Piccoli tradimenti di fotografia

Quando ancora, a modo mio, mi sentivo bressoniano.
Oggi quasi certamente non la scatterei così.

Bruno, qui siamo di M6, Summicron e Tri-X.
Anche allora (nel 2004) pensavo a te mentre la scattavo. Mi dicevo: guai a me usare tutto questo ben di dio e poi farne pessime scansioni!

Mi piace il risultato prodotto dal quartetto m6, summicron, trix e Riggi

Caro Bruno, io ti penso da prima che nascessi, perché tu sei una categoria del pensiero e io ti tengo sempre ben saldo nella mia mente.
Quanto alla resa, quel file contiene tante di quelle informazioni da potere interpretare lo "spartito" a proprio piacimento. Renderlo più intenso e cupo sarebbe un gioco da ragazzi (diversamente dai tuoi file che, come spingi un po', i toni ti si impallano), ma non credo sia la resa appropriata per questo scatto, che vive della stessa tenue delicatezza della stagione che oggi va a inaugurarsi, e che la signora assume su di sé con elegante dignità.
Tecnicamente, neri e bianchi ci sono tutti, non era il caso di esagerare. Molte foto di HCB, al quale io posso solo allacciare i sandali, posseggono questa morbidezza di toni.

Grazie per il commento, a te e Roberto!

Io dico che questo scatto è oggettivamente perfetto nella composizione e nei toni. Non è una fotografia "facile", che immediatamente punge, ma richiede pazienza. Pazienza nell'osservare i particolari della scena e pazienza nell'immaginare cos'è che sta succedendo. Quale sia la vita di questa donna, forse la tabaccaia.

Che dire, è sempre un piacere ... che poi guardando le tue foto ero finito per comprarmi una M6 è un altro discorso!

Urca, che responsabilità.

Grazie Luca e Max!

Carlo, più che Bressonite la tua è Sciannite.
Richiede respiro calmo e la lentezza necessaria altrimenti si finisce per spingere la signora sulla porta del tabacchino e si perde la progressione murale che parte proprio da quel movimento elegante, su cui poggia l'architettura compositiva di questo bello scatto.
Anche la resa e la gamma sono esatte, non la trovo debole in questo.

Ho visto dal vivo foto di Ansel Adams più grigie di un novembre milanese, eppure era tutto al suo posto altrochè.

Beppe ha scritto:Carlo, più che Bressonite la tua è Sciannite.
Richiede respiro calmo e la lentezza necessaria altrimenti si finisce per spingere la signora sulla porta del tabacchino e si perde la progressione murale che parte proprio da quel movimento elegante, su cui poggia l'architettura compositiva di questo bello scatto.
Anche la resa e la gamma sono esatte, non la trovo debole in questo.

Ho visto dal vivo foto di Ansel Adams più grigie di un novembre milanese, eppure era tutto al suo posto altrochè.

... anche per me la prospettiva (anche un pò caleidoscopica ... ) conduce al rientro, verso quella piccola porta ....

Beppe e Andrea han detto tutto. Mi viene spontanea una domanda: oggi come la rifaresti?

Molte grazie a Beppe, Andrea e Gianluca!

Non so come la rifarei, o meglio come la vedrei. Per quello che è il mio approccio oggi, è possibile che mi avvicinerei alla signora fino a farla girare e la piazzerei bene al centro del fotogramma, con tanta grana e vignettatura intorno...

Secondo me il Carlo de "il re" si muove su altri piani comunicativi,direi che e' come un buon vino ,invecchiando migliora...

Grazie Vittorio! Troppo buono.

LeicaMoRe ha scritto: Lo scatto presenta una scena molto bella ed interessante ma - per me...per i miei rozzi gusti - la resa è troppo tenue e morbida...ho come la sensazione di trovarmi di fronte ad una immagine digitale.
Scianna amava una resa molto più intensa...

Caro Bruno,
Insisti con la resa digitale. Questo è un file digitale, semplicemente perché è passato per uno scanner.

Ma per il resto la resa è da pellicola. Ci sono bianchi, neri, e grigi.
Il fatto che a te piaccia esasperare il contrasto è questione puramente soggettiva, e non assume valenza universale.

Poi mischi contenuto e resa, le due cose in questa fotografia sono assolutamente indipendenti. Non c'è bisogno di contrasti forti, la storia è tendenzialmente "morbida".
Salut,
Luca

LeicaMoRe ha scritto:Luca A Remotti

Insisti con la resa digitale. Questo è un file digitale, semplicemente perché è passato per uno scanner.

ma per favoreeeeeee!!!! leggi meglio perdindirindina! ho scritto immagine digitale, NON resa digitale.

Immagine digitale = sensore

Tutte le Fotografie ostentano una storia morbida, tenue, sensibile, emotiva...la storia, però; la stampa - vedi Bresson & C - è sempre ben carica, grintosa, potente e carica di personalità.

La fotografia di Carlo...lo ripeto ancora per te...per la propria burrosità e scioglievolezza, e per un quasi totale grigiore, "PARE" essere uscita dal sensore. "IMHO"

ciao caro...

Come dicevo ... sei

s p e c i o s o

carlo riggi ha scritto:Molte grazie a Beppe, Andrea e Gianluca!

Non so come la rifarei, o meglio come la vedrei. Per quello che è il mio approccio oggi, è possibile che mi avvicinerei alla signora fino a farla girare e la piazzerei bene al centro del fotogramma, con tanta grana e vignettatura intorno...

La vignettatura no, dai