Le età difficili

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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carlo riggi
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agrisi ha scritto:E poi si sa che le foto tutte sfuocate o mosse sono come le nuvole meno ci si capisce e più si trovano dentro gli indiani a cavallo, mica da stare tanto lì.

scusatemi se scrivo come penso
Ci mancherebbe che non scrivessi come pensi. Ti ringrazio per questo.
Ma nel merito non sono completamente d'accordo con te. Non è proprio che nelle nuvole, o nelle macchie, meno ci si capisce e più si vede. Se quei segni non possiedono una propria forza evocativa intrinseca, se sono solo fuliggine indistinta, hai voglia di proiettarci le tue immagini mentali. Assomiglierebbero molto a un'allucinazione o a un delirio, risponderebbero a logiche del tutto autoreferenziali.
E' quando il segno ti ghermisce, ti inquieta, ti cattura, evoca e non mostra, vela ma lascia trasparire l'enigma, insomma è lì che puoi venire trascinato in un flusso di pensiero e sentire che il campo di emozioni che stai arando, pur autonomo, è per qualche verso condiviso con le intenzioni dell'autore o con le intenzioni dell'opera.
Poi, ci sta che questa specifica foto a te non dica nulla, e ci mancherebbe.
Bella però l'immagine degli indiani a cavallo, sa molto di libertà, di nuove frontiere, di identità affermate e negate. Sa molto di di adolescenza...

Grazie, ciao
Carlo
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Vittorio
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Carlo a pensarci bene aveva ragione zio Anselmo quando recitava pressapoco cosi'

"non c'e' nulla di più fastidioso dell'immagine nitida di un concetto sfocato"


tu hai fatto l'esatto contrario....e secondo me regge per questo.
agrisi
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Io ho paura che sia una ricetta mettere cose sfuocate ma che siano persone difatti nella nuvola mai che uno veda la calandra di una ferrari, nella nuvola e nelle montagne. A noi piace di riconoscere le persone in mezzo al putiferio perchè ci da pace e possiamo fare anche finta che pensiamo tantissimo.

buongorno
ALESSANDRO
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mauro ruscelli
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la presenza della figura umana aiuta le interpretazioni emotive, in fin dei conti noi abbiamo bisogno di aiuto, rispetto alle semplice riproduzione della realta, proprio per rappresentare stati d'animo.
Ci sono autori come Ackermann che usano molto questa tecnica di sfuocare persone e volti per rappresentare altro

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anche in pittura visto spesso ti piace il paragone

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Mauro

Instagram: @mauroruscelli
logu
Arrivo in ritardo sul Thread, sorry.
Intanto complimenti per l'immagine, bellissima.
Andando oltre lo sfocato, qui si leggono tanti dettagli, dalla posa, all'abbigliamento, il nascondersi dietro a quel muro.

Lo sfocato in questo caso, a mio parere, è una forma di delicatezza, di pudore residuo, e ci sta bene.

Mi associo inoltre a tutta la discussione su morale, ideologie, etc..

Azzeccato il paragone con Bacon

Bravo Carlo.
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carlo riggi
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Vittorio ha scritto:Carlo a pensarci bene aveva ragione zio Anselmo quando recitava pressapoco cosi'

"non c'e' nulla di più fastidioso dell'immagine nitida di un concetto sfocato"
Sacrosanta verità!

Grazie, ciao
Carlo
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carlo riggi
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mauro ruscelli ha scritto: anche in pittura
Due esempi preclari.

Ciao
Carlo
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carlo riggi
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logu ha scritto:complimenti per l'immagine, bellissima.
Grazie Lorenzo!

Ciao
Carlo
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