Ha parlato il senatore a vita...ma Rubbi, mi faccia il piacere!
Dottor Vidmar la prego abbia pietà di me, non avevo capito...
Non ho proprio scampo!
Ciao
Luca
p.s. Nikita hai ragione questo della "assimetria perfetta" è qualcosa su cui insistere, è un concetto che lo stesso Mario può approfondire ulteriormente se ha tempo o voglia.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti dell'accoglienza per il mio ritorno dalle ferie.
Volendo approfondire il concetto di "asimmetria perfetta", in modo assolutamente non esaustivo, anche perchè per me è un argomento nato in questi giorni, vorrei confrontare le due immagini di Luca.
La seconda ha una perfetta simmetria polare, come il simbolo dello Jin & Yang per intenderci, la sensazione è univoca e conclusiva nella sua rappresentazione, comunica felicità e naturalezza, trova armonia in se, la mente percorre un unico binario. E' una rappresentazione di queste sensazioni in un equilibrio perfetto al suo interno, ma tutto qui termina, e alla lunga stanca per la sterilità che lascia il pensiero che necessiterebbe di un'evoluzione.
La prima foto è asimmetrica: la prima bambina intreccia le braccia dando una sensazione di quotidianità rilassata, di spazi aperti, di prati dove lasciare pascolare liberamente i pensieri, la seconda bambina che lotta guarda il fotografo compiaciuta e soddisfatta, quasi mettendosi per un attimo in posa, e sfoggiando il proprio esibizionismo consentito dal fatto che la rivale è distratta da un terzo personaggio che non appare. La terza bambina tenta di respingere l'intruso caricando la gamba in un movimento bellicoso, la spontaneità della terza bimba si contrappone alla posa della seconda.
In questa foto l'equilibrio è raggiunto al di fuori dell'immagine rappresentata, la mente percorre contemporaneamente 3 binari separati, le sensazioni sono contrastanti e molto ricche e non incasellabili, la fantasia cerca al di fuori del rappresentato la completezza. L'immagine pertanto non può stancare perchè può attingere ad infinite forme al contorno. L'"asimmetria perfetta" potrebbe voler dire che l'immagine attira a se forme e pensieri e sensazioni al contorno per un suo equilibrio che in ogni attimo e in ogni individuo cambia e si arricchisce.
La differenza fra la rappresentazione e l'arte è proprio qui, per me, la prima raffigura un concetto univoco e spiegabile, la seconda è talmente complessa e contradditoria che è inspiegabile, è forma che contiene tutto quello che si vuole.
Nonostante quello che ho detto, penso che l'asimmetria perfetta possa esistere anche quando tutte le componenti siano rappresentate all'interno dell'immagine, in questo caso che appaia: sulla sinistra un ampio prato verde, al centro l'ombra del fotografo, sulla destra una quarta bimba che sta per intervenire, in alto un bosco che fa da quinta. Le sensazioni devono poter correre anche con il visto e non solo con l'immaginato.
In questa foto l'equilibrio è raggiunto al di fuori dell'immagine rappresentata, la mente percorre contemporaneamente 3 binari separati, le sensazioni sono contrastanti e molto ricche e non incasellabili, la fantasia cerca al di fuori del rappresentato la completezza. L'immagine pertanto non può stancare perchè può attingere ad infinite forme al contorno. L'"asimmetria perfetta" potrebbe voler dire che l'immagine attira a se forme e pensieri e sensazioni al contorno per un suo equilibrio che in ogni attimo e in ogni individuo cambia e si arricchisce.
La differenza fra la rappresentazione e l'arte è proprio qui, per me, la prima raffigura un concetto univoco e spiegabile, la seconda è talmente complessa e contradditoria che è inspiegabile, è forma che contiene tutto quello che si vuole.
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Grazie Mario, tutto molto interessante.
Ci medito sù e magari porto anch'io un contributo critico a questo concetto.