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Rene' Burri
Inviato: ven giu 01, 2007 10:51 am
da mauro ruscelli
Quando ho cominciato questo mestiere, credevo di poter cambiare il mondo con le mie fotografie, ma ho capito presto che mi sbagliavo. Non e' fare questo mestiere che disillude, sono le persone che in poco tempo ti tolgono ogni illusione. Ma bisogna comunque crederci. Nonostante tutto, sono sempre rimasto ottimista.
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Agli albori della fotografia ci si faceva fotografare con gli abiti della domenica; quando la fotografia e' diventata "mobile", e quindi piu' aggressiva, ha cominciato a catturare i soggetti da un altro punto di vista, non sempre favorevole. In quel momento, si e' verificata una specie di perversione. Si instaura una propagande della violenza: "hai fatto delle belle foto di cadaveri?"
Il clima oggi va dal moralismo al voyerismo. Tuttavia la verita' la si cerca. Ma la verita' dell'uomo si interpreta, non si pou' fotografare facilemente.
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Ho visto delle cose atroci e in quei momenti mi sono detto: " attenzione vecchio mio, oltre a vedere le cose bisogna anche guardarci dentro, con queste immagini si puo' anche gettare polvere negli occhi".
Si combatte quando si fotografa, in situazioni dure, e si lotta di nuovo al ritorno, per difendere la propria liberta' d'espressione ed il proprio punto di vista.
Sito Magnum
Vi segnalo anche lo splendido libro della phaidon

Inviato: ven giu 01, 2007 12:03 pm
da max35mm
Burri è uno dei miei preferiti, ha una delicatezza unica nel trattare anche i temi più scabrosi, non è uno da "morto in primo piano", la guerra per esempio te la fa percepire fotografando quello che succede attorno.
Il libro lo consiglio vivamente

Inviato: ven giu 01, 2007 12:21 pm
da massimostefani
Concordo in pieno sulla tua valutazione Max.....e trovo ulteriore conferma,nelle parole di Burri (caso mai ce ne fosse bisogno) che fare il reporter oltre che essere duro è sempre e comunque prender posizione...
massimostefani
Inviato: ven giu 01, 2007 3:31 pm
da cristian vidmar
Non ho libri di Burri, che conosco praticamente zero, ma vedrò di rimediare. La foto postata da Max è una di quelle che conoscevo e che mi hanno fatto innamorare della fotografia.
Inviato: ven giu 01, 2007 9:00 pm
da seoman
Oltre che Artista-fotoreporter è anche grande ritrattista (Giacometti-Picasso-Che Guevara......) .
Concordo con Max 35 mm.
Burri preferisce un'immagine metaforica o simbolica alla foto choc .
Anche in questo è un Gran Maestro.
Ciao
Sergio
Inviato: ven giu 01, 2007 9:41 pm
da andreamiglio
Il libro è molto interessante anche se l'impaginazione e la riproduzione topografica, a mio avviso non sono delle migliori e forse poco si addicono alle immagini di Burri che, oltre ad essere un maestro indiscusso deve essere soprattutto un grand'uomo: il suo approccio all'immagine, discreto ma nel contempo efficacemente sussurrato senza strilli di gran moda o mero utilizzo del "dramma" rende ogni scatto poesia.
Poi è giustamente anche un'intreressante ritrattista o forse un ricercatore di stati d'animo per immagini...