Vi propongo una mia prima "vista". Altre potranno seguire.

Questo quartiere è a nord, verso la Gare du Nord. Ci sono i grattacieli che circondano costruzioni degli anni 30 in stile Art déco. Il lavori sulla piazza sono durati almeno un decennio ed ora hanno completato una copertura che ricorda l'astronave di ET. Quando ho scattato questa fotografia non era stata ancora eretta.

Una delle strategie di urbanizzazione di Bruxelles è stata, ove possibile, di interrare. C'è una linea ferroviaria che attraversa la città da nord a sud sotto terra. La stazione centrale è sotterranea e mi interessavano i "quadri" creati dalle strutture di sostegno.

Lo sviluppo urbano, la crescita della popolazione ed il cambiamento del tessuto commerciale hanno indotto la trasformazione dei piccoli negozi al piano terra delle case unifamiliari in abitazioni. Le regole urbanistiche lo consentono senza problemi. E' più difficile tornare indietro. A Bruxelles ci sono molti gatti dietro le finestre.

Sui davanzali si trovano anche cose potrebbero essere utili ad altri (Servez Vous). C'è molta solidarietà. Ho osservato un episodio: un gruppo di clochard si era insediato in una nicchia accanto ad un grande supermercato, sinceramente uno spettacolo non proprio attraente. Hanno tentato di liberarsene mettendo dei piani inclinati nella nicchia. Ebbene, qualche abitante ci ha scritto sopra "aiutiamo i nostri amici clochard", e qualcun altro ha distrutto i pannelli inclinati. Sono rimasti li fino a poco tempo fa, quando una mattina i servizi sociali li hanno presi in cura. Ci sono molti homeless, vicino ad una fermata dell'autobus, in pieno centro, c'è una signora che vive sotto due ombrelli. E vi assicuro che è freddo e umido.

C'è chi sui davanzali crea giardini con le margherite. C'è anche una cavalletta di legno.

Il periodo art déco ha segnato in maniera determinante la città di Bruxelles ed il Belgio, in moltissimi aspetti. Questo artigiano crea opere in vetro e vetrate.

A Bruxelles si notano forti contrasti: rispetto delle regole e trasgressione. Molte case sono decorate con grandi murales (anche piccoli). I rifiuti vengono lasciati per strada in sacchetti. I pilastrini in ghisa servono per impedire il parcheggio selvaggio. Dato che vengono regolarmente "investiti" sono semplicemente immersi in un letto di sabbia.

Come si può vedere, la gente si diverte. Hanno messo un "gesso" alla figura di un bambino di un monumento davanti alla chiesa di San Bonifacio.

In pieno centro, dietro la Grand-Place, ci sono dei vicoletti pieni di ristoranti, dove si mangiano per esempio le cozze gratinate con il formaggio. Questa scattata una mattina di primavera.

Si incontrano spesso questi ingressi bui ai palazzi degli anni 70. A volte ci dormono i clochard. Prima o poi li ristrutturano.

In pieno centro, nel quartiere delle istituzioni europee, c'è questo palazzone abbandonato. Chissà cosa c'era. La recinzione, oltre che a sostenere le piante selvatiche che crescono, si rende utile come appoggio per le biciclette. Dirimpetto c'è una rappresentanza diplomatica e nel palazzo nuovo in fondo una delle direzioni generali della Commissione Europea. Il pavé è la pavimentazione caratteristica.
PS Le persone sono volutamente omesse, o solo accennate. O poco visibili. O solo raccontate con le parole. Ma questi luoghi sono per le persone.