Jan Saudek

[mauro ruscelli]

1935 Jan Saudek nasce in quel di Praga il 13 Maggio del 1935, suo padre lavorava in una banca a Praga, città nella quale cresce e va a scuola fino all'età di 15 anni. Suo padre sopravvisse al campo di concentramento di Theresienstadt dove però morirono i suoi sei frateli.

1950-83 Lavora presso una tipografia. Inizia a dipingere e disegnare. Descrivendo la sua prima macchina fotografica, una Baby Brownie Kodak dice: "l'unica cosa che si può fare con questa macchina fotografica è caricare la pellicola, premere il bottone e fare la foto; ed è esattamente quello che ho fatto fino al 1963."

1959 Ha la sua prima vera macchina fotografica, una Flexaret 6 x 6.

SITO UFFICIALE

Come tutti i fotografi famosi ormai e' copiato da tanti pseudo artisti che lavorano con PS, ma le sue foto, anche se hanno perso quell'alone di unicita' ed originalita' che avevano qualche hanno fa' restano belle ed originali.

[sante castignani]

Questo topic Mauro mi suscita molti inquietanti interrogativi:

-Il primo: si chiama Jef, o Jan?

-il secondo: ma fotografa nudo?

-il terzo, e il più agghiacciante: ma chi gli fa la tinta?

[mauro ruscelli]

Il nome l'ho sbagliato e lo correggo ma x gli altri interrogativi non ho risposte.

PS quell'ottica l'avevo anche io

[sergio sartori]

Questo topic Mauro mi suscita molti inquietanti interrogativi:

-Il primo: si chiama Jef, o Jan?

-il secondo: ma fotografa nudo?

-il terzo, e il più agghiacciante: ma chi gli fa la tinta?

-il quarto: perchè quella mano lo tiene spinto in avanti ?

[mauro ruscelli]

Nella vita non ha sempre fotografato Nudo:

[rubes]

prego perdonare l'ardire...

GIA' NON MI ERA MAI PIACIUTO.

ed adesso, dopo la "posa adamitica", ancora meno.

Rubes.

[sante castignani]

prego perdonare l'ardire...

GIA' NON MI ERA MAI PIACIUTO.

ed adesso, dopo la "posa adamitica", ancora meno.

Rubes.

Ti sei fatto un amico...

Raffaeleeee....

[rubes]

ed aggiungo una mia molto personale considerazione :
se una foto deve suscitarmi una emozione,
verso le sue ho sempre avuto un senso di repulsione.

domani vado a rifarmi gli occhi a Bibbiena..ultimi giorni della mostra:

"gli anni della bussola e della gondola"

http://www.centrofotografia.org/mostreincorso.html

[luca rubbi]

Per quanto anch'io abbia un suo libricino, non lo amo molto, troppo trash, grottesco e caricaturale, non è il mio genere.

Ciao
Luca

[mauro ruscelli]

Non credevo che Saudek avesse cosi' pochi estimatori. A me e' sempre piaciuto.

[sante castignani]

Non credevo che Saudek avesse cosi' pochi estimatori. A me e' sempre piaciuto.

Non direi che abbia pochi estimatori, Mauro... diciamo che qui è stato poco fortunato

Per me è un grande; possiamo forse dire che oggi è superato, se mai abbiano un senso queste definizioni, ma contestare la sua importanza nella fotografia del novecento mi sembra arduo...

[rubes]

per quel che mi riguarda non lo contesto...solo lo schivo.

certo nel 900 se ne sono visti tanti di buoni autori,

e lui davanti ne ha tanti , ma tanti.., sempre secondo me.

rubes

[Supermario]

La definizione giusta di Saudek l'ha data Luca: è trash, grottesco e caricaturale!
Mi pare che si armonizzi perfettamente con la storia e la cultura del suo paese: gotico perchè germanico, sensuale perchè slavo, ironico perchè ebraico.
Ma mi pare che si allinei anche con il mondo letterario contemporaneo (vedi Milan Kundera).
Alla "insostenibile leggerezza dell'essere" oppone la insostenibile pesantezza della carne!
Fantasie oniriche ossessive, stanchezza di una realtà impietosa, goffo erotismo in veloce decomposizione e consumato prima della sua dissoluzione definitiva, sadismo psicologico e umiliante perseguito ripetutamente sul soggetto, tutto ci parla di una realtà quotidiana e notturna che vorremmo ignorare, di un odore che non vorremmo raggiungesse le nostre narici.
Una fotografia che ci sbatte davanti le nostre pulsioni inaccettabili!
Anche il colore, penso steso su stampe in B&W, serve per togliere l'eleganza della luce del B&W e accentuare la dimensione introspettiva.
Ma da tutto ciò, da questi ammassi rosa di carne cellulitica e rugosa, direi suina, mi pare che emergano qua e là atteggiamenti di tenerezza pietosa, di affetto nonostante tutto, di un riscatto umano quasi eroico.
Un richiamo che noi mediterranei conosciamo bene perchè figli della "pietas romana", ma che in ultima analisi è la distinzione dell'uomo.

Ultimamente ho visto una mostra di fotografie di Jan e della moglie e devo dire che la moglie, pur avendo un segno meno distintivo ed originale, è bravissima, più elegante e formale.

[sante castignani]

Io invece devo confessare una di quelle topiche che sarebbe meglio lasciar passare sotto silenzio, ma non sarebbe onesto tra amici.

Per chissà quale corto circuito cerebrale, forse complice l'estenuante caldo e il ritmo di queste giornate, ho letto Saudek, ho pensato Saudek, ho visto Saudek, ma dentro di me mi riferivo, non senza stupore (mi sembrava infatti diverso) a... Koudelka (ecco il richiamo a Raffaele). A Koudelka si riferivano le mie considerazioni, e vi chiedo scusa.

Venendo a Saudek, se ancora mi lasciate il diritto di pronunciarmi dopo la magra appena confessata, sottoscrivo il pensiero del lucido Supermario, e condivido abbastanza il distacco di Rubes; si tratta di un autore che ho guardato al massimo con curiosità, ma senza trasporto, troppo lontano dal mio sentire.

Mi scuso ancora:-)

[luca rubbi]

Io invece devo confessare una di quelle topiche che sarebbe meglio lasciar passare sotto silenzio, ma non sarebbe onesto tra amici.

Per chissà quale corto circuito cerebrale, forse complice l'estenuante caldo e il ritmo di queste giornate, ho letto Saudek, ho pensato Saudek, ho visto Saudek, ma dentro di me mi riferivo, non senza stupore (mi sembrava infatti diverso) a... Koudelka (ecco il richiamo a Raffaele). A Koudelka si riferivano le mie considerazioni, e vi chiedo scusa.

Venendo a Saudek, se ancora mi lasciate il diritto di pronunciarmi dopo la magra appena confessata, sottoscrivo il pensiero del lucido Supermario, e condivido abbastanza il distacco di Rubes; si tratta di un autore che ho guardato al massimo con curiosità, ma senza trasporto, troppo lontano dal mio sentire.

Mi scuso ancora:-)

Sante mi hai fatto passare una intera giornata a pensare che mi pareva un poco di conoscerti e invece non avevo capito niente, ti confesso che ero rimasto particolarmente stupito.

Ora è tutto tornato alla normalità...



Ciao
Luca