretta nel portare a casa il risultato o forse era proprio questo che intendevi quando hai lanciato l'idea, buone foto (non poteva esser diversamente) ma debole il complesso.
Ciao
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Riccardo
riccardox.2@libero.it
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
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- carlo riggi
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Fretta, forse. La comune consegna era produrre un racconto e io ho provato a farlo nel primo tempo libero che ho avuto. Il borgo marinaro è l'argomento su cui mi sono applicato. La priorità era il racconto. Se la priorità fosse stata il borgo, ci sarebbero voluti ben altro tempo e applicazione. Ma magari non avrei scelto un racconto in 10 immagini come strumento. Forse il doppio di foto, o forse una sola di sapore più evocativo.
Grazie Riccardo!
Grazie Riccardo!
Ciao
Carlo
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- Giuseppe Mosconi
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Vado un pò controcorrente: classicamente realizzato e per questo "deboluccio" come ha scritto anche Riccardo. Come abbiamo già letto, anche la storia e ciò che si conosce del fotografo porta a una valutazione del lavoro che propone di volta in volta. Classicamente realizzato perchè ci sono le foto che tutti noi potremmo fare per raccontare un borgo marinaro con l'esclusione della sesta e della settima foto che mi sembrano più un guizzo intimista (tuo) di cui sento la mancanza nella proposizione delle altre. Deboluccio perchè non ti ci riconosco per come ti posso conoscere attraverso le tue precedenti foto. Non ci sento "esplorazione emotiva", quasi una sorta di indecisione, sospensione.
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."
http://www.flickr.com/photos/gimo/
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- carlo riggi
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Caro Giuseppe, queste prime considerazioni costituiscono già degli importanti elementi di riflessione. Sulla fretta, come diceva Riccardo, ma anche sulla difficoltà di adattarsi a dei vincoli precisi. Cosa che può essere legata ad una mia scarsa attitudine a lavorare "su commissione". La scelta del racconto classico faceva parte della consegna, e a quella mi sono attenuto.
Questi thread nascono come "palestra" più che come "galleria", e per questo vanno considerati totalmente aperti ad ogni critica e a ogni suggerimento.
Più tardi, da casa, inserirò una foto che forse rappresenta meglio l'emozione che ho provato quel pomeriggio (il primo dei due in cui ho scattato queste foto). È una foto che sento molto intima, ma ancora troppo giovane perché ne comprenda il reale valore. Non so, inoltre, quanto sarebbe stata funzionale al racconto. Mentre per me, intimamente, insieme a quella del bar "racconta" tutto.
Grazie!
Questi thread nascono come "palestra" più che come "galleria", e per questo vanno considerati totalmente aperti ad ogni critica e a ogni suggerimento.
Più tardi, da casa, inserirò una foto che forse rappresenta meglio l'emozione che ho provato quel pomeriggio (il primo dei due in cui ho scattato queste foto). È una foto che sento molto intima, ma ancora troppo giovane perché ne comprenda il reale valore. Non so, inoltre, quanto sarebbe stata funzionale al racconto. Mentre per me, intimamente, insieme a quella del bar "racconta" tutto.
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Ciao
Carlo
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- marco palomar
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- Iscritto il: mar dic 16, 2008 12:47 pm
C'è qualcosa che non mi convince in questa serie pur fatta di immagini singolarmente molto buone o ottime come la 3a o la 9a, forse ci sono troppi temi affrontati assieme: il lavoro, il dopolavoro, la religione, il mare, tre gambe, il tavolino...
Ciò detto complimenti perché so, per esperienza personale, quanto sia difficile esprimersi nell'ambito di un "compitino" forumistico. Io sto a caro amico, come al solito per me in questi casi: senza idee e senza foto, più che altro pronto a rovistare la lanetta nell'ombelico...
Ciò detto complimenti perché so, per esperienza personale, quanto sia difficile esprimersi nell'ambito di un "compitino" forumistico. Io sto a caro amico, come al solito per me in questi casi: senza idee e senza foto, più che altro pronto a rovistare la lanetta nell'ombelico...
ma guarda un po'
- carlo riggi
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Troppi temi, vero. Ma poi altri ne mancano... Come si fa?
Forse che il racconto più esaustivo sia davvero quello di un unico, semplice respiro emotivo? E non è proprio ciò che definiamo, non sempre elogiativamente, "autoriale"?
Grazie Marco!
Forse che il racconto più esaustivo sia davvero quello di un unico, semplice respiro emotivo? E non è proprio ciò che definiamo, non sempre elogiativamente, "autoriale"?
Grazie Marco!
Ciao
Carlo
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- simone toson
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- Iscritto il: lun mag 07, 2012 2:54 pm
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Quoto in pieno Gianluca.Gianluca.Monacelli ha scritto:Caro Carlo, qui cè gran parte del tuo stile senza la tensione del metafisico. Complimenti riesci a restituire in alcune la vicinanza con gli uomini del mare.mauro ruscelli ha scritto:Cavolo io non ho ancora fatto nemmeno una foro, e sono pure a corto di idee, grrrr
In queste foto rivedo il tuo stile e si respira aria di mare.
Se proprio posso permettermi un piccolissimo appunto, la prima foto, seppur funzionale al racconto, toglie un filo di romanticismo.
Ma proprio per trovare il pelo nell'uovo.
Belle.
- carlo riggi
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- Iscritto il: gio giu 25, 2009 10:38 pm
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Grazie Simone!
Nelle 10 volevo includerne almeno una che esplicitasse l'idea del porticciolo turistico incombente. Tra le varie ho scelto quella, ma forse non è la più efficace.
Nelle 10 volevo includerne almeno una che esplicitasse l'idea del porticciolo turistico incombente. Tra le varie ho scelto quella, ma forse non è la più efficace.
Ciao
Carlo
Carlo
- simone toson
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- Iscritto il: lun mag 07, 2012 2:54 pm
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Si, l'avevo capito. E' che in tutte le foto si respira un'atmosfera antica, poetica e quei motoscafi stonano un pochino.
Comunque OK, è un racconto con una sua logica, quindi giusto che ci siano.
Comunque OK, è un racconto con una sua logica, quindi giusto che ci siano.
- carlo riggi
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- Iscritto il: gio giu 25, 2009 10:38 pm
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Ecco il mio reportage "alternativo". Queste sono le foto che forse rappresentano meglio il mio stato d'animo in quella situazione.
Le mostro, anche se ancora non sufficientemente "digerite".
Nella mia idea di fotografia questo tipo di immagini surclassa molte di quelle più descrittive dell'altra serie, ma va ugualmente bene se il committente chiede un "racconto"?
01

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06

07

Le mostro, anche se ancora non sufficientemente "digerite".
Nella mia idea di fotografia questo tipo di immagini surclassa molte di quelle più descrittive dell'altra serie, ma va ugualmente bene se il committente chiede un "racconto"?
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Ciao
Carlo
Carlo
-
- Messaggi: 3739
- Iscritto il: lun ott 22, 2007 5:20 pm
Per quanto mi riguarda, questa serie "è" Carlo Riggi.
La prima, seppure di alto livello e pur riconoscendo lo stile Riggi nelle inquadrature e in certi soggetti, la vedo più forzata a rimanere dentro un canovaccio che non è il suo. Quasi timido. Come se si fosse preoccupato di non piacere al committente avesse eventualmente scattato come solitamente e naturalmente è nelle sue corde
Cosa che, libero di fotografare (raccontare) come gli confà, è invece successa in questa seconda bellissima serie
Se dovessi infatti chiedere a Carlo Riggi di raccontarmi, ad esempio, la Montagna non pretenderei di ricevere delle foto "rassicuranti" sul fatto che rappresentino effetivamente la montagna (che sia, quindi, riconoscibile) ma lo sceglierei proprio per la sua capacità di intepretarla: dentro le sue corde.
Avrei sicuramente un risultato apprezzabilissimo. Potrei azzardare anche scioccante, per certi versi. Sicuramente originale.
In sintesi
la prima è certamente Riggi, però...
la seconda è Carlo Riggi. E basta
"L'alternativo", nel caso, era il primo reportage.
Questa la mia impressione
A
La prima, seppure di alto livello e pur riconoscendo lo stile Riggi nelle inquadrature e in certi soggetti, la vedo più forzata a rimanere dentro un canovaccio che non è il suo. Quasi timido. Come se si fosse preoccupato di non piacere al committente avesse eventualmente scattato come solitamente e naturalmente è nelle sue corde
Cosa che, libero di fotografare (raccontare) come gli confà, è invece successa in questa seconda bellissima serie
Se dovessi infatti chiedere a Carlo Riggi di raccontarmi, ad esempio, la Montagna non pretenderei di ricevere delle foto "rassicuranti" sul fatto che rappresentino effetivamente la montagna (che sia, quindi, riconoscibile) ma lo sceglierei proprio per la sua capacità di intepretarla: dentro le sue corde.
Avrei sicuramente un risultato apprezzabilissimo. Potrei azzardare anche scioccante, per certi versi. Sicuramente originale.
In sintesi
la prima è certamente Riggi, però...
la seconda è Carlo Riggi. E basta
"L'alternativo", nel caso, era il primo reportage.
Questa la mia impressione
A
- marco palomar
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- Iscritto il: mar dic 16, 2008 12:47 pm
ma che stiamo scherzando? La seconda serie tutta la vita! Ma io credo che la seconda serie "racconti" molto di più della prima! E non parlo soltanto del suo autore... Nella seconda serie ci sono più situazioni, più realtà, più vita che nella prima, che è molto più "rappresentazione"
ma guarda un po'
Un committente che chiede un "racconto" a Carlo Riggi non può aspettarsi altro che questo! Applausi!
Ciao
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Riccardo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
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Manuel Alvarez Bravo
- marco palomar
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- Iscritto il: mar dic 16, 2008 12:47 pm
PS: sarà durissima...
ma guarda un po'