Kiev.. 4M

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

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sergio lovisolo
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Ho comprato per 50 euro una Kiev con Helios 53mm f1,8 (+ borsa pronto in zebù e spedizione gratuita)
Che dire? E' un oggetto che suscita molte riflessioni sulle diverse direzioni che avrebbe potuto imboccare
la storia dell'umano progresso.
L'oscuro Helios stupisce per la sua qualità.

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carlo riggi
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Sono sbalordito ...dalla borsa in zebù. :)

Congratulazioni!
Ciao
Carlo
sergio lovisolo
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carlo riggi ha scritto:Sono sbalordito ...dalla borsa in zebù. :)

Congratulazioni!
C'è chi può! 8)
sergio lovisolo
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UGP ha scritto:Se insisti vedrai che Kiev ed Helios possono dare ben altre soddisfazioni, sono un'ottima accoppiata, emule della vecchia Contax. Quelle sperimentali da te postate hanno problemi di esposizione e contrasto, la prima poi...
Grazie Umberto. (tutta questione di scelte tonali, in giornata grigia e piovosa)Avevo sentito parlare di bordi ed angoli scadenti, ma qui non sembra proprio.
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kiev006.jpg
Elmar Lang
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Salve,

lo Helios-103, è ottica di schema diverso dal Sonnar (che per i Russi era lo Jupiter-8 quale "erede" del Sonnar 50/2 e lo Jupiter-3 per il Sonnar 50/1,5).

Solitamente, lo Helios è molto apprezzato per la qualità nella resa. E molto spesso, anche la Kiev, nella sua veste di "erede" della Contax-II/III, è fotocamera di qualità assai buona, benché -forse perché fabbricata nell'est europeo e pure per nulla costosa- fa sollevare il sopracciglio di certuni che nulla ammettono se non proveniente da Wetzlar e dintorni.

Dopotutto, Dmitrij Baltermants, che non era uno scattino da poco, nel II dopoguerra utilizzò quasi sempre la Kiev (durante la guerra, la FED e la Leica; dalla caduta di Stalingrado, la Contax-II trovata tra i bagagli del Feldmaresciallo v. Paulus).

Le borse-pronto delle Kiev (e di altre fotocamere dell'Est) hanno una concia dall'odore in grado di mettere in fuga i lupi della tajgà... ma è un male accettabile e tutto sommato sopportabile. Quello che conta, è il contenuto, in grado di fare ottime foto.

A presto,

E.L.
Elmar Lang
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E' pur vero che -in particolare dopo il 1975- i controlli qualitativi dell'industria fotografica dell'URSS non fossero ai livelli per fare un esempio, della Germania (Ovest, oppure DDR).

Ma va considerata una questione, proprio rimanendo in tema Kiev a telemetro: una Kiev-III è una fotocamera prodotta fino alla fine degli anni '50. In URSS era la 35mm. più costosa in assoluto. Chi poteva permettersela, la usava a lungo, divenendo la "macchina di famiglia" da tramandare o era uno strumento di lavoro. In ogni caso, impiegata in ogni situazione, per decenni, magari venendo sottoposta a revisioni non sempre per mano di abilissimi tecnici.

In fondo, se abbiamo in mano una Kiev-III (o una FED, o una Zorki...) degli anni '50 che fa capricci, la sputazziamo e sbertucciamo quale macchina-schifezza, ma nessuno ha nulla da dire con in mano una Leica della stessa epoca, con lubrificanti induriti, telemetro starato e senza contrasto, o le tendine screpolate...

Questo è il retroterra di ogni fotocamera del genere che giungesse nelle nostre mani.

Io possiedo (ed uso) la Contax-II acquistata da mio nonno nel 1937 e la Contax-III acquistata da suo fratello nel 1941 (questi era giornalista per un quotidiano tedesco e quindi poteva ricevere una simile fotocamera anche in tempo di guerra). Sono entrambe in condizioni esteriori (specie la Contax-II) da non invogliare un collezionista, ma funzionano ottimamente. La camera del '37 ebbe cambiate le fettucce dell'otturatore non ricordo se nel '41 o nel '43. La Contax-III è sempre stata sullo scaffale del nonno con l'otturatore guasto ed io l'ho fatta riparare qualche anno fa.

Ho ereditato proprio da mio nonno la passione per la fotografia e -per imitazione- da squattrinato studentello sedicenne, a Venezia acquistai -nuova- una Kiev-4A del 1968: questa fotocamera, da allora ha sempre funzionato ottimamente, pur con un uso davvero intenso. Esternamente è rifinita in maniera eccellente (nessuna parte in plastica, poi) e un paio d'anni fa, vedendo che d'inverno i tempi lenti... rallentavano, l'ho portata a rilubrificare: anche il riparatore, prevenuto verso le fotocamere dell'Est, si dovette ricredere vedendo l'ottima realizzazione delle parti e loro assemblaggio.

Io, pur non essendo un collezionista, ho la passione per le Contax a telemetro, pre- e postbelliche e ne ho messe assieme una buona serie, senza ovviamente tralasciare la Kiev, di cui possiedo anche una c.d. "Kiev-47".

Posso affermare che le Kiev a partire dal 1975-'76 sono spesso montate e rifinite in modo indecente, benché talvolta se ne trovino di brutte a vedersi, ma ben funzionanti.

Le Kiev furono costruite non con macchinari di preda bellica, ma con linee di montaggio nuove, realizzate nello stabilimento di Jena-Saalfeld tra il 1946 ed il 1947, poi inviate a Kiev assieme a tecnici tedeschi "volontari". Questi ultimi, pur lodando la perizia del personale russo, si lamentavano con la direzione aziendale perché una fotocamera come la Contax/Kiev non poteva essere prodotta nei tempi e quantitativi voluti in ragione di "livelli produttivi socialisti".

Come mi spiegò anni fa un vecchio specialista dell'Arsenal, a seconda della "pressione" politica, si era in grado di produrre con attenzione e cura. In determinate situazioni, dovendo adempiere alle quote produttive pianificate, si dava dentro montando macchine alla bell'è meglio. Aggiungendo poi il fatto che le fotocamere comunque scartate al controllo finale, venivano spesso letteralmente sottratte e vendute al mercato nero.

Quel mio conoscente, acquistò per me nel 1989 una Kiev-88 che funziona ancora benissimo (solo il Volna-3 ha sofferto del grasso nel diaframma, ovviato con pochi Euro dal riparatore, 6 anni fa).

Possiedo anche una Saliut 6x6 del 1972, con tutta la sua documentazione di collaudo, che non potrebbe essere rifinita meglio.

Ecco; la mia non vuol essere una difesa assoluta delle fotocamere ex-URSS, ma solo un contributo di esperienza nell'uso pratico, che non è stata esente da disavventure, ma in cui le soddisfazioni sono state in netta maggioranza. La tal cosa forse perché sono assai pignolo nella scelta e controllo meticolosamente, senza farmi prendere dalla foga del possesso. E soprattutto una fotocamera, anche la più meschina, voglio averla in mano, prima di acquistarla. Solo qualche anno fa, feci una follìa da Westlicht, comprandomi all'asta un corredo Contax-IIa davvero bello, ma solo dopo essermi fatto mandare dall'esperto della casa d'aste, un dettagliato condition report.

Tornando infine al tema di questa discussione, sono certissimo che lo Helios-103 possa essere ottimo e curiosamente, una simile bella ottica fu realizzata proprio nella fase di estremo declino della Kiev a telemetro.

A presto e scusate la lungaggine,

Enzo (E.L.)
sergio lovisolo
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Grazie delle copiose informazioni storico-aneddotiche, Elmar. Una grande esperienza.
Sinora la 4m sembra andar bene, tempi a posto, esposimetro quasi preciso, telemetria perfetta.
Faccio gli scongiuri.. ma il venditore ha dichiarato che è stata revisionata.
Elmar Lang
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Alors, Bonne chance!
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Emiliano
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Ecco le mie:
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Buone foto Sergio :)
<< Nessuna immagine può essere "la realtà", perché la realtà ti capita una volta sola davanti agli occhi. >>
sergio lovisolo
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Grazie Emiliano, bellissima collezione.
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Giuseppe Mosconi
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Emiliano ha scritto:Ecco le mie:
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Buone foto Sergio :)
Cos'è l'arsenale del KGB ?? Bella raccolta.
"Vorrei vedere in esse l'urgenza dello scatto, la necessità fisiologica dell'esserci, la frenesia nel respirare l'attimo, la furia di voler partecipare all'anelito di vita del pianeta."

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Elmar Lang
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Che meraviglia, vedere assieme tutto quel bendiddìo!

E poi, mi par di intravvedere i pasport ed antichi libretti di istruzione.

Convenientemente, le Kiev di ultima generazione, le vedo molto dietro, quasi celate, dietro quelle di più vecchia fabbricazione.

...ed il prezioso Jupiter-9 da 85mm/f:2, non poteva mancare!

Tutto materiale di diretta derivazione tedesca. Infatti, una battuta che girava nella neonata Repubblica Democratica Tedesca, quando ancora erano fresche le "asportazioni" volute dall'amministrazione militare sovietica (SMAD) era che l'acronimo DDR, stesse per Deutsche Demontierte Republik.

Scherzi a parte, con un po' di autoironia, di spirito di sacrificio ed un pizzico di fortuna, con la Kiev si ponno fare delle gran belle immagini.

E.L.
Marco Serio
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Ho anche io una kiev 4 am con helios 103 e sono d'accordo sulla qualità che si può ottenere.
Mi sembra che l'helios non abbia trattamento antiriflessi, dove posso trovare un paraluce?
Ciao :smile:
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Elmar Lang
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Per lo Helios-103 (così come per lo Jupiter-8, erede del Sonnar 50/2 e per lo Jupiter-3 erede del Sonnar 50/1,5) occorre un paraluce con passo 40,5, da cercare sul mercato dell'usato. Io uso un ottimo Voigtländer, acquistato per un paio di Euro ad un mercatino dell'usato; altrimenti cercare gli "originali" russi o i più costosi Zeiss Ikon per la Contax. Lo Jupiter-9 85/2 (ovvero il Sonnar di pari focale) utilizza il più comune passo da 49.

E.L.
Marco Serio
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Elmar Lang ha scritto:Per lo Helios-103 (così come per lo Jupiter-8, erede del Sonnar 50/2 e per lo Jupiter-3 erede del Sonnar 50/1,5) occorre un paraluce con passo 40,5, da cercare sul mercato dell'usato. Io uso un ottimo Voigtländer, acquistato per un paio di Euro ad un mercatino dell'usato; altrimenti cercare gli "originali" russi o i più costosi Zeiss Ikon per la Contax. Lo Jupiter-9 85/2 (ovvero il Sonnar di pari focale) utilizza il più comune passo da 49.

E.L.
Grazie :-)
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