Piccoli tradimenti di fotografia

6x6 homemade pinhole *
Ilford FP4 125
exp : 1min. 30 sec.
Adox APH09 1+80 18min
Epson V600

Come per le altre occasioni, anche questa è una bella immagine, ben completata da un titolo azzeccato.

Circa l'iscrizione sulla fotocamera, me ne torna in mente un'altra: "Non so se mi spiego, disse il paracadute al paracadutista".

Buon Giovedì,

Enzo (E.L.)

L'Arte stenopeika è sempre affascinante!

Bella fotografia, attraverso la quale traspare tutta l'animosa personalità del fotografo; ammirando in silenzio la tua opera
si percepisce la tua cultura...si capta il tuo laborioso impegno.

Esattamente l'opposto di un qualsiasi scattonzolo digitale.

Il titolo, però, è quanto di più inappropriato...non è giustificato: non vedo inquietudine.

"Serena solitudine" il mio titolo preferito.

Beh, forse l'autore, dando il titolo alla propria opera, la completa con le sensazioni provate nell'atto creativo.

Poi, uno spettatore, potrà eventualmente provare sensazioni diverse.

In fondo, un celebre calòtipo di Fox Talbot, si intitola "la porta aperta", anche se il soggetto era una scopa (la madre dell'autore, di sua iniziativa, battezzò l'immagine "soliloquio di una scopa").

Mi pare quindi inappropriato considerare il titolo "inappropriato" o ingiustificato: saranno fatti suoi -appunto- dell'autore?

Enzo

Molto bella.

Elmar Lang ha scritto:Beh, forse l'autore, dando il titolo alla propria opera, la completa con le sensazioni provate nell'atto creativo.

Poi, uno spettatore, potrà eventualmente provare sensazioni diverse.

In fondo, un celebre calòtipo di Fox Talbot, si intitola "la porta aperta", anche se il soggetto era una scopa (la madre dell'autore, di sua iniziativa, battezzò l'immagine "soliloquio di una scopa").

Mi pare quindi inappropriato considerare il titolo "inappropriato" o ingiustificato: saranno fatti suoi -appunto- dell'autore?

Enzo

Boh! Tutto può essere...può darsi che l'autore avesse intravvisto l'ombra minacciosa dello Yeti o avesse notato l'ombra della coda di Godzilla, o che avesse udito i passi
pesanti di King Kong... dei quali, però, sulla scena qui rappresentata non se vedono tracce.

Questa fotografia mi trasmette un grande senso di pace...la medesima pace che mi circonda nei boschi della Valfurva o della
Valmalenco.

Piuttosto, tu! Cosa mai ci trovi di tanto inquietante??? Così, per curiosità

Insomma... è che se l'autore ha dato un titolo alla propria opera, ritengo la cosa facente parte dell'opera stessa, in quanto espressione dello stato d'animo dell'artista al momento.

Personalmente, trovo che immagine e titolo stiano bene assieme.

Un po' come il titolo che ho dato alla mia immagine nell'altra discussione: "Pannocchie d'Argento"... posso assicurarti che hanno un magnifico color dell'oro, ma per varie ragioni (non ultimo il bianconero), ci stava.

amo tanto la musica "leggera" e molto spesso, davanti ad una scena da riprendere, la collego a qualche frase o titolo di canzoni. Questo pioppeto era un po' nella bruma di un mattino lodigiano e le parole di L. Battisti pensavo si adattassero bene >>

"" ... Ma un ramo calpestato ed ecco che
ritorno col pensiero.
E ascolto te, il passo tuo
il tuo respiro dietro me ... "" etc etc

poi una volta sviluppata ho virato su "Inquietudine" ... l'atmosfera in quel gigantesco pioppeto era proprio quella...

Grazie a tutti per le gradite visite. ;/)