Domandona sulle ottiche Leica ;/)

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

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per gli esperti... >>

Dal poco {niente} che capisco di lenti (sarà per questo che uso spesso il pinhole...), se nn erro ogni obiettivo "rende" meglio ad un determinato diaframma, poi, più o meno tendono a degradare.
Le ottiche Leica sono famose per rendere in maniera eccelsa a diaframmi bassi o addirittura a TA ... giusto?
La mia "stupida" domanda/riflessione è la seguente...

Ha senso usare determinate ottiche Leica (famose perchè rendono bene a diaframmi molto aperti) con aperture molto chiuse (F16 -F22) ???

non so se è una domanda bizzarra e/o da cestinare ... :eek:
Cos'è la fotografia pinhole? Come dire che si sente un leggero fruscio ascoltando un vecchio 78 giri su un grammofono a manovella! ;/)

La perfezione ha un grande difetto, tende ad essere noiosa. ;/)
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PIERPAOLO
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vediamo:
tutte le ottiche oltre un certo limite, (nel formato 35mm dopo f8/11 e nel 6x6 dopo f/16 indicativamente) tendono a decrescere nelle prestazioni, per via del fenomeno della diffrazione. Grosso modo: la luce ha un andamento ondulatorio per cui, se incontra un passaggio troppo piccolo (il diaframma molto chiuso) tende a sfrangiarsi ai bordi, degradando così le prestazioni dell'ottica.
Solitamente il diaframma ideale sarebbe f/8 (o f/11-16 nel 6x6).
Tuttavia, e veniamo al punto, questo è il comportamento 'normale' di un sistema ottico, di qualunque marca.
L'uso di vetri speciali, che sono di diversi tipi e tutti costosi, fa si che alcuni progetti abbiano una resa molto alta anche ai primi due diaframmi di lavoro, esempio eclatante l'Apo 100/2,8, che addirittura possiede il massimo delle prestazioni a TA, confermandosi un vero Apo, come del resto il noto ApoTelyt 180/3,4.
Molti progetti Leica recenti come il 280/4, lo zoom 70-180/2,8 o il 21-35, possiedono prestazioni elevatissime proprio ai primi due diaframmi, ma a spese di peso e costi egualmente elevatissimi.
Per cui la risposta è naturale: molti obiettivi Leica, anche apparentemente 'normali' come ad esempio il 24/2,8, possiedono già a f/4 il massimo delle prestazioni, onde per cui chiudere il diaframma incrementa la profondità di campo MA NON le prestazioni ottiche.
Inoltre se un qualunque Summilux f/1,4 viene usato (normalmente) oltre f/2,8 si ottengono le prestazioni di un Summicron f/2, con costi e pesi maggiori.
Questo fa sì che si abbia una alta resa ottica con un tempo di otturazione elevato, evitando pertanto il classico micromosso da ripresa a mano libera.
Chiudere il diaframma oltre f/11, come regola generale, appiattisce di molte le prestazioni e spesso annulla le vere differenze tra le ottiche, specie se luminose, perchè rimette la palla ottica al centro: ovvero che le prestazioni si ottengono con la naturale chiusura del diaframma (regola vecchia come l'ottica fotografica) piuttosto che con una tecnologia ottica particolare.
Un ultima nota: in proiezione tuttavia l'uso di vetri speciali si nota nella brillantezza della immagine, nella purezza e saturazione dei colori, nel senso di respiro e stacco tra i piani. Ma occorre appunto un solo passaggio di sviluppo e un ingrandimento adeguato
Spero di essere stato utile e chiaro
Pierpaolo
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PIERPAOLO ha scritto:vediamo:
tutte le ottiche oltre un certo limite, (nel formato 35mm dopo f8/11 e nel 6x6 dopo f/16 indicativamente) tendono a decrescere nelle prestazioni, per via del fenomeno della diffrazione. Grosso modo: la luce ha un andamento ondulatorio per cui, se incontra un passaggio troppo piccolo (il diaframma molto chiuso) tende a sfrangiarsi ai bordi, degradando così le prestazioni dell'ottica.
Solitamente il diaframma ideale sarebbe f/8 (o f/11-16 nel 6x6).
Tuttavia, e veniamo al punto, questo è il comportamento 'normale' di un sistema ottico, di qualunque marca.
L'uso di vetri speciali, che sono di diversi tipi e tutti costosi, fa si che alcuni progetti abbiano una resa molto alta anche ai primi due diaframmi di lavoro, esempio eclatante l'Apo 100/2,8, che addirittura possiede il massimo delle prestazioni a TA, confermandosi un vero Apo, come del resto il noto ApoTelyt 180/3,4.
Molti progetti Leica recenti come il 280/4, lo zoom 70-180/2,8 o il 21-35, possiedono prestazioni elevatissime proprio ai primi due diaframmi, ma a spese di peso e costi egualmente elevatissimi.
Per cui la risposta è naturale: molti obiettivi Leica, anche apparentemente 'normali' come ad esempio il 24/2,8, possiedono già a f/4 il massimo delle prestazioni, onde per cui chiudere il diaframma incrementa la profondità di campo MA NON le prestazioni ottiche.
Inoltre se un qualunque Summilux f/1,4 viene usato (normalmente) oltre f/2,8 si ottengono le prestazioni di un Summicron f/2, con costi e pesi maggiori.
Questo fa sì che si abbia una alta resa ottica con un tempo di otturazione elevato, evitando pertanto il classico micromosso da ripresa a mano libera.
Chiudere il diaframma oltre f/11, come regola generale, appiattisce di molte le prestazioni e spesso annulla le vere differenze tra le ottiche, specie se luminose, perchè rimette la palla ottica al centro: ovvero che le prestazioni si ottengono con la naturale chiusura del diaframma (regola vecchia come l'ottica fotografica) piuttosto che con una tecnologia ottica particolare.
Un ultima nota: in proiezione tuttavia l'uso di vetri speciali si nota nella brillantezza della immagine, nella purezza e saturazione dei colori, nel senso di respiro e stacco tra i piani. Ma occorre appunto un solo passaggio di sviluppo e un ingrandimento adeguato
Spero di essere stato utile e chiaro
Pierpaolo
Utile lo sei sempre ... anche abbastanza chiaro, ma "l'abbastanza" è solo per colpa mia che ho la zucca decisamente vuota per quanto riguarda la fotografia ...
Però, però quando scrivi :"" ...se incontra un passaggio troppo piccolo (il diaframma molto chiuso) tende a sfrangiarsi ai bordi, degradando così le prestazioni ... "" mi viene subito alla mente, (da buon pinholaro che si informa e ha letto mooolto) che è la stessa cosa che avviene allo stenopeico quando, cercando di inseguire la massima nitidezza, si esagera nel ridurre troppo il diametro (del foro); le conseguenze sono inversamente proporzionali a quanto si tendeva ad inseguire... diffrazione a go-go !!

quindi ... in soldoni ... usare un'ottica di pregio (qualsiasi essa sia) a F16 o F22 è ... nn dico un controsenso ... nn mi viene il termine ... diciamo risibile. Tanto più se è un'ottica (come quelle che citavi) che "rende" a F2 ad esempio ... Tutto poi potrebbe appiattirsi ancor di più e nn farmi apprezzare le caratteristiche dell'ottica, se stampassi in formati medio-piccoli ...
E' esatta la disamina spannometrica ???? Grazie !!!
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tranne per le ottiche Macro e Mikro, autentiche e non solo denominate come tali, vale appunto la regola annunciata: è appunto per questo che nel pinhole l'immagine risulta quasi sempre soffusa e imprecisa.
E' chiaro, come detto anche alla fine del mio precedente intervento, che l'ingrandimento dell'immagine ne aumenta pregi e difetti, la riduzione della stessa li minimizza e questo vale anche per il digitale. Basta proiettare su uno schermo 2x2m un qualunque file che sul computer appare inciso e saturo per scoprirne pregi e difetti, ma pochi lo fanno e pochissimi possiedono proiettori digitali adeguati.
Tuttavia occorre ricordare che nella stampa in b/n spesso esposizione, carta, contrasto e maschere varie, possono vanificare tutto il discorso a favore di un linguaggio espressivo che vada oltre la mera fruizione tecnica.
Ma alla radice c'è sempre la base fotografica: i grandi paesaggisti del passato usavano macchine di grande formato proprio perchè dovevano ingrandire meno, addirittura in molte mostre ho visto stampe autentiche di Ansel Adams o di Weston stampate per contatto 1:1. Ingrandendo meno si perdeva meno qualità, ma naturalmente è relativo al negativo di partenza.
Leica all'inizio, ricorda un giornalista alla Fiera di Lipsia del 1925, faceva sbellicare i presenti proprio perchè si pensava fosse impossibile trarre stampe decenti da un negativo così piccolo, il 6x9 o il 9x12 era considerato il minimo. Il fotografo Paul Wolf, uno dei primi testimonial Leica, pubblicò proprio un libro in cui, durante un viaggio nella Foresta Nera, scattò in contemporanea con leica e una macchina 9X12. Ebbene le foto pubblicate dimostrarono in modo inequivocabile che se ben usata e gestita in tutto il procedimento, i negativi Leica potevano stare alla pari col formato più grande sino ad un ingrandimento medio (20x25) e che portarsi un'attrezzatura pesante e ingombrante era inutile, con la presenza di Leica.
I test non sono stati inventati adesso...

Pierpaolo

il libro di Wolf, illustrato sotto si intitola in modo emblematico: Grande o piccolo formato?
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tendenzialmente ed in modo generico, che senso avrebbe utilizzare certe ottiche Leica, Zeiss etc (oltre al piacere di usarle!!) se il mio od altrui modo di fotografare prevede principalmente l'utilizzo di diaframmi chiusi e magari la chiusura del cerchio avviene con stampe max 20x30 con attrezzature di ingrandimento di media qualità ???

Quello che voglio dire in fin dei conti, è che spessissimo nei forum vedo tantissimi utenti di Leica muniti (o Nikon, Canon etc), con super ottiche luminose da migliaia di € che inseriscono i dati di scatto (senza sindacare sulla bontà dello stesso) che mi fanno sorridere... Summicron M 35mm >> 1/60 F16 ad esempio; poi, gratta gratta, gli chiedi dello sviluppo e della stampa. Ti rispondono che lo sviluppo lo fa il lab e che la stampa la realizzano 16x20 massimo 20x24 con un Componar ....... E sono tantissimi !!! Oserei dire la stragrande maggioranza !!!

Ora io chiedo, con queste premesse, della lente performante ed eccellente, cosa viene messo in risalto ??? :eek: :eek:
Rimango dell'avviso che certe meravigliose attrezzature, siano destinate ad utenze consapevoli, professionali e/o artistiche... che niente lasciano al caso; dove anche l'acqua di lavaggio delle stampe deve essere "sotto controllo". Tutto questo per mettere in risalto lo scatto e le caratteristiche delle lenti; io questo ritengo debba essere ad appannaggio di chi ne sa trarre, al termine della filiera il massimo della performance.

Preferirei che mi si dicesse che usano determinate attrezzature "per il solo piacere di utilizzarle" ... Perfettamente comprensibile e assolutamente non sindacabile/criticabile ... Un po' come quando assistevo, portando i bimbi a scuola, all'arrivo della mamma o papà di turno in Bentley o in Lamborghini ...
Ovviamente sono esclusi i vari Bruno / P.Paolo etc di turno ... basta vedere i loro lavori per nutrire la mia sana invidia sia per la bravura nei loro scatti che l'attrezzatura oltre alle conoscenze storico/tecniche sulla Fotografia. :-)

ps) molto spesso questi "pseudo fotografi" dalle attrezzature blasonate, sono quelli che spesso mi criticano; imputano al mio modo di fotografare (specialmente col pinhole) la ricerca del sensazionalismo legato alla povertà dell'attrezzatura... Ridicoli ai miei occhi.
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posto che qui, si spera, siamo tutti adulti e pertanto consci, si spera 2, delle scelte che facciamo, che appartengono pertanto alla ns storia ed esperienza personale, ognuno viene giudicato per quello che fa e lascia in ricordo.
Quindi se voglio usare un Super Angulon grande formato o un pinhole ben vengano entrambi al servizio della mia visione fotografica, senza che mi senta in dovere di giustificare le mie scelte ma al massimo spiegarle, in base a ragionamenti tecnici o linguistici che siano.
Io personalmente provengo da una storia Leica di famiglia, l'ho raccontata anche in un racconto-verità. mista a Zeiss (Hasselblad e varie) e per questo sono stato personalmente legato a questi marchi, anche se poi come giornalista ho in pratica utilizzato, per prove e comparazioni, decine se non centinaia di macchine e obiettivi diversi.
Rimango alla fine legato a Leica, per tutta una serie di ragioni, se me le chiedi bene, altrimenti non mi sento di dover raccontare nulla, le mie immagine e i miei articoli raccontano la mia personalità, spero.
Ti piace la fotografia pinhole: la giudico una curiosità, una stranezza, ma se a te piace e ti soddisfa ti consiglio di continuare, non vedo perchè devo criticarti solo per una quisquilia di questo genere se le immagini che ottieni sono piacevoli e pittoriche.
Tuttavia so bene che gli oggetti che ci circondano non sono sempre acquistati per la loro funzione primaria, ma per la soddisfazione di possederli, (Ferrari, Porsche, Armani, Rolex, Church, tutta l'alta moda ecc, Leica compresa), in quanto sono punti di arrivo, status symbol, soddisfazioni personali, completamento della ns voglia di essere e avere.
Bene, in fondo se uno i soldi li guadagna onestamente, è giusto che si gratifichi come meglio crede, certo che poi i giudizi vanno selezionati: se mi critica Pepi Merisio o Ivo Saglietti prendo lo spunto come prezioso e ne faccio tesoro, se mi critica (come talvolta è successo) un membro di Fotoclub ci faccio una risata su per l'inutilità e stupidità tecnica dell'osservazione.
Quindi occorre selezionare, a mio parere, la provenienza delle critiche: in fondo non siamo obbligati a fare quello che gli altri vogliono o ci chiedono, ma solo quello che ci detta la ns intelligenza e sensibilità

Pierpaolo
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[schyter] ha scritto:per gli esperti... >>

Dal poco {niente} che capisco di lenti (sarà per questo che uso spesso il pinhole...), se nn erro ogni obiettivo "rende" meglio ad un determinato diaframma, poi, più o meno tendono a degradare.
Le ottiche Leica sono famose per rendere in maniera eccelsa a diaframmi bassi o addirittura a TA ... giusto?
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Ha senso usare determinate ottiche Leica (famose perchè rendono bene a diaframmi molto aperti) con aperture molto chiuse (F16 -F22) ???

non so se è una domanda bizzarra e/o da cestinare ... :eek:
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Ma di quali ottiche Leica? Il mitico sistema M? oppure il defunto sistema R?

Dimenticavo...ma tu conosci qualcuno con Leica che diaframma a f16??? :D :D :D
Io nemmeno con Nikon vado oltre f5,6 che, per me, resta il miglior diaframma per il paesaggio e la street con il sistema M...chiaro altresì che l'ottica M può e deve anche essere utilizzata a TA...è per questo che è stata progettata.
Ultima modifica di reporter il gio nov 16, 2017 1:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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<<<<<Ovviamente sono esclusi i vari Bruno / P.Paolo etc di turno ... basta vedere i loro lavori per nutrire la mia sana invidia sia per la bravura nei loro scatti che l'attrezzatura oltre alle conoscenze storico/tecniche sulla Fotografia>>>>>

Ringrazio per la stima, ma non mi pare corretto mettermi sullo stesso livello di Pierpaolo.

Io, di fatto, sono un banale ed oltretutto mediocre fotoamatore in guazzetto e faccio fatica a conoscere la mia attrezzatura fotografica; Pierpaolo, invece - come tutti sanno - è un ottimo fotografo, un valente scrittore, un instancabile viaggiatore e, infine, un vero esperto competente di ogni attrezzatura fotografica e di ogni aggeggio digitale.

Per la precisione... :)
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reporter ha scritto:
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Ha senso usare determinate ottiche Leica (famose perchè rendono bene a diaframmi molto aperti) con aperture molto chiuse (F16 -F22) ???

non so se è una domanda bizzarra e/o da cestinare ... :eek:
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Ma di quali ottiche Leica? Il mitico sistema M? oppure il defunto sistema R?

Dimenticavo...ma tu conosci qualcuno con Leica che diaframma a f16??? :D :D :D
Io nemmeno con Nikon vado oltre f5,6 che, per me, resta il miglior diaframma per il paesaggio e la street con il sistema M...chiaro altresì che l'ottica M può e deve anche essere utilizzata a TA...è per questo che è stata progettata.
Parlo di ottiche Leica M (nn so se cambia qualcosa col sistema reflex R)...

il "problema" è proprio perchè conosco virtualmente una marea di utenti Leica muniti che, dopo discussioni infinite e voli pindarici sulle relative ottiche, andando a vedere
o dopo aver chiesto i dati di scatto, ti rispondono ad esempio : 1/60 - F16 .... ok, mi dico... Poi domando sul formato di stampa e relativa ottica ... e qui, a questo punto
mi cascano le braccia... #-o #-o #-o A parte una percentuale molto alta che scannerizza soltanto... alta anche quella che si affida al lab, fornendo il negativo per la digitalizzazione e stampa
ovviamente non su carta argentica !!!! I restanti stampano da se su formati cartolina e con cocci dell'ingranditore nn all'altezza dell'ottica della fotocamera.

Sono pochissimi (penso meno delle classiche mosche bianche!!!) gli utenti che mettono in risalto la pregiata lente con una conseguente filiera di elaborazione degna dell'ottica !!!!
Ma fin qui mi va tutto benissimo... figuriamoci; ognuno è libero di fare cosa e come vuole, di spendere tanto o poco per un corpomacchina sovietico o per un Thambar... Ancor di
più se lo scopo è collezionistico/remunerativo e altrettanto se fosse per una vanità/sfizio e/o status symbo o investimento in un bene materiale che acquisisce valore nel tempo!!
Tutto questo deve essere chiaro !!! Io nn ho assolutamente nulla contro tutto questo; non sono frustrato perchè non posso o voglio permettermi una Leica / Rollei / Hasselblad !!!

La cosa che mi fa letteralmente incavolare è l'ipocrisia delle persone ... se gli domandi perchè hanno deciso per l'acquisto del sistema Leica ( + ottica da mila €), MAI E POI MAI
nessuno di questi ti dirà in tutta sincerità che l'ha acquistata per sfizio, vanità, status symbol, etc etc ... Tutti, MA PROPRIO TUTTI, ti diranno una marea di fregnacce sull'ottica
etc etc ... salvo poi rendersi ridicoli ai miei occhi per tutte le cose di cui sopra (1/125 - F16, scansione e/o stampe francobollo).

Da oggi e per tutti i giorni a venire, GIURO SOLENNEMENTE che se qualcuno mi chiederà (si sa mai) perchè compro fotocamere soviet o perchè amo visceralmente la Fed2,
gli risponderò "" STATUS SYMBOL "" !!!
:D :D :D :D :D
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Da oggi e per tutti i giorni a venire, GIURO SOLENNEMENTE che se qualcuno mi chiederà (si sa mai) perchè compro fotocamere soviet o perchè amo visceralmente la Fed2,
gli risponderò "" STATUS SYMBOL "" !!


chiunque conosca gli inglesi sa che lo snobbismo ha diverse espressioni......


---------
Pierpaolo, invece - come tutti sanno - è un ottimo fotografo, un valente scrittore, un instancabile viaggiatore e, infine, un vero esperto competente di ogni attrezzatura fotografica e di ogni aggeggio digitale.


...ti sei dimenticato che è in corso il mio processo di beatificazione con statua e Leica sulla Pala d'altare laterale....

grazie a tutti
Pierpaolo
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PIERPAOLO ha scritto: con statua e Leica sulla Pala d'altare laterale....
noooo ... e io che pensavo ad una Pala Dolomitica in quel di SMdC !!!!
Cascava a faggggiuolo... :) :) :)
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PIERPAOLO ha scritto:Da oggi e per tutti i giorni a venire, GIURO SOLENNEMENTE che se qualcuno mi chiederà (si sa mai) perchè compro fotocamere soviet o perchè amo visceralmente la Fed2,
gli risponderò "" STATUS SYMBOL "" !!


chiunque conosca gli inglesi sa che lo snobbismo ha diverse espressioni......


---------
Pierpaolo, invece - come tutti sanno - è un ottimo fotografo, un valente scrittore, un instancabile viaggiatore e, infine, un vero esperto competente di ogni attrezzatura fotografica e di ogni aggeggio digitale.


...ti sei dimenticato che è in corso il mio processo di beatificazione con statua e Leica sulla Pala d'altare laterale....

grazie a tutti
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Acc...è vero! Che sbadato...potrai mai perdonarmi?
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Eccccalllààààà cinque minuti fa sulla pg di "Fotografia analogica Italia " >> (Leica M6 Summicron 35 f2)

Luigi Gesi >> bella foto ... portra 400 e luce trasversale... che diaframma/tempi hai usato?

XXYYZZ >> Non ricordo di sicuro il tempo ma il diaframma era tra 11 e 16

:eek: :eek: :eek:

ora gli chiedo in quale formato la stampa (se la stampa...)
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[schyter] ha scritto:Eccccalllààààà cinque minuti fa sulla pg di "Fotografia analogica Italia " >> (Leica M6 Summicron 35 f2)

Luigi Gesi >> bella foto ... portra 400 e luce trasversale... che diaframma/tempi hai usato?

XXYYZZ >> Non ricordo di sicuro il tempo ma il diaframma era tra 11 e 16

:eek: :eek: :eek:

ora gli chiedo in quale formato la stampa (se la stampa...)
Beh portra 400 su M6 con Summicron è già un'offesa...f16 in pieno sole da un tempo di 1/400 è una sicurezza contro il micromosso...leicaioli... :lol:
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[schyter] ha scritto:
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[schyter] ha scritto:per gli esperti... >>

Dal poco {niente} che capisco di lenti (sarà per questo che uso spesso il pinhole...), se nn erro ogni obiettivo "rende" meglio ad un determinato diaframma, poi, più o meno tendono a degradare.
Le ottiche Leica sono famose per rendere in maniera eccelsa a diaframmi bassi o addirittura a TA ... giusto?
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Ha senso usare determinate ottiche Leica (famose perchè rendono bene a diaframmi molto aperti) con aperture molto chiuse (F16 -F22) ???

non so se è una domanda bizzarra e/o da cestinare ... :eek:
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Ma di quali ottiche Leica? Il mitico sistema M? oppure il defunto sistema R?

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il "problema" è proprio perchè conosco virtualmente una marea di utenti Leica muniti che, dopo discussioni infinite e voli pindarici sulle relative ottiche, andando a vedere
o dopo aver chiesto i dati di scatto, ti rispondono ad esempio : 1/60 - F16 .... ok, mi dico... Poi domando sul formato di stampa e relativa ottica ... e qui, a questo punto
mi cascano le braccia... #-o #-o #-o A parte una percentuale molto alta che scannerizza soltanto... alta anche quella che si affida al lab, fornendo il negativo per la digitalizzazione e stampa
ovviamente non su carta argentica !!!! I restanti stampano da se su formati cartolina e con cocci dell'ingranditore nn all'altezza dell'ottica della fotocamera.

Sono pochissimi (penso meno delle classiche mosche bianche!!!) gli utenti che mettono in risalto la pregiata lente con una conseguente filiera di elaborazione degna dell'ottica !!!!
Ma fin qui mi va tutto benissimo... figuriamoci; ognuno è libero di fare cosa e come vuole, di spendere tanto o poco per un corpomacchina sovietico o per un Thambar... Ancor di
più se lo scopo è collezionistico/remunerativo e altrettanto se fosse per una vanità/sfizio e/o status symbo o investimento in un bene materiale che acquisisce valore nel tempo!!
Tutto questo deve essere chiaro !!! Io nn ho assolutamente nulla contro tutto questo; non sono frustrato perchè non posso o voglio permettermi una Leica / Rollei / Hasselblad !!!

La cosa che mi fa letteralmente incavolare è l'ipocrisia delle persone ... se gli domandi perchè hanno deciso per l'acquisto del sistema Leica ( + ottica da mila €), MAI E POI MAI
nessuno di questi ti dirà in tutta sincerità che l'ha acquistata per sfizio, vanità, status symbol, etc etc ... Tutti, MA PROPRIO TUTTI, ti diranno una marea di fregnacce sull'ottica
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Da oggi e per tutti i giorni a venire, GIURO SOLENNEMENTE che se qualcuno mi chiederà (si sa mai) perchè compro fotocamere soviet o perchè amo visceralmente la Fed2,
gli risponderò "" STATUS SYMBOL "" !!!
:D :D :D :D :D
Dunque, ottiche M...what else?

Il sistema M ha fatto nascere la Fotografia nel formato 135, ha dato impulso e vigore alla Leica che è cresciuta intorno al sistema M con il contributo delle sensazionali ottiche M.

Il sistema M ha plasmato alcuni dei più grandi fotografi: Kertész - HCB - Boubat - GBG - Dondero - Saglietti ed il mitico super Roiter...oltre a tanti altri che, senza il determinante apporto
dell'intricato (per la massa) sistema M, non si sarebbero potuti elevare allo sfavillante splendore dell'arte fotografica che tutti noi conosciamo.

Il sistema M è un sistema altamente professionale concepito per i professionisti e per i fotoamatori professionali che attraverso il loro atteggiamento, il proprio pensiero, la propria cusiosità,
la propria iniziativa e la propria cultura sarebbero stati in grado di realizzare magnifiche fotografie.

Il sistema M...il telemetro d'argento...è ancora ben presente e gode di ottima salute

Il sistema M non è per tutti e, anche se molti lo posseggono, non tutti lo sanno utilizzare nei migliore dei modi.

Il sistema M veniva utilizzato con la mitica Kodak Tri-X 400iso; ma in seguito, con la progettazione di ottiche di classe elevatissima (in assoluto le migliori e di sempre) il sistema M è diventato il sistema più indicato...più congeniale per l'utilizzo di Velvia.

Maurizio Capobussi sosteneva che il sistema M è stato appositamente progettato per la DIA; e così pure ribadiva il compianto Gino Ferzetti...non rammento che dei due fu il primo a sostenere questa
tesi che, in ogni caso, io ho sposato e che continuo fortemente a sostenere.

Le ottiche M vanno utilizzate a TA; però, a volte, nel paesaggio è necessario diaframmare di 1/2 stop...ma non oltre anche perché in assenza di specchio, non esiste problema di vibrazioni.

Perciò, caro Luigi, datti una mossa e fatti una bella Leica M... :) vedrai che goduria proverai... :eek:

Goditi per intanto queste sublimi visioni di Velvia...

Dimenticavo...il sistema R? bah! non ne sono mai restato entusiasta!

Io posseggo 3 corpi Leica R ed alcune delle migliori ottiche R ( 100APO Elmarit - 180 APO Telyt ) ma preferisco fotografare con Nikon.

Le ottiche R sono splendide, ma per poter essere paragonate alle ottiche di M, la fotocamera deve essere posta su cavalletto per raggiungere la MAF assolutamente perfetta...altrimenti, meglio utilizzare
i sigma AF. Ma forse è solo un mio problema.

Un altro appuntino: la scansione o - come nel mio caso - la duplicazione del fotogramma, sono operazioni da non sottovalutare; per ottenere il massimo, è necessario un forte impegno e grande attenzione e, soprattutto, grande attrezzatura di elevata qualità.

Infine, per ottenere ottime stampe, un grande impegno con PS ed una ottima stampante.

Minkia, ma quanto costa una buona fotografia!!!!

Chi non vuole versare lacrime sudore e sangue si dedichi al digitale... :lol: :P :-P
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