La difficoltà nel raggiungimento dell scopo, non è, all' atto pratico, un valore aggiunto alla qualità o alla bellezza di una fotografia.marco palomar ha scritto:puzza sotto il naso? Di fissaggio, me ne deve essere rimasta un po'.
Domanda non retorica. Hai mai provato a fare una stampa da mostra in camera oscura?
Io sì, e so cosa vuol dire stare ore ed ore in camera oscura per tentare di tirare fuori una sola unica stampa decente, buttando fogli su fogli di costosa baritata nel tentativo di eliminare dei difetti minimi, nati dalle distrazioni più varie e banali (senza neanche la "storia" per poter tornare indietro), e poi dover confrontare due stampe che differiscono tra loro di un niente e scegliere la migliore per quella minima differenza, e poi comunque non essere mai completamente soddisfatti del risultato.
Chiunque non l'abbia fatto (compreso me, prima di iniziare) può pensare che quella minima differenza e quella perenne insoddisfazione siano fisime, e che tutta la fatica fatta in fondo si possa considerare sprecata.
Siccome ci lavoro anche io con PS posso dirti con assoluta certezza che il raggiungimento in camera chiara di un livello minimo di correttezza o presentabilità di una immagine è enormemente più facile e veloce, e che oltre un certo livello, quando ci si avvicina alla fine-art, sia in camera oscura che in camera chiara, la differenza non la fanno più le intenzioni più o meno buone, ma la fanno cultura, esperienza e conoscenza materiale, non virtuale, del processo.
Una foto rimane splendida sia se ci ho lavorato 15 minuti sia se ci ho lavorato 3 ore sia se ci ho lavorato 1/125s (ovvero se delego ad altri la PP).
Io nel bagno puzzolente di acidi tossici ed inquinanti ci ho buttato parecchio tempo (e fior di soldoni) per decenni e mai vi tornerei anche perchè posso dedicare più tempo alla mia vera passione che è fotografare ovvero cogliere un attimo.
LA PP me la faccio in ufficio
