2013, un anno (foto)

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

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R.dox
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luca rubbi ha scritto:... a me non interessa ne essere provocatorio, ne tanto meno fare scandalo...
Credo che la forza espressiva che scaturisce dalle tue foto stia tutta in questa consapevolezza.
Non so se la cosa possa farti piacere ma io non le trovo neppure troppo erotiche, forse è per questo che mi piacciono molto.
Dopo Newton, sull'erotismo in fotografia, non credo ci sia più molto da dire...
Ciao
Riccardo
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Manuel Alvarez Bravo
cliqueur
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Forse stiamo pestando un po' l'acqua nel mortaio. Ma discutere di fotografia non è anche pestare acqua nel mortaio?

Queste sono le fotografie scelte da Luca Rubbi, che ritiene siano le migliori del 2013. Sullo sfondo c'è un fotografo che sicuramente è riuscito a crearsi un profilo ed una riconoscibilità.
Poi, le fotografie singole possono piacere o meno, ma questo fa parte del gioco. Un esempio per tutti, la "crocifissione" di William Eggleston scoperto da John Szarkowski (non sto dicendo che Luca Rubbi sia Eggleston, ma semplicemente che detrattori se ne trovano sempre. Come anche fan).

Come ho scritto in precedenza, non mi piace il gioco dei numeri. E' molto soggettivo. Per esempio la "ormai famigerata" n. 23. Io la trovo buffa, tecnicamente ben fatta ed al limite anche "esponibile" in un contesto appropriato. Ce ne sono altre che mi disturbano di più, per esempio la 5 e la 6. Alcune le trovo banali, come la 4 e la 10. Ma quel che penso io tutto sommato conta poco, e viene contraddetto dalle opinioni di altri, che invece la pensano diversamente.

Se posso fare una critica a Luca, questa riguarda la sequenza ed il raggruppamento delle immagini. Va bene che fanno parte della grande famiglia delle "fotografie rubbiane", ma io - ma io non sono Luca - avrei sottolineato meglio la declinazione dello stile rubbiano, che almeno per me è evidente. Le fotografie non sono solo "creazione", e qui posso essere d'accordo sulla matrice comune. Sono anche "fruizione" da parte dell'osservatore, e qui mi rifiuto di pensare che questa "serie" debba essere fruita tutta allo stesso modo. E se ci pensate bene, pur avendo la stessa matrice, non sono create tutte con lo stesso "movente". Anche dato il coerente rapporto tra Luca ed i suoi soggetti. E' evidente che Luca fotografa suo fratello allo stesso "modo" di Medea, ma non posso pensare che "il movente" ed il "contesto" siano sempre esattamente coincidenti. Mi sembra anzi che non lo sono.

Per quanto riguarda la questione "modelle", si accenna a discussioni che non conosco. Dico solo che il rapporto tra fotografo e modella è quello che la foto mostra a chi la guarda, nella misura in cui quest'ultimo riesce a capirla. Tutto il contesto è ignoto a chi non c'era, quindi il "peso" della comunicazione visiva è tutto sulla immagine stessa.
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_De
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Vittorio ha scritto:
Spero che quanto asserisci qui sopra sia solamente il tuo pesiero o la tua lettura se vogliamo,sia sul quadro che sulla foto,altrimenti devo pensare che sei depositaria della verita' assoluta.
Non scrivo mai "secondo me", la trovo un'inutile ripetizione dell'ovvio.

Vittorio ha scritto:e qui non mi dilungo sulla mia lettura personale del quadro di Courbet perche' entrerei in tediosi sfoggi inutili di cultura,
ma Duchamp ad esempio la pensava come me sull'argomento.
Casomai sei tu a pensarla come Duchamp, essendo la sua idea arrivata prima della tua per mera cronologia.
Entra pure in tediosi sfoggi di cultura, io li voglio leggere, davvero.
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marco palomar
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che poi dicono che il quadro di courbet sia in realtà una porzione di una tela più vasta che ha subito una mostruosa amputazione.
ma guarda un po'
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carlo riggi
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Possibile che abbiano tagliato una flûte...
Ciao
Carlo
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carlo riggi
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luca rubbi ha scritto:è un passito siciliano.
"Passito siciliano" sono io. Quello sembra un Pussyto brasiliano.

Giacché voliamo basso... :)
Ciao
Carlo
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marco palomar
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ma guarda un po'
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luca rubbi
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Questo getta tutto in una nuova luce e da un senso al "pezzo" sotto, guardate la maestria di questo volto con la sua prospettiva scorciata.

Grazie Marco, non ne ero proprio a conoscenza.

Ciao
Luca
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luca rubbi
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Luca A Remotti ha scritto:Forse stiamo pestando un po' l'acqua nel mortaio. Ma discutere di fotografia non è anche pestare acqua nel mortaio?

Queste sono le fotografie scelte da Luca Rubbi, che ritiene siano le migliori del 2013. Sullo sfondo c'è un fotografo che sicuramente è riuscito a crearsi un profilo ed una riconoscibilità.
Poi, le fotografie singole possono piacere o meno, ma questo fa parte del gioco. Un esempio per tutti, la "crocifissione" di William Eggleston scoperto da John Szarkowski (non sto dicendo che Luca Rubbi sia Eggleston, ma semplicemente che detrattori se ne trovano sempre. Come anche fan).

Come ho scritto in precedenza, non mi piace il gioco dei numeri. E' molto soggettivo. Per esempio la "ormai famigerata" n. 23. Io la trovo buffa, tecnicamente ben fatta ed al limite anche "esponibile" in un contesto appropriato. Ce ne sono altre che mi disturbano di più, per esempio la 5 e la 6. Alcune le trovo banali, come la 4 e la 10. Ma quel che penso io tutto sommato conta poco, e viene contraddetto dalle opinioni di altri, che invece la pensano diversamente.

Se posso fare una critica a Luca, questa riguarda la sequenza ed il raggruppamento delle immagini. Va bene che fanno parte della grande famiglia delle "fotografie rubbiane", ma io - ma io non sono Luca - avrei sottolineato meglio la declinazione dello stile rubbiano, che almeno per me è evidente. Le fotografie non sono solo "creazione", e qui posso essere d'accordo sulla matrice comune. Sono anche "fruizione" da parte dell'osservatore, e qui mi rifiuto di pensare che questa "serie" debba essere fruita tutta allo stesso modo. E se ci pensate bene, pur avendo la stessa matrice, non sono create tutte con lo stesso "movente". Anche dato il coerente rapporto tra Luca ed i suoi soggetti. E' evidente che Luca fotografa suo fratello allo stesso "modo" di Medea, ma non posso pensare che "il movente" ed il "contesto" siano sempre esattamente coincidenti. Mi sembra anzi che non lo sono.

Per quanto riguarda la questione "modelle", si accenna a discussioni che non conosco. Dico solo che il rapporto tra fotografo e modella è quello che la foto mostra a chi la guarda, nella misura in cui quest'ultimo riesce a capirla. Tutto il contesto è ignoto a chi non c'era, quindi il "peso" della comunicazione visiva è tutto sulla immagine stessa.
Si Luca, ma come ho spiegato le foto sono inserite nell'ordine con cui sono state postate su flickr, non c'è altro intento che mostrarle, è semplicemente una raccolta, quello che dici tu ha certamente un senso per una mostra o per un libro, ma qui l'intento era un altro, per altro è parziale, al di là del fatto che già oggi ometterei certe cose a favore di altre.
Medea mi ha fatto notare che ho dimenticato la foto che aggiungo ora, semplicemente perché non era stata caricata su flickr, è possibile che ce ne siano altre, aggiungo che ho qualcosa come almeno 2500 scatti in digitale per lo più di nudo che giacciono sul pc e che non ho nemmeno guardato, qui l'unica che appare è quella a colori di Consuelo. E' ragionevole pensare per quanto io non ami il digitale che qualcosa di buono si possa trovare.
Ribadisco questo più che altro è un gioco.

33
Immagine
Leica M6 - Voigtlander Heliar 15/4.5 Asph - XP2

Tra l'altro, al di là sempre dello scatto di Consuelo a colori, tutte le altre foto sono realizzate esclusivamente con 35 o 50 millimetri, almeno questa è col mitico 15, una focale cortissima che ho molto amato e che purtroppo devo vendere visto che non ho più un corpo su cui utilizzarla...

Ciao
Luca
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