Piccoli tradimenti di fotografia

UGP ha scritto:Grazie.
Mio padre mi regalò la prima macchina fotografica a 9 anni nel 1952, era una Agfa Silette ( l'ho ancora), poi nel 1959, visto che mi appassionavo a scattare in ogni dove, una Contax Zeiss IIIa con il Sonnar 50mm f/2, che costava 120.000 £.
Il tenore di vita di tutti era molto basso, ricordo che mio padre, come tecnico dell'Anas, guadagnava allora 60.000 £. al mese, che era un buon stipendio, ma si faceva fatica comunque ad arrivare alla fine del mese. Un operaio 30 £. all'ora, ma non sempre si lavorava tutti i giorni. Il contratto collettivo nazionale del lavoro non esisteva ancora. Per le assunzioni in fabbrica occorreva la lettera di referenze del Parroco !
Generalmente, come si vede in qualche scatto, tutti andavano a lavorare in bicicletta; ho visto una volta all'inizio del turno in Pirelli uno sciame di operai, più di 5000 forse, che venivano giù in viale Sarca dalla Bergamasca. Il primo sintomo di benessere per loro fu l'acquisto della Lambretta. Tutto si stravolse, compresi i consumi ed i costumi, dal 1956, quando comparve la prima televisione e la Fiat 500, che costava la bellezza di 400.000 lire e per molti era un sogno inavvicinabile; ma le prime vere conquiste sociali furono la lavatrice ed il frigorifero; tutto il resto venne dopo.