arrivo x ultimo
Inviato: dom dic 31, 2006 7:16 pm
Ciao Dede,
Il tuo interrogativo del 13.12 us.." perchè fotografiamo? " ha suscitato in me un notevole ed immediato interesse ( come del resto,data la mole e la qualità degli interventi che ne sono seguiti )...a quel tempo seguivo già,su segnalazione di Raffaele,i vostri dialoghi ma, essendo entrato a far parte del gruppo da pochissimo,arrivo ultimo ad esprimere il mio punto di vista.Ho letto con attenzione gli interventi relativi all'interrogativo che ponevi e debbo innanzi tutto complimentarmi con coloro che hanno investito parte del loro tempo,per argomentare,senza banalità,nè supponenza,nè presunzione alcuna la loro posizione.Mi ritrovo,a diversi livelli in ognuno di voi,partendo ovviamente da te...e nonostante si condivida lo stesso interesse,la cosa non è scontata.Ho osservato con attenzione le tue fotografie...le ho trovate immerse nel silenzio..o perlomeno ad esso facevano appello,un silenzio ed una pulizia che ci vengono sottratte,lentamente ma inesorabilmente ogni giorno di più..figure in attesa paziente che l'enigma del loro presente si riveli...geometrie assolute ed inattaccabili alle quali si può soltanto rendere omaggio...questo è quanto le tue immagini mi hanno comunicato.Detto questo ti parlo del mio perchè...io mi muovo perfettamente a mio agio tra la gente,fotografo a contatto,spesso fisico,le persone, il loro vivere quotidiano,parlo sempre con i miei soggetti anche a lungo,quasi sempre dopo aver scattato,mi piace moltissimo indagare la vita nel centro storico ( vero ed unico cuore pulsante di ogni città ) della mia Bologna,per far scattare l'otturatore non ho mai sentito la necessità di ricorrere all'esotico,al non visto prima ecc..ecc..
Perchè lo faccio?? Si inizia sempre quasi x caso poi ci si accorge di quanto sia gratificante aver regalato un pò del tuo tempo ad una persona mai vista prima che,a sua volta ti ha fatto dono di sè,non solo concedendosi al tuo obbiettivo ma,molto spesso narrando di se,della sua vita,delle sue gioie e dei suoi dolori...e si ritorna a casa più ricchi,con un senso di benessere difficile da spiegare ( ma con voi non occorre )
E quando,nella magica atmosfera della camera oscura,in assoluta solitudine( solo buona musica in sottofondo ) quei volti riemergono,impressi nei sali d'argento,l'emozione dell'incontro si rinnova,il tutto ritorna alla mente e si è di nuovo li,occhi negli occhi.
Se fossi stato cosi accorto da appuntarmi,almeno qualche stralcio, delle innumerevoli conversazioni avute negli anni,avrei avuto materiale x un libro...con al centro il respiro pulsante della mia " gente comune " quella che amo di più.
Non sono comunque refrattario al silenzio e di tanto in tanto vado a cercarmelo,ovviamente munito di fotocamera,ma è solo una minima parte di me.Questi sono i miei perchè.
Mancano veramente poche ore alla fine di questo 2006 e colgo l'occasione x ringraziare tutti voi x l'attenzione e vi rinnovo gli Auguri x un sereno e proficuo 2007.
Massimo Stefani.
Il tuo interrogativo del 13.12 us.." perchè fotografiamo? " ha suscitato in me un notevole ed immediato interesse ( come del resto,data la mole e la qualità degli interventi che ne sono seguiti )...a quel tempo seguivo già,su segnalazione di Raffaele,i vostri dialoghi ma, essendo entrato a far parte del gruppo da pochissimo,arrivo ultimo ad esprimere il mio punto di vista.Ho letto con attenzione gli interventi relativi all'interrogativo che ponevi e debbo innanzi tutto complimentarmi con coloro che hanno investito parte del loro tempo,per argomentare,senza banalità,nè supponenza,nè presunzione alcuna la loro posizione.Mi ritrovo,a diversi livelli in ognuno di voi,partendo ovviamente da te...e nonostante si condivida lo stesso interesse,la cosa non è scontata.Ho osservato con attenzione le tue fotografie...le ho trovate immerse nel silenzio..o perlomeno ad esso facevano appello,un silenzio ed una pulizia che ci vengono sottratte,lentamente ma inesorabilmente ogni giorno di più..figure in attesa paziente che l'enigma del loro presente si riveli...geometrie assolute ed inattaccabili alle quali si può soltanto rendere omaggio...questo è quanto le tue immagini mi hanno comunicato.Detto questo ti parlo del mio perchè...io mi muovo perfettamente a mio agio tra la gente,fotografo a contatto,spesso fisico,le persone, il loro vivere quotidiano,parlo sempre con i miei soggetti anche a lungo,quasi sempre dopo aver scattato,mi piace moltissimo indagare la vita nel centro storico ( vero ed unico cuore pulsante di ogni città ) della mia Bologna,per far scattare l'otturatore non ho mai sentito la necessità di ricorrere all'esotico,al non visto prima ecc..ecc..
Perchè lo faccio?? Si inizia sempre quasi x caso poi ci si accorge di quanto sia gratificante aver regalato un pò del tuo tempo ad una persona mai vista prima che,a sua volta ti ha fatto dono di sè,non solo concedendosi al tuo obbiettivo ma,molto spesso narrando di se,della sua vita,delle sue gioie e dei suoi dolori...e si ritorna a casa più ricchi,con un senso di benessere difficile da spiegare ( ma con voi non occorre )
E quando,nella magica atmosfera della camera oscura,in assoluta solitudine( solo buona musica in sottofondo ) quei volti riemergono,impressi nei sali d'argento,l'emozione dell'incontro si rinnova,il tutto ritorna alla mente e si è di nuovo li,occhi negli occhi.
Se fossi stato cosi accorto da appuntarmi,almeno qualche stralcio, delle innumerevoli conversazioni avute negli anni,avrei avuto materiale x un libro...con al centro il respiro pulsante della mia " gente comune " quella che amo di più.
Non sono comunque refrattario al silenzio e di tanto in tanto vado a cercarmelo,ovviamente munito di fotocamera,ma è solo una minima parte di me.Questi sono i miei perchè.
Mancano veramente poche ore alla fine di questo 2006 e colgo l'occasione x ringraziare tutti voi x l'attenzione e vi rinnovo gli Auguri x un sereno e proficuo 2007.
Massimo Stefani.