Eggià...come volevasi dimostrare: anche i ciofegon sul sensor, piuttosto bon son...
Con il sensore, tutti gli zoom...anche i più modesti...riproducono files di buona qualità; talmente buoni, questi files, che, chiudendo il diaframma, riescono pure ad eguagliare la qualità delle ottiche fisse.
Solo su sensore...poiché su Velvia, che è la prova della verità, sono decisamente inferiori; ecco spiegato, dunque, il motivo della convinzione della qualità degli zoom...solo dai digitaioli, però.
Anche l'ex grande fotografo Salgado, convertitosi al digitale utilizza, su corpo digitale Canon, zoometto e zoomotto...e poi, dopo ogni scattonzolo, alla stregua di ogni digilettante, si guarda il monitor
per verificare la riuscita dello scatto che, in caso di effetto negativo, viene eliminato con la successiva ripetizione dell'operazione: che tenerezza ha suscitato in me vederlo ne "Il sale della terra"

e subito una domanda mi ha assalito:
Per quale motivo il grande Salgado ha abbandonato Leica M e Leica R...d'argento...per passare a Canon digitale?
Il mistero si infittisce.
Però, riflettendo molto intensamente, mi sono dato una risposta: l'età, avanzando impietosamente, riduce sensibilmente la vista, costringendo l'autore a scelte radicali...abbandono della pellicola
a favore del sensore che, come ben noto, è assolutamente più facile e, oltretutto, fornisce immediatamente il risultato: Chiunque può utilizzare il digitale!
Ma perché non utilizzare SL digitale? Dopotutto, è con Leica che Salgado ha ottenuto grandissime fotografie che lo hanno fatto conoscere al mondo intero...cosa mai sarà successo tra Leica e Salgado?
Nel documentario non c'è scorcio di Leica e non c'è nemmeno un piccolissimo appunto su d'essa...mah! Nikon è stata mostrata...Leica, dunque, ne esce piuttosto male...sedotta ed abbandonata!
Però, Salgado ha un volto molto, ma molto interessante e la sua voce, con una ottima pronuncia francese, è decisamente emozionante.
Salyut a tutt