Fare reportage in digitale...che senso avrebbe?
Si scattano a raffica migliaia di scatti per poi sceglierne i migliori...ma la deontologia professionalculturale?!???
Deve essere terribilmente riduttivo e drammaticamente noioso dover scegliere pochi scatti ed eliminarne a migliaia...una ridicola manifestazione esibizionistica alla portata di tutti...
Fare reportage con la Pellicola...questo è l'unico vero percorso serio.
ciaio
Reportage in digitale
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
Ma io scarto anche le fotografie fatte con la pellicola, non me le tengo mica tutte.reporter ha scritto:Fare reportage in digitale...che senso avrebbe?
Si scattano a raffica migliaia di scatti per poi sceglierne i migliori...ma la deontologia professionalculturale?!???
Deve essere terribilmente riduttivo e drammaticamente noioso dover scegliere pochi scatti ed eliminarne a migliaia...una ridicola manifestazione esibizionistica alla portata di tutti...
Fare reportage con la Pellicola...questo è l'unico vero percorso serio.
ciaio
Non capisco nemmeno questa correlazione tra digitale=scatto a raffica.
Ma che razza di favole.
Io ho avuto una Nikon F3HP con il motore ed una Nikon F5. Non consentono forse di scattare a raffica? 7-9 fotogrammi per secondo. 5 secondi per finire un rullo da 36.
Essere dietro ad ogni scatto, questa è fotografia.
Io non scarto le fotografie! Mi tengo ben catalogate anche le foto sbagliate e mal riuscite...è storia e cultura!Luca A Remotti ha scritto:Ma io scarto anche le fotografie fatte con la pellicola, non me le tengo mica tutte.reporter ha scritto:Fare reportage in digitale...che senso avrebbe?
Si scattano a raffica migliaia di scatti per poi sceglierne i migliori...ma la deontologia professionalculturale?!???
Deve essere terribilmente riduttivo e drammaticamente noioso dover scegliere pochi scatti ed eliminarne a migliaia...una ridicola manifestazione esibizionistica alla portata di tutti...
Fare reportage con la Pellicola...questo è l'unico vero percorso serio.
ciaio
Non capisco nemmeno questa correlazione tra digitale=scatto a raffica.
Ma che razza di favole.
Io ho avuto una Nikon F3HP con il motore ed una Nikon F5. Non consentono forse di scattare a raffica? 7-9 fotogrammi per secondo. 5 secondi per finire un rullo da 36.
Essere dietro ad ogni scatto, questa è fotografia.
Non capisci la raffica digitale?
Mai visto come si comporta il digitaiolo in strada? mai visto un pro che scatta migliaia di volte? mai stato all'autodromo di Monza? mai visto i digitaioli durante cerimonie?
Favole un paio pixel ammosciati... ogni digitaiolo scatta ad oltranza - controlla e scarta - e gli scarti quotidiani sono nell'ordine di fantastiliardi di miliardi...rifiuti tossici che vanno ad inquinare l'ambiente - la temperatura sale, i ghiacciai si sciolgono ed i mari lievitano e si mangiano le terre. ai riflettuto su ciò?
Non fare paragono indecorosi! Ka220!!! non puoi accostare Nikon F3 o F5 con le nauseanti scatolette di chips...vergognati e pentiti! ogni fotogramma costa 1euro...lo scatto digitale costa niente...
La differenza tra la Fotografia ed il digitale è abissale...oggi nel mondo esistono almeno 6 miliardi di digitaioli - quanti saranno i pochissimi Fotografi che regalano ancora pregevoli Fotografie? iO CI SONO!
ciao
Veni Vidi Velvia
Pixel volant Pelicula manent
Pixel volant Pelicula manent
Forse TU ti comporti così quando scatti per strada con la Nikon D.reporter ha scritto:Mai visto come si comporta il digitaiolo in strada? mai visto un pro che scatta migliaia di volte? mai stato all'autodromo di Monza? mai visto i digitaioli durante cerimonie?
Cito da A. Gilardi "Storia Sociale della Fotografia" Feltrinelli Milano 1976
"Avanti lo scatto si provano solo preoccupazioni, dopo l'angoscia dell'attesa, dopo ancora la delusione e rimorso più o meno grandi. Ed è questo che procura l'istantanea, ovvero la raffiguratio precox: l'orgasmo estetico più costoso, più sciupato e in definitiva più avvilente dell'uomo, che s'illude di trovare nella fotografia un rimedio alla propria impotenza creativa"
"Avanti lo scatto si provano solo preoccupazioni, dopo l'angoscia dell'attesa, dopo ancora la delusione e rimorso più o meno grandi. Ed è questo che procura l'istantanea, ovvero la raffiguratio precox: l'orgasmo estetico più costoso, più sciupato e in definitiva più avvilente dell'uomo, che s'illude di trovare nella fotografia un rimedio alla propria impotenza creativa"
Non tutto mi è chiaro, ma mi ritrovo in alcune cose.manop42 ha scritto:Cito da A. Gilardi "Storia Sociale della Fotografia" Feltrinelli Milano 1976
"Avanti lo scatto si provano solo preoccupazioni, dopo l'angoscia dell'attesa, dopo ancora la delusione e rimorso più o meno grandi. Ed è questo che procura l'istantanea, ovvero la raffiguratio precox: l'orgasmo estetico più costoso, più sciupato e in definitiva più avvilente dell'uomo, che s'illude di trovare nella fotografia un rimedio alla propria impotenza creativa"
Solo che io non fotografo per creare, ma per riprodurre, per avere memoria, per tentare di raccontare.
Mi aiuti a contestualizzare questo testo di Ando Gilardi?
Grazie,
Luca
Scusa ma la mia era solo una provocazione entrando in questo eterno e senza fine dibattito tra digitale ed analogico.
Comunque la citazione è tratta dalla introduzione ad un libro di foto di montagna, esattamente: "Quaderni del Trentino n. 7, Giuseppe Garbari, Fotografie di Montagna 1893-1895"
L'autore parla "della praticità dei nuovi piccoli apparecchi (occhio alle date) che eliminano la necessità del cavalletto e permettono riprese altrimenti impossibili ma penalizzano la qualità della resa portando non raramente a risultati insoddisfacenti.
A seguito di questa semplificazione si diffonde la falsa idea secondo la quale basta traguardare e scattare per ottenere una buona foto.
E' un convincimento che ancora oggi, nonostante gli automatismi, continua ad essere errato tanto che ecc."
Comunque la citazione è tratta dalla introduzione ad un libro di foto di montagna, esattamente: "Quaderni del Trentino n. 7, Giuseppe Garbari, Fotografie di Montagna 1893-1895"
L'autore parla "della praticità dei nuovi piccoli apparecchi (occhio alle date) che eliminano la necessità del cavalletto e permettono riprese altrimenti impossibili ma penalizzano la qualità della resa portando non raramente a risultati insoddisfacenti.
A seguito di questa semplificazione si diffonde la falsa idea secondo la quale basta traguardare e scattare per ottenere una buona foto.
E' un convincimento che ancora oggi, nonostante gli automatismi, continua ad essere errato tanto che ecc."
Grazie Germano.
Come sai è Bruno che ci martella con questa dicotomia. Non c'è verso di guardare esclusivamente al risultato.
E dire che anche il buon Bruno ha spesso ampiamente toppato scambiando per analogiche fotografie digitali.
Che possiamo farci?
Come sai è Bruno che ci martella con questa dicotomia. Non c'è verso di guardare esclusivamente al risultato.
E dire che anche il buon Bruno ha spesso ampiamente toppato scambiando per analogiche fotografie digitali.
Che possiamo farci?
Io posto sia foto analogiche che ex argentiche, ma alla fine tutto va finire su un monitor quindi sarebbe meglio guardare al contenuto della foto non alle sue origini DOC, ma tant'è...c'è libertà di pensiero (almeno da parte di noi digitalisti o ex analogici)
Siamo pienamente d'accordo. Io per ora ho solo foto ex-argentiche digitalizzate (alcune di Berlino sono state lavorate parecchio per quanto riguarda esposizione, contrasto, ombre). Ma sto cominciando anche con il digitale e prima o poi arriverà qualcosa. C'è sicuramente molto più controllo sul processo, visto che non ho molto tempo. Con il digitale mi manca l'attesa, pur tenendo spento il monitor e non controllando le foto appena scattate: non ne ho bisogno, ma poi divento curioso e la sera guardo.manop42 ha scritto:Io posto sia foto analogiche che ex argentiche, ma alla fine tutto va finire su un monitor quindi sarebbe meglio guardare al contenuto della foto non alle sue origini DOC, ma tant'è...c'è libertà di pensiero (almeno da parte di noi digitalisti o ex analogici)
Ma l'autore aveva ragione!manop42 ha scritto:Scusa ma la mia era solo una provocazione entrando in questo eterno e senza fine dibattito tra digitale ed analogico.
Comunque la citazione è tratta dalla introduzione ad un libro di foto di montagna, esattamente: "Quaderni del Trentino n. 7, Giuseppe Garbari, Fotografie di Montagna 1893-1895"
L'autore parla "della praticità dei nuovi piccoli apparecchi (occhio alle date) che eliminano la necessità del cavalletto e permettono riprese altrimenti impossibili ma penalizzano la qualità della resa portando non raramente a risultati insoddisfacenti.
A seguito di questa semplificazione si diffonde la falsa idea secondo la quale basta traguardare e scattare per ottenere una buona foto.
E' un convincimento che ancora oggi, nonostante gli automatismi, continua ad essere errato tanto che ecc."
ciao
Veni Vidi Velvia
Pixel volant Pelicula manent
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Guarda che io non martello proprio nessuno! Mi limito a stigmatizzare la differenza tra i due sistemi. PUNTO!Luca A Remotti ha scritto:Grazie Germano.
Come sai è Bruno che ci martella con questa dicotomia. Non c'è verso di guardare esclusivamente al risultato.
E dire che anche il buon Bruno ha spesso ampiamente toppato scambiando per analogiche fotografie digitali.
Che possiamo farci?
Sai com'è? la PP, su monitor, porta lo scatto digitale, quasi allo stesso livello della pellicola: è piuttosto logico rimanerne ingannati...
ciao
Veni Vidi Velvia
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