Piccoli tradimenti di fotografia

Diciamo che sono foto commerciali. Mi sono finalmente deciso a prendere in mano l'aspetto fotografico del sito della sua Cantina.
Queste mi piacevano particolarmente. Che dite?

PS: non voglio fare pubblicità eh..

Dico che è un buon inizio.

sottoscrivo carlo,però la mano sul televisore della seconda...oh..propio non la digerisco!!
molto,troppo naturale

Secondo me per essere delle foto commerciali sono un po' troppo "affollate". in fondo contano veramente solo la produttrice ed il vino. Sfoltirei un po' il resto.

Ciao, L.

La prima mi piace. Senza la scala ,forse ,meglio.


Praticamente il sogno della mia vita: fotografo ufficiale di una cantina.

Belle ottimo inizio, ma non mi fermerei qui, ti ho scritto un mp.

Intanto vi ringrazio per esservi soffermati.
Sono praticamente di casa quindi avrò tempo di migliorare le foto.
L'idea fondamentalmente non è quella di fare delle vere e proprie foto commerciali costruite ma foto più spontanee e semplici possibile con uno stile mio.
Charlie, quella mano mica l'avevo vista.
Maurizio, sapessi che fatica dover bere Amarone dopo ogni sessione..
Grazie delle dritte.

mooolto bella la prima, nella seconda - mannaggia a charlie - non vedo altro che la mano sul televisore.

simone toson ha scritto: Maurizio, sapessi che fatica dover bere Amarone dopo ogni sessione..
Grazie delle dritte.

Forse ti serve un assistente?

mi piace molto la seconda

marco palomar ha scritto:mi piace molto la seconda

Anche a me, nonostante sia "affollata" e nonostante ...la mano.

L'occhio viene attratto dal televisore d'altri tempi, quasi a simboleggiare la lunga storia e tradizione della cantina, e poi va a scoprire le bottiglie, la proprietaria ed il suo cane, i cartoni, le botti.
La densità di elementi non disturba affatto, ma racconta il lavoro quotidiano in un'azienda a conduzione familiare. Una foto densa e delicata. Bravo.

Un saluto a tutti gli amici del forum.

Dino

dino.dt ha scritto:

marco palomar ha scritto:mi piace molto la seconda

Anche a me, nonostante sia "affollata" e nonostante ...la mano.

L'occhio viene attratto dal televisore d'altri tempi, quasi a simboleggiare la lunga storia e tradizione della cantina, e poi va a scoprire le bottiglie, la proprietaria ed il suo cane, i cartoni, le botti.
La densità di elementi non disturba affatto, ma racconta il lavoro quotidiano in un'azienda a conduzione familiare. Una foto densa e delicata. Bravo.

Un saluto a tutti gli amici del forum.

Dino

Credo che ogni elemento rappresentato in una immagine abbia il potenziale di sostenere una parte del messaggio visivo complessivo della stessa immagine. Il punto, secondo me, è la connessione tra questi elementi visivi. Cioè come il loro insieme contribuisca a creare l'immagine e ciò che essa ci dice. La densità della seconda fotografia, in questo caso, certamente trasmette molti messaggi e sensazioni, ma non è immediatamente percettibile il contributo complessivo al messaggio visivo.

Il televisore è centrale nell'immagine, sembra precisamente "presentato" al fotografo. Le tre bottiglie sembra siano li li per cadere, la disposizione degli oggetti nello spazio sembra rispondere più ad una esigenza di "riempimento" dell'inquadratura che non alla rappresentazione armonica del concetto visivo legato alla donna produttrice di vino. L'organizzazione dello spazio non sembra "razionale" in un ambiente che ospita una attività produttiva e che quindi presuppone un certo ordine. Non riesco a capire se sto guardando un soggiorno, un deposito, un'area di imballaggio.
Certamente è possibile concepire una fotografia come un quadro di Brueghel, molto molto denso, ma questa densità ha un rigore compositivo assoluto.

La prima è molto diversa, l'inquadratura è del tutto funzionale al messaggio: donna produttrice di vino. Due note riguardano l'espressione, che appare un po' forzata, e la larga parte del viso coperta dal calice, che forse si poteva abbassare leggermente.

Una cosa che avevo notato sin dall'inizio: sei proprio un mago dei colori!

Ciao,
L.

per come la vedo io nessuna delle due foto va bene per un uso professionale, pubblicitario o redazionale. Però la seconda a mio modesto avviso è una foto: al di là del fatto che fa poco cantina e poco produttrice di vino, è una buona foto, con buone luci, espressione e composizione. Nella prima invece vedo troppi errori tecnici, dalla scelta dell'inquadratura all'uso dello sfuocato al bicchiere davanti al viso fino all'espressione. Penso a come viene di solito confezionato un fotoreportage sul tema, come si può vedere su un venerdì o su un sette, e mi sembra che se si vuole fare quella cosa lì bisogna seguire anche una sorta di storyboard che, come per lo scambio degli anelli durante uno sposalizio, impone alcune foto fondamentali.

Ummmhhh ni per entrambe.
Nella seconda il soggetto e' il cane!

mi offro come assistente.....
per alzare i calici....basta che poi mi fai dormire lì!