TRE FOTOGRAFIE ( f...o )

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

charlie29
Messaggi: 2831
Iscritto il: sab gen 13, 2007 2:39 pm
Località: bologna
...io trovo questo porsi nel ritrattare molto complesso....i 2 o 5 minuti son infinitamente pochi...le distrazioni di chi è ritratto infinite....i pochi scatti ed il tempo che il fotografo concede troppo fugaci....lo dico perchè ho avuto un'esperienza al fianco di massimo e altre....
poi ho studiato un pò,leggendo e cercando notizie in internet la metodologia di avedon e il suo approccio mi sembra d'aver capito opposto....
trovo nei suoi ritratti quello che spesso in tempi ancestrali della fotografia di essa si pensava......gli ruba l'anima o forse gliela strappa con violenza....il ritratto vien fuori di conseguenza al furto....sicuramente ad uno studio di posizioni e dettagli(api,fucili,maglioni....)invidiabile e assolutamente geniale.....ma distante da rilassatezze,giochi,e ammiccamenti!
mi sto ponendo di fronte ad un percorso del genere.....fatico moltissimo a tirarci fuori qualcosa...penso di essere troppo buono per essere così sciacallo....ma voglio persistere un'altro pò...non so nemmeno se l'ho capito,ma voglio insistere sulla mia convinzione!
..tutto muore,è la regola,..ma tutto ciò che muore un giorno tornerà...."
Avatar utente
ulyssesitaca
Messaggi: 2707
Iscritto il: lun dic 11, 2006 11:35 am
Località: BOLOGNA
Contatta:
Complimenti, Carlo, una analisi tagliente e documentata.
Sono d'accordo con te sul fatto che Avedon era ben lungi dal mettere le persone a proprio agio e cogliere un attimo di positiva rilassatezza.
Le sue, erano vere e proprie sedute di psicanalisi e con l'ausilio di metodi ben noti agli esperti del settore (il Rubbi, se vuole parlarne, ha delle consulenze di prima mano), che spesso portano la persona al limite e facendolo ne rivelavano i lati più veri e nascosti.
Cogliendo gli spunti della Arbus, Avedon l'ha secondo me superata, mettendo da parte il freak evidente e rivelando in modo dirompente il freak che c'è in ognuno di noi.

Silenzio.
(Come dopo una poesia di Edgar Lee Masters).
Raffaele
Rispondi