una rievocazione attraverso un racconto, storicamente documentato, della parabola artistica ed esistenziale, di E.Smith e dell'attrezzatura usata nei suoi reportage più famosi.
Un omaggio al mito e all'esistenza travagliata di uno dei fotografi che più ha influenzato la foto di reportage
http://www.marcocavina.com/articoli_fot ... 00_pag.htm
Pierpaolo
Eugene Smith: un racconto
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Ottimamente raccontato, coinvolgente e commovente: conoscevo le singole immagini, ma non la storia di chi le aveva scattate.
Grazie
Grazie
- simone toson
- Messaggi: 2164
- Iscritto il: lun mag 07, 2012 2:54 pm
- Località: Verona
rivedere tutto il servizio montato non può che ricordare un film di Frank Capra, con al centro l'altruismo e la dedizione alla propria comunità, scevra da riconoscimenti che non sia la soddisfazione del proprio dovere morale, al di fuori dei riflettori della celebrità. Un valore altamente simbolico che identifica immediatamente il lavoro di E.Smith, con immagini grandangolari di altissimo livello e per l'epoca altamente innovative. Tra parentesi utilizzando l'Elmar 3,5cm, il brutto anatroccolo di casa Leitz, ma che, probabilmente, come mi hanno raccontato alcuni membri di Leica Historica americana, era fornito ai fotografi professionisti di Life in versione super controllata, ovvero con una resa al centro e sopratutto ai bordi completamente diversa da quello messo in commercio.
Ringrazio comunque tutti per l'apprezzamento a questo racconto
Pierpaolo
Ringrazio comunque tutti per l'apprezzamento a questo racconto
Pierpaolo
E' un racconto che colpisce profondamente, che testimonia di un impegno personale al limite.
Ho la sensazione che ci siano ancora oggi fotografi con moventi simili.
Ho la sensazione che ci siano ancora oggi fotografi con moventi simili.
- Stefano Tambalo
- Messaggi: 2076
- Iscritto il: mer mag 13, 2009 4:26 pm
- Località: Verona
- Contatta:
grazie per l'articolo, un ottimo lavoro.
sono sensibilità non comuni che muovono questi personaggi.
sono sensibilità non comuni che muovono questi personaggi.

Grazie Pierpaolo