Beppe ha scritto:Bruno Angela
Tra i due termini della condensazione preferisco il primo, almeno è genuino.
Piero Angela è una specie di "sciacallo della scienza". Preleva qua e là briciole di scoperte fatte da questo o quel laboratorio nel mondo e le propala come fossero il Vangelo, così facendo alimentando la sua aura di integerrimo divulgatore scientifico e le sue fortune personali. Peccato che quelle sue rivoluzionarie scoperte scientifiche magari verranno sconfessate da altri ricercatori pochi anni dopo, il che almeno dovrebbe consigliare un atteggiamento più dubitativo rispetto al loro valore di verità assoluta.
Negli anni '70 ha smontato il fenomeno Uri Geller, traendo fama e notorietà sulle spalle dell'illusionista israeliano, senza mai porre un dubbio (che sarebbe stato vivifico per la cultura bigotta dell'epoca) sul fatto che, per quanto inspiegabili, certi fenomeni potevano far parte di quella zona oscura della mente che nessuno scienziato serio può non riconoscere che possa esistere, sebbene al momento non dimostrabile.
Qualche anno dopo se ne uscì con un'affermazione, tanto netta quanto incauta, che la Psicoanalisi era tutto frutto di un abbaglio di uno scienziato di inizio secolo. Asserzione sostenuta da un oscuro studio di non si sa quale gruppo di neurologi americani, come tanti ne emergono e ne scompaiono periodicamente, sconfermati non soltanto da decenni di buona pratica clinica, ma anche dalle risultanze delle moderne Neuroscienze. Mi arrivavano in studio pazienti sconvolti e disperati dicendo che avevano scoperto che quello che stavano facendo era tutto inutile, lo aveva detto Piero Angela! Un danno enorme. Ma quello studio faceva gioco alla sua brama iconoclasta, in nome del "progresso" e della "ragione".
Di fatto, Angela, volendo passare per campione del positivismo, ha proposto per anni la scientificità come una nuova religione. Mentre i veri scienziati venivano tenuti alla larga dalla TV di un'italietta che aveva bisogno di certezze che tenessero la briglia al pensiero, Piero Angela dilagava come il profeta della rivoluzione tecnologica (non so neppure se sia laureato).
Angela è stato, e continua ad essere, un fenomeno oscurantista nella pseudocultura di questi decenni.
Adesso, per palingenesi, tocca al figlio. Spero che almeno sia più preparato e scrupoloso del padre.
Scusate lo sfogo.
