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Antonella Monzoni

Inviato: mar nov 20, 2007 9:10 am
da mauro ruscelli
Sono stato piacevolmente colpito dalle foto di una modenese, Antonella Monzoni, che sono stata pubblicate nell'ultimo numero di LFI.

Rubens, Pierpaolo, la conoscete?

http://galleries.lfi-online.com/thumbna ... album=1020

Inviato: mar nov 20, 2007 9:48 am
da luca rubbi
Brava, il colore ha un senso.

Ciao
Luc

Inviato: mar nov 20, 2007 10:14 am
da ulyssesitaca
Bellissimo colore, per me. Quello che mi piacerebbe saper fare.
Mi pare abbia raccolto la lezione di Alex Webb nei colori, senza cercare la genialita' dello stesso nelle inquadrature, preferendo una architettura dell'immagine piu' stabile e sicura.
Molto, molto interessante.
Rubes, parti in caccia !!

Inviato: mar nov 20, 2007 10:45 am
da _De
Un ottimo uso di luce e colore. Mi fa piacere ogni tanto vedere fotografie a colori che mi convincono.
Anche se il colore (quando forte) mi distrae sempre dai volti e dalle situazioni. Ma è problema mio.

Grazie della segnalazione Mauro.

Inviato: mar nov 20, 2007 11:44 am
da logu
Belli i colori, si.. aveva bei soggetti e gli ha sfruttati bene..

Inviato: mar nov 20, 2007 11:53 am
da mauro ruscelli
Sostiene Nino Migliori, fotografo di fama internazionale: "… nel presentare una mostra di Antonella Monzoni, la definii come la Tina Modotti del terzo millennio, perché come Tina ha capacità, carattere, determinazione. … una fotografa che uscita dai ranghi del fotoamatorialismo affronta il mondo del reportage riuscendo a trasmettere, soprattutto nel ritratto, la sua grande partecipazione e il desiderio di introspezione pur rispettando persone e luoghi".

http://www.btec.it/galleria_monzoni.htm

http://www.cultframe.com/default.asp?co ... a%2Easp%3F

http://www.nital.it/sguardi/23/monzoni.php

http://www.fotologie.it/monzoni_05.html

Inviato: mar nov 20, 2007 3:34 pm
da Supermario
Anche se il colore (quando forte) mi distrae sempre dai volti e dalle situazioni. Ma è problema mio.
Anche mio Dédè!
In questo caso come dice Raf "preferendo una architettura dell'immagine piu' stabile e sicura" la foto sceglie una via di suggestione anzichè di racconto e il colore assume un suo significato a scapito della forma.

Inviato: mar nov 20, 2007 3:36 pm
da Supermario
Certo il colore tocca più i sensi che l'anima!

Inviato: mar nov 20, 2007 3:37 pm
da Cicciopasticcio
Supermario ha scritto:Certo il colore tocca più i sensi che l'anima!
Parere alquanto discutibile, direi. Almeno per quanto mi riguarda.

Inviato: mar nov 20, 2007 4:07 pm
da _De
Non sottovalutate i sensi. Che possono essere profondi e complessi al pari di ciò che è impalpabile (come le idee o i sentimenti).
Personalmente leggo il messaggio di Mario in maniera positiva e non riduttiva.

Ad esempio alcune fotografie della Monzoni sono tattili. Si riesce ad immaginare la ruvidezza del muro sul palmo della mano.

Inviato: mar nov 20, 2007 5:08 pm
da Supermario
Solitamente la fotografia impegnata e d'autore è in B&W.
Io ritengo che sia dovuto ai seguenti motivi:
- Stampare a colori è difficile ed i laboratori sono poco affidabili, a volte disastrosi
- La fotografia in B&W è più facile da sistemarese l'esposizione o il contrasto non sono giusti
- L'argento è eterno e non soggetto a muffe come i pigmenti.
- I grandi del passato fotografavano in B&W perchè non c'era altro.
- il B&W elimina qualsiasi distrazione percettiva al concetto, evocazione, sentimento che si vuole rappresentare.
Io penso, e non credo di dire nulla di nuovo, che il B&W ed il colore siano due mondi diversi che stimolano parti diverse della nostra corteccia cerebrale. Ecco perchè occorre pensare a colori o in bianco e nero per fotografare e qui aspetto Nat!
Per quanto mi riguarda, vedere queste immagini così materiche e "leccorniose " mi ha stimolato una certa nostalgia per il colore che ormai ho abbandonato, ma devo aspettare uno scanner che mi permetta di stampare il mio Kodachrome oppure devo acquistare un minilab in svendita e sperare di trovare i chimici in futuro oppure devo varcare il muro del suono ed entrare nel digitale con tutto quello che comporta.

Inviato: mar nov 20, 2007 5:43 pm
da charlie29
eh...che foto e che bei colori!!! :-)
credo che il vantaggio oltre alle stampe sicuramente ineccepibili....e che quindi fanno dei colori stupendi...sia nell'abbinamento e nell'accostamento dei suddetti colori.....che qua da noi non potremo mai avere....un campo di girasoli non verrà mai con dei colori così...in nessuna casa che ho visitato o visto non c'erano muri azzurri o arancioni,marroni così....non voglio sminuire assolutamente la fotografa....ma con dei colori così,se si va inn giro un rullo di diapo è d'obbligo!!!
detto questo intendo anche dire che il B&W,appunto perchè non accentua nessuna percezione e non altera certe sensazioni,riesce a darci il senso di fuori dal tempo e dello spazio...una foto bella in B&W mi da l'impressione di essere eterna!!!
scusate le considerazioni forse banali!!

Inviato: mar nov 20, 2007 7:14 pm
da Cicciopasticcio
Supermario ha scritto:Solitamente la fotografia impegnata e d'autore è in B&W.
Dipende solo dal tipo di fotografia che ti piace. Ci sono tantissimi autori impegnati (fotografia bianconera d'autore? impegnata? cosa vorrebbe significare? che se ti impegni a fotografare puoi solo montare un rullo bianconero?) che scattano a colori. Non tutti i paesaggisti scattano in bianconero solo perché lo faceva Adams.

Riguardo alla stampa: è facilissimo stampare bene, basta trovare un laboratorio capace di farlo.

Inviato: mer nov 21, 2007 7:12 pm
da rubes
si
la conosco di vista.non ho particolari contatti fotografici.
oltre ad essere una ottima fotografa, ben "lanciata", è una persona giovane e molto gradevole.
saluti
rubes

Inviato: gio nov 22, 2007 10:28 am
da Tirtha
mauro ruscelli ha scritto: la definii come la Tina Modotti del terzo millennio, perché come Tina ha capacità, carattere, determinazione. … una fotografa che uscita dai ranghi del fotoamatorialismo affronta il mondo del reportage riuscendo a trasmettere, soprattutto nel ritratto, la sua grande partecipazione e il desiderio di introspezione pur rispettando persone e luoghi".
magari mi sbaglio ma quello che è scritto qui è esattamente quello che mi immagino nel futuro di Dedè...