COMPATTE LEICA

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PIERPAOLO
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è chiaro che siamo in questo spazio virtuale per divertirci e ti ringrazio sinceramente per l'apprezzamento, come è comunque chiaro che avere idee diverse (motivate) è un'arrichimento;
Pierpaolo
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NatRiscica
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Concordo con quanto scrive Pierpaolo.
Io identifico la fotografia con Zeiss, con buona pace di profumieri, armaioli e imprenditori rampanti.
E voglio essere ancora più radicale, io intendo Carl Zeiss Jena, perchè mi pare giusto riaccendere le luci, spente perchè "andavano spente", sulla vera Zeiss, quella dal cui DNA, tutta l'Industria fotografica si è evoluta.

Nat
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Nikita
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Zeiss uber alles .

n.
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NatRiscica
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Infatti Umberto,

come Leica...

Quando è nata, la Contax aveva la baionetta, un telemetro accoppiato al mirino e un otturatote verticale con le tendine di metallo (che sferragliano certo, ma non si bucano...).
La Leica aveva il passo a vite, un telemetro separato dal mirino e le tendine di stoffa.
Ora, a parte le considerazioni feticistiche su Leica e d'intorni, l'apporto e l'innovazione tecnologica tra le due case era veramente differente.

La Leica con la M recupera il gap, poi si fossilizza. Sante Castignani l'ha spiegato meglio di me.

Il minimo comune denominatore però, rimane la teutonica ingessatura, che ha permesso ai giapponesi di fare le scarpe all'industria fotografica europea.
In questo almeno, tra Leica e Zeiss non c'è differenza.

Nat
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carlo riggi
NatRiscica ha scritto:Il minimo comune denominatore però, rimane la teutonica ingessatura, che ha permesso ai giapponesi di fare le scarpe all'industria fotografica europea.
In questo almeno, tra Leica e Zeiss non c'è differenza.
Giusto per condividere un po' di "disgrazie", il mio scanner è fermo in assistenza da circa tre mesi, con le conseguenze che potete immaginare in termini di mio esaurimento nervoso. Ieri sera, per la disperazione, ho preso la compattina di mia moglie - poche decine di euro di pura giapponesità - e ho fatto qualche scatto.
Lasciate perdere plasticità e quant'altro, Zeiss e Leica sono un'altra cosa, ma quando si ha voglia di fotografia, come si dice: "ogni acqua toglie sete". :-)

Ciao
Carlo
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PIERPAOLO
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per Umberto e per tutti gli appassionati Zeiss:
- la Contax IIa è già un'evoluzione della II da cui si differenzia parecchio sia nell'otturatore, totalmente riprogettato, nel telemetro, più corto, nelle dimensioni, più compatte. La macchina non si é più evoluta dopo il 1955 non solo in attesa della Contax IV, (mai messa in produzione) ma perché il progetto Contarex ha assorbito tutte le energie, oltre alla convinzione della dirigenza Zeiss di non credere più nelle macchine a telemetro.
Comunque la Contax, contrariamente ad una superficiale analisi, ha profondamente influenzato il mondo della fotografia: le Nikon S sono figlie dirette delle Contax, identiche nella baionetta e nella complessione generale, e le Kiev sono figlie illegittime, che, con poche modifiche, sono durate sino al 1990. Non male per una macchina nate nel 1936 (la II e la III).
- e verissimo che i tedeschi sono diversi dai giapponesi: mi meraviglierei molto se fossero simili! la concezione Zeiss ( e di molte case tedesche) è sempre stata: noi costruiamo il meglio, il cliente si deve adattare!
con tutte le conseguenze che tutti abbiamo visto.
La flessibilità non è proprio nel DNA tedesco, ma solo in apparenza, perché con la Contax RTS si è visto come la Fondazione Zeiss avesse imparato la lezione: macchine giapponesi, ottiche tedesche, costruite al meglio ma prodotte in Japan, design Porsche, ovvero l'esatto contrario della concentrazione suicida di energie del progetto Contarex.
Leica non è mai stata una marca innovativa perché le mancano spesso le energie economiche e tecniche per la ricerca. In questo la Leitz Midland era un bell'asso nella manica, poi perduto.
Forse i migliori prodotti Leica degli ultimi anni (per quanto riguarda l'innovazione) sono stati l'Apo macro 100/2,8 e il Summilux M asferico. Senza dimenticare la R-8 e R-9 per il coraggioso design.
Del resto Leica ha fatto della continuità nella tradizione la propria bandiera, e già la M-7, con l'otturatore elettronico, rappresenta un bel passo avanti rispetto al classico otturatore meccanico, che, non dimentichiamo, è stato progettato nel 1912/14, nella sua concezione di base.
Infine l'ingessatura di cui si parla sopra è legata anche a fattori macro economici di cui non é facile liberarsi, come il costo del lavoro, l'organizazzione dello stesso, il sistema bancario, i rapporti sindacali, la mobilità ecc, talmente diversi tra Giappone e Germania negli anni settanta, da rappresentare un muro insuperabile.
Pierpaolo
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mauro ruscelli
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I tedeschi sono fatti cosi', anche il diffusissimo e potente software SAP e' concepito allo stesso modo, TU ti adatti, IO so' cosa e' meglio.
Pero' affidabile e stabile. Se a volte, o per meglio dire una volta trovavo irritante questo modo di fare, vari viaggi in germania mi hanno fatto affezionare a questa gente, con le strade pulite e i banchetti di fiori e verdura al lato della strada con la ciotolina aperta dove lasciare i soldi se si prende qualche cosa, senza nessuna a guardare o sorvegliare.
E' una ingenuita' del vivere che mi manca, per cui spesso passo sopra con bonarieta' a questi difetti di carattere che comunque li rendono capaci di produrre DAVVERO dei capolavori.
Mauro

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Marco Barretta
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Sante Castignani, che Nat ha citato, dice anche: Obiettivi Leica R: nel loro insieme, probabilmente il miglior sistema ottico 35mm
mai esistito. Fuori dal dogma, chi altri potrebbe ambire a tale titolo? Il primo contendente che mi viene in
mente è ovviamente Zeiss. Sotto questo straordinario marchio troviamo almeno due parchi ottiche di
assoluto rilievo: quello per Contarex, e quello per Contax reflex.
Il primo merita la massima considerazione ma paga lo scotto di essere uscito dal mercato quasi quaranta
anni fa e la tipologia di ottiche disponibili (alcune delle quali forse tuttora imbattute) è evidentemente
datata e limitata.
altrettanto rispetto spetta al parco Contax, certo più moderno e del tutto confrontabile a quello Leica. Se si facesse uno scontro diretto la Zeiss metterebbe a segno molti colpi ma credo che alla fine, seppure ai punti, dovrebbe soccombere. In primo luogo per la meccanica che nei Leica R è tangibilmente superiore ed in secondo luogo per quella certa propensione della linea Zeiss a exploit in focali e luminosità estreme,
tra cui alcuni capolavori assoluti, e una strana difficoltà ad aggiudicarsi la palma nelle focali più consuete ed utili.

Ribadisco che io non parteggio né per una casa né per un'altra, uso Leica nel piccolo formato e Zeiss nel medio, ma mi piacerebbe che nell'eventuale accostamento nessuna delle due case fosse sfavorita e a nessuna delle due venisse dato un ingiustificato privilegio.
Faccio un solo esempio: spesso si parla del 25 Distagon come ottica che al di là della sua modesta resa ai bordi, merita riconoscimento per la qualità globale e per la purezza dei colori.
Verissimo e sono d'accordo.
Però i Leichisti quando parlano del 28 R alla sua sua scarsa resa agli angoli non ci passano affatto sopra, eppure l'ottica in sé è per il resto strepitosa, come resa cromatica,plasticità e tutto il resto.
Ma siccome è un Leitz doveva essere buono anche agli angoli.
Il Distagon, essendo uno Zeiss, con relativo prezzo e blasone, doveva andar bene anche agli angoli.
Ci sono persone che hanno trovato superiore lo Yashica 24.
Inoltre ci si "vergogna" che alcune ottiche Leica R siano di provenienza Minolta, Sigma o Schneider, ma il fatto che quasi tutte le ottiche Contax Yashica fossero Cosina (si è saputo così) passa come normale logica di mercato, perchè tanto conta il progetto.
Dei Summarit scandalizziamoci, li fa la Cosina, gli Zeiss ZF ben vengano, tanto conta il progetto.
Non mi riferisco a Pierpaolo in questi ragionamenti, con lui mi sono già chiarito, parlo solo di unicità nel metro di giudizio.
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PIERPAOLO
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Località: MODENA
se vogliamo puntualizzare in ambito storico credo che Canon e Nikon abbiamo dato molto (ma tanto!!) alla tecnologia reflex con sistemi di macchine ed ottiche smisurate e ineguagliate, poi la dimenticata ma ottima Topcon, ed anche Olympus e Pentax hanno sempre offerto un rapporto estremamente onesto tra qualità e prezzo richiesto. Minolta anch'essa per anni con un sistema reflex enorme è forse il marchio meno caratterizzato. Ma come dimenticare Exakta, per 20/30 anni il sistema macchine obiettivi di riferimento con un parco ottiche internazionale smisurato.
Insomma certo il sistema Leica R é molto raffinato ma anche gli altri non hanno scherzato e dimenticarli mi pare una grave ingiustizia storica, anche perché hanno permesso a tutti di fotografare, cosa che non si può proprio dire di Leica e dei suoi prezzi....
Torno ancora su Leica: il problema di fondo è il prezzo richiesto, ragion per quale chi acquista un prodotto Leica si aspetta (dopo essersi svenato) o che cammini sulle acque o che guarisca anche i difetti della pelle. Per questo a Leica si chiede ciò che ad altri si perdona, perché a chi promette la pefezione e la fa pagare non si può perdonare nulla. Da qui anche le numerose e variegate nevrosi che allegramente accompagnano la vita del leichista.
La psicologia dell'utente non è un fattore indifferente in fotografia.
Pierpaolo
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rubes
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Iscritto il: lun dic 11, 2006 5:59 pm
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PIERPAOLO ha scritto:sul numero di gennaio di Reflex ho pubblicato, per la prima volta, un articolo completo su tutte le compatte Leica: tutti i modelli, le prestazioni, le ottiche e diverse considerazioni pratiche sui modelli più diffusi, tra cui spicca, per qualità ottica ed operativa, la magnifica Minilux, una macchina che non dovrebbe mancare nel corredo di ogni leichista.
Questo articolo, opportunamente ampliato e corretto, verrà inserito nel libro di Sartorius, che sto curando sulle fotocamere Leica.
Buon anno a tutti gli amici del forum, con la speranza di scattare sempre foto migliori!
Pierpaolo
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

ringraziando, seppure in ritardo, ricambio i migliori auguri.

il tema compatte mi affascina in genere ma in realtà molte mi hanno deluso e Vi dico le mie personali esperienze:

CM-:grande ottica, sovraesposizione di mezzo diaframma, consumo inusuale,...per me non usabile come macchina da tasca in quanto estraendola dalla stessa il rotore generale si sbloccava dal fuoco automatico ed i primi tempi mi capitava spesso di fare foto molto sfuocate, alcune irripetibili a famigliari.....venduta per la rabbia.

MINILUX-:superba in tutti i sensi; inoltre ottimo bilanciamento del lampo in diurna. l'otturatore, l'antipatico, si è bloccato durante un mio percorso a piedi verso Santiago di Compostela ed era l'unica macchina al seguito.
tenuta per pietà fino al ritorno e cambiato l'otturatore, più per ricordo che altro.... ...alla fine ceduta per dimenticare le foto perse.

ho avuto altre compatte leica a pellicola con zumini vari in vendita negli anni 2003 2004........... sul fondello avevano l'etichetta "made in china", oltre a problemini vari.
......
..............

Yashica T5 zeiss tessar 35 3,5, l'unica che mi resiste.
inossidabile; ergonomica (!) incisione più che dignitosa e colori perfetti...da dieci anni balla nel cruscotto delle varie automobili..sempre pronta, sempre affidabile, pila inesauribile...velocissima allo scatto..visione anche dall'alto tramite specchietto super scope incorporato..

in una compatta io, molto personalmente, penso che l'affidabilità sia la componente fondamentale, poi viene il resto.
ho amato tutte le compatte leica, ma non sono stato ricambiato.
la stagionata T5 io la bistratto...ma mi è sempre fedele.
ciao
ancora auguri
Rubes
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
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rispondo alle note di Rubes:
- in effetti la prima serie della CM aveva problemi elettronici e alcune furono riparate dalla casa
- il problema dell'otturatore è il vero punto debole della Minilux anche perché non si sa quando capiterà ( a me non ancora.....), è verissimo comunque che il bilanciamente del flash in fill-inn è semplicemente eccezionale, oltre alle note qualità dell'ottica Summarit
- le compatte elettroniche hanno sempre qualche punto debole ed è per questo che la Rollei 35 continua ad essere venduta - ieri da Fotodotti la versione Classic (con componenti dorati) è andata via a 500 Euro. -
Pierpaolo
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PIERPAOLO
Messaggi: 1932
Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
proprio a conferma dell'interesse che suscitano le compatte nel 2007 ho pubblicato un articolo su Minox ed un altro su Olympus XA, poi a proposito delle lagnanze, leggo sempre più critiche che commenti positivi, quasi su tutto, ma specialmente sui prodotti Leica, come detto sopra
Pierpaolo
Vincenzo Maielli
Messaggi: 209
Iscritto il: dom mar 30, 2008 11:12 am
Ho letto il tuo interessante articolo sulle compatte Leica: veramente avrei gradito qualche parola in più sulla mia CM, perché ritengo che le differenze rispetto alla Minilux siano sostanziali e non di dettaglio: l'otturatore, ad esempio, è stato completamente riprogettato visto che sulla Minilux ha dato più di qualche problema. Comunque, in effetti lo spazio sulle riviste è sempre tiranno... :-(
Resta comunque un bell'articolo. Aspetto con ansia la nuova versione del libro sulle Leica di Ghester Sartorius (che vorrei ricordare ancora una volta con grande affetto, sebbene non l'abbia mai conosciuto di persona: è sempre stato una guida sicura per me).
Ho la prima edizione, quella rossa, pubblicata a Napoli, poi ho preso la seconda edizione, quella che arriva fino alla M7. Sicuramente prenderò anche l'ultima, con la mia MP e la mia CM.
Come sempre ti ringrazio per l'aiuto prezioso che ci dai.
Ciao.
Vincenzo
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
in effetti lo spazio in un articolo viene diviso tra testo e foto, necessarie. Risulta pertanto veramete difficile fare quadrare tutti i conti, e poi occorre considerare che l articolo deve essere anche scorrevole e leggibile, in più talvolta inserisco amche foto fatte con macchine e ottiche dell articolo, riducendo lo spazio. Comunque a parziale scusante rilevo che il mio risulta essere il primo articolo completo su tutte le compatte Leica
Pierpaolo
Supermario
Messaggi: 1539
Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
Saluto tutti e chiedo perdono per la mia latitanza.
Ho letto velocemente questo dibattito e ci tengo a sottolieare di condividere l'opinione di Rubes: la fotocamera deve funzionare Sempre! (anche le non compatte).
Concepisco la rottura per logoramento e invecchiamento da uso prolungato, che il fotografo può prevenire con una revisione e restauro programmato o con un affiancamento di un esemplare più nuovo.
Ma le macchine che si rompono perchè non affidabili devono essere lanciate giù dalla rupe Tarpea!
Ecco perchè non vado oltre le mie M3-M4,SL2, ma anche F3, FM-FM2, FE-FE2, K1000-MX-ME ecc. Una fotocamera compatta deve avere solo un ridotto campo di utilizzo e un minor peso ma non una minor affidabilità!
La fotografia non permette un remake, una 2° occasione, la fotocamera deve essere come un'arma letale e non un giocattolo di bigiotteria.
Le ultime fotocamere compatte tuttaplastica ed elettronica per me sono giocattoli , mentre le Rollei 35 e le Minox hanno il limite della mancanza del telemetro.
Cosa mi dite invece delle Canonet, Yaschica (quella classica, enorme, dei primi anni 70'), Zeiss Ikon. Voitglander ecc degli anni '70. Magari non affascinanti come i modelli anni '60, ma tecnologicamente evolute?
L'ideale sarebbe un muletto dotato di summicron, o di un planar o sonnar non costruito a Singapore! (vedi Rollei 35T e 35S)
Mario Andreoli
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