Piccoli tradimenti di fotografia

Che rapporto ho con la fotografia.. a volte me lo chiedo. Direi un rapporto da separati in casa. Dopo tanti anni assieme la conosco, conosco i suoi trucchi, so cosa potrebbe piacerle e per questo lo evito. La passione furibonda che ci ha fatto amare si e’ spenta, ho macchine bellissime e finisco ad usare solo l’ultima digitale. Non riesco pero’ a separarmene, resto li, come un ospite, a volte indesiderato, fotografare non mi da piacere ma e’ una necessita, e ne sono sempre insoddisfatto, non amo quello che faccio, e’ inconcludente, come il rapporto che vivo con la fotografia. A volte sembra faccia le cose per farle dispetto. Non ho un progetto, non ho una visione, non riesco a mettere assieme niente. Solo scattare mi da qualche brivido, perche’ mi svuota, come ore di palestra per chi le fa. E dopo il vuoto la fatica di riguardarle selezionarle mandarle alle persone che le aspettano, e’ solo fatica e delusione.

Forse non te l’ho mai detto ma una delle cose che mi piace di più di te è l ‘ottimismo...

fabrizio canella ha scritto:Forse non te l’ho mai detto ma una delle cose che mi piace di più di te è l ‘ottimismo...

lo so e' una delle mie migliori doti

Beh..ottimismo a parte forse ( forse) è proprio questo rapporto tormentato che ti permette di produrre frequentemente cose di assoluto interesse.
Mi è capitato molto spesso di investire tempo per cercare di " frugare " negli interstizi delle tue immagini alla ricerca di un quid, che magari non esiste, e forse non esisteva nemmeno nella tua testa.

Come tu ben sai non sono mai stato un " aficionados " delle macchinette di plastica, nè della moda del - do coio coio - supportato a posteriori ( non è il tuo caso ) dalle più astruse
argomentazioni.

Probabilmente questa tua serie con Medea non è delle migliori, ma già lo hai detto tu .

Ma non si può negare che in alcuni casi funzionano.

M

Ho cominciato a fotografare nel gennaio del 1982, per i primi 5/6 anni è stata una passione, poi è diventata un'ossessione, una malattia anche costosa, ora è un anno che non fotografo, salvo roba da cazzeggio.
Magari cambierà...

Ciao
Luca

Un bisogno. Una terapia. Mi rilassa (rilasserebbe). L'adrenalina,le emozioni che scaturiscono ad ogni scatto quando si presume aver fatto una buona foto. La delusione quando non avviene ,quando si è con la fotocamera ma non la si porta nemmeno all'occhio perchè non ce n'e' stato motivo. Le maledizioni per il fatto di non aver tempo libero.
Anche per questa serie di motivi ultimamente mi sono dato all'audiofilia....giradischi,puntine,cavi e cavetti....ed il bellissimo "The koln Concert" di Keith Jarrett

(O.T.)p.s. Paolo: suonano bene le tue Bower & Wilkins??? Io credo di fare a breve upgrade dalle mie Diva 665 alla serie 703 B&W

Ho cominciato a fotografare che non avevo ancora vent'anni e l'ho fatto per un anno con assoluta ingenuità e molta poca perizia. Poi ho smesso, perché, prima l'Università, poi il lavoro che mi ha portato in giro, hanno avuto la priorità. Nei primi anni '70 ancora un anno di fotografia a Parigi; avevo perso la mia prima macchina, ma ero riuscito a mettere le mani su una Nikon F2. Persa anche quella, trent'anni di nient'altro che occasionali fotografie. Ho ricominciato nel '90 motivato non da chissà quale urgenza interiore, ma perché, avendo cominciato a guadagnare bene, un giorno sono entrato in un negozio e mi sono comprato un'Hasselblad. Fatta la spesa dovevo pure giustificarla. E poi la storia si è ripetuta sempre sotto la spinta del fascino che hanno per me gli oggetti tecnici sofisticati (dopo tutto ho una formazione da ingegnere). Insomma fotografo perché compro le macchine fotografiche. Però ci ho preso gusto e, soprattutto, fotografando ho sviluppato un reale interesse teorico per la fotografia come mezzo espressivo. Fatto curioso: se riesco a non perderle, non mi separo mai dalle macchine che ho comprato, anche quelle che non avrò mai più l'occasione di usare.

luca rubbi ha scritto:Ho cominciato a fotografare nel gennaio del 1982, per i primi 5/6 anni è stata una passione, poi è diventata un'ossessione, una malattia anche costosa, ora è un anno che non fotografo, salvo roba da cazzeggio.
Magari cambierà...

Ciao
Luca

Ma se e' un anno che non fotografi pensi ancora che la parola ossessione sia quella che piu' si adatta? non si fugge da una ossessione.
Forse anche per te era quello che sentivi, ma ora?

A 14 anni ho sottratto la Leica IIIa a mio padre e ho fatto un corso di camera oscura a scuola. Fotografare dipendeva dalla possibilità di comprare pellicole.
Dopo ho vissuto lunghi anni di GAS (Gear Acquisition Syndrome) ma mi è passata, sono arrivato ad una sintesi, cambiato molto e ora uso tutto il materiale che ho.
Ho fatto alcune buone foto negli anni (poche) più che altro facendomi "portare in giro" dalla mia sconfinata curiosità, incapace di trovare una direzione. A partire dai primi anni 2000 mi ha ossessionato l'interrogativo su quale fosse l'approccio per fare una buona fotografia. Inutile dirvi che le risposte hanno ulteriormente confuso le mie idee ed i risultati sono rimasti insoddisfacenti, almeno per me.

Guardando indietro ci sono si alcune foto passabili, ma è tutto molto lacunoso.

Ora so cosa cerco, ma sono ben lontano dall'aver capito come ottenerlo. L'intento di documentare tramite un impianto narrativo è molto, molto arduo, soprattutto se mi interrogo sul "senso" di ciò che cerco e sulla difficoltà di rappresentare in fotografia significati per me impliciti ma spesso tutt'altro che chiari. È una strada lunga. Mi sottopongo all'esercizio maieutico della lettura delle mie fotografie. Può essere causa di gravi mal di pancia, ma vi assicuro che aiuta, moltissimo.

Ora soffro la "prigionia" del COVID, avrei bisogno di uscire, esplorare e raccogliere stimoli concettuali e visuali. Ma nel frattempo studio, progetto.

mauro ruscelli ha scritto:

luca rubbi ha scritto:Ho cominciato a fotografare nel gennaio del 1982, per i primi 5/6 anni è stata una passione, poi è diventata un'ossessione, una malattia anche costosa, ora è un anno che non fotografo, salvo roba da cazzeggio.
Magari cambierà...

Ciao
Luca

Ma se e' un anno che non fotografi pensi ancora che la parola ossessione sia quella che piu' si adatta? non si fugge da una ossessione.
Forse anche per te era quello che sentivi, ma ora?

Il 30 dicembre sono andato a fare un giro, non lo facevo dai primi di settembre, a parte la spesa all'Esselunga, i viaggi per gli ospedali e gli esami.
Non ho fatto alcuna foto ma mi sono portato il mio zaino con almeno 3 chili e mezzo di attrezzatura, questa è l'ossessione. Sono in stallo ma la malattia rimane.

Ciao
Luca