Grazie,
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[foto] Non-luogo
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Grazie,
L.
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Ultima modifica di cliqueur il mar apr 28, 2015 1:55 pm, modificato 1 volta in totale.
Sempre piaciuti i non-luoghi e trovo bella la tua serie, toglierei solo l'ultima, non in linea con le precedenti.
Ciao
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carlo riggi
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Prendo la prima e la terza. Mi piacciono molto.
Ciao
Carlo
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Grazie! Infatti, questo volevo mostrare ...solimano ha scritto:C'è pure Marc Augé seduto nell'ultima
Grazie Stefano e Carlo!
Mi chiedo a questo punto, anche considerando la discussione su "vetro" (nella quale il vetro poi - almeno nelle mie intenzioni - era il particolare meno importante) se non debba mettere più attenzione alla coerenza formale delle mie "serie" - ammesso che lo siano - ed accertarmi che vi siano elementi unificanti più sviluppati che non un solo filo conduttore con elementi molto diversi.
Ditemi voi.
Grazie,
Luca
Mi chiedo a questo punto, anche considerando la discussione su "vetro" (nella quale il vetro poi - almeno nelle mie intenzioni - era il particolare meno importante) se non debba mettere più attenzione alla coerenza formale delle mie "serie" - ammesso che lo siano - ed accertarmi che vi siano elementi unificanti più sviluppati che non un solo filo conduttore con elementi molto diversi.
Ditemi voi.
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Luca
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Marco Serio
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La seconda, anche io toglierei l'ultima.
Ciao
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Grazie Marco ed a tutti voi.
In realtà il non-luogo non riguarda l'assenza di persone, ma piuttosto l'assenza di relazioni umane.
In questo senso l'ultima è - per come le vedo io - molto coerente con il concetto.
Grazie ancora.
L.
In realtà il non-luogo non riguarda l'assenza di persone, ma piuttosto l'assenza di relazioni umane.
In questo senso l'ultima è - per come le vedo io - molto coerente con il concetto.
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L.
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Stefano Tambalo
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Io già dissi, ma a rischio di ripetermi direi si. Vuoi per pignoleria, vuoi perché non ci capisco niente, le prime due mostrano non-relazioni implicite che si esplicitano nelle altre. Qui secondo me si rompe la serialità. Poi è vero anche che potrebbero funzionare da filler - in una serie abbastanza ampia - per contestualizzare o rafforzare il tema, quindi non sono necessariamente da escludere. Nell'ultima è interessante il gioco di proiezione verso un "luogo".Luca A Remotti ha scritto:Grazie Stefano e Carlo!
Mi chiedo a questo punto, anche considerando la discussione su "vetro" (nella quale il vetro poi - almeno nelle mie intenzioni - era il particolare meno importante) se non debba mettere più attenzione alla coerenza formale delle mie "serie" - ammesso che lo siano - ed accertarmi che vi siano elementi unificanti più sviluppati che non un solo filo conduttore con elementi molto diversi.
Ditemi voi.
Grazie,
Luca
Grazie Stefano, ho capito e sono anche convinto che tu capisca benissimo.
Direi che tu vedi le "tue" nelle mie fotografie.
Mi sembra naturale che tu interpreti le sequenze secondo la tua sensibilità ed in base a come si pongono in relazione alla tua visione culturale.
Le mie sequenze generano in te determinate aspettative - assolutamente legittime - che poi con lo scorrere delle immagini vengono "deluse".
Queste mie ricerche sono per me legate da connessioni più flebili, metaforiche. Non molti elementi sostanziali e formali, ma pochi o singoli elementi concettuali. Diciamo che costruisco serie dai legami accennati, non troppo evidenti.
Sono per questo meno legate? Penso di no, ma certamente tu puoi pensarla diversamente.
Tutti questi luoghi sono frequentati da umani, che sono li intorno a me in quel momento, con me. Ma non nascono relazioni tra di essi. Ti lascio la definizione - per quel che vale - proposta da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Nonluogo.
Tutte queste immagini rispondono alla definizione.
Che poi siano sostanzialmente luoghi diversi non lo fa essere meno non-luoghi. Se poi tu, legittimamente, ti aspetti maggiore omogeneità, maggiori legami tra le diverse immagini in sostanza vuoi qualcosa di diverso da me. Credo che sia umano ed insito nella fotografia.
Direi che tu vedi le "tue" nelle mie fotografie.
Mi sembra naturale che tu interpreti le sequenze secondo la tua sensibilità ed in base a come si pongono in relazione alla tua visione culturale.
Le mie sequenze generano in te determinate aspettative - assolutamente legittime - che poi con lo scorrere delle immagini vengono "deluse".
Queste mie ricerche sono per me legate da connessioni più flebili, metaforiche. Non molti elementi sostanziali e formali, ma pochi o singoli elementi concettuali. Diciamo che costruisco serie dai legami accennati, non troppo evidenti.
Sono per questo meno legate? Penso di no, ma certamente tu puoi pensarla diversamente.
Tutti questi luoghi sono frequentati da umani, che sono li intorno a me in quel momento, con me. Ma non nascono relazioni tra di essi. Ti lascio la definizione - per quel che vale - proposta da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Nonluogo.
Tutte queste immagini rispondono alla definizione.
Che poi siano sostanzialmente luoghi diversi non lo fa essere meno non-luoghi. Se poi tu, legittimamente, ti aspetti maggiore omogeneità, maggiori legami tra le diverse immagini in sostanza vuoi qualcosa di diverso da me. Credo che sia umano ed insito nella fotografia.
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Stefano Tambalo
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- Iscritto il: mer mag 13, 2009 4:26 pm
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Luca, con le mie migliori intenzioni cerco di valutare una serie per quello che è, per come la si presenta e per l'intenzione con cui la si propone, al netto delle scelte tecniche e dell'oggetto della serie stessa.
Soprassiedo sul link
Ora, la serie dei non-luoghi. Quello che non trovo, tanto in questa quanto nell'altra, non è l'aderenza al tema. Rispondere ad una definizione non fa di un insieme di fotografie una serie, come una sequenza di immagini non fa un reportage. Le serie hanno fortissimi legami formali e sostanziali, almeno nei lavori dei fotografi che conosco, e sono indipendenti dal genere. I legami metaforici da soli sono deboli? Forse no ma ci studio meglio, perché al momento mi sembra di si.
E' chiaro che sono tutte declinazioni del non-luogo, ma non ha l'aspetto di una serie: mi ricorda più una ricerca - pardon per la semplificazione eccessiva - con Google Immagini, ossia fotografie che rispondono a una query. Manca un'impronta. O quantomeno io non la vedo. C'è qualcosa di più sottile? Senza polemica, te lo chiedo come fossimo al bar. Ho fatto alcune ipotesi di lettura, tipo: la sequenza Corridoio vuoto- Vetrata verso il vuoto - Una persona - Tre persone - Molte persone - Nessuna interazione. Ma dalle sedie nella 4 non sembra lo stesso aeroporto di 3 e 5. Magari neanche 3 e 5 sono lo stesso aeroporto e il corridoio non mi pare quello di un aeroporto: quindi il concetto "Non Luogo" non lo concretizzo con "Questo Aeroporto" e nemmeno con "Un Aeroporto". Oppure: la neutralizzazione dell'identità è evidente in 3 e 4 e potrebbe prescindere dal luogo fisico, ma poi si perde e gli altri scatti non mi quadrano più. Resta il campionario di immagini legate dalla definizione, legittimo e chiarissimo.
Tra i tuoi non-luoghi e i luoghi abbandonati del Refound Project o gli scatti di Reve, per restare in PB e su foto che non sono il mio genere, l'impatto e la forza della ricerca sono diversi, secondo me.
Ti assicuro che non cerco il mio modo di fotografare nelle fotografie altrui. Io queste foto non avrei mai avuto l'idea di scattarle, pertanto non vedo certo le mie nelle tue. Però tu sai come sono le "mie" ed io non so come sono le "tue". E non voglio/aspetto qualcosa di diverso da te, per carità, la ricerca è la tua e se non l'ho compresa ci tengo a farmela spiegare in tutta serenità. Mi fermo a ragionare (coi miei limiti) sul perché le parole "serie" e "ricerca" istintivamente non mi tornano con le foto proposte. Non so se sono riuscito a spiegarmi
Ora basta perché i fraintendimenti via web sono assai facili e in realtà queste chiacchiere servono più a me che a PB. Mi piacciono la 3 e la 4
Soprassiedo sul link
Ora, la serie dei non-luoghi. Quello che non trovo, tanto in questa quanto nell'altra, non è l'aderenza al tema. Rispondere ad una definizione non fa di un insieme di fotografie una serie, come una sequenza di immagini non fa un reportage. Le serie hanno fortissimi legami formali e sostanziali, almeno nei lavori dei fotografi che conosco, e sono indipendenti dal genere. I legami metaforici da soli sono deboli? Forse no ma ci studio meglio, perché al momento mi sembra di si.
E' chiaro che sono tutte declinazioni del non-luogo, ma non ha l'aspetto di una serie: mi ricorda più una ricerca - pardon per la semplificazione eccessiva - con Google Immagini, ossia fotografie che rispondono a una query. Manca un'impronta. O quantomeno io non la vedo. C'è qualcosa di più sottile? Senza polemica, te lo chiedo come fossimo al bar. Ho fatto alcune ipotesi di lettura, tipo: la sequenza Corridoio vuoto- Vetrata verso il vuoto - Una persona - Tre persone - Molte persone - Nessuna interazione. Ma dalle sedie nella 4 non sembra lo stesso aeroporto di 3 e 5. Magari neanche 3 e 5 sono lo stesso aeroporto e il corridoio non mi pare quello di un aeroporto: quindi il concetto "Non Luogo" non lo concretizzo con "Questo Aeroporto" e nemmeno con "Un Aeroporto". Oppure: la neutralizzazione dell'identità è evidente in 3 e 4 e potrebbe prescindere dal luogo fisico, ma poi si perde e gli altri scatti non mi quadrano più. Resta il campionario di immagini legate dalla definizione, legittimo e chiarissimo.
Tra i tuoi non-luoghi e i luoghi abbandonati del Refound Project o gli scatti di Reve, per restare in PB e su foto che non sono il mio genere, l'impatto e la forza della ricerca sono diversi, secondo me.
Ti assicuro che non cerco il mio modo di fotografare nelle fotografie altrui. Io queste foto non avrei mai avuto l'idea di scattarle, pertanto non vedo certo le mie nelle tue. Però tu sai come sono le "mie" ed io non so come sono le "tue". E non voglio/aspetto qualcosa di diverso da te, per carità, la ricerca è la tua e se non l'ho compresa ci tengo a farmela spiegare in tutta serenità. Mi fermo a ragionare (coi miei limiti) sul perché le parole "serie" e "ricerca" istintivamente non mi tornano con le foto proposte. Non so se sono riuscito a spiegarmi
Ora basta perché i fraintendimenti via web sono assai facili e in realtà queste chiacchiere servono più a me che a PB. Mi piacciono la 3 e la 4
Grazie di esserti preso il tempo per scrivere, sul serio.
L'ho scorso rapidamente è credo vi siano degli spunti molto, molto buoni, su cui voglio riflettere e che voglio "adottare".
Quindi non c'è assolutamente nessun rischio di fraintendimento, tutt'altro.
Citando Carlo Riggi "ogni commento è un regalo". Ed il tuo commento elaborato è tanto più un regalo.
La tua prospettiva è molto interessante. Mi piacerebbe riparlarne.
L.
L'ho scorso rapidamente è credo vi siano degli spunti molto, molto buoni, su cui voglio riflettere e che voglio "adottare".
Quindi non c'è assolutamente nessun rischio di fraintendimento, tutt'altro.
Citando Carlo Riggi "ogni commento è un regalo". Ed il tuo commento elaborato è tanto più un regalo.
La tua prospettiva è molto interessante. Mi piacerebbe riparlarne.
L.
Bella, questa me la segnoStefano Tambalo ha scritto:Quello che non trovo, tanto in questa quanto nell'altra, non è l'aderenza al tema. Rispondere ad una definizione non fa di un insieme di fotografie una serie, come una sequenza di immagini non fa un reportage.
In sintesi per Luca, credo che il progetto vada ampliato non limitato ad un solo nonluogo
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Grazie Stefano'!Condor ha scritto:Bella, questa me la segnoStefano Tambalo ha scritto:Quello che non trovo, tanto in questa quanto nell'altra, non è l'aderenza al tema. Rispondere ad una definizione non fa di un insieme di fotografie una serie, come una sequenza di immagini non fa un reportage.
In sintesi per Luca, credo che il progetto vada ampliato non limitato ad un solo nonluogo