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Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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Condor
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Lo scattare in RAW o JPG (do per scontato che tutti sappiano le profonde differenze tra i due formati) dipende dalla finalità ultima della fotografia ovvero se deve essere ottimamente stampata o se deve essere pubblica su web o stampe lowfi e per questo non ha senso parlare di distinzioni professionistiche/amatoriali: se faccio foto per un matrimonio probabilmente sarà meglio scattare in RAW, se scatto esclusivamente per il mondo web o sono un giornalista sportivo/cronaca o faccio fotocazzeggio, andrà bene anche un JPG.

Quando scatto in RAW seguo questo procedimento:

1) scarico e archivio il RAW (con la 5D sono circa 12MB)
2) apro il file con Camera Raw di photoshop CS3 e lo sviluppo a colori cercando di aggiustare al meglio il contrasto, le ombre, le alte luci, lo sharp ecc...
3) converto in BN con il plugin SILVER EFX PRO
4) ulteriori interventi con CS3
5) salvo in TIFF e archivio (quindi ho sempre la copia del RAW originale e di quella elaborata/stampata)

L'utilizzo del plugin mi permette con un solo menù di agire sulle ombre/luci in fase di conversione dal colore, si agire sull'esposizione, simulare pellicole ecc... devo dire un vero grande aiuto che accorcia di molto il lavoro in camera chiara.

Byebye
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massimostefani
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warburg ha scritto:
Trovo divertententissimo questo post estivo ( essendo tra i pro che in questo momento hanno poco da fare) per alcune ragioni . La prima : mi diverte perchè trovo Cristiano che impartisce lezioni di professionalità a tutti ,pur non essendo e NON sapendo nemmeno cosa vuol dire vivere di Fotografia. Se cosi fosse si renderebbe conto che la "professionalità" ammesso che, grazie ai fotoamatori di tutti i tempi e grazie alla melma digitale che ci invade, sia ancora una valida credenziale, non può essere semplicemente ricondotta al modo di processare i file,estremizzando, mi pare chiaro.
Ma qui il discorso diventerebbe fin troppo lungo, verrebbe sicuramente meglio a voce ragion per cui non mi avventuro.
Ehi bello, io sto vivendo anche di fotografia da un paio di anni circa, oltre a fare il mio mestiere di architetto. Ho svolto lavori fotografici su commissione di imprenditori e aziende anche di una certa importanza, sono stato pagato e ho pagato le mie brave tasse allo stato. Non so tu, nè m'interessa. Per il resto, non ho mai scritto che la professionalità si identifichi esclusivamente nel workflow digitale. Ho solo risposto a Font che, a mio parere, si tratta di un passaggio decisivo, impossibile da sottovalutare pena il rimanere in una condizione di fotoamatore, anche bravo ma sempre fotoamatore. E, se leggi bene, capirai che io per onestà intellettuale non mi ritengo davvero un professionista, pur avendo lavorato e lavorando come tale da ogni punto di vista: ho scritto infatti che, dopotutto, sono ancora un fotoamatore, perchè ancora oggi non sono riuscito a dotarmi di tutte quelle metodologie e strumentazioni che caratterizzano un professionista della fotografia. E' proprio perchè molti si lagnano, te compreso, della cosiddetta "melma digitale", che bisognerebbe essere maggiormente attenti e precisi nel considerare le condizioni che portano un metodo di lavoro ad essere aggettivato come professionale o meno. Se c'è la melma digitale, è proprio perchè da un lato moltissimi fotografi improvvisati sguazzano dentro ad una apparente facilità realizzativa, e dall'altro perchè tanti fotografi professionisti della tua generazione non hanno avuto la prontezza di studiare e quindi rimettersi in gioco nel mercato sconvolto dall'ingresso dell'informatica. Conosco molti tromboni che ancora sospirano sui vecchi tempi e poi ti telefonano per chiederti come si "apre" il nef della finalmente acquistata D3. E' questa gente che favorisce "la melma digitale".
Fotografare seriamente è identico in digitale o in analogico. Una banalità difficile da accettare per chi pensava che il mondo fosse finito con la Nikon F5 o con le meravigliose Sinar. Sorvolo anch'io sul tuo grido di dolore verso un mercato che non c'è più. Ah che tristezza! Belli i tempi in cui in ogni paese il professionista faceva tutto, era sempre lui ad essere chiamato, dal matrimonio al delitto, dal libro alla festa paesana al comizio del sindaco. Poi per fortuna tutto è cambiato, e a volte viene chiamato chi sa fotografare e basta. Magari viene pure da lontano, e gli pagano pure il biglietto aereo. Strano questo nuovo mondo...
ciao
c
Grazie per il bello, ad una certa età non può che far piacere :grin: Per il resto è esattamente il tipo di risposta che mi aspettavo, anche perchè non è certamente inedita, ma trita e ritrita, proposta di continuo dai nuovi eroi della nuova generazione che impartiscono lezioni del tipo " non vi siete voluti aggiornare ecc...ecc..."
E come mai ,se non sono indiscreto, l'architetto si è buttato sulla fotografia ?' Crisi dell'edilizia ??
Pura curiosità, senza alcuna malizia. :)
Ciao

MS

ps : nel week end del 3/4 settembre mi sposto di circa 300km per una cerimonia nuziale e pagano pure a me viaggio e pernottamento.
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R.Avedon
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massimostefani
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mauro ruscelli ha scritto:Vorrei anche aggiungere che nel vasto mondo del professionismo ci sono varie categorie a cui interessano cose diverse, alcuni fotografi sportivi che inviano in wi-fi le immagini immediatamente in redazione e per i quali magari il jpg puo' essere importante, ma in genere più e' elevata la committenza più esitono regole ed apettative, gli sposini in genere non hanno diritti e non li considererei in questo discorso, dove a mio avviso parliamo di committenze professionali.
Errore caro Mauro, gli "sposini" hanno il diritto di avere un lavoro perfetto sotto ogni profilo, come qualsiasi altro committente, dal momento che pagano con soldi buoni e, ti assicuro, alle volte è più complicato e difficile che non fotografare un palazzo od una macchina automatica.

MS
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trem
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bon io vorrei solo che tutti questi professionisti o quasi professionisti i simil professionisti abbiano una partita iva e una posizione inps.
vi posto tre esempi di postproduzione su tre diversi lavori, con il file originale in raw, poi fate un po' come meglio credete

allora questo è il raw originale aperto con le impostazioni di default di ACR
lo scatto originale è con D3x e 28 afs

Immagine


la foto a sinistra è aperta a 16 bit con le prime regolazioni di contrasto saturazione e nitidezza, a destra il file finale dove è stata rifatta la cromia, staccato il fondo dal primo piano, cancellato il copricavo tra pavimento e parete, cancellato candeliere, cancellato lampadario in alto a sinistra, radrizzato affresco

Immagine
Ultima modifica di trem il sab ago 28, 2010 5:58 pm, modificato 1 volta in totale.
trem
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altro piccolo esempino con una foto scattata con D200 nel luglio 2007, uno dei primi lavori fatti in digitale,
a sinistra il raw originale, la foto scattata con il 18-70 presenta anche dei brutti ORB.
la foto è stata riaperta ora, convertita in bianco e nero, ora ho un pochino più di conoscenze di photoshop e la foto ha riacquistato una sua dignità
....il soggetto è il divano, non la donna.

Immagine
Ultima modifica di trem il sab ago 28, 2010 6:32 pm, modificato 1 volta in totale.
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ultimo esempino sempre con D3x ottica 24-85 a focale 35

uno dei grandissimi vantaggi nel mio tipo di riprese di lavorare in digitale è di poter rendere degli interni con grande naturalezza usando solo la luce dell'ambiente. In pellicola per tirar su quel velluto nero ci sarebbe voluta un mucchio di luce aggiunta all'interno che avrebbe creato doppie ombre e fatto perdere completamente il senso del luogo

qua sotto tre raw scattati con tre diverse esposizioni, sono stati aperti in diverso modo andando a riprendere certe alte luci e aprendo maggiormente le ombre e soprattutto i neri della poltrona.

Immagine

questa è la foto finale con il taglio per la pagina del catalogo
la foto è stata aperta un po più calda, il candelabro è della foto più scura, lo specchio della foto più chiara, il resto dell'ambiente dell'esposizione di mezzo, della poltrona si sono presi i punti dove erano più segnati i bordi della seduta.

Immagine


mo se ce ancora qualcuno che viene a dire che scattare in raw è inutile, ci si vede all'alba dietro al convento delle carmelitane unpocosì, l'arma è una F3 con il 300
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massimostefani
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Sempre avuto partita iva, posizione inps, tessera cna, camera di commercio ecc...ecc...
Se devo essere sincero, raw o non raw, dovendo scegliere preferirei optare per la prima soluzione, quella pura :) Tutto quel giallo sullo sfondo non mi piace affatto...e mi chiedo : se era tutto cosi giallo come mai, perdona l'ignoranza, non è minimanante apparso nel primo scatto che, ribadisco mi convince assai di più, visto che l'elemento fondamentale è la poltrona azzurra, contornata dagli altri 2 elementi ?? Pura curiosità, per capire, grazie !!
Ciao

MS
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trem
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più giallo, più calda, lo scatto originale è triste
il tono più giallo attorno è più ricco più regale più saturo più solare.
la foto è stata fatta in una giornata nuvolosa e se ci fosse stata una luce più decisa l'ambiente sarebbe stato più così,
ma a parte il come sarebbe stato realmente, e certo la foto definitiva è più carica che non la situazione reale,
l'immagine così è più squillante, appetibile.

per la poltrona nera la dominante è calda per via di quelle lampade accese, la dominante è una via di mezzo credibile tra la luce artificiale e la luce naturale che arriva da due finestre a destra e che illuminano tutta la stanza.
grazie per l'attenta osservazione
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