Piccoli tradimenti di fotografia

... vicinanza e lontananza convivono in quest'illusione, ricordandomi il senso del dominio e della contemplazione delle cose vicine e lontane.
La nebbia poi , definisce il limite al mio pensiero....

No, secondo me non funziona. Nel complesso manca un equilibrio tra forme, vuoti e pieni, non mi convince la resa dei toni.
Da un punto di vista meramente personale ho un problema con la vignettatura.
Ciao,
Luca

Il concetto di " paesaggio " si è enormemente dilatato e contratto al tempo stesso. Se ne potrebbe discutere, potrebbe essere interessante.

MS

Luca A Remotti ha scritto:Nel complesso manca un equilibrio tra forme, vuoti e pieni

Mi chiedo a quali "equilibri" ci riferiamo quando guardiamo una foto. Quello scoglio è nella mia foto perché ha occupato il mio spazio mentale, ha sovvertito equilibri. Non mi pare che abbia alcun altro merito (estetico o semantico) per meritare una cornice.

massimostefani ha scritto:Il concetto di " paesaggio " si è enormemente dilatato e contratto al tempo stesso. Se ne potrebbe discutere, potrebbe essere interessante.

Per me, sempre "paesaggi interiori" sono.


Grazie Andrea, Luca e Massimo!

Sembra voler esprimere inquietudine per una presenza troppo impertinente... manca l'aria..

carlo riggi ha scritto:

Luca A Remotti ha scritto:Nel complesso manca un equilibrio tra forme, vuoti e pieni

Mi chiedo a quali "equilibri" ci riferiamo quando guardiamo una foto. Quello scoglio è nella mia foto perché ha occupato il mio spazio mentale, ha sovvertito equilibri. Non mi pare che abbia alcun altro merito (estetico o semantico) per meritare una cornice.

Ma ovviamente quegli equilibri che vorrei vedere io. È Evidente che a me manca moltissima parte del tuo retroterra e che in questa fotografia proietto il mio.

Luca A Remotti ha scritto: Ma ovviamente quegli equilibri che vorrei vedere io. È Evidente che a me manca moltissima parte del tuo retroterra e che in questa fotografia proietto il mio.

Ci mancherebbe altro!
Quel che voglio dire è che gli equilibri a cui ci riferiamo sono almeno parzialmente determinati dall'assuefazione ad altre immagini e ad altri schemi.
Magari fossimo sempre capaci di trovare il "nostro", posto che esista. E, se c'è, è di sicuro in continua evoluzione.

Grazie ancora!

E grazie a Max!

carlo riggi ha scritto:Magari fossimo sempre capaci di trovare il "nostro", posto che esista. E, se c'è, è di sicuro in continua evoluzione.

È per questo che diventiamo sempre più rompi ...