per chi avesse qualche curiosità, ecco la recensione pubblicata su Nadir
Pierpaolo
https://www.nadir.it/libri/GHISETTI-CAV ... lmarit.htm
Elmarit
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
non sono molti gli autori italiani su Leica che hanno libri in vendita in USA
pp
http://camerabooks.com/Products/Elmarit ... Story.aspx
pp
http://camerabooks.com/Products/Elmarit ... Story.aspx
Complimenti! Gli Usa sono sempre affamati di cultura Fotografica...essi fanno Fotografia.
In Italia, invece, e purtroppo per te, la quasi totalità delle persone va di corpo digitale...la cultura
non viene più considerata: non facendo Fotografia, la cultura non serve.
Salyut
In Italia, invece, e purtroppo per te, la quasi totalità delle persone va di corpo digitale...la cultura
non viene più considerata: non facendo Fotografia, la cultura non serve.
Salyut
Veni Vidi Velvia
Pixel volant Pelicula manent
Pixel volant Pelicula manent
purtroppo, e ribadisco purtroppo, devo dare ragione a Bruno: in USA Camera Books ha a disposizione tutti e tre i ns libri sulle ottiche per Leica, ( e ne ha chiesto una ristampa precisa solo per lei perchè tutte vendite in un mese), mentre questo non si può dire del Leica Dealer di Modena, mentre a Montecchio me ne hanno richieste 20 copie. A HongKong sono andate 1/3 di tutte le copie dei 3 libri.
L'appassionato Leica italiano medio adora parlare di fumo, di sensazioni, di sfuocato, mette in discussioni macchine che hanno fatto la storia con fisime da serial televisivo, il noto Leica Hospital della Foresta nera.
Poi......leggo: oggetto come nuovo -- mai usato-----usato pochissimo.......... immacolato--- vendo per non uso ecc
Tranne poi ritrovarmi TUTTI I GIORNI una richiesta di chiarimenti, che sono già abbondantemente chiariti nel ns libri o negli articoli di WHI.
Sembra che i soldi spesi nei libri siano un di più: 40 euro? ma è carissimo! mi disse un leichista con M9 e 35/1,4 FLE!
E' chiaro che producendo libri da 20 anni sono perfettamente al corrente della situazione, ma forse dovremmo prendere in seria considerazione il consiglio di Petra Keller, titolare della suddetta Camera Books, Oregon, di realizzare i prossimi libri direttamente in inglese, per dare maggior spazio al testo. Scrivere in italiano è perfettamente inutile, toglie metà dello spazio al testo o alle immagini e inoltre non porta significativi vantaggi. Spesso prendiamo in giro americani e cinesi, ma loro dimostrano di essere curiosi e di leggere, gli italiani no. Molto presuntuosi, (credono di sapere tutto leggendo un paio di post su Internet, ma raramente hanno posseduto certi obiettivi qualche anno, il tempo minimo per 'capirli'), sempre in bilico su cosa scegliere, tra obiettivi noti e arcinoti, parolai infiniti su questioni che nella storia e prodotti Leica hanno minimale importanza, con la classica espressione - io non l'ho mai usato ma secondo la portiere del mio stabile, che ha parlato col geometra del terzo piano, sembra che...- che e sopratutto spesso con un rapporto conflittuale con Leica.
Non è uno sfogo ma una semplice constatazione: Elmarit ha già superato nel venduto il 60% della tiratura, e per il prossimo Noctilux.Summilux ci è stato richiesto un aumento delle copie. Quindi va tutto bene, anzi forse dovremmo scrivere il prossimo volume in inglese e russo|!
Pierpaolo
L'appassionato Leica italiano medio adora parlare di fumo, di sensazioni, di sfuocato, mette in discussioni macchine che hanno fatto la storia con fisime da serial televisivo, il noto Leica Hospital della Foresta nera.
Poi......leggo: oggetto come nuovo -- mai usato-----usato pochissimo.......... immacolato--- vendo per non uso ecc
Tranne poi ritrovarmi TUTTI I GIORNI una richiesta di chiarimenti, che sono già abbondantemente chiariti nel ns libri o negli articoli di WHI.
Sembra che i soldi spesi nei libri siano un di più: 40 euro? ma è carissimo! mi disse un leichista con M9 e 35/1,4 FLE!
E' chiaro che producendo libri da 20 anni sono perfettamente al corrente della situazione, ma forse dovremmo prendere in seria considerazione il consiglio di Petra Keller, titolare della suddetta Camera Books, Oregon, di realizzare i prossimi libri direttamente in inglese, per dare maggior spazio al testo. Scrivere in italiano è perfettamente inutile, toglie metà dello spazio al testo o alle immagini e inoltre non porta significativi vantaggi. Spesso prendiamo in giro americani e cinesi, ma loro dimostrano di essere curiosi e di leggere, gli italiani no. Molto presuntuosi, (credono di sapere tutto leggendo un paio di post su Internet, ma raramente hanno posseduto certi obiettivi qualche anno, il tempo minimo per 'capirli'), sempre in bilico su cosa scegliere, tra obiettivi noti e arcinoti, parolai infiniti su questioni che nella storia e prodotti Leica hanno minimale importanza, con la classica espressione - io non l'ho mai usato ma secondo la portiere del mio stabile, che ha parlato col geometra del terzo piano, sembra che...- che e sopratutto spesso con un rapporto conflittuale con Leica.
Non è uno sfogo ma una semplice constatazione: Elmarit ha già superato nel venduto il 60% della tiratura, e per il prossimo Noctilux.Summilux ci è stato richiesto un aumento delle copie. Quindi va tutto bene, anzi forse dovremmo scrivere il prossimo volume in inglese e russo|!
Pierpaolo
-
- Messaggi: 900
- Iscritto il: ven gen 07, 2011 6:20 pm
- Località: Trento
Mi riservo più tardi, di approfondire le tue puntuali osservazioni, tristemente tutte vere, ma la chiusa che cito qui sopra dice proprio il vero!PIERPAOLO ha scritto:(...) anzi forse dovremmo scrivere il prossimo volume in inglese e russo! (...)
Enzo
avrei parecchio da dire ... tra le righe PP ha ben rappresentato l'universo mondo Leica dell'utente ITALIANO cafone, provinciale e incompetente... la % mettetecela voi ma credo sia parecchio-parecchio alta. E' una mia convinzione, suffragata da anni di visitazioni su forum, blog, gruppi etc etc, che il 50% minimo (!!) di possessori italiani di Leica nel profondo della loro intimità non l'ha acquistata per fare Fotografia. Io con queste persone nn ho niente di che spartire ... penso di aver scaricato più libri e riviste in cirillico io, di tutti i Leicisti della mia provincia. E da dire che nn conosco il russo !!! Fossi stato un cultore del marchio dal bollino rosso, avrei uno scaffale pieno ... anche perchè la fortuna sfacciata di avere due italiani (PP e MC) che scrivono e ricercano così tanto su Leica credo sia difficile da trovare al mondo. Mi spacco in due dalle risate quando leggo dell'utente tal dei tali che vende la M6 perchè nn è scattato il feeling e nn ci si ritrova... E ce ne sono un SACCO !!! penso a me stesso che mi trovo bene con una Fed 2 ... figuriamoci il gg che avrò tra le mani una Leica... Stai tranquillo PP, il gg che lo scriverai solo in inglese/giapponese/russo ... vedrai che alzata di scudi !!! Ti accuseranno che per questo il libro nn lo comprano; ti ricopriranno di epiteti del tipo ... ma non si può che un italiano scriva un libro sul Noctilux solo in iglese.... Tutto fango già visto per la vicenda Ferrania ... niente di nuovo sotto il sole.PIERPAOLO ha scritto:... L'appassionato Leica italiano medio adora parlare di fumo, di sensazioni, di sfuocato, mette in discussioni macchine che hanno fatto la storia con fisime da serial televisivo, il noto Leica Hospital della Foresta nera.
Poi......leggo: oggetto come nuovo -- mai usato-----usato pochissimo.......... immacolato--- vendo per non uso ecc
Sembra che i soldi spesi nei libri siano un di più: 40 euro? ma è carissimo! mi disse un leichista con M9 e 35/1,4 FLE!
Scrivere in italiano è perfettamente inutile, toglie metà dello spazio al testo o alle immagini e inoltre non porta significativi vantaggi.
Molto presuntuosi, (credono di sapere tutto leggendo un paio di post su Internet, ma raramente hanno posseduto certi obiettivi qualche anno, il tempo minimo per 'capirli'), sempre in bilico su cosa scegliere, tra obiettivi noti e arcinoti, parolai infiniti su questioni che nella storia e prodotti Leica hanno minimale importanza, con la classica espressione - io non l'ho mai usato ma secondo la portiere del mio stabile, che ha parlato col geometra del terzo piano, sembra che...- che e sopratutto spesso con un rapporto conflittuale con Leica.
Non è uno sfogo ma una semplice constatazione: Elmarit ha già superato nel venduto il 60% della tiratura, e per il prossimo Noctilux.Summilux ci è stato richiesto un aumento delle copie. Quindi va tutto bene, anzi forse dovremmo scrivere il prossimo volume in inglese e russo|!
Pierpaolo
Ti auguro ogni bene e tutto il successo che meriti per i tuoi libri sin qui scritti e per quelli ancora da scrivere !!! Luigi
Cos'è la fotografia pinhole? Come dire che si sente un leggero fruscio ascoltando un vecchio 78 giri su un grammofono a manovella! ;/)
La perfezione ha un grande difetto, tende ad essere noiosa. ;/)
La perfezione ha un grande difetto, tende ad essere noiosa. ;/)
<<<Purtroppo>>> Fammi capire: purtroppo...poiché l'ho scritto io o perché ho ragione io???PIERPAOLO ha scritto:purtroppo, e ribadisco purtroppo, devo dare ragione a Bruno: in USA Camera Books ha a disposizione tutti e tre i ns libri sulle ottiche per Leica, ( e ne ha chiesto una ristampa precisa solo per lei perchè tutte vendite in un mese), mentre questo non si può dire del Leica Dealer di Modena, mentre a Montecchio me ne hanno richieste 20 copie. A HongKong sono andate 1/3 di tutte le copie dei 3 libri.
L'appassionato Leica italiano medio adora parlare di fumo, di sensazioni, di sfuocato, mette in discussioni macchine che hanno fatto la storia con fisime da serial televisivo, il noto Leica Hospital della Foresta nera.
Poi......leggo: oggetto come nuovo -- mai usato-----usato pochissimo.......... immacolato--- vendo per non uso ecc
Tranne poi ritrovarmi TUTTI I GIORNI una richiesta di chiarimenti, che sono già abbondantemente chiariti nel ns libri o negli articoli di WHI.
Sembra che i soldi spesi nei libri siano un di più: 40 euro? ma è carissimo! mi disse un leichista con M9 e 35/1,4 FLE!
E' chiaro che producendo libri da 20 anni sono perfettamente al corrente della situazione, ma forse dovremmo prendere in seria considerazione il consiglio di Petra Keller, titolare della suddetta Camera Books, Oregon, di realizzare i prossimi libri direttamente in inglese, per dare maggior spazio al testo. Scrivere in italiano è perfettamente inutile, toglie metà dello spazio al testo o alle immagini e inoltre non porta significativi vantaggi. Spesso prendiamo in giro americani e cinesi, ma loro dimostrano di essere curiosi e di leggere, gli italiani no. Molto presuntuosi, (credono di sapere tutto leggendo un paio di post su Internet, ma raramente hanno posseduto certi obiettivi qualche anno, il tempo minimo per 'capirli'), sempre in bilico su cosa scegliere, tra obiettivi noti e arcinoti, parolai infiniti su questioni che nella storia e prodotti Leica hanno minimale importanza, con la classica espressione - io non l'ho mai usato ma secondo la portiere del mio stabile, che ha parlato col geometra del terzo piano, sembra che...- che e sopratutto spesso con un rapporto conflittuale con Leica.
Non è uno sfogo ma una semplice constatazione: Elmarit ha già superato nel venduto il 60% della tiratura, e per il prossimo Noctilux.Summilux ci è stato richiesto un aumento delle copie. Quindi va tutto bene, anzi forse dovremmo scrivere il prossimo volume in inglese e russo|!
Pierpaolo
Comunque sia...rassegnati! L'Italia è il paese del pixel e dei pentastri...
Salyut cordiali
Veni Vidi Velvia
Pixel volant Pelicula manent
Pixel volant Pelicula manent
mi sembra chiaro che il mio - purtroppo - era riferito alla situazione italiana libraria.
aggiornamento, quasi grottesco:
lascio due libri Elmarit dal noto riparatore di Modena Giuliano Galli. Dopo due settimane i due, dicasi due libri, sono ancora lì-
Mi telefona l'amico Luca di Montecchio: portami un paio di libri Elmarit in più perchè c'è quel ragazzo vietnamita che gira sempre che me li chiesti!! io questo vietnamita, che vive in Italia, frequenta i mercatini per spedire gli oggetti in Vietnam, lo conosco bene, mi spiace non ricordarne il nome dopo diversi incontri, lo prendo sempre in giro sui semafori di Hanoi, che non ci sono, almeno sino a qualche anno fa quando ci andai, creando ingorghi favolosi, che i catanesi se li sognano!
In Vietnam leggono il ns libro!!
Queste sì sono vere soddisfazioni: anche lo leggesse UN solo vietnamita!
Pierpaolo
aggiornamento, quasi grottesco:
lascio due libri Elmarit dal noto riparatore di Modena Giuliano Galli. Dopo due settimane i due, dicasi due libri, sono ancora lì-
Mi telefona l'amico Luca di Montecchio: portami un paio di libri Elmarit in più perchè c'è quel ragazzo vietnamita che gira sempre che me li chiesti!! io questo vietnamita, che vive in Italia, frequenta i mercatini per spedire gli oggetti in Vietnam, lo conosco bene, mi spiace non ricordarne il nome dopo diversi incontri, lo prendo sempre in giro sui semafori di Hanoi, che non ci sono, almeno sino a qualche anno fa quando ci andai, creando ingorghi favolosi, che i catanesi se li sognano!
In Vietnam leggono il ns libro!!
Queste sì sono vere soddisfazioni: anche lo leggesse UN solo vietnamita!
Pierpaolo
-
- Messaggi: 900
- Iscritto il: ven gen 07, 2011 6:20 pm
- Località: Trento
Giusto una domanda a Bruno: chi sono i "pentastri"?... Spero non ti riferisca agli utenti Pentacon...
Le osservazioni di Pierpaolo circa i libri, sono emblematiche della situazione.
Uno scrive un libro? Improvvisamente schiere di amici o presunti tali, ambiscono ad una "copia omaggio", oppure cercano di farsi "una fotocopia" dall'intraprendente amico spendaccione, che il libro lo ha comprato.
Non mi stupisce che un tuo libro vada addirittura in Vietnam, sfidando i possibili incidenti di consegna, in una Hanoi ove i semafori servono solo ad ingentilire la grigia monotonia degli incroci.
Nel 2001 ero ad Alessandria d'Egitto. In una strada alle spalle della Corniche, c'era un negozio di fotografia. Il titolare, un anziano signore arabo, dal francese ed inglese impeccabili, aveva uno scaffale stracolmo di libri, alcuni dei quali decrepito, altri recentissimi, da tutto il mondo. Mi fece notare che la sua clientela era vastissima (vero!) e soprattutto di giovani (verissimo!) e che vendeva libri in quantità, con anche clienti dagli scarsi mezzi, che li pagavano a rate!...
In Madagascar, nella città di Antsirabe, c'era (forse c'è ancora) un piccolo negozio di fotografo, che fungeva anche da libreria fotografica. Negozio frequentato da giovani e meno giovani, che compravano pellicole e... libri di fotografia. Lì non potei resistere ed acquistai il "Dictionnaire de Chimie Photographique" dei Braun, nell'edizione parigina del 1904.
Che belli, I libri, funzionano anche senza corrente e tanti, tanti di essi valgono assai più di quel che costano!
Le osservazioni di Pierpaolo circa i libri, sono emblematiche della situazione.
Uno scrive un libro? Improvvisamente schiere di amici o presunti tali, ambiscono ad una "copia omaggio", oppure cercano di farsi "una fotocopia" dall'intraprendente amico spendaccione, che il libro lo ha comprato.
Non mi stupisce che un tuo libro vada addirittura in Vietnam, sfidando i possibili incidenti di consegna, in una Hanoi ove i semafori servono solo ad ingentilire la grigia monotonia degli incroci.
Nel 2001 ero ad Alessandria d'Egitto. In una strada alle spalle della Corniche, c'era un negozio di fotografia. Il titolare, un anziano signore arabo, dal francese ed inglese impeccabili, aveva uno scaffale stracolmo di libri, alcuni dei quali decrepito, altri recentissimi, da tutto il mondo. Mi fece notare che la sua clientela era vastissima (vero!) e soprattutto di giovani (verissimo!) e che vendeva libri in quantità, con anche clienti dagli scarsi mezzi, che li pagavano a rate!...
In Madagascar, nella città di Antsirabe, c'era (forse c'è ancora) un piccolo negozio di fotografo, che fungeva anche da libreria fotografica. Negozio frequentato da giovani e meno giovani, che compravano pellicole e... libri di fotografia. Lì non potei resistere ed acquistai il "Dictionnaire de Chimie Photographique" dei Braun, nell'edizione parigina del 1904.
Che belli, I libri, funzionano anche senza corrente e tanti, tanti di essi valgono assai più di quel che costano!
vedi
http://camerabooks.com/Products/Elmarit ... Story.aspx
come si vede la prima spedizione di Elmarit negli USA è andata SUBITO immediatamente esaurita, richiesta subito un ulteriore invio
discussioni pertanto inutili
CVD
Pierpaolo
http://camerabooks.com/Products/Elmarit ... Story.aspx
come si vede la prima spedizione di Elmarit negli USA è andata SUBITO immediatamente esaurita, richiesta subito un ulteriore invio
discussioni pertanto inutili
CVD
Pierpaolo
[quote="Elmar Lang"]Giusto una domanda a Bruno: chi sono i "pentastri"?... Spero non ti riferisca agli utenti Pentacon...
quote]
Pentacon non c'entra...
"Pentastri": sono i componenti del Movimento 5 Stelle.
Salyut cordiali
quote]
Pentacon non c'entra...
"Pentastri": sono i componenti del Movimento 5 Stelle.
Salyut cordiali
Veni Vidi Velvia
Pixel volant Pelicula manent
Pixel volant Pelicula manent
-
- Messaggi: 900
- Iscritto il: ven gen 07, 2011 6:20 pm
- Località: Trento
Grazie per la precisazione.
Il dubbio rendeva insonni ed agitate, le mie notti.
Il dubbio rendeva insonni ed agitate, le mie notti.