Zeiss, Leica, Nikon...ma Pentax?

Sezione Principale - Fotografie e Passioni

Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi

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cristian vidmar
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Iscritto il: gio gen 18, 2007 11:33 am
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Pura curiosità mia: perché di Pentax su 35mm non si parla mai? Da quanto avevo visto e provato in passato le ottiche non sono niente male (lo testimoniano una serie di foto in luce ambiente del mio matrimonio, se non altro). E se le altre (almeno Nikon) costano poco, le Pentax vanno via al chilo. Senza considerare che funzionano con le reflex digitali Pentax moderne, con tanto di stabilizzazione su obiettivi di 30 anni fa.

Qualcuno degli attrezzaturologi del forum ha qualche informazione in proposito?
Cristian
Supermario
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Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
Sono famosi i seguenti obiettivi Pentax serie K:
20 mm f:4, 50 mm f:1.4, 85 mm f:1.4
Non so altro.
Mario Andreoli
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luca rubbi
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Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
Località: Milano
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A me risulta che anche il 50/1.2 fosse un'eccellente ottica e poi il 300/4 star, molto compatto e di elevata qualità.
La Asahi Optical Company era una delle 5 sorelle...

Ciao
Luca
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http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
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NatRiscica
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Iscritto il: lun dic 11, 2006 10:52 am
Pazientate e vi farò vedere che cosa sono il 50/1.4 e il 35/2...
Ovviamente SMC Takumar 42 x 1 !

Nat
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albertospa
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Iscritto il: mar ott 16, 2007 7:05 pm
Località: Roma
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Non sono un attrezurologo però ti posso dire le mie impressioni.
La mia prima reflex fu un Pentax Sptmatic F a vite, secondo me molto più raffinata meccanicamente delle concorrenti canon FTb e Nikkormat. Avevo il 55 1,8 (strepitoso, i miei amici muniti del nikkor 50/2 me lo invidiavano) e il 135/3,5 altrettanto ottimo. Della serie a baionetta ho avuto due corpi MX con 35, 50, 100 e 200 tutti serie M e tutti molto performanti ma non strepitosi. Le macchine poi anche se bellissime da usare erano molto sensibili agli urti, bastava poco per perdere la collimazione del fuoco. Ho sempre avuto l'impressione che la stagione migliore sia stata quella di "Asahi Pentax" con attacco a vite.
Ciao. Alberto
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
Pentax è stata una delle case più oneste nel campo della fotografia, con prodotti mediamente buoni o ottimi, ma che raramente hanno colpito l'immaginazione, basta ripensare al sostanziale fallimento della LX o allo 85/1,4, obiettivo ottimo, ma sempre poco considerato. Tra i migliori prodotti Pentax si segnala la 6x7 e relative ottiche, o nel 35mm la K1000, e la Spotmatic. Diciamo che Pentax non ha mai avuto un'immagine agressiva come Nikon e Canon e fondamentalmente ha perso il treno dell'autofocus nella metà degli anni ottanta, finendo per appannarsi progressivamente. I suoi obiettivi sono counque sempre molto buoni, non eccezionali, con un'intonazione leggermente coloristica
Pierpaolo

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leggo ora il post di Alberto, che mi sembra complessivamente in sintonia con quanto affermato (Two è meglio che one!)
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mauro ruscelli
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Iscritto il: dom dic 10, 2006 4:05 pm
Località: Ferrara
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Io avevo la ME super e con il suo 50 1,7 mi ha accompagnato dagli anni del liceo, senza mai un problema.
La resa del 50 era ottima, e mi ha fatto innamorare delle atmosfere da luce ambiente.

Immagine
Mauro

Instagram: @mauroruscelli
carlo riggi
Cristian Vidmar ha scritto:Pura curiosità mia: perché di Pentax su 35mm non si parla mai?
I miei inizi sono targati Pentax. Ho avuto: Program-A, ME-Super, MX e LX, fotocamere piccole, affidabili, tutte a loro modo "geniali". Gli obiettivi che ho posseduto o provato sono anch'essi affidabili e onesti (20/4 - 28/2,8 - 35/2,8 - 50/1,7 - 100/2,8 - 135/3,5 - 70-210/4) a parte gli straordinari 15/3,5 - 28/2, - 50/1,4 - 85/1,4 - 135/1,8, veramente dei fuoriclasse. Che dire? Credo anch'io che Pentax abbia perso il treno. Se all'epoca in cui tirava fuori preziose e bizzarre realizzazioni (31 - 43 - 77 ...) avesse invece provato a intercettare lo scontento di molti fotoamatori per la "via elettronica" di Minolta, Nikon e Canon, progettando una professionale semplice e solida, una cosa a metà tra la sofisticata LX e la spartana MX, facendola poi evolvere anche sul versante AF, forse a quest'ora racconteremmo un'altra storia. Purtroppo la scelta è stata quella di abbandonare il fotoamatore evoluto, concentrandosi su una nicchia di puro feticismo (con la serie limited) e ripiegando poi definitivamente sulle compatte. Oggi sembra che ci sia una piccola ripresa col digitale. Mi risulta che le Dreflex non siano male, ma nell'immaginario Pentax si colloca ormai inevitabilmente molti gradini sotto i marchi di punta.
Una storia analoga si potrebbe raccontare per Olympus, i cui corpi imho erano leggermente più fragili dei Pentax e le cui ottiche erano in generale un pelino migliori. Oggi Olympus ha avuto un guizzo col 4/3, formato che a me non piace ma che rappresenta senz'altro una proposta originale e di buone prospettive.

Ciao
Carlo
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
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direi che Pentax affonda le origini nella storia delle reflex nipponiche, non dimentichiamo che le Ashai originali degli anni cinquanta sono state le prime fotocamere reflex con il ritorno automatico dello specchio e che la strada intrapresa dalla Spotmatic é stata seguita per il TTL di tutto il gruppo, poi, pur avendo preso l'innesto 42x1 dalla Zeiss Contax S, l'ha imposto in tutto il mondo come 'passo Pentax'. Olympus nel sistema OM è stato più un fuoco d'artificio, a metà tra la moda 'del piccolo è bello' (pure intrapresa da Pentax) e un exploit tecnico, che è durato solo 4 macchine e diverse ottiche grandangolari e medie, ma mai nel sistema completo.
Minolta Nikon e Canon a metà degli anni ottanta hanno intrapreso un'accelerazione bruciante che ha lasciato al palo i concorrenti, Pentax tra questi, ora solo un marchio di Hoya, ma non dimentichiamo che Pentax ha fatto felici milioni di fotoamatori in tutto il mondo con prodotti dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Un merito non da poco.
Pierpaolo
Supermario
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Iscritto il: gio mar 15, 2007 4:17 pm
Località: Pianoro
Negli anni '70-80 Minolta era la più venduta in Germania. mentre Nikon era la più venduta in Italia e in USA.
Pentax era la più venduta in Giappone. Questo avrà pur voluto dire qualcosa!.
Inoltre Pentax fornisce tuttora un corredo completo di tre formati compatibili fra loro.
A mio parere è sempre il design il punto debole, poco accattivante ed originale, nel senso buono della parola, che ha costretto alla scelta di occupare fasce medie del mercato. Solo la Spotmatic e la Pentax 67 hanno per me un certo fascino.
Tuttavia trovo il corredo MX ed ME, alla luce di quanto detto da Carlo a proposito dell'affidabilità, un capolavoro di meccanica miniaturizzata. Inoltre con la baionetta universale K, e l'anello di raccordo per il passo a vite, si possono montare una gamma vastissima di ottiche sia Pentax che di altre marche, e si possono trovare veri capolavori.
Oggi, per chi vuole il massimo con il minimo di spesa, e di peso, è una scelta interessante.
Apro una parentesi: ultimamente ho acquistato un'ottica da stampa 50mm. Dopo aver provato, con ingrandimenti 20x!, Schneider, Rodenstock, Nikon ho scelto Neonon che è il marchio Durst, costruito da Pentax. Le differenze erano impercettibili sopratutto fra i migliori, ( in casa Rodenstock uno dei due provati andava decisamente peggio), ma la costruzione Nikon e Pentax erano decisamente più accurate ed il Pentax costava meno.
Mario Andreoli
Pentax ME
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Iscritto il: lun mar 31, 2008 11:53 pm
Mi permetto di allegare un link dove sono illustrate le pietre miliari della storia Pentax.
http://www.aohc.it/milestoni.htm
Buona lettura.
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
il sito citato è indubbiamente interessante ma sembra vivere in un mondo esclusivamente nipponico, dimenticando che:
- la prima reflex al mondo è stata la Exakta e la russa Sport
- la prima reflex con pentaprisma è stata la Contax S (non Pentacon ancora non esistente, e comunque la prima con innesto a vite 42x1) e l'italiana Rectaflex
- la prima reflex con esposizione automatica è stata la Contaflex SBC e la Voigtlander Ultramatic
- la prima reflex a sistema è stata la tedesca orientale Praktina (motori, dorsi e mirini)
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é indubbiamente vero che Pentax (allora Asahi) é stata la prima reflex nipponica, la prima con ritorno istantaneo dello specchio, la prima con un TTL moderno, ma il mondo va visto nella sua globalità, con i giusti riconoscimenti all'inventiva di tanti tecnici
Pierpaolo
Vincenzo Maielli
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Iscritto il: dom mar 30, 2008 11:12 am
La Pentax è stata la prima a progettare l'esposizione TTL, nel 1960, con il prototipo Spotmatic presentato alla Photokina di quell'anno: aveva l'otturatore metallico a scorrimento verticale, l'esposimetro TTL spot a T.A. e un'inedito, per Pentax, innesto a baionetta. Nel 1964, la Spotmatic di serie aveva l'otturatore a tendine in tessuto gommato, a scorrimento orizzontale, un esposimetro TTL a lettura integrale S.D. e l'innesto a vite 42x1. Però, la prima reflex con esposizione TTL a T.A ad essere stata commercializzata, fu la Topcon RE Super del 1963.
Tornando a Pentax, la qualità delle sue reflex e dei suoi obiettivi, è indiscutibile. Possiedo una Spotmatic II e una Spotmatic SL che sono semplicemente splendide e funzionano alla grande. Lo standard SMC Takumar 50/1.4 è eccellente.
Mio padre aveva due Pentax MX, con un piccolo corredo ottico K, dalle caratteristiche ottiche eccellenti: SMC 28/3.5, SMC 50/1.7, SMC 50/1.4 e SMC 135/2.5. Questi attrezzi funzionano tutt'ora alla grande e hanno rappresentato la mia scuola. Ritengo, personalmente, che la MX sia stata la miglior reflex meccanica di classe media degli ultimi 30 anni del '900, unitamente alla Nikon FM.
Poi vorrei ricordare altre pietre miliari della Pentax, come la la LX professionale e obiettivi come lo SMC 85/1.4 Star, giusto per limitare lo spazio del mio intervento.
Ciao.
Vincenzo
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PIERPAOLO
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Iscritto il: mar feb 20, 2007 8:56 am
Località: MODENA
mi riallaccio a Vincenzo: la LX é stata un progetto ambizioso ma fallimentare, perché purtroppo la macchina presentava una serie di piccoli/grandi inconvenienti che l'hanno fatta abbandonare rapidamente dal mercato professionale a cui si rivolgeva, tutt'oggi è ricercata solo dagli appassionati del marchio, mentre altri pezzi, che Vincenzo cita correttamente, presentano più vantaggi che svantaggi, ribadendo la fama di Pentax come casa dall'ottimo ed onesto rapporto qualità prezzo. Cito inoltre la 6x7, macchina conosciuta anche da altri utenti del forum, come bellissimo e riuscito attrezzo professionale.
Comunque una dei punti cardini Pentax rimane, a mio parere, la Spotmatic, vero simbolo di un'epoca, e anche la MX/ME
Pierpaolo
Vincenzo Maielli
Messaggi: 209
Iscritto il: dom mar 30, 2008 11:12 am
Ora tocca a me riallacciarmi a Pierpaolo, in particolare alla sua classificazione eccellente, sui primati delle fotocamere tedesche, rispetto a quelle giapponesi.
Però, ad essersi affermate sono state le case giapponesi.
La causa che viene maggiormente tirata in ballo è quella dell'elevato costo della mano d'opera tedesca, in riferimento al basso costo di quella nipponica, il che ha determinato l'affermazione commerciale delle case giapponesi, a discapito di quelle tedesche. Tutto ciò è vero, ma a mio avviso non esaurisce i termini del problema.
A favore dei giapponesi ha giocato anche una più spregiudicata intraprendenza progettuale ed una maggior semplificazione d'uso.
Nel 1959 furono presentate due eccellenti reflex professionali, la Contarex e la Nikon F. Di sicuro, la seconda è quella d'uso più semplice e immediato. Io ne ho una del 1969, con il prisma semplice: si usa ad occhi chiusi. La prima era la complicazione fatta reflex.
Quando nel 1964 la Leicaflex proponeva l'esposimetro con cellula esterna, nello stesso anno vide la luce la Pentax Spotmatic, con esposimetro TTL a lettura S.D., mentre dal 1963 la Topcon RE Super proponeva addirittura la lettura TTL a T.A. Il tempo ha dimostrato che entrambi i sistemi fossero sicuri, visto che sia le Spotmatic, sia le RE Super sono ancora utilizzate dagli amanti dei rispettivi marchi.
Nel 1966 la Minolta SR-T 101 fu la prima media a proporre la lettura TTL a T.A. e addirittura aveva il sistema C.L.C. (una sorta di rudimentale Matrix, se vogliamo) mentre la Voigtlaender insisteva con le Bessamatic e Ultramatic ad otturatore centrale, cosa che limitava fortemente l'intercambiabilità delle ottiche. Non parliamo poi delle vicissitudini delle varie Icarex o delle diverse versioni della Rolleiflex SL 35, uscite con un grosso ritardo, sia di tempo che tecnologico.
Quando uscì la Rolleiflex SL 35 E, l'ultima del gruppo e finalmente competitiva, era oramai troppo tardi: la stalla era spalancata e i buoi tutti fuggiti...
Ciao.
Vincenzo
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